Capitolo 2:)
 
Perrie mi guida tenedomi per mano, saliamo due o tre gradini, poi si ferma lasciandomi da sola. Sento dei rumori, credo stia aprendo una porta.
Mi riprende per mano guidandomi dentro, dopo qualche passo si mette dietro di me togliendomi la benda. Sento una melodia, pian piano apro gli occhi e non riesco a credere a ciò che ho davanti "Welcome to home Mary" urlano in coro quei 5 idioti che mi hanno rubato il cuore con le loro voci insieme alle altre componenti delle Little Mix.
Sento le gambe quasi cedermi, le mani tremare per l'emozione, il cuore scoppiarmi dentro e sono quasi sicura di star sorridendo come un'idiota. Istintivamente mi volto verso la mia amica che mi guarda sorridente "Oddio non ci posso credere. Grazie, grazie,grazie, grazie, grazie" non smetto di sussurrarle all'orecchio quelle sei lettere quasi piangendo "Non potevo far altro per farmi perdonare di questi due anni se non presentarti i tuoi idoli!" Mi sorride felice.  Mi volto e corro ad abbracciare sua madre e suo fratello Jonnie "Oddio come sei cresciuta!" mi dice Debbie, la madre di Perrie abbracciandomi.
"Finalmente ci conosciamo, Perrie sono tre settimane che non fa altro che parlarci di te!" Zayn si avvicina con quel suo sorriso tenero che farebbe sciogliere chiunque e mi abbraccia e con lui si aggiungono anche Louis, Harry, Niall, Liam, Jade, Jesy e Leigh-Anne. Li abbraccio uno ad uno commossa, emozionata, tremante. "Ehm ecco, io non so che dire se non un grazie ad ognuno di voi. Scusatemi sono senza parole, sono qui per inseguire il mio sogno e..." mi fermo per prendere fiato "E appena arrivata qui questa pazza della mia migliore amica mi fa trovare voi a casa e non so che dire, perché non credo che in questo momento le parole bastino. Grazie, io... Mi avete resa felice!"
Comincio a parlare e scherzare con tutti, loro subito mi mettono a mio agio e mi sembra quasi di conoscerli da una vita e forse è un po' così.
"Ehm scusate ecco... Sono quasi le 8 sono l'unico ad avere fame?" mi volto verso Niall e gli sorrido "Ehm no, veramente anch'io...." dico per poi guardarmi istintivamente le mani, quasi timida, ma Perrie mi tira su "Bene allora facciamo che io accompagno Mary in camera sua e posiamo le valigie e voi sistemate la tavola?" Tutti annuiscono e si alzano dai divani per spargersi in giro "Louis, scusa potresti aiutarci con le valigie?" "Ma certo!" esulta felice "Ma non c'è..." Senza neanche lasciarmi il tempo di rispondere vengo trascinata su per le scale da Perrie, arriviamo su e ci fermiamo davanti una porta "Ecco questa è la tua camera e si trova proprio accanto alla mia" mi dice aprendo la porta e sorridendo felice.
Entro dentro e non credo ai miei occhi, è stupenda! Ha un enorme finestra che da sul giardino, un lettone enorme in bianco e nero e proprio nel muro sul letto c'è un collage di tutte le nostre foto da quando eravamo piccole ad ora, agli stamp fatti ultimamente con skype "Oggi vuoi proprio farmi piangere?" "Speravo ti piacessero" Sorride felice dal ciglio della porta, mentre io mi soffermo a guardare una delle nostre prime foto, eravamo al parco e ricordo che i suoi l'hanno scattata dopo circa due giorni che ci conoscevamo.
"Eravate piccolissime" mi volto e dietro di me trovo Louis che guarda incantato le nostre foto "Si, è passato tanto tempo!" La cena passa tra chiacchiere, battaglie di cibo, racconti d'infanzia imbarazzanti da parte della madre di Perrie e canzoni a cappella.
Verso le 2 e un quarto circa Jade, Jesy e Leigh-Anne vanno via e dopo circa 5 minuti anche i ragazzi, ma con la promessa di rivederci presto, cosa alla detta di Perrie alquanto possibile.
Dopo averci aiutate a sistemare un po' Jonnie e Debbie vanno via e dopo aver disfatto un po' la valigia in cerca del pigiama corro a nanna, ma stasera in camera mia avrò un ospite speciale perché Perrie dormirà nel lettone con me, erano anni che non accadeva.
"Sono distrutta, il sonno mi sta mangiando viva!" "Idem io, buonanotte piccola, è bello averti qui." "Buonanotte a te piccola grande artista, ti voglio bene."
E ci addormentiamo così, nello stesso letto, come non accadeva da quando avevamo si e no io 15 e lei 19 anni.