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Autore: Apdple    05/07/2013    1 recensioni
Mi addormentai così,promettendomi che la mattina successiva sarei tornata alla solita vita da disagiata sociale.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Scolastico, Universitario
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Non so esattamente chi e perchè mi hanno portato lì. Odio la musica,odio la folla,odio l'odore di sudore,odio gli alcolici,odio la musica ad alto volume,odio tutti quei maniaci che ti mettono le mani ovunque. Ed è vero che odio quasi gran parte delle cose in questo mondo,ma le discoteche non le posso proprio vedere. Poi dovevo anche comprarmi un vestitino. Ma io,io non sono la tipica ragazzina che con tacchi 15 e kili di trucco si sente la più bella del mondo. Devo ammettere però,che con quel Praga attillato e nero che mi aveva comprato mia sorella avevo due gran belle tette. 
"Papà..dovresti..accompagnarmi a quella festa,ricordi?"
"Certo Eli,me ne ricordo eccome.La tua prima festa,stai diventando grande!" -disse con un tono ironico,come se volesse rinfacciarmi la mia sfigataggine.
Mi bussa Lulù,la mia casa per lei è come una cabina telefonica per Clark Kent. Va in bagno,si toglie quel vestito anni '50 che era stata costretta a mettere ed esce.
"Come sto,Eli?"
"Bene. Sembri proprio una puttana!" Le dissi con un sorriso malizioso. Avrei voluto aggiungere che le si vedevano così tanto le labbra della figa che sembrava dovessi sfilarci il bancomat per prelevare i soldi.
Salimmo in macchina,e arrivammo.
Il disagio totale. Erano tutti già mezzi ubriachi,persone che limonavano,persone che per la disperazione si strusciavano sui divanetti.
Lulù si ambientò subito. Si fece 2-3 ragazzi davanti ai miei occhi,mentre io guardavo il telefono.O meglio,giocavo a Temple Run. Finalmente qualcuno profumato e vestito a garbo mi si avvicina:
"Ciao,sei proprio carina sai?"
"Grazie! Come ti chiami?" gli dissi,sembrava proprio Zack Efron. Ma che ci faceva Zack Efron in un posto del genere?
"Io mi chiamo..Mi chiam...AAAAAAAAAAAAAAAAAHHH!"
Quell'urlo non era solo un urlo.Magari lo fosse stato. Talmente questa città è strana,che non mi sarei stupita affatto se ci fosse stato un ragazzo con un nome simile. 
Bene,non era un nome. Era il "segno" che dava agli amici per dire che ci era riuscito. A fare cosa? A versarmi mezzo litro di Vodka sul vestito. Che burlone.
Andai in bagno di corsa,in un certo senso gli sono grata,trovai del da fare. Mi sciacquai e poi pensai di stare un po' da sola,sul water.
A un certo punto sentii una ragazza ansimare. All'inzio pensavo che stava felicemente trombando per i cazzi suoi,aprii la porta e la vidi piangere. Piangeva fortissimo.
"Che succede?"
"Niente,davvero...E' che cerchiamo di essere tutti forti,tutti felici,cerchiamo di guadagnarci la fiducia vendendo il nostro pudore e il risultato è disperarsi su un fottuto gabinetto perchè il tuo ragazzo tornerà con la mononucleosi per le tante slinguazzate che sta dando"
"Tutto qui? Io non ho un ragazzo,in realtà,non ne ho mai avuto uno. Ma non conviene sprecare tutte quelle lacrime. Che farai poi,al tuo matrimonio? Piangerai frullato alla fragola?"
Rise e rispose:
"Come ti chiami?"
"Elisa..Però chiamami Eli."
"Elisa,wow..Mia mamma si chiamava Elisabetta. Io la chiamavo Eli,ma lei diceva che sembrava il nome di un gatto. Comunque io sono Daniela."
"Si chiamava?Perchè,ha cambiato nome?" - quanto sono stata inopportuna non lo so.
"No,è morta qualche mese fa,però avrebbe voluto cambiar nome"
Un brivido dentro di me mi spinse ad accarezzarle il volto,lei era così iptonica.
"Hai gli occhi..mhh.." -credo volesse dirmi che avevo dei bei occhi,ma balbettava,così le risposi:
"Tu hai un naso.."
Lei rise ancora.
"Sì,ho un naso,e anche schifoso."
"A me piace"
Non rispose. Stemmo 20 secondi a guardarci e a un certo punto lei si alzò. Mi si avvicinò e mi baciò. Aveva una lingua morbidissima,e a me non schifava affatto. Stemmo così per 5 minuti. Poi mi prese la mano e disse:
"Non sei costretta a stare con una come me,è una bella serata e hai pagato per dei drink,non per un'esprerienza lesbo"
"A meno che non mi infetti quel pianto stancante di prima,vorrei stare con te,qualsiasi cosa è meglio di questo posto"
Mi ribaciò. Mi mise una mano da sotto il vestito,e io,non abituata,mi spostai.
Lei smise di baciarmi,e quando era sul punto di uscire dal bagno,la presi e la sbattei al muro. Si mise a cavalcioni su di me e le trascinai la mano lì. Finalmente provavo qualcosa.E non ero fatta. Mi scese il vestito e inizio a baciarmi la pancia,il basso ventre e poi di nuovo lì. Non so come facesse,fatto sta che mi beccò a primo impatto il punto G.Decisi di ricambiare,ma,inesperta,usai solo le mani. Quanto era bella. Passata un'oretta smettemmo e mano per mano uscimmo e andammo a comprarci un cornetto. 
"Sei brava.Molto brava" -mi disse.
"Se anche  a scuola fossi così..."
"A scuola? Piccina,vai ancora a scuola?"
"Sì,il 4° anno esattamente."
"Io lavoro da un anno circa"
"Cosa fai? La trasforma orientamento sessuale?"
Ormai erano 3 volte che aveva riso,e ogni volta mi ero innamorata sempre di più dei suoi denti,che con quella lingua erano come il gelato con il biscottino.
Mi chiamò Lulù e tornai dentro,dissi a Daniela di aspettarmi.
Ci veniva a prendere suo padre,lei infatti corse veloce al bagno per cambiarsi. Lei salutò una dozzina di ragazzi che a me sembravano tutti uguali,e io salutai...nessuno. Daniela non c'era da nessuna parte,che fine aveva fatto? Tornata a casa mi stesi sul letto e mi accarezzai le mutandine,erano bagnate fradicie. Stetti tutta la notte a pensarla,era bellissima. Era anche fidanzata,e aveva un lavoro. Mi addormentai così,promettendomi che la mattina successiva sarei tornata alla solita vita da disagiata sociale.
  
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