Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: H cinque    04/07/2013    2 recensioni
Un incontro con i Volturi è una delle più eccitanti sfide che Garrett, intrepido nomade americano, abbia mai accettato. Ma durante la sua avventura incontrerà Kate, una vampira che lo elettrizzerà (letteralmente) e gli mostrerà che la vera sfida è un' altra. Garrett troverà molto di più di ciò che cercava...
"Non immaginavo minimamente che la richiesta di aiuto di Carlisle mi avrebbe cambiato per sempre l'esistenza".
Garrett x Kate. La loro storia ambientata durante e dopo Breaking Dawn.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Garrett, Kate
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn, Successivo alla saga
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                                                            Capitolo 13

                                                                                           Pronti a tutto


Carlisle salutò Aro come se fossero stati due vecchi amici; poi iniziò a spiegare che nessuna legge era stata violata e che Renesmee non era una vampira.
Il biondissimo Caius, uno dei tre capi dei Volturi, replicò chiedendo come mai, allora, i Cullen avessero radunato così tanti combattenti.
- Sono solo dei testimoni, come i vostri, che sono pronti a confermarvi che questa bambina non è come noi. 
Caius si guardò attorno; poi ordinò: - Portatemi qui l’ informatrice!
Le file anteriori delle mantelle grigie si aprirono e tra esse venne spinta in avanti una vampira minuta dai capelli biondo chiaro che le arrivavano sotto le orecchie. La guardai meglio e notai subito i suoi occhi dorati. Era bellissima. Assomigliava molto a Tanya e Kate.
- Irina… - sussurrò Tanya.
Kate al mio fianco s’ irrigidì.
- Allora è lei… - dissi con un soffio di voce.
Quando Irina arrivò da Caius, lui la guardò negli occhi e poi le diede uno schiaffo in pieno volto.
Le sorelle d’ Irina sibilarono tra i denti mentre Eleazar e Carmen si misero sulla difensiva.
Caius indicò Renesme e chiese duramente ad Irina: - Quella, per caso, è la bambina che hai visto?
- Forse. Le assomiglia molto ma non è proprio quella che ho visto. Sembra… cresciuta.  – spiegò confusamente la poveretta.
Il viscido capo le si avventò contro urlandole:
- Che cosa significa?
- Fratello, lascia fare a me! – s’ intromise Aro. – Mia cara, permetti?
Fece cenno ad Irina di porgergli la mano e, una volta che lei alzò il braccio e aprì il palmo, gliela strinse tra le sue.
Aro aveva il dono di vedere i pensieri di tutta la vita di una persona attraverso il semplice tocco. Evidentemente stava analizzando se ciò che aveva affermato Irina era vero.
- Pare proprio che questa creatura assomigliasse a un bambino immortale ma che, nel corso del tempo, sia cambiata…
- Come dicevo! – gli disse Carlisle.
- Mio buon amico, io però so che non sei tu l’ autore di tutto ciò. Vorrei parlare con Edward, se non ti dispiace. Penso che lui abbia una parte in questo, dato che la bambina sta tra le braccia della sua sposa.
Tutti ci girammo a guardare Edward: il ragazzo prima baciò sulla fronte sua moglie e sua figlia, poi si avviò verso i Volturi. Bella ridacchiò quando Edward arrivò da Aro: era impazzita o cosa? Era riuscita forse a stendere lo scudo come si deve?
Il lettore di menti si fece stringere la mano dall’ altro lettore di menti. Lo sguardo del leader dei Volturi si fece vacuo.
Dopo un po’ Aro riprese la sua solita espressione dicendo:
- Mi hai dato molti elementi su cui riflettere, giovane amico. Molti più di quanti me ne aspettassi. Posso conoscere la piccola?
Edward acconsentì, a patto che s’ incontrassero a metà strada tra le due fazioni. Renata, lo scudo personale di Aro, sussultò, così Edward propose ad Aro di portare qualcun altro. La scelta ricadde su Felix e Demetri, due delle guardie più forti e letali.
Bella, allora, s’ incamminò con Nessie da Aro con a sua volta due bodyguard: Jacob ed Emmett.
Dopo vari convenevoli, Aro salutò la piccola: - Che splendida bambina! Ciao, Renesmee.
- Ciao, Aro.  
- Mezza mortale, mezza immortale…
Caius, lì vicino, era sbigottito.
Aro sembrava sempre molto affabile e pacato, ma invece era il più spietato dei Volturi perché aveva la mente di uno stratega che pianificava tutto nei minimi dettagli riuscendo a mantenere la calma.  
Caius era aggressivo e impulsivo, e quindi più prevedibile. Da Aro, invece, non sapevi cosa aspettarti.
Marcus, il terzo anziano, era al contrario apatico e con molta meno sete di potere rispetto ai suoi “colleghi”.
Comunque, se fossimo arrivati al corpo a corpo, li avrei fatti a pezzi.
Aro invitò la piccola a prendergli la mano, ma Nessie si sporse e gli toccò la guancia con le dita.
- Non preoccuparti, Renesmee, non voglio fare del male ai tuoi cari. – disse il vampiro quando la bambina finì di usare il suo potere.
Ma quanto poteva essere ipocrita?
Aro poi guardò Jacob e gli altri lupi:
- Sembra che siano legati a voi… piuttosto fedeli.
- Non è come pensi. – lo ammonì Edward. – Loro non stanno ai nostri ordini.
Il giovane Cullen, senza girarsi, si rivolse a Jacob:
- Per Aro sareste dei perfetti cani da guardia.
I licantropi ai nostri lati ringhiarono e ulularono. Smisero di colpo quando un ringhio più forte s’ impose sui loro: doveva essere quello del capobranco.
- Be’, miei amici, devo discutere con gli altri per dare la sentenza finale. – annunciò Aro.
Come un gregge di pecore, le mantelle grigie si spostarono arrivando vicino al loro signore.
Era più che ovvio che i Cullen fossero innocenti, ma fui certo che i Volturi stessero solo rimandando quello che in ogni caso sarebbe stato il verdetto: quella famiglia era colpevole. 
Erano degli esseri subdoli! Tutta questa attesa non faceva che accrescere la fiamma che era in me. Io, in qualsiasi momento, sarei stato pronto a dare la mia versione dei fatti.
In quel momento tutti quanti si raddrizzarono e si prepararono per scattare in avanti.
Kate mi afferrò la mano; io la intrecciai con la sua.
“Che sto facendo? Questo è il momento giusto per dirglielo! Cosa sto aspettando?” 
Continuavo a ripetermi questo. Ma era inutile. Non mi arresi però, e mi dissi che l’ avrei fatto successivamente.
“Ma successivamente quando? Quando saremo morti?
Per quanto mi sforzassi non riuscii a dire niente. Io non sono il vampiro adatto a queste cose. Però la cosa in cui riuscivo meglio erano i discorsi. E allora perché mi mancavano le parole quando quello era il momento più adatto? Forse era l’ orgoglio?
Dovevo trovare alla svelta il mio stile, il mio modo per dire a Kate ciò che meritava di sapere prima che fosse troppo tardi.  
Mentre io ero immerso in queste riflessioni, i Volturi ed Edward discutevano. A quanto pareva, i licantropi non erano i Figli della Luna cioè i veri licantropi. Li si poteva definire, invece, come dei “mutaforma”.  
Alla fine di quel dibattito, Caius ritornò alla nostra causa.
- Irina! – chiamò.
Lei fece un passo in avanti per poi muoversi in direzione di Caius.
- La tua denuncia non aveva motivo d’ essere. Quella creatura non è una bambina immortale. 
- Ognuno di noi avrebbe pensato la stessa cosa. – sentenziò Aro.
Però Caius continuò: - Hai sbagliato, Irina. Ma vorrei sapere perché spiavi i Cullen. So che da un po’ di tempo i vostri rapporti non erano dei migliori. Come mai?
- I lupi uccisero Laurent, una persona a cui tenevo, e i Cullen non me l’ hanno lasciato vendicare.
Nella voce di Irina c’ era una forte nota di pentimento.
- Irina, se volessi fare un reclamo contro quei mutaforma e contro i Cullen, fallo adesso! – fece Caius.  
- No, non farò nessun reclamo. Qui non c’ è nessuna bambina immortale, nessun crimine è stato commesso. Ho fatto io un errore e mi ritengo totalmente responsabile. I Cullen sono assolutamente innocenti.  
Il mio istinto mi disse di tenermi pronto perché stava per accadere qualcosa.
Irina si girò fissandoci uno a uno. Il suo sguardo poi si fermò sulla sua famiglia. E su di me. Sorrise leggermente nel vedermi: forse aveva capito che avevo instaurato un legame particolare con il suo clan.
Quel sorriso si spense all’ improvviso quando disse: - Mi scuso con tutti voi.
Caius in quel momento diede il segnale ai suoi sicari che si avventarono su di Irina. Ci fu uno stridio e in men che non si dica si alzarono delle lingue di fuoco. Quando i Volturi si spostarono da lì, Irina non c’ era più; al suo posto c’ erano solo fumo e fiamme.
- Era ora che si prendesse le sue responsabilità! – esclamò Caius con un ghigno.
- Fermatele! – ordinò Edward con un grido.
Non impiegai molto a capire cosa stava per succedere: infatti, non appena voltai la testa, vidi Kate e Tanya lanciarsi con impeto verso Caius. Avrebbero sicuramente scatenato una battaglia senza esclusioni di colpi.
 

















Scusate se non ho aggiornato prima :) Ce l' ho fatta alla fine!! 
Questo capitolo è stato il più difficile da elaborare perché non ricordavo esattamente tutti i passaggi dell' incontro con i Volturi. L' ho scritto con Breaking Dawn alla mano xD Alcune parti le ho sintetizzate, altrimenti sarebbe stato troppo lungo. Inoltre alcune frasi e parole le ho cambiate un po', altre le ho mantenute uguali. Lo so, forse ci sono meno parti riflessive rispetto ai capitoli precendenti.  
A ogni modo, lasciatemi, se volete, una recensione ;) 



H.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: H cinque