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Autore: Rachele3    11/07/2013    0 recensioni
L'amicizia è un sentimento forte e indissolubile come l'amore, entrambi appagati dalla fedeltà dei cuori interessati, ma nello stesso tempo possono essere imprevedibili; sono sentimenti a cui non si comanda, dove il cuore prende il sopravvento sulla testa, le emozioni sulla ragione. Questo IO lo so benissimo, ma non posso arrivare a capire che l'imprevedibilità è padrona dei nostri giorni e che se entra in gioco essa, ogni nostro sentimento, che sia amore o amicizia, può essere distrutto da qualcosa che in questo caso ricompare dal passato. Sono sempre stata una ragazza molto curiosa e voglio andare fino in fondo alla faccenda in cui vi state per immergere, ma la curiosità può condurre verso una strada pericolosa, poiché potrebbe celare segreti sconosciuti all'intera umanità, impercorribile per una comune mortale come me, ma soprattutto può far soffrire...molto.
Genere: Fantasy, Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tornata a casa, la prima casa che feci fu lanciare la mia borsa sulla scrivania e buttarmi con tutto il mio peso sul letto, magari pensando anche di romperlo. Mia mamma probabilmente si era accorta che quando ero entrata in casa avevo sbattuto la porta, non avevo salutato nessuno, avevo fatto le scale a due a due, salendo i gradini con una forza, che non so davvero da dove mi sia uscita, e mi ero letteralmente fiondata in camera mia, tanto che, così preoccupata com'era, entrò in camera persino con il guanto da cucina, con l'intenzione di sfornare qualcosa dal forno, ma probabilmente voleva piu sapere come stavo che si dimenticò di tutto. Adoro mia mamma e vale lo stesso per mio padre, ci sono per sempre per me, cosa dovrei dire sono i miei genitori, non sarei nulla senza di loro, di certo le litigate non mancano, ma senza di loro sarei completamente persa come una nave senza il suo faro, andrei a sbattere e non mi saprei rialzare. Siamo una famiglia molto unita, i miei si sono conosciuti al liceo, fidanzati al quarto anno e poi sposati. Sono un esempio per me per come siano ancora talmente innamorati dopo tanto tempo e di come una peste come me che fin da bambina faceva i capricci non ha portato crepe nel loro rapporto. Avevo il viso che affondava nel cuscino troppo morbido e non mi accorsi che mia mamma intanto si era avvicinata, seduta sul letto e mi accarezzava i capelli, sapevo che voleva qualche spiegazione riguardo il mio strano comportamento, volevo dirgli ciò che stava succedendo ma non mi sembrò il caso, effettivamente non dovevo preoccuparmi, Greg mi aveva detto che voleva divertirsi ed io non potevo dispiacermi per qualcosa che ancora non era successo o che magari non succederà mai. Guardai mia madre e le dissi semplicemente di aver avuto una litigata con Jolie, che frequenta il corso di biologia con me, ovviamente cosa mi rispose lei?: " non ti preoccupare..domani chiarirete tutto..", cose del genere, che sinceramente secondo me non servono a nulla. La assecondai e stampai un sorriso sulle labbra più finto che mai così scendemmo per cena; fortunatamente il pollo con patate che mia madre aveva cucinato non si era bruciato, non saprei cosa avrei fatto se anche il mio piatto preferito sarebbe stato rovinato. Le patate che cucina mia mamma sono cosi croccanti all'esterno ma allo stesso tempo morbide all'interno da farti completamente andare in un altro mondo soprattutto per una persona che adora il cibo come me, ma che sta attenta alla linea, svagandosi in qualche giornata con alcuni dolciumi. Quella sera però mangiai come non avevo mai fatto prima, era vero che avevo fame, ma era anche vero che cercavo nel cibo un modo per colmare i vuoti nella mia mente delle domande che mi frullano nella testa senza avere risposte. Terminata la cena, salii in camera ed entrai un poco su Facebook e ricevetti una nuova richiesta d'amicizia..non ci potevo credere: Meg Polten, Lei, la ragazza che chattava con Greg. Accettai. In quel preciso istante una chat iniziò a lampeggiare sulla Home, Meg: "ciao, ti conosco e conosco bene il tuo amico, stai lontana da lui". Sapeva tutto di me, l'età, se avevo fratelli o sorelle, dove abitavo, che scuola frequentavo...ma io non sapevo nulla di lei se non il suo nome. Non feci in tempo neanche a rispondere o a chiedere spiegazioni che divenne offline, subito dopo squillò il mio telefono:" non ti azzardare a stare con lui". Fine chiamata. Sconvolta era dir poco. Che avrei dovuto fare? Chiamai Greg: occupato. Decisi di non preoccuparmi più di tanto, avrei rivisto Greg il giorno dopo a scuola, ma quella stessa sera dormire non se ne parlava proprio, squillò il telefono, risposi e sentì semplicemente una risata.
  
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