Scusate! Prima del prologo vorrei dire un paio cose.
1)Non sono un fan dei 1D e non sono un haters, ma ho letto qualche FF su di loro e mi sono ispirata perchè i personaggi erano già delineati nella realtà. Spero che le directioners non me ne vogliano se uso i loro idoli come protagonisti della mia FF.
2)Molti dei personaggi sono inventati (One direction esclusi, ovviamente xD). I protagonisti non sono prettamente i ragazzi inglesi, ed anche in questo caso spero che le directioners non restino deluse.
Detto questo, vi saluto e spero vivamente che la mia prima FF vi piaccia. E, se avete un attimo, e se in quell'attimo, per purissimo caso, il vostro mouse capitasse sul tasto "inserisci una recensione", non vi mangierei mica ;)
A presto, 
Tizia!

*PROLOGO*

Lo guardo.
E’ così… Ripugnante.
Come si fa strada tra le ragazzine che lo guardano con occhi adoranti, come scherza con i suoi amici della faccia di una ragazza che è lì accanto a loro. Ma non ha quel pudore che ogni persona sulla faccia della terra dovrebbe avere?
E’ evidente che quando il nostro signore ha distribuito la vergogna lui era in bagno. E probabilmente stava baciando la sua ragazza. Anche lei ne è completamente priva. Se così non fosse non si bacerebbero per i corridoi della scuola, sulle scale, nei bagni, sui divanetti, nelle aule..
Mi fa solo schifo. Ovunque tu vada, te lo trovi davanti.
Incrocia il mio sguardo e mi fa una delle sue solite battutine:
-Questa sera alle otto da me? – Mi chiede, ridendo.
-Se proprio insisti.. - Gli rispondo, tanto per vedere come reagisce.
-Seriamente? – Dice, incredulo, fermandosi di scatto.
-No, scherzavo. – Scoppio a ridere. – Davvero hai creduto che una come me potesse uscire con uno come te? – Aggiungo, con una faccia schifata. Lo confesso, erano settimane che preparavo questa battuta. Faccia schifata e risata comprese. Avevo aspettato che si accorgesse che sono l’unica ragazza del terzo anno che non si è ancora portato a letto, avevo aspettato che capisse che non ero interessata a lui, avevo atteso con pazienza che la sua battuta nei miei confronti diventasse routine quotidiana. E per concludere avevo provato decine di volte allo specchio la faccia da fare, la risata.. Tutto.
Mi ero anche registrata per sentire il tono della mia voce. Volevo che fosse tutto perfetto.
Volevo semplicemente che il suo primo rifiuto pubblico lo sentissero anche in Alaska, che lui ci rimanesse malissimo e che io potessi avere la rivincita. Non so ancora su che cosa, ma era una mossa che avrebbe di sicuro giocato a mio favore.
Forse conviene che entri a scuola. Vorrei avergli fatto una foto, ma la faccia delle ragazze che gli muoiono dietro è stata più che sufficiente.
Bene, caro, carissimo Zayn.
Questo è solo l’inizio.