Il
quaderno nero
Dedicato a Kiara!!!!!
Ti voglio tanto bene !!! spero davvero che ti piaccia
!!!! grazie di tutto!!!
Ginny Weasley si stava
dando davvero da fare a riordinare il piccolo appartamento del suo ragazzo: il
famoso Auror Harry Potter.
Il tempo era passato velocemente dopo la
definitiva morte di Tom Orvoloson Riddle, altrimenti noto come Lord Voldemort,
portato alla sconfitta dal bambino sopravvissuto; adesso le cose andavano
piuttosto bene nel mondo magico a parte alcuni pazzi sclerotici che qualche
volta spuntavano dal nulla e chiamavano al dovere il suo ragazzo.
Mentre cercava di recuperare un paio di calzini
puzzolenti di Harry che erano volati sopra l’armadio grazie al suo
naturale disordine, la ragazza ripensava ai tanti e infiniti cambiamenti che
erano avvenuti da quando aveva lasciato Hogwarts.
Harry, suo fratello Ron, Zabini e Malfoy
(incredibile, ma vero) erano diventati eccellenti Auror.
Il primo ne era il capo, suo fratello invece
reclutava nuovi giovani e insegnava loro le basi per diventare eccellenti
Auror, Zabini era un tuttofare, ma insegnava soprattutto la prontezza
nell’usare incantesimi e Malfoy invece era una specie di istruttore nei
duelli e nell’uso della spada.
Hermione invece era gia un’affermata
medimaga al S. Mungo e spesso aiutava gli Auror nelle loro missioni.
Insomma…il mondo si era capovolto.
Lei?
Lei oltre ad aspirare a diventare la moglie di
Harry Potter… lavorava al ministero come segretaria e se la cavava
piuttosto bene.
Si mise le mani sui fianchi e sbuffando si
spostò dalla fronte una lunga e liscia ciocca di capelli rossi …
“Sarà pure l’eroe del mondo
magico… ma come è disordinato lui secondo
me nemmeno Voldemort in persona lo era!”
Si lamentò la ragazza, non potendo fare a
meno di chiedersi perché il suo fidanzato si ostinasse a voler abitare
in quel piccolo e angusto appartamento…
Si poteva permettere un castello e invece
rimaneva attaccato a quella topaia… insomma se si fossero sposati lei non
avrebbe sicuramente vissuto il resto della sua vita lì… in confronto
Ma le parole del bambino
sopravvissuto erano state chiare:
“per adesso basta… tanto come capo degli Auror sarà più il tempo che
passerò in missione che qui…”
Bè in fondo aveva ragione…
anche se comunque il tempo per vedersi erano sempre riusciti a
trovarlo…
Ma quando si sarebbe
deciso a sposarla?
Aprì distrattamente un cassetto della
scrivania facendo una smorfia di disgusto …
Ma come faceva a vivere
così?
In un cassetto cosa ci facevano lattine di birra
spiaccicate, una collezione di orologi e penne
rotte…?
Da quando in qua un cassetto era un cestino? Se lo avesse trasfigurato avrebbe fatto di sicuro prima.
Spostò le lattine e le varie
cianfrusaglie e si accorse con piacere che il fondo era ancora più
sporco; iniziò a strofinare, poi qualcosa attirò la sua
attenzione.
In un angolo il fondo del cassetto era come
rialzato… come se nascondesse qualcosa…
No, non poteva farlo… forse era solo
rovinato, e se nascondeva qualcosa non poteva ficcare il naso così senza
permesso.
Ma… era anche vero che tra
di loro non ci dovevano essere segreti.
Il suo istinto le disse di non farlo, ma la sua
curiosità la spinse ad alzare il ripiano di legno e a toglierlo.
Quello che trovò fu un quaderno di pelle
nera vecchia e mangiucchiata, dalle pagine ingiallite che odoravano di muffa.
Aprirlo o non aprirlo?
Non aprirlo… in fondo non erano fatti
suoi.
Ma … in fin dei
conti anche Pandora aprì il vaso liberando i mali del mondo…
Ginny Weasley aprì quel quaderno nero.
La prima pagina era vuota, poi
più avanti si fece strada una scrittura riconoscibilissima
… la scrittura di Harry Potter …
Ciò che lesse la sconvolse…
Sconvolse quello che aveva provato fino a pochi minuti prima.
Sconvolse il suo presente e cambiò il suo futuro.
Ridicolo, come un innocuo libricino dalla
copertina rovinata e smacchiata possa cambiare il corso degli eventi.
Impensabile come i pensieri passati di un
adolescente infieriscano nel futuro di un adulto….
Cosa significa?
Beh…l’adolescente Harry Potter aveva
rovinato la vita all’adulto Harry Potter.
Pensieri di passione, di sentimenti
incontrollati vi erano in quel quaderno usato come
sfogo di un qualcosa che non aveva mai potuto dire…
L’ossessione del suo animo.
Del suo corpo.
Draco Malfoy.
Ginny rimasse immobile,
il quaderno cadde a terra senza emettere alcun rumore… non reagì,
non disse niente… non riusciva a capacitarsi dell’accaduto.
“Ginny sei tu? Sono tornato…
ma… ma che stai facendo?”
Disse Harry incuriosito dall’espressione
che traspariva dal volto della sua ragazza…
Poi lo vide.
Quel dannato, maledetto pattume di carta…
Avrebbe dovuto bruciarlo tempo fa… ma non ci era riuscito.
Ebbene sì, aveva
sconfitto il grande e malvagio Mago Oscuro, ma era stato vinto da un innocuo
quaderno…
Innocuo?
No, non lo era affatto…
perché era un simbolo potente di un presente e ossessivo ricordo che non
poteva dimenticare, e Ginny era stata la metaforica fiamma che lo aveva
distrutto.
Fiamma che adesso era ghiaccio puro.
“Ginny ascolta…”
“Non una parola Harry Potter…Non.
Una. Parola.”
“Ascolta è passato…
adesso…”
“Adesso… voglio solo che tu te ne
vada …”
“Ma…”
“Vattene!”
Harry non poté fare a meno di obbedire,
ritrovandosi fuori dal suo appartamento nel bel mezzo
di un alluvione camminando senza meta.
Quel quaderno…
Era vero, aveva amato Draco Malfoy, ma era stato
costretto a sopprimere quel sentimento perché il destino cinico non
aveva prescritto un futuro per loro .
Camminando per la strada rifletté con
cura su dove andare…
Ron?
Sì certo, come no! Così poteva
dire addio alla vita definitivamente;
Hermione!
Lei sapeva ciò che era successo,
conosceva i suoi sentimenti ed era stata davvero una fortuna che fosse così intelligente da riuscire a capirli, visto
che spesso e volentieri non li comprendeva nemmeno lui…e soprattutto
sapeva quello che era accaduto quella sera prima della battaglia.
Harry
scese le scale del rifugio dove l’ordine si nascondeva, si mise seduto
davanti al camino che inondava tutto il salone con il suo calore.
Il giorno dopo tutto sarebbe finito.
Bene?
Male?
Questo non
lo sapeva, sapeva soltanto che il suo percorso era
stato designato in un modo irreversibile:
o lui o Voldemort.
Gli venne
in mente una frase di un vecchio film babbano::
“
questa città è troppo piccola per tutte e due…”
Sorrise
amaramente.
Un
film…
Quella,
purtroppo, era la realtà, e quella forse sarebbe stata l’ultima
volta che avrebbe potuto starsene seduto lì a
godere del calore di un semplice camino.
E se fosse sopravvissuto?
Era
già successo una volta ma questo non implicava
minimamente che riaccadesse di nuovo.
Insomma…
non lo sapeva…
Ma a volte la morte sembra
più certa e vicina della vita stessa.
Un rumore
lo disincantò dalla vista delle fiamme rosseggianti e portò i
suoi occhi a specchiarsi in un altro paio di occhi.
Due pozze
grigie senza fine.
Draco
Malfoy continuava a fissarlo, poi allungò le
mani gelate verso il fuoco per poterle scaldare.
Harry si
costrinse a distogliere lo sguardo da lui pesando il silenzio.
“Paura,
Potter?”
“Io?
Mai.”
Orgoglio
…
“Di solito sei tu quello che ne ha.”
Nessuna
risposta, nessun lamento…ancora il silenzio
peggiore di qualsiasi parola.
Il biondo
emise un seccato sbuffo, dopo poco, e fece per andarsene.
Harry non
seppe che cosa gli disse il cervello in quel momento, ma alzandosi bruscamente prese il Serpeverde per le spalle e sfregò
disperatamente le labbra con le sue cercando di indovinarne il sapore…
Il suo
cuore stava battendo violentemente… e forse il giorno
dopo non lo avrebbe più fatto…
Poi…
Quando si staccò e
aprì gli occhi vide il suo sguardo perso e infantile negli occhi di
Malfoy, che non erano mai stati trasparenti come in quel momento.
“Che hai?” chiese perdendo la sua naturale
impassibilità.
“Ho
paura,” ammise alla fine il coraggioso
Grifondoro, “adesso però, se morirò, potrò dire di
aver fatto la cosa che più desideravo…”
Perso nei suoi pensieri, si ritrovò
davanti a casa di Hermione: grande, accogliente e sicuramente più
ordinata della sua.
Bussò alla porta, e dopo qualche secondo
la dolce figura della sua migliore amica apparve sulla soglia della porta e lo
invitò ad entrare.
“che cos’hai?”
Chiese poi dopo che il ragazzo ebbe tolto il mantello bagnato fradicio e si fosse
accomodato su una soffice poltrona con una calda e fumante tazza di tè.
“io…hem…ecco…”
Harry cercò di farsi
coraggio e di riuscire a fare un discorso che avesse almeno un po’ di
senso.
“Harry si vede subito che c’è
qualcosa che non va… ma se non vuoi parlarne non c’è
problema, sai che puoi venire qui ogni volta che
vuoi…”
“ecco…
vedi…Ginny…io…quaderno nero e…”
“oh- mio- Dio-!”
“Hermione…scusami se sono capitato
così tra capo e collo …è che non sapevo dove andare, Ginny
mi ha buttato fuori dal mio appartamento…mi
sento un coglione davvero! È che…”
“Harry te l’ho già detto non
devi preoccuparti”
“ma non è che avevi da fare e ti ho
interrotto?”
“no, no! Ma che dici!”
Ma le parole della ragazza furono subito tradite
da delle risa proveniente da un’altra parte
della casa.
“oh no Hermione, scusami, non pensavo ci
fosse lui!”
“ma no! Non
importa!”
“senti, io vado…troverò
qualche posto dove dormire… mi sembra la cosa più giusta; tu e il
tuo ragazzo non vi vedete praticamente mai e non
voglio rovinarvi la serata”
“Harry aspetta!”
“Harry!!”
Disse una voce profonda e sorridente che lo
richiamò.
“cosa ci fai qui?
Pensavo fossi con Ginny, così mi avevi detto prima…”
“hey Blaise! Ecco … stavo giusto per
andarmene… “
“Harry è rimasto chiuso fuori
casa…”
Spiegò Hermione lanciando uno sguardo di
comprensione verso il suo ragazzo.
“oh no, mi dispiace…ma come?”
“cos’è hai
fatto arrabbiare la piattola?”
Disse una voce sprezzante e glaciale che
proveniva dalle spalle di Zabini.
“nessuno ha chiesto il tuo parere
Malfoy!”
Pronunciarono all’unisono Harry e
Hermione.
“su, su, datevi una calmata voi
tre…”
“Blaise senti forse
è meglio se…”
“Hermione! Non se ne parla
io non rimango qui! Te l’ho già detto
troverò un posto dove dormire!”
“e dove alla stamberga strillante?!”
Rispose acida la ragazza.
“beh non è male come
idea…”
“Harry insomma!!”
“perché
non dormi da Draco?”
Harry sgranò gli occhi verso Blaise
pensando se era il caso di ucciderlo per quello che
ingenuamente aveva appena detto.
“che cosa?!! Io e
Potter a Malfoy manor?? Blaise che
cosa ti sei bevuto una pozione preparata da Paciock?”
”molto divertente Draco…”
“no guarda,
preferisco cento volte gli spifferi gelidi della Stamberga!”
“e dai malfoy! Abiti in un castello! Che
cosa ti costa farlo dormire su una delle tue 500 stanze?”
”ti ci metti pure tu adesso?”
Disse il bambino sopravvissuto.
“no!”
Rispose secco Draco, poi rivolse uno sguardo
fugace verso un Blaise che con gli occhi lo implorava perché lo
lasciasse solo con Hermione.
“Potter, come minimo mi devi aumentare la
paga di diecimila galeoni d’oro…”
“ma che..?”
“su sveglia salvatore
del mondo magico dei miei stivali, se non ti muovi potrei anche cambiare
idea… e poi oggi sono stanco morto, mi hai fatto lavorare come un Elfo
Domestico!”
Disse amaramente, poi
salutando i loro amici si smaterializzarono per ritrovarsi a Malfoy
manor.
“chiudi la bocca Potter o ci entreranno
le mosche”
“ah- ah- ah,molto
divertente Malfoy devo ammetterlo…”
Disse mentre guardava meravigliato
l’imponente maniero dei Malfoy, e se al di fuori era enorme all’interno
era ancora più bello…anche se… notò senza sorpresa
che vi erano in prevalenza colori
freddi.
Draco accese il fuoco del
camino nel salotto, poi iniziò a togliersi i vestiti.
“ma…ma…ma cosa stai facendo?!!”
“mi sembra logico no? Metto ad asciugare i miei vestiti , mica posso prendermi un raffreddore per te,
e in fin dei conti se non sbaglio sono a casa mia”
Bastardo…
Lo stava provocando, sarebbe
bastato un colpo di bacchetta per asciugare quei vestiti.
Voleva giocare? E
allora lo avrebbe accontentato.
“oh…giusto”
Disse noncurante iniziando a scrollare le gocce
della pioggia dai capelli portandoli sensualmente all’indietro e togliendosi
la maglietta e i pantaloni.
Draco si era aspettato di tutto
ma non quel tipo di reazione, l’unica reazione che non avrebbe
voluto vedere da parte del Grifondoro, perché si era praticamente dato
la zappa sui piedi , detto alla babbana.
In poche parole quei gesti avevano risvegliato
in lui emozioni che con immensa fatica aveva represso
fino a quel momento, e quando lo vide avvicinarsi pericolosamente,
iniziò a sudare freddo.
Le fiamme del camino gli rendevano la pelle
dorata , i capelli corvini assumevano delle sfumature
ancora più scure e gli occhi verdi erano ancora più corruttori di
come se li ricordava.
Dannato Harry, perché doveva essere
così?
Girò lo sguardo dalla parte opposta
avendo il timore di non riuscire a fronteggiarlo, ma l’altro se ne accorse e lo attirò a se.
Pelle contro pelle,
occhi negli occhi, animo nell’animo… tutto ciò che vi era
intorno era un piccolo dettaglio insignificante.
Harry lo osservò,
doveva dirgli qualcosa… ma cosa?
Che lo aveva sempre amato
ma che non poteva?
Certo, come no… la verità è
che gli mancava il coraggio.
Buffo vero?
Tese una mano verso il collo del Serpeverde
constatando quanto calore emanasse diversamente dal
suo carattere.
“che sono il
ripiego della Weasley?”
Gli sputò subito velenoso addosso.
“no Draco, sei tu
la causa di tutto…”
Ammise non senza difficoltà.
L’altro divenne ancora più serio e
impenetrabile di quanto fosse capace.
“non è così semplice
Potter”
“nessuna cosa lo è
mai…”
“è qui che ti sbagli, per te
è stato semplice oserei dire anche disgustosamente piacevole baciarmi
come mai nessuno aveva fatto prima e poi fare finta di
niente”
“ma…Draco…”
“la verità è che tu non
sopporti di rimanere solo. C’è caduta
Concluse poi allontanandolo da
se … quel contatto era a dir poco insopportabile.
“puoi stare qui stanotte Potter, sei il
mio capo e io sono una persona rispettabilissima”
Poi tradendo il suo tono di voce serio allungò
una mano verso il viso del ragazzo.
“ma promettimi
che dopo tornerai da lei e mi lascerai in pace…ti lascerai in
pace…”
Harry capì tutto quello che non era mai
riuscito ad afferrare.
Aveva fatto del male alle persone che amava
senza rendersene minimamente conto.
Non disse niente semplicemente si limitò
ad ascoltare quello che gli era stato detto e fece per voltarsi verso quel
divano che non si sentiva neanche degno di meritare.
“Harry?”
Si girò… lo aveva
chiamato per nome.
“cosa”
“posso chiederti un favore?”
“mi … mi sembra il
minimo…”
Draco gli si avvicino lentamente, incerto se
quello che voleva fare fosse bene o male… ma lui
voleva farlo e quando un Malfoy vuole qualcosa… lo ottiene sempre.
“posso baciarti un’
ultima volta?”
No…
Questo era giocare sporco… buttare un
oggetto poi raccoglierlo..
E glie lo avrebbe
lasciato fare?
“si…”
E prima di aggiungere altro poté sentire
per l’ultima volta le bollenti labbra del gelido Serpeverde combaciare
alla perfezione con le sue, fondersi come miele fuso ,
la lingua scivolare come aceto e sale, l’impastarsi dei respiri che
provenivano da due anime diverse, fuoco e ghiaccio…il solito banale
esempio…ma come è possibile trovare parole esaurienti che aiutino
a descrivere un tale gesto così intimo, intimo più di qualunque
altro tipo di rapporto…
Sensazione irripetibile
che finì quando Draco interruppe l’agognato contatto.
“torna da lei,è
giusto così ed è così che deve andare”
Poi giro su se stesso e si diresse in camera
sua.
Harry si accasciò sul divano , lo sguardo perso le mani tra i capelli morbidi…
Si toccò le labbra, il sapore di
Draco…
Unico…
Proibito.
Come fare a dimenticarlo?
Ce l’avrebbe mai fatta?
No…d’altronde non lo aveva mai fatto , lo aveva nascosto…
Quindi vivere nella menzogna era la soluzione ad
ogni problema, sembrava da codardi ma non era
così.
Ci voleva molto , molto
più coraggio e Draco lo aveva e lo stava dimostrando…
Non lo amava?
No questo non doveva neanche pensarlo, Draco lo
amava e lui amava Draco…
Probabilmente il tempo avrebbe reso giustizia a
ciò che la mente umana non è in grado di arrivare.
Harry Potter e Ginny Weasley si sposarono , ebbero tre figli: Lily, James e Albus e vissero serenamente.
Draco Malfoy trovò una donna e ebbe un figlio anche lui che chiamò Scorpius.
L’animo di Harry Potter amò sempre
quello di Draco malfoy.
L’animo di Draco Malfoy amò sempre
quello di Harry Potter.
Allora la vera libertà si trova al di
fuori di un tempo corporeo e tangibile?
Questo non è dato sapere.
Quello che è certo è che Albus
Potter e Scorpius Malfoy riuscirono a fare apertamente quello che i loro
genitori non fecero mai…
Amarsi alla luce del sole.
Bè?
Cosa ne dite??? Lo so non è un gran che e probabilmente
non è neanche originale … ma voglio sentire anke il vostro
pensiero!!!!
È
di vostro gradimento??
Non sono
molto brava ma almeno ci ho provato!!!!
Commentatemi
mi fareste molto feliceeee!!!!!!!
Super
bacioni !!!!!!
Gre