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Autore: _Ash    15/07/2013    2 recensioni
JACK_X_JAMIE
La compagnia si era sistemata in giardino attorno ad un fuoco caldo e scoppiettante, mentre stavano preparando i marsh mallow da arrostire.
Jamie continuava ad agitarsi sul posto e la sorellina, notandolo, gli prese la mano e lo guardò con i suoi grandi occhi smeraldini, cercando di trasmettere tutta la calma e la comprensione di cui disponeva e lui ricambiò con un sorriso, stringendogli forte la mano.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jack Frost, Jamie, Sophie, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: Triangolo
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XMAS SNOWFLAKES
LOVE <3


JACK_X_JAMIE




Era la sera del 25 Dicembre e nella cittadina di Burghess, tutti erano in festa.
Quell’anno a casa Bennet, vi erano riuniti parenti che da anni non si vedevano, e Jamie aveva convinto sua madre ad invitare anche i suoi amici per non finire la serata annoiato.
Lui e Sophie, sua sorella, stavano addobbando e preparando casa da una settimana, correndo per i negozi con la madre in cerca degli addobbi giusti, comprando provviste che bastessero per tutti gli invitati e cercando di sistemare la casa.
A causa di tutto quel da fare, Jamie non aveva potuto pensare alla cosa più importante di tutte, una cosa per la quale avrebbe dovuto impiegare molto tempo e cura, invece si era ritrovato alla sera di Natale nel panico totale.

Gli invitati erano ormai arrivati e a ogni squillo di campanello, Sophie correva alla porta e il solito rituale di saluti, delle annotazioni di quanto fossero cresciuti i piccoli Bennet, di baci e abbracci, continuò a ripetersi per circa mezz’ora, finchè non arrivarono gli amici di Jamie, considerati la salvezza della serata.
Eccoli entrare dalla porta di casa, Pippa, i fratell Claude e Caleb, Monty e Cupcacke.
A Sophie e a Jamie piaceva stare in famiglia, nulla da ridire, ma quel natale avrebbero voluto passarlo tra i loro coetanei, e non a sentire i soliti discorsi dei grandi.
Ma c’era anche un altro motivo, lo stesso per cui Jamie ora iniziava ad essere davvero agitato.
Quell’anno ci sarebbe stato un invitato speciale in vesti speciali, un ragazzo che tutti conoscevano, ma solo loro potevano “vederlo”.

La compagnia si era sistemata in giardino attorno ad un fuoco caldo e scoppiettante, mentre stavano preparando i marsh mallow da arrostire.
Jamie continuava ad agitarsi sul posto e la sorellina, notandolo, gli prese la mano e lo guardò con i suoi grandi occhi smeraldini, cercando di trasmettere tutta la calma e la comprensione di cui disponeva e lui ricambiò con un sorriso, stringendogli forte la mano.
“Sophie?”
“Si?”
“Io,ecco…Non ho preso nessun regalo per Jack…” gli disse infine.
Lei stava per rispondergli, quando Claude attirò la loro attenzione urlando “Sta arrivando Jack!!” e i due fratelli spostarono lo sguardo verso l’alto, mentre piccoli fiocchi di neve iniziarono a cadere sovrapponendosi a della neve precedentemente caduta, e un urlo di gioia e liberazione ruppe il loro da fare, mentre i ragazzi scalpitavano sul posto battendo le mani riconoscendo l’artefice di tale baccano.
L’ospite speciale era finalmente arrivato.
Davanti a loro planò dolcemente un ragazzo dagli occhi blu che spizzavano sfacciataccine e dolcezza accompagnati da un sorriso solare, capelli bianchi e ribelli, felpa blu contornata da ghirigori gelati, shorts marroni adornati con degli elastici a risaltare il fisico snello, finendo con delle caviglie magre e i piedi nudi.
“Ciao Jack!” lo salutarono tutti in coro correndogli incontro tranne Jamie, Sophie e Pippa, mentre Frost veniva cirondato da pacche sulle spalle e auguri di buon natale.
Nonostante la loro età, tutti erano quasi incantati da Jack Frost e dagli altri guardiani, ma di rado si facevano vedere.

Al vedere Jack, Jamie fu assalito da una felicità immensa, sostituita subito da panico per la vergogna e per la mancanza del regalo. Senza pensarci si alzò e si avviò dentro casa sperando di non essere visto, ma la sorella gli prese la giacca e lo bloccò, costringendolo con un occhiata a sedersi e a stare tranquillo.

Pippa osservò tutto dal suo angolino mentre stava tirando fuori i dolci per la serata, ma la sua attenzione era rivolta ad altro e la sua testa era altrove: Vedendo la paura nel suo amico e le guacie imporporate per l’arrivo del guardiano, il suo cuore ebbe un altro colpo.
‘A Jamie piace Frost.’
Non si poteva negare il contrario, ormai era evidente come il freddo pungente che si percepiva quella sera… o forse era solo il suo cuore a sentire freddo e non il calore dell’amore?

Jack notò con tristezza che Jamie non gli era corso incontro a salutarlo, ma lo salutò con un sorriso  che fece emozionare Jamie e nel frattempo assalire ancora dall’agitazione.
‘E ora cosa faccio?’
“Ciao Jamie!” lo salutò il guardiano, sededosi vicino a lui, atto che fece imporporare il giovane ancora di più, costringendolo in un mutismo assurdo, mentre la sorella continuava a dargli pacche col gomito, ma lui non reagiva.

La serata iniziò arrostendo le caramelle, mentre Jack iniziò a raccontare qualche marachella che aveva combinato a Nord e agli altri guardiani, facendoli arrabbiare non poco e facendo divertire la combriccola: perfino Jamie e Pippa si misero a ridere, coinvolti dalla giovialità del guardiano.
“…Si! E poi mentre Nord dormiva, gli ho dipinto la faccia con i colori degli Yeti, che ovviamente stavano mettendo a soquadro l’intero edificio, così li ho portati nella tana di Calmoniglio e quando li ha visti non ha restitio nel provarli su qualche centinaio di uova…” e tutti ridevano, mentre le ore passavano.

Per quanto si stesse divertento, notò un cerco distacco in Jamie e la cosa lo iniziava a preoccupare, nn sapendo come comportarsi: Per 300 anni era rimasto isolato dal mondo e con le faccende umane non era abituato, così provò a fare una cosa che Jamie aveva provato a fare con lui giorni prima.
Terminò il suo racconto e chiese, per spostare l’attenzione altrove, come stessero procedendo le vacanze, e così, facendosi coraggio, prese la mano calda di Jamie tra la sua, provocando dei brividi e risvegliando gli ormoni del ragazzo il quale ebbe un sussulto e rimase immobile come una statuta a quel contatto improvviso, non avendo il coraggio di guardare Frost, il quale si guardava intorno facendo finta di niente, mentre le sue guancie nivee prendevano un colore piu roseo e rosso.

Sophie disperata cercava di ridestare il fratello maggiore, così gli diede un pizzicotto e lui d’istinto strinse la mano a quella del guardiano, voltandosi verso di lui e lui fece stessa cosa e i loro occhi s’incrociarono per qualche secondo, mescolandosi tra loro: l’azzurro e il marrone, marrone e azzurro.
Il cuore di entrambi iniziarono a battere forte e subito spostarono lo sguardo confusi.‘Perché sono così agitato? E perché Jamie è così strano? È arrabbiato con me?’ s’interrogò Frost.

Pippa osservò tutto con la coda dell’occhio e si impose di non guardarli più, ma gli risultava faticoso: Era da sempre innamorata di Jamie e si perdeva ogni volta a vederlo e ad ascoltarlo…era così spensierato, felice, vivace e carino.
Ma lui aveva solo occhi che per Jack e la cosa la faceva star male.

Ormai tutti si erano accorti del contatto tra il guardiano e Jamie, ma cercarono di evitare l’argomento:
Jamie continuava a negare di fronte all’evidenza per paura di essere giudicato, che era follemente innamorato del guardiano, ma era evidente come il sole ormai, l’avevano capito tutti: la domanda era, Jack aveva capito? Lui ricambiava i suoi sentimenti? Avevano affrontato l’argomento? E Pippa?
Già, c’era anche la loro amica che soffriva a vederli insieme e a sentire Jamie parlare sempre e solo di lui.

Apparentemente la serata procedeva bene, ma in realtà molti erano assorti nei loro pensieri…
“Chi mi aiuta a scaldare la cioccolata?” chiese Monty guardando gli amici e Cupcake si offrì di aiutarlo.

“Hey!” sussurrò Frost nell’orecchio dell’amico e questi si voltò di scatto balbettando
“S-si? D-dimmi Jack…”
Lui lo scrutò attentamente come a voler leggere nel suo animo attraverso i suoi occhi, intrappolandolo in uno sguardo da cui Jamie non riusciva a scappare.
“…Sei strano stasera, che ti prende?” chiese senza mezzi termini.
“N-no, sto bene…” mentì lui.
Jack assunse un aria seccata e spostò lo sguardo altrove e anche la sua mano che fino a poco prima teneva quella del ragazzo.
‘Mi ha mentito.’
In quel momento passò Claude porgendo una tazza di cioccolata calda fumante a tutti che la presero volentieri, tranne Pippa e Jamie.
“Vuoi del the caldo?” chiese la sorellina e lui annuì.
“Io vado a fare del the caldo, Pippa, vuoi venire a darmi una mano?” chiese e lei annuì, felice di togliersi per un po’ dai suoi pensieri.

In cucina le due ragazze erano indaffarate a lavare delle tazzine impolverate e a mettere su dell’acqua per il te.
“Stai bene?” chiese Sophie a Pippa conoscendo già la risposta.
“In realtà…no.”
“Immaginavo. E’ per via di Jamie, vero?”
Lei annuì arrossendo lievemente.
Ormai lei era la sua confidente, nonostante avesse meno anni era molto sveglia, dolce e comprensibile.
“Lo sai, sto male a vederli insieme sorridenti. Quando siamo insieme mi riserva più attenzioni, sorride e per un attimo mi sembra di rivedere il bambino che era. Sorridente, e sempre pronto a credere a tutto. E’ così ingenuo. Ed è proprio una delle tante cose che adoro di lui…” disse queste parole con sguardo sognante, guardando in un punto impreciso fuori dalla finestra, mente Sophie la osservava e notò il suo sorriso triste.
“Non so cosa ci sia tra lui e Jack, ma…perché non gli riveli una volta per tutte i tuoi sentimenti? Così potrà rendersi conti dei suoi…” propose infine.
“No, lui è innamorato di Lui, e io non posso fare nulla. Aspetterò e cercherò di dimenticarlo.” Disse guardando l’acqua che ormai bolliva e spense il gas.
“Era tutto più semplice quando eravamo bambini.” Disse più a se stessa che non alla sua amica.
“Stai tranquilla e cerca di goderti la serata,ok? Dopotutto è Natale!” disse in tono felice, cercando di tirarla su di morale e lei annuì.
“Hai ragione Sophie, ora usciamo e cerchiamo di divertirci!”
Le due amiche uscirono con delle tazze di the al mandarino e biscotti variegati e tutti ne presero una manciata volentieri.
“Jamie, vieni detro un attimo? La mamma ti vuole parlare.” Lo chiamò la sorella e lui la seguì fino in cucina.

“Be?” chiese infime ritrovandosi infine in cucina con la sorella che lo guardava storto a braccia conserte.
“Ascoltami bene Jamie Bennet: stasera sei troppo insicuro e strano, non sei te stesso. Cerca di riprenderti accidenti!
Chiudi gli occhi, fai un bel respiro profondo, conta fino a dieci e voglio che tu esca da quella porta e confessi una volta per tutte tutto quello che senti per Lui, e hai capito a chi mi riferisco…
“…Cosa??” il fratello era visibilmente scosso, non solo per la sicurezza e il tono quasi autoritario della sorellina che in quel momento sembrava una mamma che sgrida il proprio figlio per aver combinato un guaio, ma dalle parole della stessa: doveva fare cosa?? Confessare tutto a Jack?
“Cioè dovrei dirgli che non ho un regalo per…” ma la sorella lo bloccò
“Non solo per il regalo,scemo! Ma dirgli cosa provi, perché è palese che ti piace!”
Lui divenne rosso e si limitò a stare zitto, spostando il suo sguardo sul tavolo della cucina.
“Guardami!”
Lui alzò lo sguardo verso di lei intimidito.
“Stai facendo soffrire più di una persona stasera…cerca di divertirti e torna il Jamie che noi tutti conosciamo.
Per il regalo…sono sicura che ti verrà in mente una bella improvvisata.” Disse facendogli l’occhiolino e Jamie assunse subito un'altra posizione: la schiena dritta e lo sguardo sicuro.
“Bravo fratellone!” disse avviandosi alla porta, poi si voltò a guardarlo ancora:
“Io credo in te…ok?” e uscì dalla porta della cucina, lasciandolo imbambolato nel suo posto.

Quelle ultime parole avevano scosso il povero Frost che si era ritrovato ad ascoltare la loro conversazione.
Il suo cuore batteva forte, mentre mille domande e mille pensieri iniziarono a vorticare nella sua mente.
“Jamie è innamorato di qualcuno…” sussurrò con un tono confusionario, spostando il suo sguardo sui ragazzi seduti attorno al fuoco a qualche centimetro di distanza.
Chi poteva essere? Si chiese arrossenso.
Con tristezza non sapendo come spiegarselo, si ritrovò a pensare a Jamie insieme a Pippa o a qualche altra ragazza, mentre si avviava verso il falò per paura di essere scoperto.
Jamie si sedette di nuovo al suo posto e Jack inconsapevolmente, prese posto accanto a lui, anche se una parte di lui avrebbe voluto sedersi da un'altra parte.
Il ragazzo iniziò allora a ricordare le loro marachelle fatte tutti insieme, coinvolgendo un po’ alla volta tutti i ragazzi a raccontare, a ridere e a scherzare.
“Ragazzi…è l’ora dei regali!” urlò Cupcacke tutta eccitata iniziando a frugare in borsa in cerca di questi ultimi.
Tutti estasiati inziarono atirare fuori i loro regali e Jamie piombò di nuovo nel panico, guardando la sorella.
“Regali?” chiese Jack guardando tutti i ragazzi alzarsi e cercandosi per scambiarsi i regali, finchè davanti ai suoi occhi un Peluche di pezza fece la sua comparsa, ma non era un semplice peluche: Jack lo riconobbe subito. Era lo stesso coniglietto che li aveva fatti incontrare, lo stesso a cui Jamie aveva chiesto una prova dell’esistenza del coniglietto di pasqua.
Lo guardò confuso e lo prese in mano, girandoselo tra le mani, poi alzò lo sguardo e i suoi occhi incrociarono quelli di Jamie, rosso in viso e felice.
“Buon Natale Jack. Purtroppo non ho potuto prenderti un regalo vero e proprio ma questo coniglietto significa molto per me…e…ed è solo l’anticipazione del moi regalo vero e proprio !” disse timido gesticolando e spostando lo sguardo da Jack al peluche.
“…A me pare un orsetto!” ripose lui.
“Ma no, è un coniglio, vedi?”  e Jack scoppiò a ridere vedendolo infastidito.
“Haha, scusa ma…non assomiglia per niente a Calmoniglio!” scherzò lui.
“Non deve somigliargli per forza.”
I due si misero a ridere e Sophie li guardò di sfuggita e non potè non fuggirgli un sorriso compiaciuto.
“Anch io ho un regalo per voi…per tutti voi!” urlò attirando l’attenzione su di se il guardiano, spiccando un salto per aria.
“Mettetevi comodi signore e signori, lo spettacolo sta per iniziare!” annunciò e tutti si misero naso all’insù incuriositi più che mai.
Jack allora iniziò a roteare il suo bastone come una majorette, mentre il vento si alzava accompagnandolo nelle sue piroette e fiocchi di neve iniziarono a vorticare intorno a lui via via formando delle sagome che i ragazzi riconobbero quasi subito
“Quella è…” iniziò Claude
“…la fata del dentino!” finì la frase Pippa.
I fiocchi di neve riprodussero un pupazzo della guardiana che poi esplose e ne uscì proprio la fata volteggiando vanitosa sopra di loro, provocando stupore e felicità nei ragazzi, mentre battevano forte le mani chiamandola.
La stessa cosa successe con Sandy, Nord e Calmoniglio; tutti si materializzarono come per magia davanti a loro e tutti gli andarono incontro con impetuosità.
“Sandy!!” lui fece un inchino e con la sabbia magina fece comparire tanti animali fantastici.
“Babbo Natale!!”
“Let’s Snow!!” urlò pieno di gioia, facendo cadere un pacco incartato per ognuno dei ragazzi.
“Il coniglio di pasqua!!”
“Salve gente!” salutò lanciando il suo boomerang che al suo passaggio fece comparire tante uova colorate.
Sophie si commosse nel vedere il coniglio e gli corse incontro piangendo di felicità.
“In fondo è sempre piccola..” disse Jamie con tenerezza guardandola stringerlo forte, mentre Jack gli atterrò di fianco, appoggiandosi alla sua spalla.
“Già…guardali come sono felici!” e Jamie a quell’affermazzione non potè non percepire un messaggio tra le righe.
“Jack c’è…una cosa che dovrei dirti…”
‘Deve dirmi una cosa? A me?’
Il guardiano ero confuso e triste, perché aveva intuito che probabilmente gli avrebbe detto che c’era una ragazza che gli piaceva e che non avrebbe avuto più tempo per lui.
Lui sentiva un affetto prodondo nei suoi riguardi, e al solo pensiero di perderlo, lo fece sprofondare nella paura e in un senso di vuoto.

Jamie fece un respiro profondo, pronto ad affrontare la dura prova a cui si stava preparando da tempo. Non poteva più indugiare e ripensando alle parole della sorellina, prese più coraggio e iniziò il suo discorso, guardando dritto negli occhi il guardiano, mentre l’adrenalina gli saliva alle stelle, il rossose si faceva più evidente e il cuore batteva a mille nel petto come a voler uscire.
“Mi dispiace essere stato freddo e distaccato nei tuoi confronti stasera, ma la verità è che avevo paura…Si, paura perché pensavo ti arrabbiassi per il fatto che non ti avevo preso un regalo, paura perché la mia confessione potesse turbarti e allontanarti da me e…”
“Quale confessione?” lo interruppe assumendo un aria allarmata.
Il povero Jamie non riuscì più a guardarlo negli occhi ghiacciati, così spostò lo sguardo a terra, ma anche vedendo la neve non lo aiutava neanche un po’.
“Tu…tu…” iniziava ma poi si bloccava, mentre Jack lo guardava con aria confusa.
“…Tu?”
Jamie non continuò la frase ma si avvicinò a Jack, il quale rimase immobile e quando il ragazzo posò le sue labbra sulle sue sbarrò gli occhi fissandolo, mentre lui con la lingua cercava di aprirgli le labbra per cercare la compagna e il guardiano si fece trasportare da quel gesto inaspettato e voluto, si, perché una parte di lui gli stava sussurrando che anche lui lo avrebbe sempre voluto ed ora tutte le risposte erano chiare, tutti i tasselli combaciavano: ecco cosa provava per Jamie,
era a lui che doveva confessare i suoi sentimenti, ecco perché di tutte quelle attenzioni verso di lui, il rossore nelle sue guancie, la sua timidezza, il suo comportamento…
‘Jamie è innamorato di me…’  si trovò a pensare mentre continuavano a baciarsi un po’ impacciati e quella consapevolezza gli fece riempire il cuore di felicità, ora tutta la tristezza, i dubbi erano svaniti, sostituiendo l’amore per lui la consapevolezza di quella nuova scoperta.
Il suo cuore l’aveva sempre saputo che anche lui era innamorato di Jamie, eppure non sen’era mai accorto veramente…
Quando Jamie si staccò guardò il guardiano impaurito di averlo spaventato e sperò che non scappasse via, ma lui gli lanciò uno dei suoi sorrisi e gli diede un altro bacio sulla labbra.
“Questo per me è il regalo più bello che abbia mai ricevuto.” Sussurrò Jack, facendo diventare paonazzo il ragazzo.
Si presero la mano e guardarono insieme i loro amici mentre chiaccheravano e scartavano i regali e tra la folla videro la piccola Sophie fare l’occhiolino ai due e Jamie la sentì pronunciare:
“Tel’avevo detto che avresti rimediato al regalo di natale!”

Lui annuì sorridendogli, mentre in lontananza Pippa osservò le loro mani intrecciate e i loro sorrisi da innamorati e capì: ora si appartenevano e non potè trattenere un sorriso, seguito da una lacrima che scacciò subito, cercando di pensare che ora erano felici e che presto anche lei lo sarebbe stata con qualcuno.

“Quindi ora, siamo…” iniziò Jack nascondendo la sua spavalderia e sicurezza.
“Mi piaci quando fai il timido, sai?” confessò Jamie vergogandosi a morte, ma Jack si mise a ridere.
“E io adoro quando arrossisci!” le guace di Jamie erano talmente rosse che ormai sembravano essere diventate il suo colore naturale.
“Si, quindi ora…siamo…”
In quel momento arrivò Sandy che disegnò tanti cuoricini attorno a loro e tutti applaudirono esclamando un “Era ora!” o “Evviva Jack e Jamie!” facendo riempire di risate Frost e facendo vergognare da morire il suo ragazzo, Jamie.
“Direi che è ufficiale!” Commentò il guardiano giocherellando con il bastone e stringendo ancora di più la mano del suo compagno.






Siete arrivati fino alla fine?? Complimentoni!! XD
Ok, questa sarebbe una one shot da scrivere a natale, la sera sotto le coperte calde, e non d’estate XD
Ma che ci volete fare, ho un ispirazione continua e non posso fare a meno di scrivere XD haha! L’aver trovato il poster delle 5 leggende poi, di certo non aiuta a non scrivere XD <3
Ok,non è gran chè, ma noto alcuni miglioramenti e rileggendola anche molte ma molte cose da migliorare -.-
Spero che qualcuno si soffermi a leggere non sono     questa, ma anche la mia prima Hot fic “Snowflakes that speak of Love” mi piacerebbe davvero sapere cosa ne pensate e in cosa posso migliorare ^ ^
Un saluto e buone vacanze a tutti voi ^^

Kaity-chan    
   
 
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