Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: S h i n d a    15/07/2013    4 recensioni
Non avevano fatto nulla di male, davvero.
Allora perché si trovavano lì?
Semplice, il popolo voleva giustizia.

Crossover con gli Hunger Games.
[Spoiler per chi non ha visto Inazuma Eleven Go Chrono Stone.]
Genere: Azione, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Incidente.
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 


Ormai il gruppo di Shindou e quello di Tenma si erano uniti.
Certo, avevano dei problemi a doversi spostare in nove senza farsi notare, ma erano avvantaggiati per i turni notturni.
Più o meno una persona montava il turno di notte una volta ogni quattro giorni –essendo due ad ogni ronda- e ci si poteva riposare più facilmente.
Era tarda sera ormai, la mezzanotte era scoccata da qualche secondo e Taiyou ed Akane erano lì a fissare le stelle.
«Ah» sospirò la ragazza «se solo Shin-sama si accorgesse di me.»
L’amico la guardò sorridendo e rivolse un’occhiata alla radura di fronte a loro.
«Forse» iniziò col dire «forse l’allenatore Endou ci salverà, potremmo vivere la nostra vita felici, potremmo avere una famiglia.»
Quello era il suo più grande sogno, dopo anni e anni chiuso in quell’ospedale voleva solamente poter vivere con la persona che amava in una casa tutta loro.
Chissà se Yuuichi avrebbe accettato; lo avrebbe anche fatto guarire, avrebbe pagato lui l’operazione e poi…
Un urlo lo distrasse dai suoi pensieri.
«Che succede?!» Esclamò.
Akane era sconvolta e, tremando, indicò una foschia di alberi alle loro spalle «veniva da lì!»
Taiyou si sentì trapassare da una terribile sensazione «Akane, va’ a svegliare Shindou, io controllo cosa è successo.»
«E se l’assassino ti attaccasse?»
«Non ti preoccupare, in questi Hunger Games vogliono solo una morte al giorno.»
«Ma ancora il cannone non è scattato, quella persona non è ancora morta!»
«… va bene. Farò attenzione a non farmi uccidere, però voi non vi azzardate a raggiungermi se prima non si sente un colpo di cannone, okay?»
Akane con le lacrime agli occhi annuì e corse dai compagni a svegliarli, nel mentre Taiyou prendeva un coltello e si avviava nella direzione dalla quale era scaturito l’urlo.
 
 
L’arancione fece molta attenzione a non far rumore e d’un tratto si ritrovò una scena a dir poco ripugnante.
Kinako era totalmente ricoperta di sangue ed era accasciata ad un albero, sembrava fosse svenuta.
Rei era di fronte a lei con in mano un coltello, pronto a dare il colpo di grazia.
«Fey… Promettimi che lo difenderai» la ragazzina aveva inclinato la testa nella direzione di Taiyou, sembrava quasi che stesse parlando con lui, ma era impossibile, cioè non poteva sapere che lui era lì.
«Ti prego… sei sempre stato molto gentile con me, Tenma mi aveva detto che eri simpatico… faceva bene a definirti un ‘sole’, proprio come dice il tuo nome… ti chiedo solo quest’ultimo favore, fa’ in modo che non accada nulla a mio figlio…»
«”Faceva bene a definirti un ‘sole’, proprio come dice il tuo nome…”» pensò Taiyou «aspetta, ma si sta veramente rivolgendo a me!»
Rei guardò prima l’albero nel quale era –dietro- nascosto il ragazzo, poi Kinako.
«Stai delirando.»
«Sto conversando…»
«Con il nulla.»
«Probabile» una fitta le fece scappare un gemito di dolore.
 
«Forza, uccidimi, ti prego.»
 
Un colpo di cannone.
 
 
 
Asurei era finalmente tornato a casa dopo una stancante giornata, durante la quale, aveva provato a convincere i cittadini a metter fine a questi stupidi giochi.
«È questo quello che volete? Veder morire dei ragazzini di nemmeno quindici anni?»
Lì la folla si era zittita… forse, in fondo, aveva ragione.
Però…
«Mio figlio e mio marito sono stati uccisi in quella assurda guerra per il potere! Io voglio giustizia!» Aveva urlato una signora, e la gente si era ri-convinta che quello che stessero facendo fosse giusto.
 
Stanco, si lasciò cadere sul divano e accese la televisione, ormai parlava solo degli Hunger Games.
«Kinako Nanobana, il difensore della Raimon Jr. High è rimasta uccisa da Rei Rukh, centrocampista e capitano della Perfect Cascade.»
Asurei fissò la televisione come se fosse impazzita, no, non poteva essere morta, ero solo un brutto sogno, tutta quella situazione era un brutto sogno.
Ora avrebbe aperto gli occhi e si sarebbe ritrovato sua moglie e il suo bambino accanto a sé che gli sorridevano.
Aprì gli occhi ed una lacrima gli solcò il volto.
Un urlo disperato provenne dall’abitazione Rune.
 
 
«Quindi… Kinako è morta e ad ucciderla è stato Rei?» Domandò per l’ennesima volta Shindou, incredulo.
Taiyou annuì.
«Sicuro che abbia solo detto a Rei di ucciderla, nient’altro?»
Annuì per la seconda volta, anche se meno convinto.
Aveva preferito saltare la parte dove lei gli si rivolgeva chiedendogli di proteggere suo figlio.
«…»
«…»
«Forza, riposati.»
L’ex-capitano lo guardò quasi con sguardo compassionevole «deve essere stato terribile… intendo, vedere qualcuno morire… tutto quel sangue.»
Annuì per la terza volta.
«Sicuro di stare bene?» Si azzardò a dire Akane.
«Sì. Mai stato meglio.»
 
 
«Quindi Gillis, quanto manca?» Borbottò scocciato Saryuu mentre osservava una lucertola dimenarsi dalla sua stretta sulla coda.
«Poco. Prima però, devo aspettare che arrivi un paracadute.»
«Come fai ad esserne così sicuro che arriverà?»
«Sono riuscito a mettermi in contatto con i miei compagni di squadra, grazie ai nostri poteri.»
«Sei un genio! Posso farlo anch’io! Posso parlare con il mio Fey anche quando è a cercare cibo!» Lasciò la presa all’animaletto e sorrise.
«Non ti azzardare, mi basta doverti vedere ventidue ore su ventiquattro» disse Fey tornando vittorioso con della frutta e qualche animale morto.
«Perché solo due ore?»
«Cosa intendi con “Perché solo due ore?”, dovresti essere abbastanza grande per formulare una frase di senso compiuto, non trovi?»
Saryuu sbuffò roteando gli occhi al cielo «Intendevo dire, non mi vedi solo per due ore?»
«Sì genio, impiego due ore al giorno per trovare del cibo.»
Gli occhi dell’albino si illuminarono «questo vuol dire che… mi vedi anche nei sogni! Sapevo mi amassi ma non fino a questo punto!»
«Va’ al diavolo Saryuu!» Gli urlò contro Fey imbarazzato da quell’ultima affermazione.
 
 
«I MIEI COLTELLI» strillò -con tutto il fiato che avesse in gola- Beta.
Rei la guardò con sguardo vacuo, poi tornò a fissare Zanark.
«Ti ripeto la domanda: Dove sei stato stanotte?»
Rei non rispose.
«Senti» il verde chiuse gli occhi e cercò di calmarsi «vorrei evitare di distruggerti; è la seconda volta che scompari durante la notte senza dir nulla, esigo una risposta.»
Il robot continuò a non rispondere ma questa volta estrasse un coltello da una tasca della sua giacca.
Era totalmente ricoperto di sangue.
«Il mio colt-»
«SILENZIO» tuonò Zanark afferrando l’arma «sei stato tu ad uccidere una persona stanotte?»
«Sì.»
«Pff. Impossibile» borbottò Beta, invidiosa.
«Almeno lui si è reso utile» gli rispose l’altro.
«E sentiamo. Come è possibile che non si sia sporcato di sangue?»
«È vero, non hai nemmeno una macchia.»
«Mi hanno mandato dei vestiti nuovi stamattina.»
«Dove sarebbero quelli che hai usato questa notte?»
«Dietro quella roccia.»
In effetti era vero, dietro il grande masso dove era solito sedere Rei, si vedeva un pezzo di quella stoffa che dovevano essere stati i suoi vecchi abiti.
«Mi devo ricredere su di te» sorrise sadico il verde.
 
 
«Un altro sparo di notte… » borbottò Kurama «che diamine, potrebbero uccidere di giorno e non di notte, così potrei fare almeno un’ora di sonno.»
«Potrebbero non uccidere…» mugugnò Hamano ancora con la montatura degli occhiali di Hayami.
«Ti spaventi di un colpo di cannone?» Lo prese in giro Kariya.
«No. Non sono io. È lui» ringhiò Kurama indicando il piccolo Hikaru «non fa altro che piangere ad ogni morte, sta diventando insopportabile.»
Masaki fissò il più piccolo con aria preoccupata «davvero piangi?»
Il viola avrebbe voluto sotterrarsi, era apparso un debole davanti a Kariya, un’altra volta.
«Perché non mi hai detto niente?» Continuò a chiedere non vedendo arrivare la risposta.
«N-Non è niente di importante… Davvero…»
«Smettetela di amoreggiare e andiamo avanti» gracchiò scocciato il blu.
«Non stiamo amoreggiando!» Gli urlò di rimando il numero 15 nel mentre l’altro arrossiva ancor di più.
 
 
Ormai si era fatta sera.
Quel dannato stratega era comparso in cielo per la quinta notte di fila e mostrava i caduti.
Alpha, Hayami, Meia, Tsurugi e Kinako.
 
 
«Oh, è morta Kinako» commentò atono Hamano fissando quelle immagini in cielo.
Dannazione, quanto gli mancava Hayami.
Gli mancava quel suo pessimismo, quel suo continuo piagnucolare, ogni volta che lo vedeva spaventato –ovvero sempre-  provava tenerezza.
«Tanto mi faceva antipatia, era troppo simile a Tenma, già mi basta lui come babbeo della squadra» parlò Kurama.
«Non dovresti parlare così del capitano! E non si offendono i morti» ribadì arrabbiato Hikaru.
 
 
Gillis guardò sorridente il cielo.
Per quanto poteva essere straziante vederla lì, era l’unico momento dove poteva rivedere il volto della sua amata Meia.
Girò un po’ la testa per vedere chi fosse la persona morta quella notte.
No. Non poteva essere.
Kinako.
L’albino si voltò di scatto verso Fey che dormiva tranquillo poggiando la testa sulle cosce di Saryuu.
Quest’ultimo gli rivolse uno sguardo triste e tornò a guardare il “piccolo coniglietto” –soprannome inventato da lui- e gli poggiò un leggero bacio sulla fronte.
«Non permetterò che ti facciano del male.»
Gillis fissò il cielo «Vedi Kinako? Saryuu vuole molto bene a tuo figlio. Certo, a volte è spericolato e fa’ l’idiota ma tutto questo è dovuto perché comportandosi così, potrà sempre vedere il sorriso di Fey.»
 
 
 
Nonostante quei volti fossero scomparsi, Taiyou continuava a fissare il punto nel quale Kinako era scomparsa.
 
 
 
«Ti prego… sei sempre stato molto gentile con me, Tenma mi aveva detto che eri simpatico… faceva bene a definirti un ‘sole’, proprio come dice il tuo nome… ti chiedo solo quest’ultimo favore, fa’ in modo che non accada nulla a mio figlio…»
 
Erano tutte frasi sconnesse, avevano poco senso messe insieme,ma cosa ci si poteva aspettare da una persona che stava per morire?
 
Nel mentre rifletteva su quelle parole sentì qualcosa di doloroso al petto, come… come un senso di colpa.
Lui poteva salvarla, lei era ancora viva.
Lei gli aveva pure rivolto la parola, forse lei si aspettava veramente che lui la salvasse.
Sarebbe bastato così poco, doveva solamente saltare fuori dagli alberi, distruggere quel robot e prendere Kinako per portarla in salvo.
Sì, poi Asurei gli avrebbe mandato una possibile medicina.
 
Asurei.
 
Di certo ora lo odiava.
Era colpa sua se Kinako era morta.
Solo colpa sua.
 
«Ehi, Taiyou?» Una voce lo chiamò «stanotte montiamo la guardia io e Kirino, vai a riposare» gli sorrise l’ex-capitano.
Taiyou annuì e si avviò lentamente verso il suo sacco a pelo.
 
Quella notte non riuscì a fare sogni tranquilli.
Si ritrovò in una stanza bianca con macchie di sangue qua e là.
«È colpa tua se sono morta, solo colpa tua. Mi avrai sulla coscienza.»
«Io… io non volevo!»
«Bugiardo! Ti ho chiesto aiuto e sei scappato!»
«No! Non sono scappato, io…»
«Hai ragione, non sei scappato. Volevi vedere la mia morte, riderne anche!»
«No! Non è vero!»
«Ti faccio vedere io cosa si prova morire.»
«No, aspetta… cosa… AAAAH!»
 
 
Intanto Yuuichi era stato portato in quel folle futuro.
Gouenji gli aveva dovuto dire che suo fratello era rimasto ucciso, gli aveva dovuto spiegare tutto.
Il malato era scoppiato a piangere, poi aveva chiesto al più grande di portarlo lì.
Voleva seguire anche lui quei giochi.
Non gli aveva spiegato il motivo a Gouenji ma, voleva saperne di più su Taiyou.
Ecco, ora lo stava fissando nel mentre si agitava nel sonno.
«Cosa avrà mai?» Si ripeteva in mente preoccupato.
Gli Hunger Games gli avevano portato via suo fratello, non avrebbe potuto sopportare anche la perdita del suo unico amore.
 
 
«Fey…» mugolò Saryuu appena il ragazzo aprì gli occhi.
«Saryuu…» sbadigliò il verde.
«Ti devo dire una cosa…»
«Lo stai già facendo.»
«È una cosa seria.»
Fey smise di stiracchiarsi e rivolse tutta la propria attenzione all’albino, non l’aveva mai visto così serio.
«Parla.»
«Kinako è morta» sibilò il più piano possibile.
«Smettila con questi scherzi di cattivo gusto!» Urlò leggermente preoccupato l’altro.
«Non è uno scherzo…»
«Ho detto di smetterla!» La preoccupazione in lui cresceva sempre più, sapeva che Saryuu non avrebbe mai scherzato su una cosa del genere ma sperava che tutto questo fosse finzione.
L’albino non disse più una parola, preoccupato allora Fey guardò in modo supplichevole Gillis, il quale si limitò ad abbassare lo sguardo.
«Quindi… quindi non è uno scherzo…»
Stava per scoppiare a piangere quando il ragazzo-scimmia gli si lanciò addosso in quello che per altra gente sarebbe stato un placcaggio, invece era un tenero abbraccio.
«Ora puoi piangere se vuoi, ma sappi che per ogni lacrima che cadrà io ti terrò stretto ancor di più.»
 
 
Taiyou aprì gli occhi di botto e si ritrovò i suoi compagni attorno.
«C-Che succede?»
«Stavi… stavi piangendo…» Midori gli indicò il volto e lui s’accorse che era umido.
«Oh.»
«Sicuro di stare bene? Da quando hai visto Kinako morire, sembri un’altra persona» gli fece presente Tenma.
«Non vi preoccupate, sono solo un po’ stanco, posso andare al lago a sciacquarmi la faccia?»
«Va bene, ti accompagno io» si fece avanti Shindou.
«NO» non sapeva nemmeno da dove gli fosse uscito quel tono di voce così spaventato «no, preferisco andare da solo.»
«Taiyou, meglio che…»
«Vi prego…»
«Va bene, ma se entro dieci minuti non torni, qualcuno ti verrà a cercare.»
 
 
«Finalmente solo…» mormorò.
«Tu! Sei stato tu ad uccidermi non Rei! Tu mi potevi salvare invece hai preferito rimanere e non intervenire» da dove proveniva questa voce?
«C’è nessuno?»
«È tutta colpa tua!»
Taiyou si lasciò cadere sulle ginocchia e portò le mani ai capelli.
«Vattene!»
«No, ti tormenterò fino alla morte!»
«Sto… sto impazzendo. Aiuto…»
 
 
«Ehi voi» Kurama attirò l’attenzione su di sé «vado a procurarmi del cibo, cercate di non farvi uccidere in mia assenza.»
E così rimasero in tre, anzi in due.
Da quando Hayami era morto, Hamano era sempre lì a deprimersi, sembrava quasi un automa.
«Forse la mia, non era solo una grande amicizia, forse io lo amavo…» borbottò il moro stringendo sempre più gli occhiali dell’amico defunto.
«A volte mi fa’ pena» gli confessò Hikaru a Kariya.
 
 
«Signore.»
«Sì?»
«Questo ragazzo, sta impazzendo.»
«Come si chiama?»
«Taiyou Amemiya.»
«Mh.»
«È il caso di doverlo fare fuori?»
«…»
«… Signore?»
«Sì?»
«Do… dobbiamo uccidere il ragazzo?»
«… No. Piuttosto, fate comparire un arco con delle frecce lì al lago.»
«Ma è dove c’è il ragazzo.»
«Appunto.»
«Bene, vado subito a mettere l’arco nell’arena.»
Lo stratega sorrise.
 
 
«Devi morire.»
«NO!»
«Devi morire.»
«Io vivrò!»
«Devi morire.»
«Smettila!»
«Devi morire.»
Taiyou si ritrovò al lago.
«Non ricordo di essere arrivato qui…»
«Certo, eri impegnato a parlare con me.»
«No… ma tu non sei nessuno, sto delirando, sto impazzendo!»
«Davvero perspicace.»
«Chi sei tu?»
«Qualcuno.»
Un’immagine di Kinako ricoperta di sangue gli apparve davanti agli occhi.
«K-Kinako!»
«Kinako? Che diamine stai dicendo?» Quella Kinako gli stava parlando.
«Lasciami in pace! So di aver sbagliato, ti prego, lasciami in pace!» Iniziò ad indietreggiare.
«Non capisco a cosa ti riferisci.»
Guardò per terra disperato e trovò un arco.
«Ehi amico, cosa vuoi fare con quell’arco?» Kinako continuava  a parlargli.
Sistemò una freccia nell’arma.
«Lasciami in pace!»
La freccia colpì in pieno cuore Kinako che cadde senza vita sul terreno, nel mentre il ragazzo iniziava a vedere sfocato quindi sbatté le palpebre diverse volte.
 
BOOOM.
Il colpo di cannone.
 
Taiyou riaprì gli occhi, ora, davanti a lui non c’era la ragazzina.
 
«K-Kurama! No… che cosa ho fatto…» 











♦♣Angolo Autrice♥♠

SONO TORNATA. SI. PER VOSTRA SFORTUNA SONO TORNATA. 
Non so da dove iniziare. ;w;" 
Mi spiace per non aver continuato questa fic per diversi mesi ma ho dovuto parecchio da fare con esami (no, non erano di terza media/maturità/università) e gare.
Finalmente ora sono libera e non faccio nulla tutta la giornata. c: 
È dalle 11.45 che scrivo questa schifezza e mi dispiace per aver fatto impazzire totalmente Taiyou, in fondo è uno dei miei preferiti. ç_ç 
Ho voluto anche far notare una possibile HamaHaya sono troppo adorabili insieme sdfgffdg e siccome io Taiyou lo shippo solo con Yuuichi, Taiichi per voi. A_A" 
L'ho riletta solo una volta e di fretta, non so, probabilmente mi sarà scappato qualche errore di battitura o di ortografia o verbi totalmente sbagliati, ma okay.
Probabilmente -come avrete visto- non riuscirò a pubblicare un capitolo al giorno perché ancora devo iniziare tuuutti i compiti delle vacanze, e ne ho davvero tanti. çç 

Un ringraziamento speciale va a: 

•X3CamillaXD che mi ha convinto a crearla e postarla oggi. (Volevo farlo in questi giorni, perché oggi mi seccavo. -?-) 
•Alle musichette deprimenti di HetaOni che aiutano a scrivere cose tristi e strappalacrime. (?) 
•Al mio non far nulla tutto il giorno. A_A 

Shindou_Takuto

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: S h i n d a