Videogiochi > Final Fantasy X
Segui la storia  |       
Autore: AryYuna    23/01/2008    1 recensioni
Tidus a Zanarkand. Yuna su Spira. E se non si fossero mai incontrati?
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Dai, che stavolta il capitolo è più lungo del solito! Cosa succederà mai? XD Commentate, pleaseeeee!!! (e sempre grazie a riza hawkeye93, che mi segue sempre! Grazieeee!!! ^^)



Capitolo-11-Rivelazioni

–Mi stai dicendo– iniziò Tidus cercando di controllare le emozioni discordanti che gli rimbombavano nella testa, –che dieci anni fa mio padre si è trovato in una specie di… altro mondo… che poi sarebbe il posto dai cui tu vieni… e che in quel posto si parla di Zanarkand come se fosse stata distrutta da mille anni da un mostro chiamato Peccato?– concluse completamente scettico.
Auron annuì.
Tidus si alzò e prese a camminare per la stanza.
Non era da Auron dire cose così assurde.
Ma non stava scherzando.
Auron non scherzava mai.
Ma come credergli?
–E per sconfiggere quel mostro, il Peccato, Sin… tu sei partito con un Invocatore e mio padre… e che ora mio padre è diventato Sin?
Auron annuì di nuovo.
–Come ti aspetti che ti creda?
–Non lo so. Ma neanche io credevo che Zanarkand esistesse, da qualche parte. Credevo che Jecht fosse… non so… sotto l’effetto delle tossine di Sin…
–Tossine? Auron, ti rendi conto di cosa mi stai dicendo? È… assurdo!
–Puoi crederci o no. Ma è la verità.
Tidus gli si fermò di fronte.
–E… cosa dovrei fare?
–Jecht continuerà a distruggere vite e intere città, perché ora lui è Sin. E vuole che tu lo fermi…
–Come, se non so nemmeno cosa sia questo Sin? Non l’ho mai visto o…
–Lui dovrebbe portarti su Spira… Mi rendo conto che ti possa sembrare strano…– disse quando Tidus alzò gli occhi al cielo e riprese a camminare per la stanza, ma il ragazzo lo interruppe.
–Strano?! Strano è quando succede qualcosa di inaspettato… non quando ogni logica viene stravolta! Mi stai parlando di una specie di… dimensione parallela?! Auron non rispose, ma sostenne lo sguardo del ragazzo.
–E quando dovrebbe venire a portarmi su Spira?
–In teoria sarebbe dovuto già venire: sono passati i dieci anni.
Tidus rimase in silenzio.
Certo, poteva anche essere successo… in fondo, Auron era comparso dal nulla raccontando che Jecht era morto… quando nessuno lo poteva sapere…
Ma la storia di Sin, dell’Invocatore… era impossibile credere a tante cose assurde tutte insieme.
–E se non viene… Cioè, non è ancora venuto… magari…
–In teoria ci sarebbe un altro modo per andare su Spira…
–E allora che aspetti?– esclamò saltando in piedi..
Auron lo osservò.
–Come mai tanta fretta? Non avevi detto che non mi credevi?
–Non ti credo, infatti. Aspetto che mi dimostri che quanto che mi hai detto è vero.
–Sei sicuro?
–Avanti, parla: come ci si arriva su Spira?
–Prima ti dovresti addestrare al combattimento… su Spira le regioni sono pullulate di mostri pericolosissimi.
Tidus roteò gli occhi.
–Sì, certo… D’accordo… E cosa dovrei fare?
Auron si abbassò sotto il letto e ne spuntò con una spada stranissima in mano.
–Che è?– chiese Tidus.
–La spada di tuo padre.
–Mio padre aveva una spada?
–La ebbe su Spira. Gliela regalò Braska.
–L’Invocatore?
–Sì.
–E cosa ci dovrei fare?– chiese prendendo la spada in pungo.
Pesava più di quanto si aspettasse.
–Vieni– disse Auron, e lo guidò fuori, sull’ampio ponte della barca-villetta, al riparo da sguardi indiscreti.
–Difenditi– disse Auron attaccando.
Tidus alzò la spada appena in tempo a parare il colpo di Auron.
–Ehi, ma che fai? Io non sono capace! Una…
Era assurda, l’intera storia, ma era curioso…
E forse, in fondo, sperava che suo padre non fosse morto… in qualche modo.
Scacciò il pensiero e si concentrò sul combattimento.
Auron faceva sul serio.
Si allenarono fino a sera, poi Tidus chiese di fermarsi.
Aveva il fiato corto ed era pieno di lividi.
Almeno, Auron si era limitato a colpirlo col piatto della spada, in modo da non farlo a pezzi!
Comunque, Tidus non gli credeva.
Rientrò in casa e si buttò sfinito sul divano.
Auron era tranquillo.
Non affannava, non era sudato, non era scosso, non era stanco.
Si avvicinò all’angolo cottura della villetta e cominciò a preparare la cena cantando una musica che, Tidus lo ricordava, era la canzone preferita di Jecht.
–Questa canzone esisteva anche su Spira?– chiese affannando, più per prenderlo in giro sulla storia assurda che gli aveva raccontato che per effettiva curiosità.
–Sì, è un Inno degli Intercessori.
–Inutile dire che non ho minimamente idea di cosa sia un Intercessore.
Auron sorrise.
–Sono le anime delle prime vittime di Sin, racchiuse nella pietra. Gli Invocatori li pregano e loro donano gli Eoni.
Tidus aspettò che spiegasse cosa fosse un Eone.
–Gli Eoni sono delle creature che gli Invocatori possono chiamare per combattere. Alla fine del loro pellegrinaggio, ne ottengono uno che si chiama Eone Supremo, che serve a sconfiggere Sin e a portare il Bonacciale, un periodo di pace di dieci anni. Per richiamare l’Eone Supremo, l’Invocatore muore insieme al suo guardiano. Jecht è diventato l’Eone Supremo di Braska, perciò è diventato Sin. Sin si impossessa dell’Eone Supremo per rinascere dopo dieci anni.
–Che idiozia! Chi è il pazzo che vorrebbe morire insieme ad un altro per portare solo dieci anni di pace?
–Nessun Invocatore sa che anche il proprio guardiano deve morire.
–È stupido lo stesso morire per dare…
–Dieci anni sono comunque meglio che niente. Dieci anni in cui non devi preoccuparti che Sin possa venire ad ucciderti…
Auron parlò a lungo, con malinconia, con nostalgia, comunque con tristezza.
Tidus cercò di fargli cambiare argomento, di portare il discorso su qualcosa di meno deprimente.
–E… questo Sin… Com’è comparso? Cioè, così, improvvisamente…
–Il credo di Spira racconta che Sin è la punizione peri peccati di Zanarkand: le macchine, la tecnologia…
Tidus scoppiò a ridere.
–Dai, è assurdo! Perché la tecnologia dovrebbe essere un peccato? Come si fa senza?
–Su Spira la tecnologia è stata bandita. Chi la usa è ritenuto un traditore, il responsabile dei ritorni di Sin. Nessuno sa che in realtà è l’invocazione Suprema a farlo tornare, perché gli unici a saperlo sono l’Invocatore che completa il pellegrinaggio e i suoi guardiani, che vengono minacciati perché tacciano. Comunque, la storia della tecnologia è una grande stupidaggine, hai ragione, ma la gente ha bisogno di credere in qualcosa, di sperare che l’orrore prima o poi finirà, anche se in fondo nessuno crede veramente che non usando le macchine Sin sparisca… tranne forse i più ignoranti, e i bambini, naturalmente.
Tidus tacque.
Se Spira esisteva, era un luogo spaventoso, popolato di paure e false speranze, illusioni per sopravvivere ad un ciclo di morte che tornava ogni dieci anni e colpiva senza pietà.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy X / Vai alla pagina dell'autore: AryYuna