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Autore: Icy    12/07/2013    5 recensioni
Sono le due di notte, mi rigiro nervosamente nel letto. Non trovo posa, ho bisogno di aria, aria fresca. Sposto le coperte di lato, le lenzuola sono accartocciate sul fondo del letto.
Il contatto dei miei piedi nudi sul pavimento freddo mi crea un brivido che mi corre lungo la schiena, che sensazione assurda, per la strega del ghiaccio. Cerco di non farci troppo casa, prendo una vestaglia e me la metto addosso. Poi finalmente esco.
Tira un leggero vento, ma non è fastidioso, è fresco, piacevole. Inspiro una grande quantità  di ossigeno, trattengo per un attimo il respiro, per poi espirare. L'aria fredda mi punge la gola, come se stessi respirando piccole
scaglie di ghiaccio. Anche questo è strano. [...]
Mi giro per rientrare, ma vengo bloccata da una figura alta, snella, scura. A catturare la mia attenzione sono gli occhi, rossi come due tizzoni ardenti, occhi che ho già  visto, gli unici occhi che mi abbiano mai spaventato. E' lui.

E se, mentre le Winx sono sulla Terra per cercare l'ultima fata, Magix venisse attaccata da bellissimi e potenti creature del male rappresentate dai Vampiri e ci fossero solo le Trix a "proteggerla"?
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Darcy, Icy, Sorpresa, Stormy
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Capitolo 21 -

 

Passiamo tutta la notte sveglie a pensare a un piano per annientare quelle creature. Tutte le idee sembrano assurde, banali o impossibili. Finiamo per scartarle tutte.
Incredibile vero? Per la prima, e si spera ultima, volta le Trix non hanno un piano a portata di mano.
- Basta, mi sta andando in fumo il cervello! - si lamenta Stormy, affondando il viso nel cuscino del letto.
- Hai un cervello? - ribatto io, con aria interrogativa.
I suoi boccoli ribelli mandano qualche scarica elettrica, prima di tirarsi su per lanciarmi una delle sue peggiori occhiate.
Darcy ed io iniziamo a ridere, mentre Stormy mi lancia il cuscino.
- Certo che ne ho uno! - mugola, facendo la finta offesa.
- Oh, dici davvero? - chiedo, intercettando il cuscino e lanciandoglielo contro. Lo schiva per un pelo, abbassandosi.
- Questa è una dichiarazione di guerra! - urla Stormy indicandomi minacciosa con il dito, anche se si sta trattenendo dal ridere.
Dopo aver recuperato il cuscino Stormy lo lancia contro di me, ma riesco a schivarlo e finisce in faccia ad una troppo tranquilla Darcy.
- Ehi! Io cosa c’entro?? - dice Darcy, dopo essersi sistemata gli occhiali sul naso.
- Ci pensate che domani in teoria dovremo andare a lezione? - domando, stendendomi sul letto.
- prima ci devono assicurare di essere state riammesse, dipende dall’esito dell’esame. - nota Darcy.
Sia io che Stormy le lanciamo un’occhiata interrogativa.
- Come ti chiami? - le chiede Stormy.
- Darcy. - risponde lei calma, riconoscendo la prima domanda dell’esame.
- Riammessa. - concludo io.
- Forse, e dico forse, ci conviene andare a dormire. - commenta Stormy, lanciando un’occhiata fuori dalla finestra, in lontananza si cominciano a vedere i primi raggi del sole.
- Più che andare a dormire si va a riposare, tra neanche tre ore iniziano le lezioni. - nota Darcy.
- Iniziano?
- Sì, iniziano, abbiamo circa due ore per dormire.
- Oh no! - continua a lamentarsi Stormy, affondando il viso nel suo cuscino.
- Meglio andare a dormire, notte. - annuncio, tutte e tre ci infiliamo sotto le coperte, per poi cadere tra le braccia di Morfeo.

***

Sono in pigiama, i miei contorni sono delineati da una fioca luce azzurra, non c’è niente intorno a me. Ho i capelli sciolti, sembrano quasi toccare terra. Li raggruppo e li faccio ricadere sul davanti, di modo che risultino più corti.
- C’è nessuno? - domando, la mia voce forma diversi echi, prima di spegnersi facendomi tornare nel silenzio.
- Attaccheremo questo pomeriggio e voi non potrete fare nulla per fermarci, care streghette. - dice una voce.
Stringo i pugni appena la riconosco. Andrew.
- Cosa vuoi? - chiedo ringhiando.
- Avvertirti.
- Perché dovresti?
- Perché non siete ancora preparate e, sopratutto, per aumentare la tua angoscia con l’attesa. Attaccarvi di sorpresa mi concederebbe un certo vantaggio, ma così potrai anche pretendere di prepararti, ma non riuscirai mai a concentrarti. In più, nessuno crederà ad un tuo sogno.
- Sogno?
- Sì cara, anche se può sembrare reale. - risponde Andrew cingendomi i fianchi e bloccandomi da dietro.
- Mollami. - dico, anche se rimango ferma.
- Hai usato la stessa parola del giorno in cui ci siamo conosciuti. - mi sussurra all’orecchio.
Sento il suo alito fresco sulla mia pelle e non riesco a trattenere un brivido.
- E’ stato un caso e adesso lasciami.
- erché dovrei, Icy? Tu per prima non vuoi.
- Sono solo bugie, le tue.
- Dici davvero? - domanda malizioso.
- Assolutamente e te lo dimostrerò facendoti sparire dal mio sogno.
- Come pensi di fare, piccola ingenua?
- Svegliandomi.
Improvvisamente il tocco leggero e sicuro di Andrew sparisce, insieme alla stanza, facendomi tornare in una scura solitudine. 

***

Spalanco gli occhi, mi alzo di scatto dal letto, cercando di trattenermi dall’irrefrenabile voglia di urlare.
Mi sento tesa, in ansia. Ogni fibra del mio corpo è all’erta, come se volesse captare anche il minimo movimento di ciò che mi sta intorno.
Sento il ghiaccio sulla pelle, la camicia da notte è madida di sudore.
Ho il respiro affannato, non riesco a calmarmi, il cuore mi batte all’impazzata.
Mi guardo intorno, i flebili raggi del sole mi permettono di vedere le mie sorelle ancora assopite nei rispettivi letti. Stormy abbraccia il uscino.
Lancio una rapida occhiata all’orologio, manca ancora un’ora al suono della sveglia, perciò decido di andare a farmi una doccia, mi servirà per chiarire le idee e tranquillizzarmi.
Esco dalla stanza cercando di non far rumore, arrivo nel bagno in punta di piedi, mi faccio scivolare dolcemente i vestiti addosso, appena toccano terra li scanso con il piede, mi sciolgo i capelli ed entro nella doccia.
L’acqua parte con un getto caldo che mi fa sussultare, inarco la schiena senza neanche accorgermene. Con un respiro profondo torno completamente sotto l’acqua, adesso che mi sono abituata a quella temperatura va molto meglio.
Mi sembra che i problemi e le mie preoccupazioni mi scivolino addosso, chiudo gli occhi godendomi quella sensazione.
Dopo una manciata di minuti finisco di farmi la doccia ed esco, mi asciugo ed inizio a prepararmi vestendomi e truccandomi.
Torno con calma nella mia camera per trovare le mie sorelle ancora addormentate.
Mi avvicino al letto e la sveglia inizia a suonare.
- Nooo, ancora cinque minuti... - mugola Stormy, stringendo ancora di più il cuscino a sé.
Darcy apre pigramente un occhio e allunga la mano per cercare la sveglia e spegnerla.
L’atmosfera torna sonnacchiosa e tranquilla, finché l’occhio della strega dell’oscurità non si posa su di me.
- Ma te sei già pronta?! - esclama Darcy alzandosi di scatto dal letto.
- Sì, non avevo sonno e mi sono fatta la doccia.
- Hai dormito un’ora sola? - chiese Stormy, stropicciandosi gli occhi.
- Non ho dormito bene... - rispondo, diventando scura in viso, anche se non vorrei, ma al momento preferisco non dire nulla alle mie sorelle.
Prima che Darcy possa aprire la bocca qualcuno bussa alla porta.
Sento un vuoto allo stomaco, non può essere lui, non adesso.
Mi avvicino a passi lenti e pesanti alla porta, dall’altra parte qualcuno si sta innervosendo.
Se fosse stato davvero Andrew avrebbe sfondato tutto, non avrebbe aspettato che qualcuno gli aprisse, no?
Con la solita calma apro la porta per trovarmi davanti le professoresse Ediltrude e Zarathustra.
Cerco di nascondere un sospiro di sollievo.
- Finalmente! Stavate ancora dormendo? - chiede secca Zarathustra.
- Sì, ci siamo appena svegliate. - rispondo impassibile.
Ediltrude chiude gli occhi riducendoli a due fessure, sento il suo sguardo addosso, come se mi volesse scannerizzare.
- Non si direbbe... - commenta infine, dopo avermi squadrato dalla testa ai piedi.
Sto per ribattere, ma la voce di Zarathustra mi blocca, prima ancora che io riesca ad aprire bocca.
- In ogni caso siete state riammesse a Torrenuvola. - piega le labbra in una smorfia di disapprovazione, mentre distoglie lo sguardo da me e dalle mie sorelle, per aggiungere con riluttanza - con il massimo dei voti.
Nessuna delle tre si meraviglia, l’esame era oltremodo facile, anche una neonata avrebbe preso il massimo dei voti.
- Che altro? - domando, stufa di questa conversazione.
-Questo è il vostro orario, buona permanenza. - conclude Zarathustra prima di andarsene, seguita dalla sorella, ponendo così fine a quel colloquio decisamente spiacevole.
Le guardo andare via e appena girano l’angolo inizio a chiudere lentamente la porta, continuando a fissare la maniglia.
- Allora? - chiede impaziente Stormy, riportandomi alla realtà.
- Ce l’abbiamo fatta. - rispondo con tono pacato, girandomi lentamente.
- Perché, avevate dei dubbi?
Scuoto la testa e vado a sedermi sul mio letto, inizio a leggere l’orario scolastico mentre le mie sorelle iniziano a prepararsi.
- Quali materie abbiamo? - chiede Darcy, spezzando il silenzio, mentre si infila i pantaloni a zampa di elefante viola.
- Due ore di Occultismo, un’ora di Arti Oscure e due di Pozionologia. - rispondo storcendo il naso.
Su cinque ore riesco a sopportarne solo due, le ultime due.
Il conto alla rovescia è iniziato, streghetta. Tick tock, il tempo scorre. Mancano solo poche ore, ormai...
La voce nella mia testa è più fredda del ghiaccio, elemento che credevo mio amico, i brividi iniziano a corrermi prepotenti lungo la schiena.
L’istinto mi dice di tapparmi le orecchie, di urlare e sfogarmi, ma ho imparato che non serve a niente e, cosa più importante, non voglio che l’ansia che mi attanaglia lo stomaco passi anche alle mie sorelle.
- Oddio! - ulula Stormy con tono frignante.
Aspetto che anche lei sia pronta per andare a fare colazione.
Con grande sollievo noto che nessuna delle tre ha voglia di parlare, camminiamo per i corridoi in silenzio, a testa alta, fino alla sala pranzo. Ci sistemiamo su un tavolino quasi nascosto alla vista delle altre streghe, il tempo di sederci e la tavola è imbandita, non manca il latte, il thé o il caffé, le brioches sono servite calde su un vassoio, circondate da tutti i tipi di marmellata in caso qualcuna la preferisca farcita.
Trattengo a stento un sospiro, più vedo roba da mangiare e più ho la nausea.
Maledetto vampiro, maledetto il giorno in cui siamo uscite da Roccaluce e siamo entrate in quel bar.
Stringo il cucchiaio talmente forte da avere le nocche bianche, serro gli occhi e la mandibola. Devo calmarmi.
- Icy? Tutto bene? - chiede premurosa Darcy, guardandomi attraverso gli occhialetti arancioni.
- Sì. non voglio aggiungere altro.
Inizio a mescolare senza troppo entusiasmo il latte, che non bevo, mentre Darcy e Stormy spilucchiano un po’, fortunatamente in silenzio.
Finalmente il tempo per la colazione finisce e ci avviamo mestamente verso la classe.
La mia mente è irrequieta, e se quel vampiro stesse davvero mentendo? Se volesse semplicemente mettermi in ansia e poi non attaccare per poter usufruire dell’effetto sorpresa?
Faccio un respiro profondo ed entro in classe insieme alle mie sorelle, ci sediamo vicino alla finestra, in seconda fila.
- Icy ma che hai oggi? Sei pallida come uno straccio, anzi, peggio! - commenta Stormy, girandosi verso di me.
Se ne sono accorte, in ogni caso, a che servirà adesso nascondersi? Tra un po’ ci attaccheranno, tanto vale farglielo subito presente...
- Io... Devo dirvi una cosa riguardo... - non faccio in tempo a finire la frase che vengo bloccata dall’entrata in classe della professoressa Zarathustra.
- Non voglio sentir volare una mosca. Forza, prendete appunti mentre spiego. - dice la professoressa, avvicinandosi alla cattedra e facendo apparire delle scritte sulla lavagna con il semplice schiocco delle dita.
Sospiro e, senza neanche pensarci, ricopio quelle frasi, senza riuscire a capirne il contenuto.
- L'occultismo crede nell'efficacia di varie pratiche come l'astrologia, l'alchimia e la divinazione. - inizia a spiegare Zarathustra, l’unico rumore sono le penne che rapide scrivono sui fogli, cercando di restare dietro al discorso della professoressa - Rappresenta un magico sguardo sulle cose nascoste dell'universo e sulle forze misteriose.
Io riesco solo a scarabocchiare qualche parola, a che mi serve tutto questo?
- L'essenza dell'occulto dipende dalle nozioni di corrispondenza o correlazioni che riguardano tutti gli aspetti delle stelle, dei pianeti, delle gemme, dei colori, delle piante, come pure gli eventi della vita umana. Tutti coloro che praticano l'occultismo utilizzano le conoscenze dell'occulto per predire il futuro o per guarire da malanni e malasorte.
Sospiro e alzo un attimo lo sguardo, vedo Darcy che mi fissa, come se non aspettasse altro che essere notata.
“Cosa volevi dirci prima?” Mi sillaba con le labbra, senza emettere il minimo rumore.
- L'occultismo può includere la credenza negli spiriti dei deceduti, che possono essere contattati da coloro che posseggono i poteri adeguati.
“Dopo ti spiego”, rispondo io, aggiungendo un rapido gesto mano per mettere in risalto il “dopo”... Perché ci sarà un dopo, no?
- La conoscenza dell'occulto si ottiene attraverso una iniziazione da parte di coloro che posseggono i poteri oppure dallo studio severo e continuo di testi specifici all'occul... - il discorso di Zarathustra viene troncato dall’esplosione della porta e di parte della parete.
Tutte le streghe presenti si coprono d’istinto il viso, per proteggersi da eventuali schegge e frammenti di parete.
Apro leggermente gli occhi e vedo una figura nera stagliarsi contro il grigiore del fumo e della polvere causata dall’eplosione.
- Pensavo che avendo avvisato qualcuno avrei ottenuto un’accoglienza migliore, ma vedrò di accontentarmi.
Quelle parole mi arrivano come lame affilate. La nebbiolina si dirada, adesso vedo i suoi capelli color grano, la pelle diafana e perfetta, il sorriso smagliante, i canini appuntiti e gli occhi rossi.

- Andrew. - è tutto ciò che riesco a dire.

 Ciao!
Oddio, quanti decenni sono passati dall'ultimo aggiornamento?!
Comunque ve l'avevo detto che non avrei abbandonato la storia, ma che sicuramente avrei impiegato un bel po' di tempo per aggiornarla...
Ne sono successe troppe -.-
In ogni caso spero di essere riuscita a farmi perdonare, baci,
Icy

  
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