Principe azzurro.

Alle persone che ogni giorno lottano.

Domenique l’aveva sempre sognato, il principe azzurro, mentre Fleur leggeva, col suo accento francese.
Un uomo dalle spalle larghe, la mascella quadrata, i capelli biondi. 
Sapeva che l’avrebbe riconosciuto fin da quando aveva cinque anni. In fondo era l’uomo dei suoi sogni, no?
Anzi, lo era sempre stato.
Adesso lo guarda Domenique. Adesso l’ha trovato.
E sa, sa di essere stata una stupida. Come ha fatto a non riconoscerlo fin da subito?
È lui.
Ma Domenique non è cambiata, non è più se stessa.
Il mondo delle fiabe in cui viveva è scomparso; dei castelli in aria non restano altro se non le macerie ed anche il suo sorriso non è più quello di una volta.
Le parole fanno male.
Non ha mai avuto problemi col proprio corpo, Domenique.
Si è sempre ritenuta bella, Domenique, proprio come la mamma.
Non ha mai avuto ripensamenti su quel che mangiava a cena dalla nonna, Domenique.
Fino a quando le parole non l’hanno colpita, accoltellata.
Perseguitata, moleste, anche quando desiderava solo dimenticarle.
Adesso Domenique si stringe al suo petto. Non è muscoloso come quello che sognava, ma non fa niente: per lei è perfetto.
E Domenique non riesce ancora a crederci come uno come Hugo la desideri, come faccia ad amarla.
Affonda il volto nella sua chioma ardente e lui la stringe più forte.
Sono cugini, è sbagliato.
Ma a lei non importa e lo sa: non importa nemmeno a lui.
Se c’è una cosa che non è sbagliata – e lei lo è, almeno finché lui non la bacia, non le sussurra che conta qualcosa. Ed allora Domenique rinasce, come una fenice.
Se c’è una cosa che non è sbagliata è il loro amore.







Note: ed eccomi qui.
È la prima volta che scrivo un qualcosa su delle tematiche delicate e lo pubblico ed è la prima volta che i protagonisti sono quelli della nuova generazione ma ho aperto il foglio di word e... ed è uscito da solo. Non so come sia potuto accadere, non so come abbia fatto ad innamorarmi di questi Hugo e Domenique, spero solo che siano piaciuti anche a voi. ^^
Ringrazio chi è arrivato fin qui e vi invito a recensire; questa volta è davvero importante, per me, conoscere i vostri pareri.
E niente.
Alla prossima,
Dream.