Ed è questa la consapevolezza che sono costretto ad afferrare, contro la mia volontà. Una consapevolezza che, forse, potrebbe aiutarmi ad uscire fuori dal caos in cui sto vivendo, ma che non fa altro che trasportarmi sempre più in basso, facendomi annegare in una voragine che si ripiega su sé stessa inveendo su di me, anima innocente ma troppo strana, troppo diversa, per appartenere a un mondo dominato dalla razionalità e dalla logica della scienza, un mondo dove l’animo umano non può essere altro che uno sfondo, rimanendo incastrato dietro una coltre di interessi ferrei, indiscutibili. Materiali.
Ed è per questo che io non ne farò mai veramente parte.