Libri > Harry Potter
Segui la storia  |      
Autore: laviatraversa    15/07/2013    2 recensioni
Alla fine di una guerra, chi sta peggio sono coloro che sono ancora vivi. Possono piangere i cari persi in battaglia, cercare di ricostruire le loro esistenze oppure lasciarsi corrodere dall'apatia; in ogni caso, la loro vita non sarà mai più la stessa. Draco ed Hermione appartengono, chi per un motivo chi per l'altro, ad una quarta categoria: quelli che non capiscono, non razionalizzano, non elaborano i fatti accaduti. Per loro la guerra non è ancora finita e si aspettano che da un momento all'altro la Morte corra a reclamarli. Non sono riusciti a passare oltre.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Salve a tutti, gentili lettori.
Scrivere il prologo non è mai stato facile per me, perché dare inizio a una storia secondo me è un po’ come trovare il padre perfetto per i propri figli. Bisogna fare attenzione, perché poi
non si può tornare indietro.
Cosa posso dirvi? Questa long mi frulla per la testa da un po’ di tempo, ma solo oggi ho finito di raccogliere il coraggio necessario a “metterla su carta”.
Come avrete potuto notare nella sezione Harry Potter, questa storia è una Draco/Hermione; è una coppia che adoro, ma che ha mille motivi per non esistere. L’unico che ha a suo favore, però,
per me è più che sufficiente.
Avrete notato anche il rating arancione, suppongo. Ebbene, per una volta ho deciso di lasciare spazio anche alla parte “erotica”, diciamo, di una relazione.
Ma dovrete aspettare. Non so quanto questa fic sarà lunga – né se saprà darmi qualche soddisfazione –, ma voglio prendermi il giusto tempo per far affezionare (di amore non si parlerà tanto presto) questi due ragazzi.
Fanfiction con innamoramento lampo e sesso sfrenato ne abbiamo già lette a sufficienza, no? Non sto dicendo che farò la differenza, ma nel mio piccolo voglio provarci. Grazie per l’attenzione, ci si vede di sotto.

Buona lettura,
egoica

 

 

Somewhere,
somehow
0. Prologo
 

 

Il soffitto della sua camera non era mai stato così interessante; Draco lo fissava con circospezione, chiedendosi se in quel bianco uniforme si celasse il segreto che gli avrebbe permesso di accorciare la sua attesa.
Narcissa si era recata al Ministero di nella prima mattina, scortata da una coppia di anziani auror – “
è una questione di sicurezza”, gli aveva spiegato –, per un colloquio “urgentissimo e da svolgersi il più presto possibile”, come aveva scritto il nuovo Primo Ministro Shacklebolt nella missiva che lui stesso aveva avuto l’onore di leggere. Draco sperava solo che sua madre non tornasse a casa con un’espressione peggiore di quella che indossava dal giorno dell’incarcerazione di Lucius. Non avrebbe potuto sopportarlo.

 

VVV

 

L’orologio da polso segnava ormai mezzogiorno: sua madre non era ancora tornata e lui non sapeva più come mantenersi calmo.
Nelle tre ore precedenti aveva immaginato ogni possibile esito di quell’incontro, tenendosi sempre sul
pessimistico andante. D’altronde, perché mai le cose sarebbero dovute migliorare? Suo padre era rinchiuso ad Azkaban dopo aver perso il processo un mese prima, sua madre non era più quella di una volta – soffriva tanto, lui poteva sentirlo – e il loro nome, il loro prestigio e la loro influenza erano stati dimenticati. Scomparsi nel nulla.
Quando era piccolo aveva sempre stato fiero del cognome che portava, dal quale si faceva precedere orgogliosamente. Quando era piccolo era anche stato il bambino più felice del mondo: era amato, coccolato, viziato.
Sereno.
Ora invece, solo per colpa di un
piccolo, stupidissimo errore, aveva perso l’onore e non aveva idea di dove andare a cercarlo. Si sentiva smarrito.
Per la prima volta, davanti a una fetta di pane – che costituiva il suo pranzo poiché non sapeva cucinare e
tutti gli elfi domestici erano stati liberati – si concesse il lusso di pensare un po’ a sé stesso, alla sua vita e al suo risentimento. Draco voleva davvero molto bene a suo padre – era sempre stato una sorta di modello di riferimento per lui –, ma non riusciva a non biasimarlo per le scelte avventate e sbagliatissime che aveva fatto.
I maghi di nascita, gli osannati Purosangue erano certamente un tipo di mago più
perfetto, più completo. Ne era sempre stato convinto ed era quasi sicuro che non avrebbe mai cambiato idea. Ma allora perché avevano perso quella dannatissima guerra? Perché maghi come suo padre erano state sconfitte come se niente fosse da mezzosangue come Potter? Perché l’unico ad aver avuto una morte dignitosa era stato Piton, che di puro nel sangue non aveva proprio niente? Altre cento domande affollavano la mente di Draco, ma lui non era sicuro di voler trovare le risposte. Lo spaventavano a morte.
Sentì il portone d’ingresso chiudersi con un tonfo e il ticchettio delle scarpe di sua madre sul marmo del salone.
Istintivamente riportò lo sguardo sull’orologio che teneva al polso.

Erano le cinque e mezza.
Tutti i suoi dubbi erano improvvisamente scomparsi e aveva trovato le risposte che non voleva cercare; erano molto più che spaventose.

 

Un buon mago è colui che usa
la magia a fin di bene.

Lui non l’aveva mai fatto.

 

VVV

 

«Posso conoscere il motivo di tanto nervosismo?».
Narcissa Black era sempre stata una donna elegante, distinta e posata. Non aveva mai permesso che niente –
e nessuno – fosse in grado di intaccare la sua pacatezza, ma quella volta non era capace di decretare quanto suo figlio fosse lontano dal farlo. Era tornata pochi minuti prima e sapeva che quello che avrebbero dovuto affrontare non era il discorso più leggero del mondo, ma proprio non si sarebbe mai aspettata tali reazioni da parte di Draco: un momento prima era calmo, rilassato e apatico. Draco non era mai apatico, non lo era mai stato. Il momento dopo, invece, era furioso, aggressivo. Draco non era mai aggressivo, non lo era mai stato. Non con lei.
Narcissa chiuse gli occhi e inspirò profondamente, cercando le parole giuste, ma fu preceduta.
«Tanto nervosismo? Prova a negarmi il diritto di essere nervoso, mamma. Sei sparita per ore. Sai benissimo che non siamo visti bene e che ogni mago di questo mondo ci vuole sulla gogna;
mi sono preoccupato per te».
Narcissa poté chiaramente percepire le sue difese cadere una ad una e, per una volta, decise di essere completamente sincera con suo figlio. Non lo avrebbe protetto con le sue parole, per una volta. Non gli avrebbe fornito uno scudo dietro il quale proteggersi.
«Questa non è più casa nostra, Draco», affermò decisa.
«Cosa significa? Questa è sempre stata casa nostra».
«Non lo sarà più. Il Ministero l’ha requisita per pagare i debiti che tuo padre ha contratto per aiutare il Signore Oscuro».
«Si sono già presi la sua esistenza, gli hanno tolto la sua famiglia. Non ha pagato abbastanza?», domandò Draco.
«I pagamenti affettivi, se vuoi chiamarli così, non sono sufficienti quando si parla di galeoni. Di montagne di galeoni, nel nostro caso».
«Perché è stato così stupido? Perché ci ha ridotti così?»
Lo schiaffo vibrò per qualche secondo nell’aria.
Draco portò una mano sul viso, sconvolto.
Bruciava.
«Non osare un’altra volta dare a tuo padre dello stupido, Draco. E adesso fila in camera tua a preparare le valigie. Partiremo domani mattina stesso. Il Ministro è stato così gentile da trovarci un’altra sistemazione. In un quartiere babbano, ma è sempre meglio che finire in mezzo a una strada».
«
Ti odio! E scorda che io viva in mezzo a degli sporchi babbani. Piuttosto vado a fare l’elemosina in Diagon Alley».
«So che adesso non puoi capire», asserì Narcissa più dolcemente, «ma molte volte la vita ci riserva degli imprevisti e sta a noi decidere se coglierne
solo il lato negativo.»
«E quale sarebbe il lato positivo, mamma? Io proprio non riesco a trovarlo».
«Sono sicura che lo troveremo, Draco. Fino a quando stiamo insieme io e te, possiamo considerarci più fortunati della maggior parte dei nostri amici».

 

VVV

 

Harrison Road1.
Draco fissò il cartello all’ingresso della strada con astio; tutto, dai piccoli fiorellini color carta da zucchero ai caratteri eleganti della scritta, gli faceva desiderare di appiccare un incendio e tornare a Malfoy Manor.
A casa.

 

1piccolo omaggio ai Beatles, in particolare a George Harrison.
 

 

N.D.A.
Salve un’altra volta, carissimi.
Se siete giunti sino a leggere le note dell’autrice, significa che trovate interessante –
e allora non posso che essere felicissima – o vomitevole – e allora la mia autostima vacilla – questa storia.

Scommetto che la maggior parte di voi mi sta odiando in questo momento; a inizio pagina vi prometto una Dramione e poi di Hermione – che direi è necessaria – nemmeno l’ombra. Che dire, volevo illudervi un pochino.
Farà la sua apparizione nel prossimo capitolo, non disperate, ma almeno per adesso voglio concentrarmi maggiormente su Draco, perché è lui quello che, per così dire, “va un po’ aggiustato”. Sicuramente avrete notato le sue riflessioni e ancor di più il fatto che resta sostanzialmente della sua idea.
Se uno ha un’idea per diciassette anni, mica può cambiarla in un giorno. Non trovate? Gli serve tempo e, forse, un po’ d’aiuto.
Narcissa è strana – so che lo state pensando –, ma non mi è mai piaciuta l’immagine che troppo spesso si dà di lei. Certo, è una donna che ha subito un’educazione molto rigida, ma perché bisogna escludere a priori che non ami suo figlio incondizionatamente? Lucius è al fresco e ancora non so cosa fare con lui. Voi cosa mi consigliate? Lo facciamo uscire di prigione? *ride*
Adesso devo proprio scappare – in realtà ho finito le parole –, ma spero di risentirvi con il prossimo capitolo.
Chi ha piacere di contattarmi su facebook, mi trova sul profilo
Egoica Efp; chi invece ha piacere di contattarmi su twitter, sappia che non ci entro mai (lol).
A presto,
egoica

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: laviatraversa