Sogni … |
Il tempo….
Una sola
parola dai mille significati.
Può scorrere velocemente, le lancette possono girare come forsennate quando si
vive un’ emozione positiva e vorresti che non finisse mai ….
È infinito durante l’ attesa.
Fa sentire il suo peso. Perché il tempo ha il suo peso, come tutte le cose.
Eterno, c'è sempre stato e ci sarà sempre, ma controllato da quelle che lo
accettano di fare.
La Guardiana sa del peso del tempo. Non mai stato semplice gestire i ruoli di
vigilatrice e persona normale. Per questo molte prima di lei ed Akita sono state corrotte dall’ immenso potere. Usarlo per i propri scopi non
mai stato consentito.
Quel potere a gola a molti. La Guardiana lo sa.
Nel momento in cui inizia questa storia, la Guardiana de nostro tempo stava
dormendo.
Non sonni tranquilli, a giudicare dall’ espressione del suo volto. Antiche
paure mescolate a ricordi ancora non sbiaditi, si univano per creare un solo
incubo ricorrente.
Il tempo dovrebbe alleviare le ferite… Dovrebbe…. Poi si può decidere cosa sognare?
Selena si svegliò di soprassalto. Controllò che Ghish stesse bene.
Il ragazzo dormiva tranquillamente sereno.
Sgusciò fuori dal letto per non svegliarlo e andò verso la camera di Tart per controllare che non gli fosse successo nulla.
“Sei solo una stupida ”continuava a ripetersi.
Eppure non poteva evitarlo di fare ogni notte. Ogni notte che quel maledetto
incubo si ripresentava.
Socchiuse la porta e si mise ad ascoltare il lento e regolare respiro del
ragazzino.
Infine andò in cucina e chiamò Pie.
-Pronto?-
Pie rispose subito al primo squillo. Segno che neanche lui dormiva sonni
tranquilli. Da quando aveva scoperto che presto sarebbe diventato padre, il
freddo Pie si era perso in mille dubbie preoccupazioni. Come sarebbe stato il
bambino? Senza dubbio metà terrestre e Gaeiano, Lory come avrebbe sopportato la gravidanza? Monitorava costantemente la moglie
, tanto che quella cominciava a protestare infastidita.
-Sono io, Pie. Non dormi?-
-No… hai fatto di nuovo quel sogno?-chiese.
-Già.-
Ci fu un silenzio. Selena continuava a darsi della stupida.
-Arrivo. Sento che hai bisogno di nuovo di quella mia tisana.-
Pie riattaccò ed esattamente qualche secondo dopo si materializzò nella cucina
di Selena.
Cominciò a squadrare la sorella, come sua abitudine presa da poco, e solamente
dopo il suo attento esame si rilassò.
-Allora, lo dirai finalmente cosa sogni?-chiese Pie.
-é sempre lo stesso. C’è una figura avvolta dalle nebbie e poi voi scomparite
tutti quanti. La donna ride e io mi sveglio.-
Pie l’abbracciò. Nessuno di loro si era ripreso completamente dopo la storia di
Evith. Anche se erano passati tre anni.
Forse quel sogno voleva dire qualcosa? Era un’ ipotesi seppur sciocca che
teneva in mente.
Chi poteva voler fare di nuovo del male a loro?
Scacciò in fretta quel pensiero. S’impose di pensare che era un incubo dettato
dalle paure segrete di Selena.
-Sono solo degli stupidi sogni!-rispose alla fine.
-Lo pensi? Anche se lo faccio di continuo?-
-Si, credo proprio che hai bisogno della mia tisana. A tuo marito non serve.
Dorme come un ghiro!- tentò di sollevarle il morale.
-Non volevo disturbarti….-
-Non dirlo mai più che disturbi. é solo grazie a te se adesso sono felice.-
-Sicuro sicuro ?-
Pie si avvicinò dandole la tazza con un liquido dorato che emanava profumo.
Selena la bevve, poi Pie l’accompagnò in camera.
-Ne sarò sempre sicuro. Ora fai un bel sonno senza sogni.-
Detto questo si smaterializzò.
Selena si addormentò.
Fu svegliata da Ghish. Le sembrava di aver chiuso gli occhi cinque minuti
fa ed invece erano già le nove di mattina.
-Buongiorno…Tart è uscito da un bel po’…E…-
Non concluse deliberatamente la frase lanciando uno dei suoi sguardi maliziosi.
-Allora?-rispose Selena stando al suo gioco.
-Pensavo di passare qualche ora in compagnia di mia moglie!-rispose Ghish annullando ogni singola distanza, avvicinandosi alle sue labbra e
baciandola.
Un bacio carico di emozioni che solo loro potevano capire.
-Sai che io ti amo?-le disse Ghish.
Si abbandonarono completamente l’uno all’ altro e in quel momento Selena fu solo una donna. Non una Guardiana, non un’aliena. Solamente una donna
senza paure e preoccupazioni.
Quando si alzarono e bisticciarono per la divisione dei compiti, Selena andò ad aprire la finestra.
Le piaceva sentire l’aria sulla sua pelle.
All’orizzonte c’erano delle nubi nere che preannunciavano un temporale.
Ma nessuno dei due immaginava minimamente quale tempesta stava per abbattersi
sulla loro vita tranquilla.