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Autore: Crazyforswag    02/07/2013    16 recensioni
a volte, io penso al sole e alla luce come amanti
che raramente si incontrano, sempre si inseguono
e quasi sempre mancano l'uno all'altro. Ma una volta ogni tanto, loro si acchiappano e si baciano
e il mondo guarda in soggezione la loro eclissi ....
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Justin Bieber
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti
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" tuo padre o tua madre si sono fatti sentire " disse cambiando praticamente discorso, intanto aprì l'armadio e presi la giacca di pelle nera. 
" mio padre mi ha mandato un messaggio e mi ha scritto che tornerà tardi e che mi devo divertire e mia madre non la sento da prima di venire qui,ma ora non voglio rovinarmi la serata,su andiamo" dissi prendendolo per mano e scendendo le scale insieme come una vera e propria coppietta. 

 
Stavamo scendendo le scale molto velocemente e correndo come dei pazzi arrivammo all’auto di justin parcheggiata nel vialetto di casa mia, era una macchina davvero enorme questo mi faceva supporre che era di buona famiglia, insomma stava bene economicamente.
Entrammo in macchia e justin da vero gentiluomo mi apri la portiera aveva preso molto alla lettera il fatto del vero gentiluomo pensai “ allora sai dov’è questa festa perché io non è ho la più pallida idea “ dissi dolcemente arrossendo in visto “ bhe si è in pub dietro alla scuola,la fanno tutti gli anni,non farti ingannare dal posto sembra un po’ spettrale al primo impatto ma poi quando ti abitui è carino” disse continuando ad avere i suoi splendidi occhi color miele verso la strada completamente deserta,metteva un po’ paura pensai tra me e me.
Durante il tragitto nessuno parlò io avevo gli occhi fuori dal finestrino immersa nei miei pensieri inutili e justin continuava a fissare la strada senza mai staccarne gli occhi dosso come se fosse una bellissima modella alta due metri bionda con gli occhi azzurri.
 
Finalmente la macchina si fermo e io precipitai di nuovo tra i comuni terrestri,mi riconnessi con il resto del mondo in tempo per scendere dall’auto e dare un’occhiata in giro ho sempre amato osservare nuovi posti provare nuove cose insomma “ bhe… è carino” dissi mentre facevo vedere il mio libretto delle gustifiche per provare che ero della scuola e lo stesso lo fece anche justin poi mi prese per mano ed insieme entrammo nel locale.
Era davvero grande,spazioso pieno di luce ma anche inquietante perché era collegato con una specie di bosco o di foresta,era davvero curiosa stavo per entrare quando mi bloccò “NO ANDREA E’ PERICOLOSO” diventò ancora più bianco e pallido del normale non so se mi inquietasse di più la voglia di entrare in quel bosco anche se era pericoloso o la pelle di justin che aveva cambiato colore.
“JUSTIN E’ SOLO UN BOSCO” continuai “non muoio mica” fini, lasciando la sua presa
“lo so, solo che ho una brutta sensazione” sembrava davvero preoccupato camminava da destra a sinistra su e giù non sapevo come prenderlo
“justin ci dobbiamo divertire basta preoccupazioni” dissi prendendolo per mano e stringendolo forte al petto e prendendolo per mano iniziammo a ballare era divertente ballare con un vampiro, baciare un vampiro, essere pazza di un vampiro in solo tre giorni.
 
JUSTIN’S POINT OF VIEW
 
Stavamo ballando lei aveva le braccia intorno al mio collo e io intorno alla sua vita anche se era tutto bellissimo continuavo ad essere preoccupato avevo un brutto presentimento come se qualcosa stesse per accadere,qualcosa di brutto molto brutto.
Quando andrea si staccò violentemente da me ed iniziò a correre, la inseguo e vedo che stava abbracciando un ragazzo un ragazzo,e quel ragazzo non ero io e questo mi diede molto fastidio.
“ODDIO MARCUS MA TU CHE CI FAI QUI,O MIO ODIO O MIO DIO” iniziò a saltare come una bambina era una persona importante per lui se aveva corso così tanto per poterlo abbracciare.
“MI SONO TRASFERITO QUA” disse il ragazzo, avvicinandosi ad andrea sempre più, dovevo entrare in scena “hei io sono justin” lo fulminai con lo sguardo e presi andrea per i fianchi per avvicinala a me.
“ANCHE IO MI SONO TRASFERITA QUI MA PERCHE’ NON ME LO HAI DETTO, SIAMO MIGLIORI AMICI CI DOBBIAMO RACCONTARE TUTTO NOI” disse facendo un piccolo broncio.
“scusa ma dopo la nostra ultima litigata pensavo che non volessi più parlarmi,comunque sono qui con mia sorella sta al primo anno e visto che io sono più grande, i miei mi hanno chiesto di accompagnarla”
“che figo” disse facendogli l’occhiolino “vabbè ora vado a cercarla”
Marcus ci salutò e iniziò a guardarsi a destra e a sinistra per cercare di trovare sua sorella mentre io e andrea eravamo muti a guardare il cielo limpido e vuoto sopra le nostre teste
 
MARCUS’S POINT OF VIEW
 
Ero davvero preoccupato non la trovavo da nessuna parte iniziai a sudare le mani tanto che non riuscivo nemmeno a prendere il telefono dalla tasca per chiamarla e fargli una sgridata perché scompare all’improvviso.
Decisi di entrare nel bosco era la mia ultima possibilità dopo una decina di minuti a vagare come uno zombie per quel luogo buio e puzzolente senti delle voci una sembrava molto possente sicuramente di un uomo e l’altra era più dolce anche se sembravano dei lamenti iniziai a correre sempre più spaventato e preoccupato quando vidi mia sorella vicina ad un uomo sulla quarantina che le toccava il corpo e abusava di lei subito con scatto gli saltai addosso e togliendo mia sorella dalle grinfie di quell’uomo “CORRI, CORRI” le dissi e senza farselo ripetere iniziò a correre verso il pub dove si stava svolgendo la festa.
L’uomo non era un uomo qualunque ma era un vampiro, si erano tornati erano tornati sulla terra erano scappati dalla loro prigione ed erano tornati per portare morte e scompiglio tra la gente comunque e noi licantropi li dovevamo fermare e io dovevo fermarlo ora.
Preso dalla rabbia mi trasformai e lo attaccai ma forse era troppo forte per me forse ero troppo a corto di energia lui mi saltò addosso e iniziò a dare piccoli morsi e a succhiare senza un briciolo di pietà per poi lasciare il mio corpo senza forze sul terreno umido e sporco del bosco.
 
ANDREA’S POINT OF VIEW
 
Tra me e justin si era creata intesa si era creato un rapporto che non si crea tra persone che si conoscono da nemmeno una settimana e questo mi faceva stare bene,ma non mi stavo divertendo stavo iniziando anche io ad avere un brutta sensazione e non volevo rovinarmi ancora di più la serata volevo fosse perfetta.
“Justin” dissi cercando il suo sguardo avevo bisogno che mi guardasse “ mm” disse guardandomi con quei suoi occhi perfetti “ ti prego baciami justin” eravamo vicini e un suo bacio era un bel modo per rendere questa serata perfetta, justin si avvicino e poggiò le sue dolci labbra sulle mie secche e screpolate quando “RAGAZZI AIUTATEMI” disse una voce dolce e molto molto rotta,stava piangendo.
Che stava succedendo pensai tra me e me quando justin mi prese per mano ed iniziò a correre verso quella povera ragazza disperata, come se già sapesse quello che era accaduto come il vento corse nel bosco e in medo di un secondo era già di nuovo con noi ma aveva una persona tra le braccia era marcus,marcus era stato attaccato.
 
Tutti in preda all’ansia chiamarono l’ambulanza che subito fu li,prese il corpo di marcus e lo porto via e con lui andò anche la sorella che chiamò velocemente i genitori per raccontare loro tutto.
 
Ero davvero sconvolta,justin invece non mi sembrava tanto sorpreso è cose se già se lo sapesse,come se già sapesse cosa sarebbe accaduto “tu già lo sapevi giusto” dissi mettendomi davanti a lui in modo che mi possa guardare bene in viso “no,non sapevo quello che sarebbe successo,ma non sono sorpreso avevo un brutto presentimento,ma non volevo rovinarti la serata” disse sorpassandomi e prendendo le chiavi dalla tasta posteriore dei suoi pantaloni.
Preferii stare muta che parlare e dire quello che provavo in quel preciso instate,l’unica cosa che desideravo era che la serata finisse,desideravo andare nel mio letto e dormire almeno fino alla fine del mese prossimo.
 
Uscimmo dal pub e ci dirigemmo verso il parcheggio dove la macchina di justin era parcheggiata entrammo e senza dire una parola dopo una decina di minuti ero a casa lo salutai e corsi in casa, la serata non era andata come mi aspettassi ma forse non è proprio destino,fose lo devo accettare.
 
JUSTIN’S POINT OF VIEW
 
Ero troppo preoccupato,troppo preoccupato per pensare anche a fermare andrea avevo  cose troppo importanti a cui pensare e una ragazza non andava certo a mio favore,continuando a guidare e andando sempre più veloce arrivai in due minuti a casa,parcheggiai l’auto nel vialetto ed entrai.
Feci per bussare ma la porte era aperta e non c’era nessuno mi ero quasi scordato che mio zio aveva portato mia madre e mio fratello a cena fuori mentre io stavo alla festa e a quanto pare non erano ancora tornati ma non potevano lasciare la porta aperta qualcuno deve essere entrato questo è sicuro, iniziando a guardare per la casa non vidi nessuno e iniziai a pensare che fosse stato il vento.
 
“strano che tu non sia riuscito a sentire il mio odore” disse una voce mascolina e possente una voce molto familiare
mi girai di scatto e vidi mio padre seduto sul divano con i piedi sul comodino davanti che leggeva comodamente il giornale, come se fosse normale, come se questa fosse casa sua.
“che ci fai qui,come hai fatto a scappare di prigione non puoi stare qui,non è il tuo mondo” mi stavo davvero innervosendo non poteva restare qui,lui e la sua banda portano solo morte e distruzione
“siamo scappati a quanto pare quel posto non era così indistruttibile,dopo circa 200 anni i vampiri,ma quelli veri sono tornati sulla terra ferma,sono tornati tra la gente,sai mi era scocciato di cibarmi di animali,e se non collaborerai ucciderò la tua ragazza” disse avvicinandosi,pensava di minacciarmi ma io e mio zio proteggeremo la gente e lo rispediremo da dove è venuto.
“NON TI AZZARDARE, E POI COSA DOVREI FARE PER TE” “mi devi aiutare a distruggere gli licantropi,sono solo degli stupidi paladini della giustizia e non meritano di avere il nostro territorio”
“SAI CHE NON TI AIUTERO’ MAI QUINDI ORA ALZA I TACCHI E VAI FUORI DA CASA MIA”
Dissi urlando mentre gli indicavo l’uscita ma lui era già sparito,oramai non si scherzava più era iniziata la battaglia e ora più che mai devo essere concentrato, per salvarle la vita
 
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OKAY SALVE,FINALEMENTE HO MESSO IL QUINTO CAPITOLO SPERO VI PIACCIA CONTINUO A
15 RECENSIONI, - @ayedrewj on twitter xoxo 
  
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