Ormai Zappa, Angus e Borchia avevano percorso molta strada, e cominciavano a vedere le montagne all'orizzonte.
Si accamparono in mezzo a delle sterpaglie bruciacchiate.
-Hai una mappa del Regno?- Chiese Zappa.
Angus prese un foglio dalla borse e glielo porse.
-Genio, non credi che per me sia un po' troppo piccola?- Ribattè il gigante aggrottando le sopracciglia.
Angus sbuffò.
-Che hai? Non parli?- Zappa prese Angus per la collottola e lo posò sul palmo di una mano. -Dai, cosa c'è che non va?-
-Siamo in ritardo sulla tabella di marcia.-
-Ma no, ma no, ma che dici? Saremo in ritardo di un giorno o due.-
-E ti sembra poco, considerando che dobbiamo superare ancora una catena montuosa? ... Specialmente, io non ho la più pallida idea di dove si trovi questa specie di magico santuario, o cos'è... non so neanche cosa stiamo cercando.-
-Vedrai, ce la faremo. Non ti abbattere e riposati. Se arriviamo in tempo o no, è un problema mio.- Lo rassicurò il gigante, posandolo in terra.
-Ne sei sicuro?-
-Ho mai detto bugie? E, in ogni caso, dove siamo?-
-Se non mi sbaglio, domani mattina arriveremo alle montagne, se partiamo all'alba.- Il volto di Angus si era fatto pensoso.
-Non credo che tu ti sbagli. Ed ora DORMI.-
“Forse è meglio dargli ascolto.” Pensò Angus, prima di cadere in un sonno profondo.
Si svegliarono un'oretta prima dell'alba. Una brezza gelida spirava sopra le loro teste, costringendo Zappa a camminare controvento.
Mano a mano che i nostri eroi si addentravano tra le montagne, la brezza si trasformò in vento, al vento si aggiunsero fiocchi di neve e foschia, che rendevano il cammino sempre più arduo.
Nonostante le gambe lunghe e il fisico possente, verso il primo pomeriggio Zappa non riuscì più a continuare. Il vento soffiava troppo forte, la foschia gli impediva di vedere dove stava andando e i piedi gli si stavano congelando.
-Devo fermarmi.- Disse, rivolto ad Angus.
-Non ti devi fermare. Non ti PUOI fermare. Altrimenti rimaniamo troppo indietro.- Angus stavolta si era sistemato dietro l'orecchio del gigante, in modo da ripararsi dalla neve e dal freddo.
-Tu dici bene, però chi ha camminato finora?-
-Non ho voglia di litigare. Fermiamoci, ma solo finché il tempo non migliora.-
Zappa si sedette sulla neve, coprendosi con il cappotto di lana. Angus si sedette sulla sua spalla, raggomitolato nel mantello.
-Sinceramente, tu dove credi che siamo?- Chiese Zappa.
-Nel bel mezzo di nessun luogo, cercando qualcosa che potrebbe non esistere, rischiando di morire assiderati, e sulle spalle abbiamo il destino di tutto il regno.-
-Fottiti.-
-Non so dove siamo. Non so dove dovremmo essere. Non so perchè hanno scelto proprio me, tra tutti.-
-Non ti preoccupare. Prima o poi anche questa tempesta finirà.-
-Tu ripeti sempre che non mi devo preoccupare... e se la leggenda non fosse vera? Supponendo che la leggenda sia vera, e se non troviamo il posto dove è nascosta la Chitarra? E se io non fossi il prossimo Cavaliere Della Chitarra? Sempre presupponendo che questa leggenda sia vera.-
Zappa si chiuse nei suoi pensieri e non rispose.