Cap.5
Pov.Ian
Avevo deciso di passare la notte a casa di Nina, a casa nostra, insomma, in quella casa.
Jen non era rimasta per niente entusiasta della mia decisione, nonostante l'avessi rassicurata sul fatto che sarei rimasto la solo per assicurarmi che Nina stesse bene, senza nessun secondo fine.
In realtà questo era ciò che cercavo di ripetere anche a me stesso, ma la realtà era che stare con lei, in quella che un tempo era la nostra casa, mi faceva stare bene.
Sapevo che non era cambiato nulla, io e Nina non saremmo tornati insieme, ma ogni particella del mio corpo sapeva che quello era l'unico posto in cui volevo stare.
"Allora, cosa vuoi mangiare stasera?" Mi avvicinai a Nina che era seduta sul divano
Lei mi guardò, con i suoi soliti occhi che avevano la capacità di farmi perdere in mari sconosciuti
"Non lo so, quello che vuoi" sorrise dolcemente
"Ecco la solita, sempre a far decidere me" risi
"Se cucini tu va bene qualsiasi cosa" disse imbarazzata, e abbassò lo sguardo
Sorrisi di rimando e tornai in cucina; c'era un'aria tesa fra di noi, forse perchè l'idea di passare la notte insieme ci metteva decisamente in difficoltà.
Preparai la cena per entrambi mentre lei apparecchiò, e quando fu tutto pronto ci sedemmo a tavola.
"E' buonissimo Ian" disse Nina addentando un boccone della cena che avevo preparato
"Sono felice che ti piaccia" sorrisi e continuai a mangiare
Restammo in silenzio, concentrandoci sui nostri piatti, probabilmente con la speranza che uno dei due dicesse qualcosa
"Senti Ian..."
Alzai lo sguardo su di lei, in attesa che continuasse a parlare...
Pov. Nina
Deglutii nella speranza di ritrovare un po' di salivazione, ma i suoi occhi cristallini puntati su di me, non mi aiutavano affatto
"Grazie per essere rimasto stasera"
No, non era quello che avrei voluto dire, ma quella situazione era talmente imbarazzante che trovare le parole giuste sembrava impossibile.
Ian fece una smorfia di disappunto, probabilmente sapeva che avrei voluto dire molto di più
"Quante volte ancora me lo dirai?" rise
"Ecco, io..."
Ancora silenzio.
"Ok, lasciamo stare" mi alzai in piedi e presi sia il mio, che il suo piatto vuoto, ma la sua mano fu più veloce, e mi cinse il polso.
I nostri occhi si incontrarono ancora, e la mia pelle bruciò al contatto con la sua.
Ian si alzò in piedi, a pochi centimetri da me
"Smettila di essere così imbarazzata Dobrev" disse serio
"Lo so, ma..."
"No, niente ma, siamo colleghi, ok? Ci vogliamo bene, com'è giusto che sia, ma in questo momento io sono qua solo per assicurarmi che tu stia bene, punto."
Sapevo che non era vero, lo potevo leggere nei suoi occhi.
Io lo volevo, tanto quanto lui voleva me, i nostri cuori si bramavano, come i nostri corpi, erano le nostre menti a tenerci distanti.
"Va bene, devo solo abituarmi a questa nuova situazione" sorrisi con amarezza
"Già, è solo questione di tempo" disse accarezzandomi un braccio
Ripresi i piatti che avevo lasciato sul tavolo e li portai in cucina, ma dopo poco sentii Ian dietro di me.
"Perchè non vai a farti un bagno caldo? Ai piatti ci penso io" disse
"No, tranquillo, posso fare io" risposi voltandomi verso di lui
"Non accetto rifiuti, oggi sono il tuo schiavetto personale" rise
"Ok, mi sa che approfitterò della tua bontà"
Uscii dalla cucina, in parte felice di allontanarmi da quella situazione.
Mi immersi nella vasca da bagno, nella speranza che quel calore mi sciogliesse la tensione che avevo accumulato in tutto il corpo.
Di colpo però, un ricordo riaffiorò nella mia mente.
Spesso io e Ian ci concedevamo un bel bagno caldo dopo le riprese, soprattutto quelle più impegnative.
Era una cosa che amavamo tantissimo entrambi, un momento tutto nostro che per quanto semplice, era perfetto.
Scossi la testa, come se quel gesto potesse scacciare via i ricordi, e uscii dalla vasca.
Mi avvolsi in un asciugamano ed andai nella mia camera, ma rimasi bloccata sulla porta quando trovai Ian dinanzi a me.
"Hey" dissi
"Scusami, stavo cercando delle lenzuola, sono qui vero?" Disse indicando la cassettiera vicino al letto
"S-si" ero paralizzata, e decisamente poco vestita
Ian prese delle lenzuola, poi andò verso la porta
"Buona notte Nina" sorrise rivolgendomi un'occhiata veloce su tutto il corpo
"Buna notte" risposi
Aspettai che uscisse dalla camera, e chiusi la porta velocemente, cercando di ritrovare la calma.
Dopo aver indossato un canottiera e un paio di pantaloncini mi misi a letto, ma, Morfeo sembrava ben lontano dal volermi cullare fra le sue braccia.
Non riuscivo a dormire, la mia mente era focalizzata su un unico pensiero: Ian nella camera accanto. Ian probabilmente mezzo nudo nella camera accanto.
Mi chiedevo se anche lui si stesse rigirando come me nel letto, in attesa di prendere sonno, se anche lui avesse la tremenda voglia di alzarsi e venire da me.
Mi alzai dal letto in punta di piedi e andai in cucina per prendere un bicchiere d'acqua.
Nel buio trovai i due grandi occhioni di Moke che mi fissavano.
"Si lo so cosa stai pensando" dissi e il micio di risposta miagolò
Lo accarezzai sulla testa e tornai verso la mia camera, ma non entrai.
I miei occhi si posarono sulla stanza degli ospiti. La porta era aperta, ma non riuscivo a percepire nessun rumore.
Chiusi gli occhi per qualche istante, cercando di regolarizzare il mio respiro, poi entrai nella sua stanza.
Le persiane erano aperte e la luce della luna che filtrava nella finestra illuminava il profilo di Ian.
Avevo immaginato bene, era a petto nudo, coperto solo dal bacino in giù con un lenzuolo.
Indugiai ancora, chiedendomi cosa avessi intenzione di fare, poi feci un altro passo e mi distesi accanto a lui, immobile.
Nel silenzio della stanza potevo sentire solo il battito del mio cuore decisamente più forte del normale.
Ian dormiva, o fingeva di dormire, ma era fermo, e respirava piano dandomi le spalle.
Presi coraggio e avvicinai piano la mia mano, fino a sfiorargli il braccio, ma la ritrassi immediatamente.
Tremavo come una foglia, ma decisi di riprovarci; mi avvicinai ancora un po' a lui, e avvolsi il mio braccio intorono al suo corpo.
Trattenni il respiro per qualche istante, per quella sera poteva bastare, mi ero spinta fin troppo oltre.
Prima però che potessi togliere il mio braccio sentii la mano calda di Ian prendere la mia, e portarsela al petto.
Il mio cuore sussultò, come il mio corpo.
Restammo per qualche istante così, poi lui si girò verso di me, continuando a tenere la mia mano nella sua, e ci ritrovammo uno di fronte all'altro, a pochi centimetri di distanza.
Nel buio cercavo di vedere il suo volto, cercavo di decifrare i suoi pensieri, ma era praticamente impossibile, la mia mente era completamente annebbiata dalla sua presenza.
"Scusa" dissi infine, cercando di scusarmi per essergli piombata nel letto senza alcun diritto
"Non riuscivi a dormire?" mi chiese
"Troppi pensieri" mi limitai a rispondere
Restammo ancora in silenzio, poi le parole uscirono da sole
"Ho voglia di baciarti Ian"
Nella penombra riuscii a vederlo sorridere leggermente, ma era turbato, potevo percepirlo chiaramente.
"Non possiamo farlo Nina, non saremmo in grado di fermarci"
"E allora?" chiesi ingenuamente
Lasciò la mia mano e mi accarezzò i capelli
"Non c'è nulla che vorrei di più in questo momento, ma sarebbe..." si fermò per qualche istante "sbagliato" concluse
"Per Jen?" dissi velocemente
"No, non per Jen, per noi due"
"Ma.."
Lui si tirò su e io feci la stessa cosa
"Nina, tu hai detto delle cose, delle cose che ci hanno portato alla rottura"
"E' sempre il problema del matrimonio, vero?" chiesi abbassando la testa
"Lo vedi, lo definisci -il problema-"
Rimasi in silenzio
"Per quanto in questo momento non c'è nulla che vorrei di più di fare l'amore con te, che senso avrebbe? Servirebbe solo a farci del male, ancora di più"
"Perchè non ti lasci andare? Perchè non ti vivi il momento? Vogliamo entrambi la stessa cosa" gli presi il viso fra le mani
Mi rendevo conto di sembrare una bambina capricciosa, ma lo volevo più di ogni altra cosa al mondo, e ora avevo la certezza che anche lui desiderava la stessa cosa
Ian appoggiò le sue mani sulle mie, se le portò vicino alle labbra e le baciò poi rimase così, immobile.
Sentivo il suo respiro fra le mie mani, sentivo il desiderio che aveva, e allo stesso tempo la forza che metteva per non cedere a quella tentazione.
Mi avvicinai a lui e mi accorsi che aveva gli occhi chiusi, così decisi di giocarmi l'ultima carta della serata.
Senza indugiare posai la mia bocca sulla sua, e lo sentii sussultare, ma non si spostò, e questo mi fece schiudere le labbra nella speranza che lui facesse lo stesso.
Finalmente sentii la sua lingua calda muoversi, così avvolsi le mie mani fra i suoi capelli e mi spinsi ancora di più verso di lui, facendo combaciare i nostri corpi.
Era talmente bello ciò che stavo provando che mi venne da piangere, era come il nostro primo bacio, così desiderato, così sofferto da sembrare irreale, e per un attimo mi chiesi se ciò che stava succedendo era solo nella mia mente.
Quando stavo per spingermi oltre, Ian mi prese il viso fra le mani e si allontanò da me.
Lo guardai stupita, e lui si avvicinò a me, posandomi le labbra sulla fronte.
"Non posso" sussurrò
"L'hai già fatto" dissi
"No, non posso andare oltre"
"Ian..."
"No Nina, tu hai preso la tua decisione, io ora sto prendendo la mia"
Mi alzai in piedi e corsi via nella mia stanza, sbattendo la porta.
Mi buttai sul letto e cominciai a piangere lacrime amare, rannicchiandomi su me stessa.
Restai a guardare la porta per un tempo che a me sembrò infinito, nella speranza che Ian venisse da me, ma alla fine mi addormentai sfinita, senza di lui.
Eccoci qua, direi che è d'obbligo iniziare con delle scuse enormi.
Mi dispiace se vi ho fatto aspettare così tanto per questo capitolo, ma ho avuto un blocco.
Non riuscivo a scrivere, un po' per motivi miei, un po' perchè ho visto un brusco calo di interesse per questa fanfiction. I commenti e le visualizzazioni sono diminuti e non so se questo è dovuto a:
1.la fanfiction che fa schifo
2.siete tutti in vacanza >.<
Detto questo, se leggete questo capitolo, vi chiedo con tutto il cuore di farmi sapere cosa ne pensate (anche se sono opinioni negative, servono anche quelle).
Non voglio che questa ff faccia la fine di quella Delena che non ho mai finito; io sono un pesce strano, putroppo se non ho un riscontro perdo l'entusiasmo e mando tutto all'aria.
Comunque, ora possiamo parlare di questo capitolo.
I nostri Nian hanno passato al notte insieme e ecco, so che il 99,9% voleva vederli farli l'ammmmore (compresa io) ma non volevo accellerare troppo le cose.
Ian è ferito ragazze, molto ferito, ferito e innamorato, e non c'è cocktail peggiore. Lui vuole Nina, ma non la vuole per una notte, la vuole per tutta la vita, e non è disposto a cedere nemmeno ai suoi impulsi.
(Ma questo non vuol dire che sarà facile, anche in futuro)
In più c'è stato un picolo particolare, quando Nina gli chiede se è per Jen che si sta trattenendo lui risponde di no. Insomma è chiaro che la signorina è solo un ripiego (ma avremo modo di parlarne più avanti)
Ho provato a scrivere un pov Ian ma son subito tornaa sui miei passi, mi è più facile scrivere dal punto di vista femminile, anche se mi sforzerò nei prossimi capitoli, perchè voglio che anche i sentimenti di lui siano chiari.
Ora cosa vi aspettate succederà?
Un'ultima cosa, ho aperto un gruppo su facebook, dove se vi va potete iscrivervi per parlare di questa fanfiction, per avere degli "spoiler" pre-capitolo ecc. ecc.
Keytvd fanfiction
E niente, credo di aver detto tutto, vi prometto che per il prossimo capitolo non attenderete così a lungo.
Un bacione
Key
Avevo deciso di passare la notte a casa di Nina, a casa nostra, insomma, in quella casa.
Jen non era rimasta per niente entusiasta della mia decisione, nonostante l'avessi rassicurata sul fatto che sarei rimasto la solo per assicurarmi che Nina stesse bene, senza nessun secondo fine.
In realtà questo era ciò che cercavo di ripetere anche a me stesso, ma la realtà era che stare con lei, in quella che un tempo era la nostra casa, mi faceva stare bene.
Sapevo che non era cambiato nulla, io e Nina non saremmo tornati insieme, ma ogni particella del mio corpo sapeva che quello era l'unico posto in cui volevo stare.
"Allora, cosa vuoi mangiare stasera?" Mi avvicinai a Nina che era seduta sul divano
Lei mi guardò, con i suoi soliti occhi che avevano la capacità di farmi perdere in mari sconosciuti
"Non lo so, quello che vuoi" sorrise dolcemente
"Ecco la solita, sempre a far decidere me" risi
"Se cucini tu va bene qualsiasi cosa" disse imbarazzata, e abbassò lo sguardo
Sorrisi di rimando e tornai in cucina; c'era un'aria tesa fra di noi, forse perchè l'idea di passare la notte insieme ci metteva decisamente in difficoltà.
Preparai la cena per entrambi mentre lei apparecchiò, e quando fu tutto pronto ci sedemmo a tavola.
"E' buonissimo Ian" disse Nina addentando un boccone della cena che avevo preparato
"Sono felice che ti piaccia" sorrisi e continuai a mangiare
Restammo in silenzio, concentrandoci sui nostri piatti, probabilmente con la speranza che uno dei due dicesse qualcosa
"Senti Ian..."
Alzai lo sguardo su di lei, in attesa che continuasse a parlare...
Pov. Nina
Deglutii nella speranza di ritrovare un po' di salivazione, ma i suoi occhi cristallini puntati su di me, non mi aiutavano affatto
"Grazie per essere rimasto stasera"
No, non era quello che avrei voluto dire, ma quella situazione era talmente imbarazzante che trovare le parole giuste sembrava impossibile.
Ian fece una smorfia di disappunto, probabilmente sapeva che avrei voluto dire molto di più
"Quante volte ancora me lo dirai?" rise
"Ecco, io..."
Ancora silenzio.
"Ok, lasciamo stare" mi alzai in piedi e presi sia il mio, che il suo piatto vuoto, ma la sua mano fu più veloce, e mi cinse il polso.
I nostri occhi si incontrarono ancora, e la mia pelle bruciò al contatto con la sua.
Ian si alzò in piedi, a pochi centimetri da me
"Smettila di essere così imbarazzata Dobrev" disse serio
"Lo so, ma..."
"No, niente ma, siamo colleghi, ok? Ci vogliamo bene, com'è giusto che sia, ma in questo momento io sono qua solo per assicurarmi che tu stia bene, punto."
Sapevo che non era vero, lo potevo leggere nei suoi occhi.
Io lo volevo, tanto quanto lui voleva me, i nostri cuori si bramavano, come i nostri corpi, erano le nostre menti a tenerci distanti.
"Va bene, devo solo abituarmi a questa nuova situazione" sorrisi con amarezza
"Già, è solo questione di tempo" disse accarezzandomi un braccio
Ripresi i piatti che avevo lasciato sul tavolo e li portai in cucina, ma dopo poco sentii Ian dietro di me.
"Perchè non vai a farti un bagno caldo? Ai piatti ci penso io" disse
"No, tranquillo, posso fare io" risposi voltandomi verso di lui
"Non accetto rifiuti, oggi sono il tuo schiavetto personale" rise
"Ok, mi sa che approfitterò della tua bontà"
Uscii dalla cucina, in parte felice di allontanarmi da quella situazione.
Mi immersi nella vasca da bagno, nella speranza che quel calore mi sciogliesse la tensione che avevo accumulato in tutto il corpo.
Di colpo però, un ricordo riaffiorò nella mia mente.
Spesso io e Ian ci concedevamo un bel bagno caldo dopo le riprese, soprattutto quelle più impegnative.
Era una cosa che amavamo tantissimo entrambi, un momento tutto nostro che per quanto semplice, era perfetto.
Scossi la testa, come se quel gesto potesse scacciare via i ricordi, e uscii dalla vasca.
Mi avvolsi in un asciugamano ed andai nella mia camera, ma rimasi bloccata sulla porta quando trovai Ian dinanzi a me.
"Hey" dissi
"Scusami, stavo cercando delle lenzuola, sono qui vero?" Disse indicando la cassettiera vicino al letto
"S-si" ero paralizzata, e decisamente poco vestita
Ian prese delle lenzuola, poi andò verso la porta
"Buona notte Nina" sorrise rivolgendomi un'occhiata veloce su tutto il corpo
"Buna notte" risposi
Aspettai che uscisse dalla camera, e chiusi la porta velocemente, cercando di ritrovare la calma.
Dopo aver indossato un canottiera e un paio di pantaloncini mi misi a letto, ma, Morfeo sembrava ben lontano dal volermi cullare fra le sue braccia.
Non riuscivo a dormire, la mia mente era focalizzata su un unico pensiero: Ian nella camera accanto. Ian probabilmente mezzo nudo nella camera accanto.
Mi chiedevo se anche lui si stesse rigirando come me nel letto, in attesa di prendere sonno, se anche lui avesse la tremenda voglia di alzarsi e venire da me.
Mi alzai dal letto in punta di piedi e andai in cucina per prendere un bicchiere d'acqua.
Nel buio trovai i due grandi occhioni di Moke che mi fissavano.
"Si lo so cosa stai pensando" dissi e il micio di risposta miagolò
Lo accarezzai sulla testa e tornai verso la mia camera, ma non entrai.
I miei occhi si posarono sulla stanza degli ospiti. La porta era aperta, ma non riuscivo a percepire nessun rumore.
Chiusi gli occhi per qualche istante, cercando di regolarizzare il mio respiro, poi entrai nella sua stanza.
Le persiane erano aperte e la luce della luna che filtrava nella finestra illuminava il profilo di Ian.
Avevo immaginato bene, era a petto nudo, coperto solo dal bacino in giù con un lenzuolo.
Indugiai ancora, chiedendomi cosa avessi intenzione di fare, poi feci un altro passo e mi distesi accanto a lui, immobile.
Nel silenzio della stanza potevo sentire solo il battito del mio cuore decisamente più forte del normale.
Ian dormiva, o fingeva di dormire, ma era fermo, e respirava piano dandomi le spalle.
Presi coraggio e avvicinai piano la mia mano, fino a sfiorargli il braccio, ma la ritrassi immediatamente.
Tremavo come una foglia, ma decisi di riprovarci; mi avvicinai ancora un po' a lui, e avvolsi il mio braccio intorono al suo corpo.
Trattenni il respiro per qualche istante, per quella sera poteva bastare, mi ero spinta fin troppo oltre.
Prima però che potessi togliere il mio braccio sentii la mano calda di Ian prendere la mia, e portarsela al petto.
Il mio cuore sussultò, come il mio corpo.
Restammo per qualche istante così, poi lui si girò verso di me, continuando a tenere la mia mano nella sua, e ci ritrovammo uno di fronte all'altro, a pochi centimetri di distanza.
Nel buio cercavo di vedere il suo volto, cercavo di decifrare i suoi pensieri, ma era praticamente impossibile, la mia mente era completamente annebbiata dalla sua presenza.
"Scusa" dissi infine, cercando di scusarmi per essergli piombata nel letto senza alcun diritto
"Non riuscivi a dormire?" mi chiese
"Troppi pensieri" mi limitai a rispondere
Restammo ancora in silenzio, poi le parole uscirono da sole
"Ho voglia di baciarti Ian"
Nella penombra riuscii a vederlo sorridere leggermente, ma era turbato, potevo percepirlo chiaramente.
"Non possiamo farlo Nina, non saremmo in grado di fermarci"
"E allora?" chiesi ingenuamente
Lasciò la mia mano e mi accarezzò i capelli
"Non c'è nulla che vorrei di più in questo momento, ma sarebbe..." si fermò per qualche istante "sbagliato" concluse
"Per Jen?" dissi velocemente
"No, non per Jen, per noi due"
"Ma.."
Lui si tirò su e io feci la stessa cosa
"Nina, tu hai detto delle cose, delle cose che ci hanno portato alla rottura"
"E' sempre il problema del matrimonio, vero?" chiesi abbassando la testa
"Lo vedi, lo definisci -il problema-"
Rimasi in silenzio
"Per quanto in questo momento non c'è nulla che vorrei di più di fare l'amore con te, che senso avrebbe? Servirebbe solo a farci del male, ancora di più"
"Perchè non ti lasci andare? Perchè non ti vivi il momento? Vogliamo entrambi la stessa cosa" gli presi il viso fra le mani
Mi rendevo conto di sembrare una bambina capricciosa, ma lo volevo più di ogni altra cosa al mondo, e ora avevo la certezza che anche lui desiderava la stessa cosa
Ian appoggiò le sue mani sulle mie, se le portò vicino alle labbra e le baciò poi rimase così, immobile.
Sentivo il suo respiro fra le mie mani, sentivo il desiderio che aveva, e allo stesso tempo la forza che metteva per non cedere a quella tentazione.
Mi avvicinai a lui e mi accorsi che aveva gli occhi chiusi, così decisi di giocarmi l'ultima carta della serata.
Senza indugiare posai la mia bocca sulla sua, e lo sentii sussultare, ma non si spostò, e questo mi fece schiudere le labbra nella speranza che lui facesse lo stesso.
Finalmente sentii la sua lingua calda muoversi, così avvolsi le mie mani fra i suoi capelli e mi spinsi ancora di più verso di lui, facendo combaciare i nostri corpi.
Era talmente bello ciò che stavo provando che mi venne da piangere, era come il nostro primo bacio, così desiderato, così sofferto da sembrare irreale, e per un attimo mi chiesi se ciò che stava succedendo era solo nella mia mente.
Quando stavo per spingermi oltre, Ian mi prese il viso fra le mani e si allontanò da me.
Lo guardai stupita, e lui si avvicinò a me, posandomi le labbra sulla fronte.
"Non posso" sussurrò
"L'hai già fatto" dissi
"No, non posso andare oltre"
"Ian..."
"No Nina, tu hai preso la tua decisione, io ora sto prendendo la mia"
Mi alzai in piedi e corsi via nella mia stanza, sbattendo la porta.
Mi buttai sul letto e cominciai a piangere lacrime amare, rannicchiandomi su me stessa.
Restai a guardare la porta per un tempo che a me sembrò infinito, nella speranza che Ian venisse da me, ma alla fine mi addormentai sfinita, senza di lui.
Eccoci qua, direi che è d'obbligo iniziare con delle scuse enormi.
Mi dispiace se vi ho fatto aspettare così tanto per questo capitolo, ma ho avuto un blocco.
Non riuscivo a scrivere, un po' per motivi miei, un po' perchè ho visto un brusco calo di interesse per questa fanfiction. I commenti e le visualizzazioni sono diminuti e non so se questo è dovuto a:
1.la fanfiction che fa schifo
2.siete tutti in vacanza >.<
Detto questo, se leggete questo capitolo, vi chiedo con tutto il cuore di farmi sapere cosa ne pensate (anche se sono opinioni negative, servono anche quelle).
Non voglio che questa ff faccia la fine di quella Delena che non ho mai finito; io sono un pesce strano, putroppo se non ho un riscontro perdo l'entusiasmo e mando tutto all'aria.
Comunque, ora possiamo parlare di questo capitolo.
I nostri Nian hanno passato al notte insieme e ecco, so che il 99,9% voleva vederli farli l'ammmmore (compresa io) ma non volevo accellerare troppo le cose.
Ian è ferito ragazze, molto ferito, ferito e innamorato, e non c'è cocktail peggiore. Lui vuole Nina, ma non la vuole per una notte, la vuole per tutta la vita, e non è disposto a cedere nemmeno ai suoi impulsi.
(Ma questo non vuol dire che sarà facile, anche in futuro)
In più c'è stato un picolo particolare, quando Nina gli chiede se è per Jen che si sta trattenendo lui risponde di no. Insomma è chiaro che la signorina è solo un ripiego (ma avremo modo di parlarne più avanti)
Ho provato a scrivere un pov Ian ma son subito tornaa sui miei passi, mi è più facile scrivere dal punto di vista femminile, anche se mi sforzerò nei prossimi capitoli, perchè voglio che anche i sentimenti di lui siano chiari.
Ora cosa vi aspettate succederà?
Un'ultima cosa, ho aperto un gruppo su facebook, dove se vi va potete iscrivervi per parlare di questa fanfiction, per avere degli "spoiler" pre-capitolo ecc. ecc.
Keytvd fanfiction
E niente, credo di aver detto tutto, vi prometto che per il prossimo capitolo non attenderete così a lungo.
Un bacione
Key