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Autore: bad me    15/07/2013    2 recensioni
un Draco solo.. terribilmente solo.. che sa di aver preso la decisione migliore ma che non sopporta le conseguenze. Come farà?? riuscirà a trovare nuovamente il coraggio per prendere la decisione migliore per lui? e se il trio lo aiutasse?
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hermione Granger, Pansy Parkinson, Ron Weasley | Coppie: Blaise/Pansy, Draco/Harry, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Passarono alcuni secondi e poi accade l’impossibile…

-Aspetta!!- forse non si rese conto neanche lui di averlo detto. Rimase a guardare le coperte come se guardarle e accarezzarle lo calmasse.

-Dimmi..-

-Io.. non.. cioè.. io.. tu.. emm.. io.. – balbettò insicuro lui

Harry lo guardò interrogativo, quel comportamento non era da Draco, lui era sempre fiero, era sempre quello freddo che non si faceva prendere dalle emozioni, che sapeva sempre come comportarsi, indipendentemente dalle situazioni.

Quindi Harry decise di rimettersi a sedere, sapeva che il biondo non voleva rimanere solo, ma era troppo orgoglioso per ammetterlo, soprattutto con lui.

Però fece finta di niente, non gli domandò niente, già era abbastanza per Draco, non voleva appesantirli la giornata, era un grande passo per lui. Prese una rivista che era appoggiata al comodino e si sistemò meglio sulla poltrona, facendo finta di non essere in infermeria con il nemico di sempre.

Draco lo guardò, e costatò che era strano che il moro si comportasse così con lui, che lo aveva sempre trattato male, ma lo apprezzò, perché il ragazzo seduto accanto a lui aveva capito, aveva capito di cosa aveva bisogno e di cosa non riusciva a fare, chiedere aiuto. Per questo si chiese, quante persone riescono a capire una muta richiesta!?

Ma con Harry c’era poco da stupirsi, lui era così, era sempre disposto ad aiutare una persona in difficoltà, per il suo orgoglio grifondoro.

Ma c’era molta differenza tra il suo orgoglio e quello di Harry, ovviamente era l’opposto, ma infondo anche i due ragazzi erano l’opposto.

Il suo orgoglio era terribile, perché lo portava sempre a decisioni sbagliate, tendeva sempre a proteggersi, certo ultimamente aveva fatto la decisione giusta, ma ora che aveva l’opportunità di avere delle persone accanto, lui cosa faceva?! Si proteggeva, perché era troppo poco Malfoy chiedere aiuto.

L’orgoglio di Harry invece, era buono, perché lui faceva le cose seguendo il cuore, seguendo l’istinto, a lui non interessava cosa pensassero gli altri, lui agiva per le proprie idee. Il suo cuore gli diceva cosa fare e lui ubbidiva, e ora gli stava chiedendo di aiutare il suo nemico di sempre perché era solo.

Questo pensiero ferì il biondo, perché non voleva essere visto da Harry come un cucciolo bastonato, che aveva bisogno di aiuto perché troppo debole, non voleva essere il solito ragazzo che il moro aiutava, non voleva essere visto come uno dei tanti. Voleva essere aiutato solo nel caso che Harry vedesse qualcosa in più, voleva essere aiutato perché era Draco Lucius Malfoy, non perché era uno dei tanti bisognoso di aiuto.

Ma cosa poteva fare?! Il moro lo odiava, lo aveva sempre fatto e ora lo aiutava solo perché vedeva che era solo.

Draco doveva rassegnarsi all’idea di essere uno dei tanti che Harry aiutava per il suo buon senso, e questo portava ad una nuova cosa, alle cose che sapeva fare meglio, scappare, nascondersi e proteggersi.

L’unica cosa che poteva fare era allontanarlo, fargli capire che lui stava bene così, che non aveva bisogno del suo aiuto, che era stato bravo, aveva recitato la parte del ragazzo bravo, ma che ora poteva bastare.

Ma il biondo voleva questo? Sul serio? No, non era per niente vero. Lui non voleva allontanarsi da Harry, lo voleva vicino anche se era solo un’illusione, anche se Harry lo faceva per recitare quella parte da bravo ragazzo. Draco aveva bisogno di Harry, anche se non lo ammetteva.

Passarono un’ora in silenzio, Harry stava dando tempo a Draco, anche se voleva chiedergli un sacco di cose, come il motivo della sua solitudine, a cosa pensasse, perché non voleva aiuto, perché non cercava di ricrearsi la sua reputazione, perché..

-Cosa vuoi sapere?- chiese annoiato il ragazzo sdraiato sul lettino intento a fissare il soffitto.

- I-io.. cosa? Cioè io non..-

-Dai su, si vende lontano un miglio che vuoi chiedermi qualcosa- si girò a guardare Harry e sorrise, sinceramente, era buffo vedere l’altro con quella faccia dubbiosa, da chi vuole sapere, ma non sa come chiedere senza sembrare indiscreto.

-Approfittane, potrebbe essere l’ultima tua occasione di sapere- continuò divertito.

-Io mi chiedevo, emm.. come mai oggi eri da solo? Anzi mi correggo come mai ultimamente sei sempre da solo? Cosa è successo? Cioè so cosa è successo, ma come mai non stai reagendo? Non è da te.. come mai non hai chiesto aiuto? Io, cioè noi..-

Non finì la frase perché Draco aveva iniziato a ridere di gusto, non rideva così da tanto tempo, era così buffo.

In faccia di Harry gli si dipinse un enorme punto interrogativo, ed inclinò la testa per far intendere ancora di più il suo dubbio sull’accaduto.

Draco tossì un po’ per riprendersi e poco dopo si ricompose e ritornò serio.

-Emm.. Sai com’è per noi Serpeverde il coraggio ha un suo prezzo- disse fingendo un sorriso.

-Per quello che vale, hai fatto la scelta migliore-

-Lo so.- ecco, era ritornato quello di sempre, quello freddo, che allontanava tutti. Ma cosa si aspettava? Ci aveva provato ad essere meno orgoglioso, aveva provato ad aprirsi, almeno con lui, ma il suo orgoglio era troppo forte.

-Ascoltami. Tu stai soffrendo perché non ti è rimasto più niente e io ti posso capire più di chiunque altra persona, ma sul serio hai fatto la scelta migliore a venire dalla nostra parte. Adesso hai l’opportunità di essere veramente te stesso, di essere ciò che vuoi essere. Non sarà facile certo, ma se vuoi puoi contare su di noi, su di me.- calcò l’ultima parola, perché ci teneva particolarmente.

Possibile essere così cretini? Possibile non accettare un aiuto? Possile non accettare quell’aiuto da Harry? Cavolo si stava parlando di Harry, del Golden Boy, dello sfregiato. Draco lo aveva sempre ammirato, odiato ma ammirato.

C’era qualcosa di più di ammirazione? Oh certo che si, e Draco sapeva esattamente cos’era, anche se non dirlo e facendo finta di non capre era più facile. Sapete non è da tutti i giorni accettare un sentimento che non si sa dove collocare, che non si è mai provato, un sentimento così estraneo, così estraneo a lui.

Lui era cresciuto in una famiglia senza amore, senza nessun tipo di sentimento. Per questo come faceva a accettare e comprendere quello che succedeva?!

Draco guardò un po’ Harry facendoli capire che lui aveva compreso ed aveva apprezzato il suo gesto, ma che ora era il momento di fare i conti con se stesso, che doveva rimanere solo per riflettere.

Ed Harry capì, si alzò, ma prima di uscire posò una cosa sul lettino.

-È molto importante per me, mi ha aiutato nei momenti difficili. Spero che aiuti anche te. Ci vediamo Draco.- sorrise apertamente ed uscì dall’infermeria lasciando da solo uno sconvolto biondo.










Grazie a tutti coloro che hanno commentata e hanno messo la storia tra le preferite/seguite ecc.. grazie di cuore.
ecco un altro capitolo, fatemi sapere cosa ne pensate!
un baciooo
  
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