Avoxes

La risata sarcastica del Pacificatore sembra rimbombare tra le pareti di un candore accecante.
Darius vorrebbe urlare per l'orrore. Ma non può farlo. Non più.
Cerca disperatamente qualcosa a cui appigliarsi, per non sprofondare nel tunnel della pazzia.
Gli occhi verdi di una ragazza, che lo fissano con comprensione, sono la prima cosa che lo fa sentire meglio. Sembra quasi che lei riesca a capire quello che si prova quando si è scaraventati in una realtà orribile, senza possibilità di scampo.
Osservando la difficoltà che ha nel deglutire, Darius capisce il perché di quello sguardo.
Anche lei è una Senza-voce.

ஐ

Lavinia.
È questo il nome della ragazza dai capelli rosso scuro. Significa pura, e trova che le si adatti perfettamente.
L'ha scoperto grazie ai biglietti che si scrivono di nascosto quasi tutte le sere.
Ormai è diventata un'abitudine rassicurante vedere la sua scrittura tondeggiante, quasi infantile, riempire fogli interi con la sua storia.
All'inizio erano solo frasi banali, un modo come un altro per comunicare e non sentirsi tagliati fuori dal mondo. Ora le sue confidenze sono diventate come ossigeno.
Quando Darius stringe la mano di lei, sentendo la carta premere contro il suo palmo, sorride lievemente.
Non è solo.

ஐ

Lavinia si aggrappa a lui, bisognosa di conforto.
Ed è in quei momenti che Darius vorrebbe riavere la propria voce. Per poterle sussurrare che va tutto bene, che sono insieme, che la ama. Per quanto romantica sia una lettera d'amore, non potrà mai far battere il cuore come una vera dichiarazione.
Allora Darius si limita a stringerla delicatamente, a sfiorarle il viso con un dito e ad accarezzarle i capelli fulvi.
Poi le prende il viso tra le mani e semplicemente la bacia.
E a Lavinia basta questo sfioramento di labbra, per sentirsi felice come non lo era da tempo.

Angolino dell'Autrice:

Non ho potuto fare a meno di scrivere su di loro. I personaggi di Lavinia e Darius mi hanno davvero colpita, nonostante siano apparsi per poco, e mi piace immaginare che ci sia stato qualcosa tra loro due. Ho preferito non inserire alcuna drabble riguardante la loro tortura durante la Rivoluzione, perché non volevo trasmettere troppa tristezza, diciamo. Comunque tutte sono di cento parole esatte. Non ho voluto ambientarle in un momento preciso, i fatti sono comunque avvenuti dopo la fustigazione di Gale e prima della fine dell'Edizione della Memoria.
Spero vi piacciano, ma anche se non fosse, recensite per dirmi cosa ne pensate!

Vì