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Autore: EuphemiaMorrigan    12/07/2013    6 recensioni
Uno Spin-off della raccolta su Madara e Naruto; perché... Sì.
Un Izuna buono e gentile con ogni essere vivente, tranne Tobirama. Un Tobirama stronzo e antipatico con tutti, anche con Izuna.
Un Madara felicemente inconsapevole. Un Naruto schifosamente bravo a mentire.
Un Hashirama con problemi di depressione. Una Mito leggermente violenta con il marito.
Fughe dei poveri Senju braccati dagli Uchiha.
Piani di omicidio lanciando piante ornamentali.
Ed un Madara sempre più inconsapevole del disastro annunciato che gli gravita attorno!
Perché, in fondo, più odi una una persona... Più vorresti portartela a letto.
(TobiramaXIzuna. Accenni: MadaraXNaruto. HashiramaXMito. E l'allegra (?) famiglia Uchiha al completo)...
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Hashirama Senju, Izuna Uchiha, Madara Uchiha, Naruto Uzumaki, Tobirama Senju
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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-L'attacco del porcospino-

 

Note: Perdono! ç.ç... Lo so è quasi un mese, ma conto di avere più tempo ora, quindi se tutto va bene gli aggiornamenti saranno meno sporadici per questa! Madara-sama un giorno mi ucciderà per tutti i soprannomi che gli do, ma non è questo il giorno. Oh, pregate i Kami per la salute fisica del nostro Tobi-chan, un bacio... ^^'

NB: Mi scuso, avevo inserito tra i personaggi TOBI... Non c'entra nulla qua dentro, mi era sfuggito il dito! XD

 

Izuna era, finalmente, tornato a comportarsi normalmente.

Cioè da hippy felice, con la testa fra le nuvole.

Dopo aver trascorso più di un anno ricco di preoccupazioni, aveva deciso di confidarsi con l'unico essere sulla Terra tanto scemo da omettere qualcosa a suo fratello: Naruto. Rendendolo così suo alleato in una Guerra che, sapeva, avrebbero perso.

Stranamente tutto era andato bene, per quasi un altro anno e mezzo.

Il martire... Naruto... Lo contattava ogni qualvolta Madara aveva intenzione di andare a fargli visita, così che riuscisse a cacciare in tempo il suo fidanzato.

E quando non ci riusciva lo nascondeva nell'armadio.

Provocando gli sbuffi seccati di Tobirama, accentuando il suo mal di schiena e accrescendo le prese in giro sulla presunta codardia nei confronti dell'Uchiha maggiore.

Izuna non era codardo, almeno questo era ciò che si ripeteva. Semplicemente non desiderava far infuriare il fratello, odiava litigare con lui.

Ed in più credeva fermamente che quello che lo rendeva felice non dovesse essere resoconto a nessuno e poi, se Madara l'avesse scoperto, avrebbe affrontato la cosa da uomo:

...Fuggendo il più lontano possibile!

No, Izuna, ricordati: non vivi in funzione di nessuno, non devi avere paura delle tue scelte, la tua felicità è la cosa più importante... Si ripeté per l'ennesima volta, avvertendo i tizzoni ardenti di Tobirama perforargli la schiena, e forse qualcosa più in basso, mentre si preparava una tisana al tiglio.

«Amore... -Il Senju sussultò, poco abituato a quel lato del suo uomo- ...Non ti azzardare ad avvicinarti per fare “altro”» Mimò con le lunghe e affusolate dita le virgolette, senza degnare di voltarsi, continuando a fischiettare e macchinare ai fornelli, sculettando quasi.

Od almeno, Tobirama, dall'alto dei suo ormoni impazziti lo vedeva sculettare.

Come può pretendere che non voglia fare “altro”... -Lo scimmiottò con un cipiglio sul viso- ...Se continua a muovere il culo in quel modo? Mi istiga!... Si disse sbuffando sonoramente.

Izuna sorrise tra sé, intercettando i suoi pensieri e prese una tazza dal ripiano, se non che questa gli scivolò dalle mani e cadde sul pavimento. Rompendosi.

Mmmh... Questo è un brutto presagio... Si disse osservando ostinatamente i cocci.

Aveva ragione!

*°*

«M-madara?!... Madara io scherzavo. Giuro! NO! ASCOLTAMI, SCHERZAVO DAVVERO...».

«ZITTO!» Ringhiò l'uomo più grande, allacciandosi le gambe tremanti del compagno ai fianchi e tappandogli la bocca con la sua, gli divaricò ancora di più le cosce e lo prese con un colpo solo, mordendogli le labbra a sangue per il dolore da lui stesso provato.

Forse non era stata una buona idea sfogarsi sul corpo di Naruto.

Lo sentì fremere sotto i suoi tocchi e, mentre l'acqua calda gli s'infrangeva sulla schiena, cominciò a muoversi fuori e dentro di lui.

No, era stata un'ottima idea!

Da quando Hidan e Tayuya, i loro nuovi vicini di casa, avevano ben pensato di fare una maschera facciale all'Uchiha, lanciandogli una torta in faccia, e Naruto per distrarlo dal loro omicidio gli aveva riferito, isterico e scemo, che suo fratello faceva coppia fissa con Tobirama -Morirà presto- Senju... La vena omicida e sadica del più grande era letteralmente scoppiata.

Dopo anni di menzogne Uzumaki si era suicidato con una singola frase, provocando l'inizio di un conflitto che avrebbe segnato anni della loro vita.

Con morti e feriti al seguito: Naruto!

Ma nemmeno l'ammirevole (Idiota) sacrificio del giovane servì a placare la sua brama di sangue sporco (Senju), almeno non del tutto.

«Vestiti» Ordinò acre, uscendo dalla doccia senza nemmeno asciugarsi... Doveva sgozzare Tobirama il prima possibile. Come aveva osato solo pensare di toccare il suo Otouto con le sue sudicie mani da -inutile secondo- Senju? Avrebbe usato la sua pelle per rifare le tende della camera da letto, i suoi capelli come spolverino e con i suoi occhi avrebbe costruito una graziosa collanina da regalare al fratello, per non fargli sentire la sua mancanza.

Naruto ringraziò ogni Dio dell'Universo per il fatto di essere abituato al sesso violento con Madara.

Sì, aveva fatto male, terribilmente male.

Ma erano cinque anni che il suo uomo lo prendeva nelle più disparate posizioni, quindi poteva definirsi fortunato per la pratica fatta in tutto quel tempo. Anche se, molto probabilmente, avrebbe camminato a gambe larghe per una settimana, ma almeno non era morto.

Già questa era una cosa positiva.

Devo salvare Izuna e quell'altro tizio, causa del mio dolore al culo... Si disse, alzandosi a fatica da dove Madara lo aveva lasciato a morire, raggiungendo con circospezione il telefono fisso.

«Cosa fai, amore mio?» Una voce, proveniente dal più profondo dei gironi infernali, lo fece sobbalzare di paura. Madara era lì, con gli occhi rossi, o almeno così parevano, ridotti a due fessure che tentava di fulminarlo. Riuscendoci alla perfezione.

Il più piccolo deglutì con sforzo e balbettò «I-io stavo... Io...».

«Prova a chiamarli. Prova a salvare la pelle di quel bastardo e ti scopo a sangue per una settimana di fila, fin quando non urlerai pietà ed allora io continuerò e continuerò finché non morirai di stenti... SAI CHE POSSO FARLO, MOLLA IL TELEFONO!» Concluse urlando, avvicinandosi a lui e alzandogli il mento con due dita della mano per constatare che avesse capito le sue non velate minacce.

Vaffanculo! Perché lo trovo bello anche quando minaccia di uccidermi? Oddio, sono davvero diventato masochista... Si disse esasperato. Più lo guardava, più aveva voglia di fare l'amore con lui, ancora. Tutti quegli anni di fidanzamento con un potenziale assassino, il suo potenziale assassino, lo avevano fatto impazzire.

«Ed ora... -Parlò ancora Uchiha, allontanandosi dal suo antistress personale- ...Andiamo!» Ecco, era pronto alla Guerra.

«Emmh... Tesoro? Io sono ancora nudo...» Provò a ribattere Naruto.

«ANDIAMO!»

Vorrà dire che mi coprirò con la sua giacca e, prima di assistere alla morte di Tobirama, mi farò prestare qualcosa da Izuna...

Poco prima di varcare la soglia di casa, però, Madara spostò gli occhi sul corpo del compagno, coperto solamente da un suo cappotto che non gli arrivava nemmeno alle ginocchia. D'un tratto il suo cervello lavorò freneticamente.

Naruto. Nudo. Possibile maniaco lungo la strada. Omicidio del maniaco. Arresto. Impossibilità di uccidere il Senju... «VA' A VESTIRTI, PEZZO DI IDIOTA!».

«Sì, capo» Scattò sull'attenti Uzumaki, tirando un impercettibile sospiro di sollievo.

*°*

Tobirama circondò la vita del fidanzato con le braccia e poggiò il mento sulla sua spalla, percorse il collo profumato e diafano con le labbra ed insinuò le mani sotto la maglia leggera che portava, tastando con i polpastrelli il ventre piatto. Adorava il calore e la morbidezza della sua pelle sotto le dita.

Non fece in tempo nemmeno a baciarlo che, prendendoli di sprovvista, un forte rumore provocò un loro singhiozzo di sorpresa.

Una furia.

Alta, possente, incazzata e dai lunghi capelli neri si trascinava a peso morto la pelle del suo primo nemico sconfitto: Naruto.

Era sempre Naruto quello che ci rimetteva in quella storia!

Lo sbatté con malagrazia davanti ai due e sibilò «Se ciò che mi ha detto questo disgraziato è vero, fai testamento lurido Senju... -D'un tratto giunse l'illuminazione- ...Cosa ci fai a casa di mio fratello?» Domandò, grugnendo quasi per la rabbia.

Tobirama, per niente impressionato, scrollò le spalle e rispose «Stavamo per fare sesso!».

Prima che Madara potesse scannarlo o sbraitare qualcosa, Izuna si accucciò sul corpo dolorante di Uzumaki, che gemeva sofferente e si massaggiava il coccige con le lacrime agli occhi «Lo hai detto a Madara!» Lo accusò, sentendosi tradito.

Ma vaffanculo, Uchiha-bastardo... Pensò fulminandolo con lo sguardo.

«TU... -Ruggì Madara, puntando un dito contro il Senju. Erano a cinque centimetri di distanza, pronti a saltarsi al collo a vicenda- ...Come osi scoparti mio fratello?!».

«Questo ti causa problemi?» Rispose strafottente, scacciando la mano con un gesto stizzito della propria ed incrociando le braccia al petto.

Oddio, si ammazzano... Pensò Izuna cercando di mantenere la calma, dopo l'avrebbe fatta pagare a Naruto. Appena vide suo fratello sbuffare dalle narici come un toro alla Corrida e digrignare ancora di più i denti, si piazzò tra di loro e disse «Nii-san, cerchiamo di parlarne con calma!».

«STAI CON UN SENJU» Esclamò superando la barriera del suono.

«Sì, ma Tobirama non è come...».

«E allora? Che problemi hai squallido Uchiha? A parte mentali, come tutto il tuo clan di merda!» Lo bloccò Tobirama, sancendo la sua definitiva condanna a morte.

«COME OSI?! IO TI AMMAZZO»/«ED IO GLI DO UNA MANO, IMBECILLE!» Gridarono all'unisono i fratelli Uchiha.

...Ed io me la squaglio... Si disse Naruto, strisciando fino alla porta d'ingresso. O almeno: provandoci con tutto se stesso.

«Tu... -Madara lo afferrò per il colletto della maglia e se lo portò dinanzi al volto- ...Dove credi di andare?» Sputò fuori sempre più furioso.

«A chiedere alla Polizia di inserirmi nel programma “Protezione testimoni”» Rispose sincero, unendo le mani davanti al viso in forma di preghiera. Non voleva morire a soli venticinque anni.

L'uomo lo sbatté nuovamente sul pavimento e ordinò «Stai qui a cuccia!».

A cuccia? Mi ha preso per un cane?...

«Dovresti trattare meglio il tuo fidanzato, sai? Potrebbe cercare un uomo migliore, se non l'ha già fatto!» Lo provocò improvvisamente Tobirama, ghignando di supponenza in sua direzione.

Ecco, ora lo ammazza per davvero... Pensò Izuna, arreso all'evidenza dei fatti: il suo compagno soffriva di smanie suicide.

Il maggiore dei due Uchiha per poco non si strozzò con la sua stessa saliva per il nervoso «Cosa stai insinuando?».

Il Senju scrollò ancora una volta le spalle e riferì, poggiandosi al piano cottura e sorridendo sornione, «Per me ha sicuramente un amante. Chi può stare con te senza ricercare affetto in qualcun altro? Guardati... Sei un troglodita!».

MORTE AL SENJU... Gridarono all'unisono i neuroni di Madara.

Naruto cominciò a scuotere la testa completamente piombato in panico. Se morirò, ed è sicuro che accadrà, vorrei dire a Karin e Sasuke che gli voglio bene e sono i miei migliori amici. A mamma e papà che li amo e li porterò sempre nel cuore che Madara mi strapperà dal petto. A Gaara, Neji, Choji, Ino e tutti gli altri che mi mancheranno. A Itachi che capisco il suo dolore per avere un fratello psicopatico, ma di abbracciare 'Suke anche per me. E al mio capo che poteva anche aumentarmi lo stipendio, 'sto stronzo...

«Dì le tue ultime preghiere» Affermò Madara, facendo alcuni passi verso di lui, completamente furioso e pronto a staccargli il collo a mani nude. Dopo averlo fatto avrebbe pensato a come torturare ed uccidere anche Uzumaki.

«BASTA! NII-SAN, TOBIRAMA, VI ORDINO DI FINIRLA. IDIOTI... -Gracchiò Izuna sorprendendo i presenti, era raro che sbraitasse contro il fratello maggiore. I due si acquietarono all'istante, basiti, ed attesero la conclusione del suo discorso. Che non tardò ad arrivare- ...Bene, mi faccio un tè. Voi non litigate!» Finì con un sorriso tirato, voltando le spalle ai presenti.

Ok, mio fratello si droga...

Ma che cazzo è successo?

I-izuna? Mi sono fidanzato con uno squilibrato!

Tutto questo stress finirà per uccidermi...

*°*

Nello stesso istante a casa di Butsuma Senju:

«Quindi, Hashirama, dov'è tuo fratello? È da tempo che non viene a trovare il vostro vecchio padre! Troppo impegnato con il lavoro?» Domandò sorridendo alla giovane moglie di suo figlio e sperando, dentro di sé, che anche quello sciagurato di Tobirama si trovasse una compagna così carina e di buona famiglia.

L'uomo, perso nei suoi pensieri e completamente rilassato, rispose senza pensare alle ovvie conseguenze «Oh, da quando sta con Izuna non ha mol...» Arrestò improvvisamente le sue parole pregando che l'uomo anziano non l'avesse udito.

«COME?!» Gridò alzandosi dalla sedia, facendola schiantare contro il pavimento.

Mito assottigliò le labbra e scoccò un'occhiataccia al marito «A casa ti pesto!» Lo minacciò accavallando le gambe e sbuffando inacidita.

Oddio, sono morto...

Quel giorno Tobirama e Izuna impararono che: confidare qualcosa a due idioti non sarebbe mai stata una buona idea. Soprattutto se quegli idioti erano Naruto Uzumaki e Hashirama Senju.

   
 
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