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Autore: MoreThanThis_    17/07/2013    1 recensioni
-Ma potrà mai tornare un giorno come prima? Con tutti i suoi ricordi?-
-Signora, lo spero. Ha solo bisogno di quel qualcosa per far succedere ciò. Fin quando non succede, non possiamo fare nulla. La mente è un qualcosa di troppo grande da poter controllare. Mi dispiace-
-Grazie di tutto lo stesso. Arrivederci. -
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ronnie, era lì, nella sua stanzetta, sul suo letto, con il mascara nero colato sulle guance per le lacrime e gli occhi rossi. Le labbra erano rosse per i morsi che si infliggeva per trattenere gli urli. Era stata tutti questi anni, questi lunghi 7 anni a chiedersi il perché l’avesse abbandonata, perché ci avesse messo così poco a dimenticarsi di lei da non salutarla neppure quel giorno. Il perché non si fosse fatto sentire, perché non gli mancava mentre lei lo continuava ad aspettare e credeva che ogni giorno fosse quello buono per svegliarsi e ritrovarselo qui. E, mentre tutto ciò accadeva, la madre sapeva. E non le ha detto nulla, la vedeva stare male, e restava in silenzio. Come poteva? Come poteva una madre fare questo ad una figlia? Guardava quel braccialetto e non sapeva se essere arrabbiata e stracciarselo dal braccio, o scendere giù e buttare fuori tutto il dolore in faccia alla madre e chiedere spiegazioni.
Ronnie si era sempre giudicata come una ragazza di (quasi) 18 anni forte, determinata in ciò che vuole, intelligente e coraggiosa. Quando si alzò dal letto,  si guardò allo specchio, vide solo una ragazzina impaurita, con il trucco sciolto e le guance rosse come gli occhi, e lei non voleva questo. Così si asciugò le lacrime, si sciacquò la faccia e scese giù. Voleva solo sapere perché. Tremava, perché aveva paura di sentirsi dire che lui si era dimenticato di lei, che non la voleva bene più, che ormai la distanza aveva fatto il suo dovere. Mentre scendeva quelle scale, il coraggio gli mancava poco a poco, ma lei voleva sapere. Appena sceso l’ultimo gradino, vide oltre il vetro della porta la madre seduta al tavolo della cucina, con una camomilla avanti e un mano sulla tempia. Deglutì, sospirò ed entrò in cucina. La madre, forse troppo presa dai pensieri, non si accorse di nulla e per ottenere attenzione Ronnie fece strisciare di proposito la sedia e le si sedette di fronte. La signora alzò la testa ed aveva il viso stanco, e rassegnato dal sapere già cosa fosse venuta a chiedere la figlia.
-Dimmi solo perché.- la ragazzina fu diretta, schietta. Senza metti termini. E la madre sobbalzò e ci pensò vari minuti su, non sapendo bene da dove iniziare..
-7 anni fa, 2-3 anni dopo che i Malik partirono, Zayn subì un incidente.. . Era uscito a comprare qualcosa per la madre, a fare qualche commissione…-  la madre prese un respiro.
-E?-
-E.. c’era una macchina che correva, forse troppo perché anche quando ha visto Zayn attraversare non si è riuscito a fermare in tempo.. -  gli occhi della donna si fecero lucidi ed alzò la testa che aveva tenuto fin ora abbassata, per guardare la figlia. Ronnie era diventata rigida, si poteva vedere benissimo dai muscoli della sua mascella. I suoi occhi erano spalancati. Era spiazzata. Si aspettava di tutto, ma non quello.
-… Lo hanno portato in ospedale, ha ricevuto una forte botta alla testa. Hanno fatto il possibile ma.. –
-Ma?! Ma cosa?! – La ragazza si aspettava di tutto. Aveva paura che fosse morto, e che lei non avesse avuto neanche l’occasione di salutarlo. Sentì gli occhi inumidirsi, ma guardò in alto, fece un respirò per trattenere tutto e tornò a guardare la madre. –Mamma ti prego.. cos’è successo?-
-Ha perso la memoria. Non ricorda più nulla, né di me, né di te.. di nessuno. I dottori dicono che ha bisogno di quella scintilla, di qualcosa. Sono tornati ad abitare qui.. Ma nulla e cer.. –
-CHE COSA!? Loro sono qui?! Dove?! Mamma, dimmi immediatamente dove sono, ti supplico. Sono stata anni a piangere a causa della distanza, della sua mancanza, del suo non farsi sentire, mentre il giorno prima mi aveva detto “amici per sempre?”. Io.. – Ronnie prese fiato, e si rese conto solo in quel momento che le lacrime andavano da sole, sembravano bruciare. -.. non ce la faccio, non posso pensare che lui sia stato qui e io non lo sapevo, mentre tu si! E mi hai nascosto tutto, come ci sei riuscita? Insegnamelo ti prego, perché io proprio non lo capisco!-
La madre nel frattempo si era alzata, e voleva abbracciare la figlia e dirle che tutto sarebbe andato bene, ma così non era. –Piccola, io non sapevo cosa fare.. ti avrebbe fatto stare peggio e non sape.. –
-Ah perché tu sai cosa ho provato in questi anni? Che ne sai se il peggio io non l’abbia già provato ?! Cosa sai?! Dimmi l’indirizzo, o giuro che mi giro tutte le case di questa città!- e scoppiò finalmente a piangere e tremava. Decise di chiamare la sua migliore amica e il suo migliore amico, non voleva essere sola quando lo avrebbe visto. Era quasi l’ora di cena, e così Ronnie si affrettò a chiamare i due, che non attesero ad arrivare.
-Questo.. questo è l’indirizzo.. ho chiamato già Tricia, comportati bene, e guarda che Zayn è cambiato,  ormai ha 20 anni è un uomo.. non ti aspettare il solito bambino esile e timido. – così la mamma porse un foglio ai ragazzi, dopo aver raccontato da capo tutto anche agli amici della figlia, per convincerli che fosse tutto vero.
-Ma.. ma allora può essere che avevi ragione riguardo il ragazzo che vedevi ogni tanto in città! Poteva essere lui! Scusami, scusami, scusami!-
-Ehy, non ti preoccupare, che ne potevi sapere tu? Tutti avrebbero detto così. – Ronnie tranquillizzò l’amica nel frattempo che indossava il giubbotto per uscire e raggiungere l’indirizzo.
-Ora però stai calma, e ragiona prima di parlare una volta arrivati lì.. Sai, sono il tuo migliore amico, e non vorrei prendere nessuno a cazzotti- Louis, come sempre cercò di rallegrare un po’ l’amica, vista la sua condizione, e ci riuscì scatenando una risata comune.
-Mamma noi andiamo.. a dopo. – la ragazza fece uscire tutti e poi salutò con un cenno del capo la madre, che era lì appoggiata allo stipite della porta della cucina, che salutava anch’essa la figlia.
-Stai attenta, e non fare tardi. Ti voglio bene.. – appena sentì il tonfo della porta, si lasciò sfuggire una cosa, che forse avrebbe dovuto dire prima.. –mi dispiace.. –
 
-Cosa avrai intenzione di dirgli una volta arrivata lì?- Rose cercò di smorzare la tensione, dopo i 5 minuti di silenzio nel tragitto.
-E come lo saluterai? Potresti inventarti che eri una sua ex, e che non lo hai mai salutato per bene, che ti ha chiesto di sposarlo e.. – Louis fu fermato da un pugno sulla spalla e si girò verso la ragazza dai capelli neri – Ahia! Ma sei pazza?!-
-Louis! Aveva 13 anni, chi si sposa a 13 anni?! Non lo so ok?, non mi sono mai trovata in situazioni così.. una volta lì, vedrò. –
-Ehm, Ronnie, penso che siamo arrivati.. – Rose attirò l’attenzione dei due, indicando una villetta normale, bianca con un piccolo giardino avanti, e un dondolo sotto un grande albero. Aveva un vialetto, con delle pietre grosse a delinearlo, e una specie di veranda prima della porta di ingresso.
-Druly Lane, 65. Si, è questa. – si voltò verso gli amici che annuirono e tirò un lieve sospiro prima di bussare e dopo neanche 5 secondi sentirono il cancelletto aprirsi. Esitò prima di entrare ma poi si decise e, passo dopo passo, chiuse il portoncino e vide aprirsi la porta e una signora di bell’aspetto spuntare da dietro. Era rimasta uguale, anche se i segni della vecchiaia erano un po’ aumentati, era bella lo stesso, se non di più.
-Oh mio dio, Ronnie. Come sei cresciuta. – la donna l’abbracciò forte, come si fa con una figlia. E la ragazza ricambiò, anche se la maggior parte degli episodi belli non li ricordava vista la tenera età che aveva avuto,  in quei pochi che ricordava lei era sempre presente ed era importante. –Come stai? Ora hai 18 anni giusto? –
-Si ho 18 anni- sorrise per cortesia- loro sono i miei amici, Rose e Louis. –
-Piacere!- salutarono i due con un cenno di capo
-Entrate, chiamo subito Zayn.. sedetevi nel salone, arriva subito-
I ragazzi fecero come la signora disse, e si sedettero sui divani in pelle nera nel salone che aveva le pareti bianche, candide. Ronnie era tesa, non aveva la minima idea di quale potesse essere la sua reazione, aveva troppa, tanta paura. Si sentiva soffocare, come se mancasse l’aria tutt’intorno, come se l’ossigeno stesse diminuendo pian piano. Sentì improvvisamente dei passi dalle scale, e una voce profonda, calda che diceva “Mamma, io non ricordo nulla.. lo sai.”
Fu questione di un secondo, forse un attimo. La porta del salone si aprì, e dopo Tricia uscì un ragazzo scuro di pelle, con i lineamenti molto marcati, i muscoli evidenti e molto, troppo alto. Indossava un jeans scuro, con un maglioncino a V blu, come le converse. Ma il viso, oh. Il viso era quello di sempre, gli stessi occhi dolci al cioccolato e le stesse labbra fini. Ronnie non sapeva cosa pensare. Zayn era li davanti a lei, e l’unica cosa che pensava era “non ce la faccio”. Scattò in piedi, e riuscì a dire solo un flebile ciao.
Zayn, dal canto suo, non ricordava nulla della ragazza, ma quando la vide si sentì più sereno, tranquillo, ma sentì qualcosa che scattò, come se avesse sbagliato nei suoi confronti ma non ricordava cosa.
-Mamma mi ha detto che tu eri la mia migliore amica.. ma io non ricordo nulla, mi dispiace..- Zayn si passò la mano dietro la nuca, per l’imbarazzo e fece un sorriso che fece sorridere di botto anche la ragazza.
-Si, lo so.. posso, posso fare una cosa?- gli occhi erano già pieni di lacrime, si stava sfregando le mani da quando era entrata in quella casa. Era in preda al panico totale.
-Cosa vor..- Zayn la guarda un po’ confuso, ma neanche il tempo di finire la frase che si trova due braccia al collo, e la ragazza su di lui. Lo stava abbracciando e lui, non sa neanche perché, ma gli venne come d’abitudine di ricambiare e di toccare i capelli e arricciarglieli con il dito.
-Quanto mi sei mancato- strizzò gli occhi, per non piangere ma si staccò quando vide che lui l’aveva abbracciata e aveva arricciatole i capelli come faceva sempre e guardò d’impulso Tricia. – Lui.. lui, lo faceva sempre quando mi abbracciava. Mi arricciava i capelli con il dito, perché diceva che erano morbidi e lo rilassava…

Flashback
“-Zayn questo film canzone fa un pò schifo- Ronnie si sistemò sul letto tra i mille cuscini e Zayn le si sistemò a fianco.
-Ma come? Una bambina di 11 anni pensa già che Chris Brown fa schifo?! Come puoi!- ed ecco che i due cominciarono a fare la lotta come sempre, tra lotta di cuscini e spintono erano stanchissimi. Si sdraiarono, uno con la testa che toccava l’altro e respiravano affannosamente.
-Zayn la prossima volta forse vincerai!-
-Ti ho fatto vincere piccolo mostro!- e iniziò a toccarle i capelli, arricciandoli vicino al dito.
-Perché mi arricci i capelli? Non ti piacciono lisci?-
-Si, ma mi rilasso e sono morbidi, come la neve- i due scoppiarono a ridere convinti di avere altri infiniti giorni da passare così.”
 
-Io.. io non lo so perché l’ho fatto, ma mi è quasi venuto di istinto, come fosse abitudine abbracciarla e toccarle i capelli. Scusami ma.. ma io non mi ricordo chi sei, non ci riesco!- Zayn cominciò ad innervosirsi e si mise le mani nei capelli, sembrava disperato. Non ce la faceva più, era come se vivesse in una bolla di vetro. Era facile da distruggere ma le conseguenze avrebbero fatto male chiunque, come i cocci di vetro che si spargono ovunque. Si sentiva isolato e diverso. Anche se all’apparenza sembrava uguale a tutti. –Scusatemi.. – Il ragazzo corse sopra, e Ronnie potè vedere gli occhi lucidi e la rassegnazione nel suo volto.
-Tricia io.. io non volevo.. – scoppiò in lacrime anche lei, e i due amici le furono subito vicini.

-Lo so tesoro, lo so.. si risolverà tutto, me lo sento- la signora abbracciò la ragazza così come fa una mamma con una figlia, ringraziandola in parte, perché aveva riacceso una speranza ormai persa. 


Look at me!
uhm.. diciamo che posso solo giustificarmi con il fatto che ho preso 96 all'esame di stato :o?! 
E quindi voi, anime buone, capite tutto il mio impegno messo?! 
Si?.... no, occhey scusatemi T_____T ma davvero ci ho messo tanto per prendere 96.
Poi a settembre ho i test di ingresso per scienze infermieristiche, su materie che non ho mai studiato. MA OOOOOOOOOOOOOOCCHEY.
tra 5 giorni (perchè sono le due meno venti e.e) esce BEST SONG EVER, YEAH BABE. 
....e io avrei 19 anni, sisi è.è...
Cooooooomunque, che mi dite? ja sincere. 
susu! 
P.s. scusate se non c'è il banner, ma hanno formattato il mio pc -.-'' che gente.
xx -Niky

  
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