Among Flames
and Rubble
Una risata riecheggiò nell’aria, vibrando per pochi secondi e affievolendosi gradualmente fino a sparire nella notte.
Bellatrix non vi prestò attenzione, osservando il cielo nero di Azkaban tingersi di verde, ammaliata da quell’atmosfera che tanto le era mancata.
La sua prigione era stata espugnata.
Tra le macerie e le fiamme, la donna sentì crescere dentro di sé un desiderio mai provato. Le catene invisibili, che prima la tenevano connessa al suolo, si disgregarono in infinite particelle luminescenti, infondendole sicurezza.
Gli occhi le si inumidirono di una felicità alienante, intrisa di menzogne e dolore, mentre prendeva coscienza dell’accaduto.
La ritrovata libertà dilaniò l’oscurità, uccidendola.
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