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Autore: Lamedelpassato_    13/07/2013    7 recensioni
«Sono quaa!» Urlai dall'entrata di scuola. Entrai in classe correndo, aprendo la porta e sbattendola violentemente nel muro.
«Oddio, ma cos'è successo?» Sussurrò un alunno, seduto sula cattedra. Nuovo alunno? Figo.
«Oh, be', abbiamo una ritardataria..- Disse, squadrandomi dalla testa ai piedi: -Sei?»
«Nana Lewis..» Sussurrai senza fiato.
«Mmh, capito. Io sono Zayn Malik, il nuovo professore di matematica.»
O mio Dio.
O mi Dios!
«M-mi scus-scusi per il rit-ritardo, p-professore..» Dissi balbettando e diventando rossa.
«Prego, siediti pure..» Disse, con un sorriso divertito sul volto.
Genere: Comico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I'M A NEW TEACHER.


 

"«Ciao, Nana. Sei veramente bella oggi. Vuoi sposarmi?»
«Oh, certo professore, certo!»
«Non chiamarmi professore, chiamami Zayn!»"
Oh no. Oh no. Oh no.
La sveglia ha interrotto il mio sogno.
Mi alzo, imprecando contro tutti e tutto - tranne il professore, ovviamente -.
Oggi ho le materie più emozionanti, a scuola: matematica, educazione fisica, e ora buca.
Sono felicissima! Oggi c'è matematica, ciò vuol dire Zayn Malik. Dio, sembro una bambina in crisi ormonali.
Indosso dei leggins neri e una canottiera - scollata, comprata con Ans - gialla.
Ci abbimo degli orecchini gialli e un cerchietto giallo, più le All Star basse, gialle.
Mi trucco: blush, correttore, BB cream, ombretto giallo,  e rossetto color carne.

«Ans!» Urlo andandola ad abbracciare.
«Hola beleza!» Urla, venendomi in contro.
Ha un tubino giallo, con delle scarpe col tacco gialle.
«Ma ci mettiamo d'accordo?» Sorrido io, ridendo.
«Por lo que parece!» Risponde.
La guardo stranita. Alza gli occhi al cielo e risponde: «Così sembra. O mi Dios, Nana, estudià un poco de spagnolo!»
Sorrido: «Quando avrò tempo... ora devo studiare matematica..» Mi mordo il labbro.
«Tu sei innamorata!» Urla, puntandomi un dito contro.
«Non esagerare, por lo diablos!» La sfotto, e scappo dentro scuola.
«Ans, perchè non c'è nessuno?» Chiedo spaventata.
«Mierda! Sono le otto e quaranta, diez minutos in ritardo!» Borbotta, tirandomi per il braccio.
«Mio Dio, Ans, sta' calma!» Sussurro, cercando di stare al suo passo, dato che è molto più alta di me, poi con i tacchi!
Entra in classe e comincia a parlare in spagnolo. Rido nel vedere la faccia del professor Malik.
«Lewis, invece di ridere, traduci quello che ha detto la tua amica?» Mi sfotte.
Bastardo, ma bello.
«
Professore, io non studio spagnolo, tanto meno lo capisco!» Dico, imbarazzata.
Lui annuisce.
«Andate a posto. La prossima volta... giustificherete.» Dice, più convincendo sè stesso che noi.
«Mi dios!» Borbotta ancora Ans.
Non è arrivata mai in ritardo, a differenza mia. La prima volta in tanti anni di scuola.
«Allora, oggi interrogo per vedere come siete messi.» Dice, guardando il registro.
Ma quanto puoi essere bello? Sposami!
«
Noi siamo sedute.. se vuole vederci in altro modo ce lo dica..» Dicono quelle tre oche, sghignazzando.
Ora le uccido, giuro.
«Oh be', sì. Vi vorrei tanto vedere sospese per aria... con una corda al collo, però.» Ribatto, facendo ridere la classe.
«L'abbiamo chiesto al professore, non a te.» Ribattono, alzandosi.
«Puta! Sta' zitta! Penso valga anche per il professore! Chi è che vi sopporta? Solo i morti di figa!» Urla Ans, e si alza in piedi.
Non l'ho mai vista così.
«Ah, tu stai zitta, sporca spagnola.. o meglio, spagnoletta.» Ridono.
«Te voy a matar! Te estrangulo! Te arrancarè los ovarios!» Dice Anubis.
«Qualcuno sa cos'ha detto?» Chiede il professore, mordendosi il labbro.
Rimango incantata.
«Penso abbia detto che le uccide, in ogni modo possibile..» Rispondo, guardandolo.
Lui sorride scuotendo la testa.
«Muy bien! Lo haré!» Ribatte la mia amica, stringendo le mani in pugno.
«Okay, ora calma, Ans!» Dico, tirandola a sedere.
Lei esce dalla classe imprecando in spagnolo, con tutti che la fissano esterrefatti.
E' la tipica ragazza che sorride sempre e non si arrabbia mai. Solo pochi la conoscono imbestaliti - tra cui io -.
Guardo il professore: ha una camicia bianca sbottonata un po' e dei jeans.
E' irresistibile, caspita.
«Bene. Riprendiamo la lezione. Interrogo a... Nanais Lewis.» Dice.
Tutti ridono.
«Nana.» Ribatto, alzandomi. Lui alza le braccia a segno di resa e vado alla lavagna.
«Fai questo esercizio.» Borbotta, cercando quello giusto.
«Ma.. ma.. ma..» Provo a dire.
«Niente ma, fallo!» Mi rimprovera.
Lo guardo triste e trascrivo l'esercizio.
Ma cosa vuol dire questo? E questo?
«Nana, ce la fai?» Si lecca il labbro.
Ora muoio. Decedo. Resuscito.
«Ehm. Ma è a-arabo! Ins-insomma, guardi! Cosa vuol dire questo? E questo?» Domando, arrabbiata.
«Okay okay, ho capito. Vai dalla tua amica Ans.» Dice, aprendomi la porta.
«Non mi mette l'insufficienza, vero?» Chiedo, speranzosa. Alza gli occhi al cielo e mi chiude la porta in faccia.
«Ans?» Chiedo.
«O mi dios! Io le ammazzo!» Borbotta, mettendosi il mascara.
Glielo prendo dalle mani e me lo metto.
«Ti aiuto.» Dico semplicemente.
Il mascara mi faceva gli occhi.. più, accettabili, forse?
«Sei bellissima. Cosa intendi fare? Rimanere qua? Vamos in classe!» Dice, dandomi uno sculaccione.
Rido e ci avviamo là.
«Eccoci prof!» Dico entrando sorridendo. Lui mi guarda attentamente, poi distoglie lo sguardo.
«Accomodatevi.»

«Finalmente è finita!» Urla Ans, facendomi arrossire.
«Nana, vieni un attimo, per favore.» Dice Zayn.
«Mi dica professor Malik.» Sussurrò il suo nome con enfasi: che cogliona.
«Desidero che tu venga il doposcuola a fare ripetizioni, da me. Questo è il mio indirizzo. Prendilo come un aiuto per non farti bocciare.» Mi fa l'occhiolino ed esce dalla classe.
Vado a Ans ma, sfortunatamente, il bidello scivola nel bagnato e cade, facendo un "crack".
«O mi dios! Il bidello!» Ans si avvicina preoccupata.
L'altoparlante ci avvisa di andare in giardino. L'ambulanza prende Franck e lo porta via.
«Okay ragazze. E ragazzi. Abbiamo trovato un bidello molto giovane. Mi raccomando comportatevi bene: lui è Harry Styles. Un bidello di ventiquattro anni: perfetto! Grazie a tutti.»
Io e Ans ci prepariamo per palestra e poi ci dirigiamo là.
Come insegnante c'è sempre stato Louis Tomlinson. Un uomo molto bello.
Vedo che c'è anche il professore.
Mio Dio, sono in "culotte" e top, che vergogna!
«Nana, ci siamo solo noi in palestra: tutte le altre ragazze saltano quest'ora! Ed hanno ragione!» Borbotta Ans correndo.
Vedo i professori fumare e parlare.
«Ragazzi, eseguite una partita di pallavolo!» Urla Tomlinson.
«E ragazze!» Ribatto, offesa.
«Mi scusi, Lewis.» Mi manda un bacio e ride.
Sì, io ed il professore abbiamo fatto amicizia: lo amo - di bene -.
Facciamo le suqadre: io e Ans non siamo assieme.
«Ans, mi mancherai.» Dico, drammatica. Lei ride e incominciamo a giocare.
Un maschio fa una schiacciata - troppo forte - che mi arriva sul naso, e mi fa sanguinare.
Louis arriva subito.
«Dio, Nana, sei proprio imbranata: dovevi schivarla come avrebbe fatto una carota!» Dice, ridendo.
Sorrido e cerco di alzarmi, dato che sono caduta in terra.
Quel ragazzo si avvicina.
«Scusa, non volevo..» Dice.
Però gli amici ridono.
«Sai cosa me ne faccio delle tue scuse?» Ribatto, alzandomi, barcollando, e prendendo una palla.
«Vai a cagare, coglione.» Sussurro, nel mentre che gli lancio la palla proprio lì.
«Per tutti i peni!» Urla.
Mi aggrappo a Louis, dato che non riesco a vedere bene.
«Zayn, la porti in infermieria?» Chiede.
«Ti amo..» Sussurro sorridendo. Lui capisce e mi prende al volo, dato che svengo.

Mi trovo in ospedale, con mia madre che piange e Ans che battibecca con il professore - oddio - .
«Nais!» Urla quella psicopatica di mia madre.
«Mamma, Nana. Ciaao.» Dico imbarazzata.
«Tesoro, ormai tra tre giorni ci sono le vacanze di natale...»
Annuisco, pronta a tutto.
«Be', devo lavorare... quindi...»
«Oh, ma che novità. Come se ci fosse un Natale passato assieme.» Ironizzo.
"Fanculo".
«Aspetta, Nana. Dato che io non ci sono... be', ho fatto molta amicizia con il professore, e per aiutarti in matematica.. ti ospiterà lui.»
Rimango a bocca aperta.
Basita.
Con la bocca che tocca in terra.
«Mamma? Ti amo, lo sai?» Dico, abbracciandola.
«Per caso ti piace il professore?»
Lui mi guarda: divertito.
Ans mi guarda: sorridendo.
Mia madre mi guarda: omicida.
Okay, calibriamo le parole: mi piace la matematica, niente di più.
No no.
«Mamma, voglio un piccione.»
Dio, ma cosa c'entra, Nana? Cosa?
«Ehm.. Nanais Lewis non cambiare discorso con me!»
Guardo alle mie spalle ed il professore si è appena leccato un labbro.
Arrossisco e deglutisco rumorosamente.
«Mamma,- dico cercando di far sparire il rossore: -cara mammina. Non sono così... ingenua... da innamorarmi del professore qua presente Malik. Certo che no. Ma, so che se mi dovessero bocciare, mi taglieresti la gola, quindi... è per non essere bocciata, ecco.»
Vai Nana, vai così!
Addolcisce lo sguardo.
«Capisco, cucciolotta. Ora devo partire. Zayn,- lo guarda sorridendo: -ti porterà a casa, così prenderai la roba che ti serve. E per i prossimi giorni rimarrai a casa sua.»
«Ma devo andare a scuola.»
«No.»
"Uuh, un universo parallelo".
«Okay, non insisto. Professore, gli scaraventrerò le palle per tutto il Natale.» Sorrido imbarazzata.
«Nanais! Basta!- urlacchia: -Ciao tesoro. Arrivederci professore. Ciao Anubis!»
«Mi Dios! Mi chiamo Ans.» Borbotta la mia amica.
Rido e saluto mia madre.
Guardo il professore.
Ans esce dalla stanza. "Stronza, vie' qua, vie'!".
«Comunque, Nana, puoi chiamarmi Zayn.» Si china e mi da un bacio sulla guancia.
Arrossisco violentemente, e lui ride.
«Non puoi arrossire per ogni cosa che faccio! Immaginiamoci a letto!» Dice, sorridendo.
Arrossisco di nuovo: io, lui, letto, 69, mlmlml.
«Professore!» Riesco a battibeccare.
«Zayn.» Mi corregge.
Mi metto a pancia in giù e mi rilasso.
«Zayn..»Sussurro.
«Dimmi.»Dice.
«Io dovrei rimanere vestita così? Cioè, sono mezza nuda.»
«A me vai bene così..- tossicchia: -cioè, appena ti dimettono andiamo a prendere la roba.» Mi fa l'occhiolino e alzo gli occhi al cielo, per addormentarmi nuovamente.




Ponsi ponsi po po po.
Ho aggiornato, yee.
Ringrazio le ragazze che hanno recensito questa storia, love you so much(?)
Okay, mi dileguo.
Baci,
xx

I'M A NEW TEACHER.


"«Ciao, Nana. Sei veramente bella oggi. Vuoi sposarmi?»
«Oh, certo professore, certo!»
«Non chiamarmi professore, chiamami Zayn!»"
Oh no. Oh no. Oh no.
La sveglia ha interrotto il mio sogno.
Mi alzo, imprecando contro tutti e tutto - tranne il professore, ovviamente -.
Oggi ho le materie più emozionanti, a scuola: matematica, educazione fisica, e ora buca.
Sono felicissima! Oggi c'è matematica, ciò vuol dire Zayn Malik. Dio, sembro una bambina in crisi ormonali.
Indosso dei leggins neri e una canottiera - scollata, comprata con Ans - gialla.
Ci abbimo degli orecchini gialli e un cerchietto giallo, più le All Star basse, gialle.
Mi trucco: blush, correttore, BB cream, ombretto giallo,  e rossetto color carne.

«Ans!» Urlo andandola ad abbracciare.
«Hola beleza!» Urla, venendomi in contro.
Ha un tubino giallo, con delle scarpe col tacco gialle.
«Ma ci mettiamo d'accordo?» Sorrido io, ridendo.
«Por lo que parece!» Risponde.
La guardo stranita. Alza gli occhi al cielo e risponde: «Così sembra. O mi Dios, Nana, estudià un poco de spagnolo!»
Sorrido: «Quando avrò tempo... ora devo studiare matematica..» Mi mordo il labbro.
«Tu sei innamorata!» Urla, puntandomi un dito contro.
«Non esagerare, por lo diablos!» La sfotto, e scappo dentro scuola.
«Ans, perchè non c'è nessuno?» Chiedo spaventata.
«Mierda! Sono le otto e quaranta, diez minutos in ritardo!» Borbotta, tirandomi per il braccio.
«Mio Dio, Ans, sta' calma!» Sussurro, cercando di stare al suo passo, dato che è molto più alta di me, poi con i tacchi!
Entra in classe e comincia a parlare in spagnolo. Rido nel vedere la faccia del professor Malik.
«Lewis, invece di ridere, traduci quello che ha detto la tua amica?» Mi sfotte.
Bastardo, ma bello.
«
Professore, io non studio spagnolo, tanto meno lo capisco!» Dico, imbarazzata.
Lui annuisce.
«Andate a posto. La prossima volta... giustificherete.» Dice, più convincendo sè stesso che noi.
«Mi dios!» Borbotta ancora Ans.
Non è arrivata mai in ritardo, a differenza mia. La prima volta in tanti anni di scuola.
«Allora, oggi interrogo per vedere come siete messi.» Dice, guardando il registro.
Ma quanto puoi essere bello? Sposami!
«
Noi siamo sedute.. se vuole vederci in altro modo ce lo dica..» Dicono quelle tre oche, sghignazzando.
Ora le uccido, giuro.
«Oh be', sì. Vi vorrei tanto vedere sospese per aria... con una corda al collo, però.» Ribatto, facendo ridere la classe.
«L'abbiamo chiesto al professore, non a te.» Ribattono, alzandosi.
«Puta! Sta' zitta! Penso valga anche per il professore! Chi è che vi sopporta? Solo i morti di figa!» Urla Ans, e si alza in piedi.
Non l'ho mai vista così.
«Ah, tu stai zitta, sporca spagnola.. o meglio, spagnoletta.» Ridono.
«Te voy a matar! Te estrangulo! Te arrancarè los ovarios!» Dice Anubis.
«Qualcuno sa cos'ha detto?» Chiede il professore, mordendosi il labbro.
Rimango incantata.
«Penso abbia detto che le uccide, in ogni modo possibile..» Rispondo, guardandolo.
Lui sorride scuotendo la testa.
«Muy bien! Lo haré!» Ribatte la mia amica, stringendo le mani in pugno.
«Okay, ora calma, Ans!» Dico, tirandola a sedere.
Lei esce dalla classe imprecando in spagnolo, con tutti che la fissano esterrefatti.
E' la tipica ragazza che sorride sempre e non si arrabbia mai. Solo pochi la conoscono imbestaliti - tra cui io -.
Guardo il professore: ha una camicia bianca sbottonata un po' e dei jeans.
E' irresistibile, caspita.
«Bene. Riprendiamo la lezione. Interrogo a... Nanais Lewis.» Dice.
Tutti ridono.
«Nana.» Ribatto, alzandomi. Lui alza le braccia a segno di resa e vado alla lavagna.
«Fai questo esercizio.» Borbotta, cercando quello giusto.
«Ma.. ma.. ma..» Provo a dire.
«Niente ma, fallo!» Mi rimprovera.
Lo guardo triste e trascrivo l'esercizio.
Ma cosa vuol dire questo? E questo?
«Nana, ce la fai?» Si lecca il labbro.
Ora muoio. Decedo. Resuscito.
«Ehm. Ma è a-arabo! Ins-insomma, guardi! Cosa vuol dire questo? E questo?» Domando, arrabbiata.
«Okay okay, ho capito. Vai dalla tua amica Ans.» Dice, aprendomi la porta.
«Non mi mette l'insufficienza, vero?» Chiedo, speranzosa. Alza gli occhi al cielo e mi chiude la porta in faccia.
«Ans?» Chiedo.
«O mi dios! Io le ammazzo!» Borbotta, mettendosi il mascara.
Glielo prendo dalle mani e me lo metto.
«Ti aiuto.» Dico semplicemente.
Il mascara mi faceva gli occhi.. più, accettabili, forse?
«Sei bellissima. Cosa intendi fare? Rimanere qua? Vamos in classe!» Dice, dandomi uno sculaccione.
Rido e ci avviamo là.
«Eccoci prof!» Dico entrando sorridendo. Lui mi guarda attentamente, poi distoglie lo sguardo.
«Accomodatevi.»

«Finalmente è finita!» Urla Ans, facendomi arrossire.
«Nana, vieni un attimo, per favore.» Dice Zayn.
«Mi dica professor Malik.» Sussurrò il suo nome con enfasi: che cogliona.
«Desidero che tu venga il doposcuola a fare ripetizioni, da me. Questo è il mio indirizzo. Prendilo come un aiuto per non farti bocciare.» Mi fa l'occhiolino ed esce dalla classe.
Vado a Ans ma, sfortunatamente, il bidello scivola nel bagnato e cade, facendo un "crack".
«O mi dios! Il bidello!» Ans si avvicina preoccupata.
L'altoparlante ci avvisa di andare in giardino. L'ambulanza prende Franck e lo porta via.
«Okay ragazze. E ragazzi. Abbiamo trovato un bidello molto giovane. Mi raccomando comportatevi bene: lui è Harry Styles. Un bidello di ventiquattro anni: perfetto! Grazie a tutti.»
Io e Ans ci prepariamo per palestra e poi ci dirigiamo là.
Come insegnante c'è sempre stato Louis Tomlinson. Un uomo molto bello.
Vedo che c'è anche il professore.
Mio Dio, sono in "culotte" e top, che vergogna!
«Nana, ci siamo solo noi in palestra: tutte le altre ragazze saltano quest'ora! Ed hanno ragione!» Borbotta Ans correndo.
Vedo i professori fumare e parlare.
«Ragazzi, eseguite una partita di pallavolo!» Urla Tomlinson.
«E ragazze!» Ribatto, offesa.
«Mi scusi, Lewis.» Mi manda un bacio e ride.
Sì, io ed il professore abbiamo fatto amicizia: lo amo - di bene -.
Facciamo le suqadre: io e Ans non siamo assieme.
«Ans, mi mancherai.» Dico, drammatica. Lei ride e incominciamo a giocare.
Un maschio fa una schiacciata - troppo forte - che mi arriva sul naso, e mi fa sanguinare.
Louis arriva subito.
«Dio, Nana, sei proprio imbranata: dovevi schivarla come avrebbe fatto una carota!» Dice, ridendo.
Sorrido e cerco di alzarmi, dato che sono caduta in terra.
Quel ragazzo si avvicina.
«Scusa, non volevo..» Dice.
Però gli amici ridono.
«Sai cosa me ne faccio delle tue scuse?» Ribatto, alzandomi, barcollando, e prendendo una palla.
«Vai a cagare, coglione.» Sussurro, nel mentre che gli lancio la palla proprio lì.
«Per tutti i peni!» Urla.
Mi aggrappo a Louis, dato che non riesco a vedere bene.
«Zayn, la porti in infermieria?» Chiede.
«Ti amo..» Sussurro sorridendo. Lui capisce e mi prende al volo, dato che svengo.

Mi trovo in ospedale, con mia madre che piange e Ans che battibecca con il professore - oddio - .
«Nais!» Urla quella psicopatica di mia madre.
«Mamma, Nana. Ciaao.» Dico imbarazzata.
«Tesoro, ormai tra tre giorni ci sono le vacanze di natale...»
Annuisco, pronta a tutto.
«Be', devo lavorare... quindi...»
«Oh, ma che novità. Come se ci fosse un Natale passato assieme.» Ironizzo.
"Fanculo".
«Aspetta, Nana. Dato che io non ci sono... be', ho fatto molta amicizia con il professore, e per aiutarti in matematica.. ti ospiterà lui.»
Rimango a bocca aperta.
Basita.
Con la bocca che tocca in terra.
«Mamma? Ti amo, lo sai?» Dico, abbracciandola.
«Per caso ti piace il professore?»
Lui mi guarda: divertito.
Ans mi guarda: sorridendo.
Mia madre mi guarda: omicida.
Okay, calibriamo le parole: mi piace la matematica, niente di più.
No no.
«Mamma, voglio un piccione.»
Dio, ma cosa c'entra, Nana? Cosa?
«Ehm.. Nanais Lewis non cambiare discorso con me!»
Guardo alle mie spalle ed il professore si è appena leccato un labbro.
Arrossisco e deglutisco rumorosamente.
«Mamma,- dico cercando di far sparire il rossore: -cara mammina. Non sono così... ingenua... da innamorarmi del professore qua presente Malik. Certo che no. Ma, so che se mi dovessero bocciare, mi taglieresti la gola, quindi... è per non essere bocciata, ecco.»
Vai Nana, vai così!
Addolcisce lo sguardo.
«Capisco, cucciolotta. Ora devo partire. Zayn,- lo guarda sorridendo: -ti porterà a casa, così prenderai la roba che ti serve. E per i prossimi giorni rimarrai a casa sua.»
«Ma devo andare a scuola.»
«No.»
"Uuh, un universo parallelo".
«Okay, non insisto. Professore, gli scaraventrerò le palle per tutto il Natale.» Sorrido imbarazzata.
«Nanais! Basta!- urlacchia: -Ciao tesoro. Arrivederci professore. Ciao Anubis!»
«Mi Dios! Mi chiamo Ans.» Borbotta la mia amica.
Rido e saluto mia madre.
Guardo il professore.
Ans esce dalla stanza. "Stronza, vie' qua, vie'!".
«Comunque, Nana, puoi chiamarmi Zayn.» Si china e mi da un bacio sulla guancia.
Arrossisco violentemente, e lui ride.
«Non puoi arrossire per ogni cosa che faccio! Immaginiamoci a letto!» Dice, sorridendo.
Arrossisco di nuovo: io, lui, letto, 69, mlmlml.
«Professore!» Riesco a battibeccare.
«Zayn.» Mi corregge.
Mi metto a pancia in giù e mi rilasso.
«Zayn..»Sussurro.
«Dimmi.»Dice.
«Io dovrei rimanere vestita così? Cioè, sono mezza nuda.»
«A me vai bene così..- tossicchia: -cioè, appena ti dimettono andiamo a prendere la roba.» Mi fa l'occhiolino e alzo gli occhi al cielo, per addormentarmi nuovamente.




Ponsi ponsi po po po.
Ho aggiornato, yee.
Ringrazio le ragazze che hanno recensito questa storia, love you so much(?)
Okay, mi dileguo.
Baci,
xx
 

I'M A NEW TEACHER.


"«Ciao, Nana. Sei veramente bella oggi. Vuoi sposarmi?»
«Oh, certo professore, certo!»
«Non chiamarmi professore, chiamami Zayn!»"
Oh no. Oh no. Oh no.
La sveglia ha interrotto il mio sogno.
Mi alzo, imprecando contro tutti e tutto - tranne il professore, ovviamente -.
Oggi ho le materie più emozionanti, a scuola: matematica, educazione fisica, e ora buca.
Sono felicissima! Oggi c'è matematica, ciò vuol dire Zayn Malik. Dio, sembro una bambina in crisi ormonali.
Indosso dei leggins neri e una canottiera - scollata, comprata con Ans - gialla.
Ci abbimo degli orecchini gialli e un cerchietto giallo, più le All Star basse, gialle.
Mi trucco: blush, correttore, BB cream, ombretto giallo,  e rossetto color carne.

«Ans!» Urlo andandola ad abbracciare.
«Hola beleza!» Urla, venendomi in contro.
Ha un tubino giallo, con delle scarpe col tacco gialle.
«Ma ci mettiamo d'accordo?» Sorrido io, ridendo.
«Por lo que parece!» Risponde.
La guardo stranita. Alza gli occhi al cielo e risponde: «Così sembra. O mi Dios, Nana, estudià un poco de spagnolo!»
Sorrido: «Quando avrò tempo... ora devo studiare matematica..» Mi mordo il labbro.
«Tu sei innamorata!» Urla, puntandomi un dito contro.
«Non esagerare, por lo diablos!» La sfotto, e scappo dentro scuola.
«Ans, perchè non c'è nessuno?» Chiedo spaventata.
«Mierda! Sono le otto e quaranta, diez minutos in ritardo!» Borbotta, tirandomi per il braccio.
«Mio Dio, Ans, sta' calma!» Sussurro, cercando di stare al suo passo, dato che è molto più alta di me, poi con i tacchi!
Entra in classe e comincia a parlare in spagnolo. Rido nel vedere la faccia del professor Malik.
«Lewis, invece di ridere, traduci quello che ha detto la tua amica?» Mi sfotte.
Bastardo, ma bello.
«
Professore, io non studio spagnolo, tanto meno lo capisco!» Dico, imbarazzata.
Lui annuisce.
«Andate a posto. La prossima volta... giustificherete.» Dice, più convincendo sè stesso che noi.
«Mi dios!» Borbotta ancora Ans.
Non è arrivata mai in ritardo, a differenza mia. La prima volta in tanti anni di scuola.
«Allora, oggi interrogo per vedere come siete messi.» Dice, guardando il registro.
Ma quanto puoi essere bello? Sposami!
«
Noi siamo sedute.. se vuole vederci in altro modo ce lo dica..» Dicono quelle tre oche, sghignazzando.
Ora le uccido, giuro.
«Oh be', sì. Vi vorrei tanto vedere sospese per aria... con una corda al collo, però.» Ribatto, facendo ridere la classe.
«L'abbiamo chiesto al professore, non a te.» Ribattono, alzandosi.
«Puta! Sta' zitta! Penso valga anche per il professore! Chi è che vi sopporta? Solo i morti di figa!» Urla Ans, e si alza in piedi.
Non l'ho mai vista così.
«Ah, tu stai zitta, sporca spagnola.. o meglio, spagnoletta.» Ridono.
«Te voy a matar! Te estrangulo! Te arrancarè los ovarios!» Dice Anubis.
«Qualcuno sa cos'ha detto?» Chiede il professore, mordendosi il labbro.
Rimango incantata.
«Penso abbia detto che le uccide, in ogni modo possibile..» Rispondo, guardandolo.
Lui sorride scuotendo la testa.
«Muy bien! Lo haré!» Ribatte la mia amica, stringendo le mani in pugno.
«Okay, ora calma, Ans!» Dico, tirandola a sedere.
Lei esce dalla classe imprecando in spagnolo, con tutti che la fissano esterrefatti.
E' la tipica ragazza che sorride sempre e non si arrabbia mai. Solo pochi la conoscono imbestaliti - tra cui io -.
Guardo il professore: ha una camicia bianca sbottonata un po' e dei jeans.
E' irresistibile, caspita.
«Bene. Riprendiamo la lezione. Interrogo a... Nanais Lewis.» Dice.
Tutti ridono.
«Nana.» Ribatto, alzandomi. Lui alza le braccia a segno di resa e vado alla lavagna.
«Fai questo esercizio.» Borbotta, cercando quello giusto.
«Ma.. ma.. ma..» Provo a dire.
«Niente ma, fallo!» Mi rimprovera.
Lo guardo triste e trascrivo l'esercizio.
Ma cosa vuol dire questo? E questo?
«Nana, ce la fai?» Si lecca il labbro.
Ora muoio. Decedo. Resuscito.
«Ehm. Ma è a-arabo! Ins-insomma, guardi! Cosa vuol dire questo? E questo?» Domando, arrabbiata.
«Okay okay, ho capito. Vai dalla tua amica Ans.» Dice, aprendomi la porta.
«Non mi mette l'insufficienza, vero?» Chiedo, speranzosa. Alza gli occhi al cielo e mi chiude la porta in faccia.
«Ans?» Chiedo.
«O mi dios! Io le ammazzo!» Borbotta, mettendosi il mascara.
Glielo prendo dalle mani e me lo metto.
«Ti aiuto.» Dico semplicemente.
Il mascara mi faceva gli occhi.. più, accettabili, forse?
«Sei bellissima. Cosa intendi fare? Rimanere qua? Vamos in classe!» Dice, dandomi uno sculaccione.
Rido e ci avviamo là.
«Eccoci prof!» Dico entrando sorridendo. Lui mi guarda attentamente, poi distoglie lo sguardo.
«Accomodatevi.»

«Finalmente è finita!» Urla Ans, facendomi arrossire.
«Nana, vieni un attimo, per favore.» Dice Zayn.
«Mi dica professor Malik.» Sussurrò il suo nome con enfasi: che cogliona.
«Desidero che tu venga il doposcuola a fare ripetizioni, da me. Questo è il mio indirizzo. Prendilo come un aiuto per non farti bocciare.» Mi fa l'occhiolino ed esce dalla classe.
Vado a Ans ma, sfortunatamente, il bidello scivola nel bagnato e cade, facendo un "crack".
«O mi dios! Il bidello!» Ans si avvicina preoccupata.
L'altoparlante ci avvisa di andare in giardino. L'ambulanza prende Franck e lo porta via.
«Okay ragazze. E ragazzi. Abbiamo trovato un bidello molto giovane. Mi raccomando comportatevi bene: lui è Harry Styles. Un bidello di ventiquattro anni: perfetto! Grazie a tutti.»
Io e Ans ci prepariamo per palestra e poi ci dirigiamo là.
Come insegnante c'è sempre stato Louis Tomlinson. Un uomo molto bello.
Vedo che c'è anche il professore.
Mio Dio, sono in "culotte" e top, che vergogna!
«Nana, ci siamo solo noi in palestra: tutte le altre ragazze saltano quest'ora! Ed hanno ragione!» Borbotta Ans correndo.
Vedo i professori fumare e parlare.
«Ragazzi, eseguite una partita di pallavolo!» Urla Tomlinson.
«E ragazze!» Ribatto, offesa.
«Mi scusi, Lewis.» Mi manda un bacio e ride.
Sì, io ed il professore abbiamo fatto amicizia: lo amo - di bene -.
Facciamo le suqadre: io e Ans non siamo assieme.
«Ans, mi mancherai.» Dico, drammatica. Lei ride e incominciamo a giocare.
Un maschio fa una schiacciata - troppo forte - che mi arriva sul naso, e mi fa sanguinare.
Louis arriva subito.
«Dio, Nana, sei proprio imbranata: dovevi schivarla come avrebbe fatto una carota!» Dice, ridendo.
Sorrido e cerco di alzarmi, dato che sono caduta in terra.
Quel ragazzo si avvicina.
«Scusa, non volevo..» Dice.
Però gli amici ridono.
«Sai cosa me ne faccio delle tue scuse?» Ribatto, alzandomi, barcollando, e prendendo una palla.
«Vai a cagare, coglione.» Sussurro, nel mentre che gli lancio la palla proprio lì.
«Per tutti i peni!» Urla.
Mi aggrappo a Louis, dato che non riesco a vedere bene.
«Zayn, la porti in infermieria?» Chiede.
«Ti amo..» Sussurro sorridendo. Lui capisce e mi prende al volo, dato che svengo.

Mi trovo in ospedale, con mia madre che piange e Ans che battibecca con il professore - oddio - .
«Nais!» Urla quella psicopatica di mia madre.
«Mamma, Nana. Ciaao.» Dico imbarazzata.
«Tesoro, ormai tra tre giorni ci sono le vacanze di natale...»
Annuisco, pronta a tutto.
«Be', devo lavorare... quindi...»
«Oh, ma che novità. Come se ci fosse un Natale passato assieme.» Ironizzo.
"Fanculo".
«Aspetta, Nana. Dato che io non ci sono... be', ho fatto molta amicizia con il professore, e per aiutarti in matematica.. ti ospiterà lui.»
Rimango a bocca aperta.
Basita.
Con la bocca che tocca in terra.
«Mamma? Ti amo, lo sai?» Dico, abbracciandola.
«Per caso ti piace il professore?»
Lui mi guarda: divertito.
Ans mi guarda: sorridendo.
Mia madre mi guarda: omicida.
Okay, calibriamo le parole: mi piace la matematica, niente di più.
No no.
«Mamma, voglio un piccione.»
Dio, ma cosa c'entra, Nana? Cosa?
«Ehm.. Nanais Lewis non cambiare discorso con me!»
Guardo alle mie spalle ed il professore si è appena leccato un labbro.
Arrossisco e deglutisco rumorosamente.
«Mamma,- dico cercando di far sparire il rossore: -cara mammina. Non sono così... ingenua... da innamorarmi del professore qua presente Malik. Certo che no. Ma, so che se mi dovessero bocciare, mi taglieresti la gola, quindi... è per non essere bocciata, ecco.»
Vai Nana, vai così!
Addolcisce lo sguardo.
«Capisco, cucciolotta. Ora devo partire. Zayn,- lo guarda sorridendo: -ti porterà a casa, così prenderai la roba che ti serve. E per i prossimi giorni rimarrai a casa sua.»
«Ma devo andare a scuola.»
«No.»
"Uuh, un universo parallelo".
«Okay, non insisto. Professore, gli scaraventrerò le palle per tutto il Natale.» Sorrido imbarazzata.
«Nanais! Basta!- urlacchia: -Ciao tesoro. Arrivederci professore. Ciao Anubis!»
«Mi Dios! Mi chiamo Ans.» Borbotta la mia amica.
Rido e saluto mia madre.
Guardo il professore.
Ans esce dalla stanza. "Stronza, vie' qua, vie'!".
«Comunque, Nana, puoi chiamarmi Zayn.» Si china e mi da un bacio sulla guancia.
Arrossisco violentemente, e lui ride.
«Non puoi arrossire per ogni cosa che faccio! Immaginiamoci a letto!» Dice, sorridendo.
Arrossisco di nuovo: io, lui, letto, 69, mlmlml.
«Professore!» Riesco a battibeccare.
«Zayn.» Mi corregge.
Mi metto a pancia in giù e mi rilasso.
«Zayn..»Sussurro.
«Dimmi.»Dice.
«Io dovrei rimanere vestita così? Cioè, sono mezza nuda.»
«A me vai bene così..- tossicchia: -cioè, appena ti dimettono andiamo a prendere la roba.» Mi fa l'occhiolino e alzo gli occhi al cielo, per addormentarmi nuovamente.




Ponsi ponsi po po po.
Ho aggiornato, yee.
Ringrazio le ragazze che hanno recensito questa storia, love you so much(?)
Okay, mi dileguo.
Baci,
xx
   
 
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