I break tradition, sometimes my tries,
are outside the lines
We've been conditioned to not make mistakes, but I can't live that way
Staring at the blank page before you
Open up the dirty window
Let the sun illuminate the words that you could not find
Reaching for something in the distance
So close you can almost taste it
Release your inhibitions
Feel the rain on your skin
No one else can feel it for you
Only you can let it in
No one else, no one else
Can speak the words on your lips
Drench yourself in words unspoken
Live your life with arms wide open
Today is where your book begins
Unwritten - Natasha
Bedingfield-
Rientro
in casa, furiosa ma soprattutto fradicia. Il rinfresco è terminato ancor prima
che potesse cominciare, dato che ha iniziato a piovere a dirotto.
Spero
soltanto di non essermi presa un accidente...
-Vado
a farmi un bagno.- dice Vincent, chiudendosi la porta alle spalle. Nemmeno a
lui è andata a genio la lavata che ci siamo presi correndo sotto la pioggia. Eh,
già.
Mi
trascino fino in camera da letto, intenzionata ad indossare qualcosa di
asciutto, ma ad un tratto mi viene un dubbio.
Come
diavolo starà il mio cellulare?
L’ho
tenuto in tasca, certo, ma considerando l’acquazzone che c’è stato, non vorrei
che si fosse bagnato...
Lo
afferro titubante con una mano, mentre prego la potente Shiva affinché sia
tutto a posto. Sposto lentamente lo sguardo sul telefonino, paurosa di ciò che
potrei vedere.
-Noooooooo!!-
urlo nel panico più totale, accorgendomi delle scritte illeggibili che
compaiono sul display. -Dannazione, dannazione!!-
-Yuffie,
che succede?- la voce di Vincent mi giunge dal bagno, con in sottofondo lo
scrosciare dell’acqua.
Lo
ignoro completamente, troppo preoccupata per la salute di questo aggeggio
infernale. Devo riuscire a farlo rinvenire entro domani, sennò chi lo sente mio
padre? Ogni giorno si aspetta il mio messaggino dove gli confermo che è tutto a
posto, che non sono in fin di vita e che...no, non ho trovato un pretendente da
sposare. O almeno finché non gli dirò del mio rapporto con Vincent...
Corro
in cucina a prendere della carta per asciugarlo, ma scivolo rovinosamente sulla
pozza d’acqua che ho lasciato nel corridoio e finisco a gambe all’aria, stesa
sul pavimento.
-Ouch...-
No,
non devo arrendermi.
Mi rialzo
mezza rotta e ricomincio la mia corsa verso la cucina, raggiungendola e
ricoprendo il mio cellulare di carta assorbente. Ora non mi resta che aspettare
e sperare.
Ritorno
in camera, scoraggiata. Considerando che il mio telefonino è vecchio almeno
quanto le statue di Da-Chao sono spacciata.
Mentre
mi lascio prendere dallo sconforto, mi sfilo la maglietta fradicia. Però è
meglio se vado in bagno, dato che necessiterei anche di un asciugamano.
Mi
avvicino quatta quatta alla porta e vi appoggio l’orecchio, cercando di captare
ogni minimo rumore. Nella stanza regna il silenzio.
...Ehi,
non è che Vincent mi è annegato nella vasca?!
-Vince,
stai bene? E’ tutto a posto?-
-Sì,
perché?- mi domanda, senza nascondere la sua perplessità.
-N-no
niente, scusa...Senti, non è che potresti passarmi un asciugamano?- gli chiedo,
sperando in una risposta affermativa.
-Entra
pure.-
Come
“entra pure”?
Che
diavolo vuol dire “entra pure”?!
Io voglio
soltanto un asciugamano!!
Rimango
ferma immobile davanti alla porta, osservando la maniglia dubbiosa sul da
farsi. Lo so che non dovrei farmi certi problemi, però...ecchediamine, è
imbarazzante!
-Yuffie?-
-S-sì
sì arrivo...- rispondo poco convinta e aprendo la porta.
Vengo
investita da un’improvvisa ondata di profumo al muschio bianco, mentre, con gli
occhi ridotti a due minuscole fessure, mi dirigo verso il gancio sulla parete
dove sono appesi tutti gli asciugamani.
Non
mi devo voltare, non mi devo voltare, non mi devo...
Ecco,
l’ho fatto.
Vincent,
come immaginavo, è immerso nella vasca da bagno. Dall’acqua emerge solo il suo
petto, liscio e scultereo, mentre il resto è coperto dalla schiuma. L’acqua
deve essere proprio calda, riesco a vedere il vapore che sale e si disperde
nell’aria.
Dannazione,
io sono qui che muoio di freddo e lui se ne sta lì, a mollo nella vasca!
-Si
sta bene lì dentro?- gli chiedo leggermente acida e strofinandomi le mani sulle
braccia, nel disperato tentativo di farmi passare la pelle d’oca.
Annuisce
poco convinto.
-Perché?-
No
Yuffie, mantieni il controllo. Non chiederglielo, non chiederglielo...
-Posso
entrare anch’io?-
...Maledizione!
Ci
fissiamo entrambi spaesati, mentre vengo scossa dai brividi per il freddo. Poi
lui piega le gambe per farmi un po’ di spazio ed io mi sfilo i vestiti,
prendendo la rincorsa.
-Yuffie,
ma che...?-
-BANZAIII!!!!-
Mi
tuffo nella vasca, svuotandola per metà. Il mio piede destro finisce
irrimediabilmente in faccia a Vincent, che però lo blocca con un movimento
rapido della mano.
Riemergo
dall’acqua e mi levo i capelli bagnati dalla fronte, guardandolo con aria
innocente. Scoppio a ridere, notando il suo sguardo di rimprovero.
-Eddai,
non fare quella faccia!- gli dico, mostrando un sorriso a trentadue denti.
Sospira,
arreso.
Rilasso
completamente ogni muscolo del mio corpo e mi appoggio al bordo, inspirando il
profumo del bagnoschiuma.
Si
sta proprio bene, l’acqua è talmente calda che quasi scotta. Allungo una mano e
cerco di afferrare una montagnetta di schiuma, ma questa mi scivola via tra le
dita, ritornando a galleggiare in superficie.
-Vinnie...-
lo chiamo, riportando lo sguardo su di lui. Noto che mi stava fissando. -Oggi è
stato bello, vero?-
-
Sì, è stata una bella cerimonia. Peccato per il tempo.- mi risponde, estraendo
un braccio dall’acqua e lasciandolo a penzoloni fuori dal bordo della vasca.
Mi
metto a ridere, ripensando a noi due che correvamo sotto l’acqua, fradici come
non mai.
-La
cosa peggiore, secondo me, è che lo ha fatto apposta.-
Mi
guarda senza capire, inarcando un sopracciglio.
-Vedi?-
gli dico, indicando fuori dalla finestra. -ora ha smesso...-
Infatti
il cielo è ancora nuvolo, ma non piove più.
Vincent
guarda fuori e sbuffa, probabilmente infastidito anche lui da questo tempo maledetto.
Ad un tratto, però, la nostra attenzione viene attirata da un lamento disperato
del mio stomaco.
Lui
mi fissa, non riuscendo a trattenere un sorriso divertito, mentre io mi immergo
in acqua fin sotto gli occhi cercando di nascondere l’imbarazzo.
Dannazione,
ma che razza di rumori sono? Proprio ora doveva brontolarmi la pancia!?
Esce
dalla vasca e afferra due asciugamani. Uno se lo mette in vita, mentre l’altro
lo apre, facendomi segno di uscire. Mi alzo e mi dirigo verso di lui. Fuori
dall’acqua però fa un freddo cane, e mi ritorna immediatamente la pelle d’oca.
Fortunatamente Vincent mi avvolge nell’asciugamano, abbracciandomi.
-Sarà
il caso di magiare qualcosa.-
-Mh,
mh...- mugolo, condividendo l’idea e lasciandomi scaldare dal tepore del suo corpo.
Almeno
eviterò di fare altre simili figure...
Speravate
che non mi intrufolassi, vero? E invece no, il mio angolino questa volta è a
fondo pagina u.u
Per
prima cosa, ho una brutta notizia: in seguito ai risultati del primo
quadrimestre non proprio *cough cough* “eclatanti”, dovrò fiondarmi sullo studio,
ponendo la scrittura al secondo posto. Se riuscirò a sopravvivere senza le mie
ff può darsi che riuscirò anche ad aggiornare appena passerà questo periodo
piuttosto impegnativo. Speriamo T.T
In
ogni caso, ora vorrei passare ai ringraziamenti:
Amelie
Elektra: Finchè
non apre bocca? XD
Beh
dai, considerando che è una Yuffentine dubito parlerà molto. In ogni caso, ci
terrei davvero a ringraziarti immensamente, oh somma Amelie *inchinissimo*, sai
quanto io sia felice di leggere le tue recensioni e soprattutto di sapere che
apprezzi. Non sto più nelle mutande dalla gioia ^o^
Concordo
sul fatto che non è da Yuffie mantenere un segreto del genere, però mi piaceva
l’idea che riuscisse a fare un “piccolo sacrificio” per il suo Vincent.
Comunque, vedremo come si evolverà la storia, soprattutto perché sui prossimi
capitoli ho ancora dei punti di domanda grandi come una casa.
Tu
prevedi un altro matrimonio, mh? Huhuhu…
Keylovy: KEY! *__*
Mia adorata, il capitolo scorso l’ho scritto
proprio pensando a te e sono felice che abbia sortito effetto. Mi ricordo che eri
in quel periodo in cui ti mancavano CloTi, così ho provato a rimediare. C’è da
dire, però, che se Caska avesse aggiornato “Non sono un Angelo”© sarebbe stato molto meglio
._.
Comunque
sono davvero felicissima di leggere una tua recensione, sei sempre tanto
gentile. Grazie anche per i complimenti! ^//^
Continuerò
dritta, sperando di non beccare delle curve.
*Abbraccio*
Kiss: O.o
No
problem! Solo che come ho già spiegato prima, ho da recuperare qualche materia
decisamente sotto, il che mi ruberà parecchio tempo.
Sono
felice che ti sia piaciuta nonostante tutto, e spero che continui ad essere di
tuo gradimento. Non ti preoccupare in ogni caso: se mai farò qualcosa che non
ti aggrada, non esitare a comunicarmelo (anche se, da quel che ho capito, non
c’è bisogno di dirtelo XD).
Grazie
ancora per il commento!!
Ladyhellsing:
Innanzitutto,
complimenti per il nick (Hellsing rulez!) *.*
Poi,
grazie mille per la bellissima recensione e per avermi detto ciò che pensi^^
Spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo!
j3nnif3r:
Grazie
mille, sono felice che ti sia piaciuta nonostante questo genere non lo apprezzi
molto. Terrò in considerazione il tuo suggerimento, ma sinceramente non so,
preferirei prospettarmi più sul “futuro” rispetto al “passato” @_@
Non
so se si sia capito qualcosa, ma spero di aver reso l’idea. In ogni caso grazie
mille, davvero^^
Dastrea:
Ah, cara
che bello leggere una tua recensione ^_^
Sono
felice che ti sia piaciuta così tanto, proprio non me lo aspettavo! O.o Spero
che anche questo chappy sia stato di tuo gradimento!
Come
ho già detto ad Amelie: Prevedi un matrimonio, mh? Huhuhu…