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Autore: Eliessa    17/07/2013    1 recensioni
La famiglia Cesaroni oramai sembra aver ritrovato la sua stabilità nel quartiere della Garbatella; mentre Marco ed Eva che orami sono una coppia anzi una famiglia insieme alla loro Marta, si sono trasferiti all’estero. Il destino per loro però sa essere molto crudele. Riusciranno ad essere uniti anche quando tutto inizia ad andare per il verso sbagliato?
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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EPILOGO


 
Marco ed Eva passarono la notte alla villa.
Una notte svegli per parlare del loro futuro e del fatto che non erano più semplici ragazzi, nonostante la loro età, ma era anche arrivato il momento di fare sul serio.
Era arrivato il momento di essere una famiglia a tutti gli effetti. Casa Cesaroni per quanto potesse essere accogliente non era più un luogo adatto per loro, dovevano trovarsi una casa.
Il loro amore sarebbe maturato stando da soli, ora dovevano farcela con le proprie forze, non potevano ancora contare sul’aiuto di mamma e papà.
Il mattino seguente, i due ragazzi si svegliarono presto. La sveglia segnava le sei. Eva era piegata su un fianco con la testa poggiata sul braccio sinistro di Marco ed il corpo attaccato a quello del fidanzato, mentre Marco era a pancia in su sul letto, con un braccio coperto dalla testa di Eva, ed il destro piegato sotto la sua testa.
Appena si svegliarono, dopo essersi scambiato qualche dolce ed appassionante bacio, iniziarono a parlare
-Sai.- disse Marco. –Forse è il caso che noi ci troviamo un appartamento per stare da soli. Casa nostra non va bene per iniziare ad essere di nuovo felice, dobbiamo darci un taglio, tu che dici?-
-Sono d’accordo, anche perché ora la famiglia si allarga e la mansarda non va più bene. E poi anche io ho voglia ogni tanto di stare da sola con te e con la nostra Marta. Soli, proprio come lo eravamo a Parigi o a Londra.-
-Allora dobbiamo cercare al più presto casa.-
-Non ce ne sarà bisogno.- continuò Eva.- Questa villa è un regalo di Carlotta, per noi.-
-Ma lei è pazza. Non possiamo accettare, perlomeno io.-
-Amore, ma tu la conosci, sai quant’è esuberante, quando fa una cosa, deve farla in grande. Io credo, anzi sono sicura che qui noi possiamo tornare ad essere Marco ed Eva. E poi guarda il lato positivo, è ad un quarto d’ora dalla Garbatella, non è lontana da casa dei nostri e per qualsiasi problema…-
-Come sei intelligente.- rispose Marco baciandola.
-Che dici, ci prepariamo ed andiamo a dare a casa le belle notizie?- chiese Eva.
-Un bambino, un matrimonio, una casa… non saranno troppe emozioni insieme per papà e Lucia?-
-Dovranno accettarlo, dai alziamoci. E poi credo che ‘sta mattina a colazione ci siano anche Walter e Carlotta.-
-Ma non doveva stare a riposo?- chiese Marco.
-Perché, secondo te, lei è capace di stare nel letto?-
-Effettivamente no.- risero insieme.
Dopo esserci preparati uscirono dalla villa ed andarono in macchina
-Però.- iniziò Marco. –Non sarà la villa dell’imperatore, ma comunque è stupenda. Un po’ più grande della mia, ma tanto non ci mettiamo nulla a riempirla con amici e parenti che entreranno ed usciranno come niente.-
-Loro potranno fare quello che vogliono, ma avere una casa insieme è… è importante, sarà un po’ come quando siamo tornati dall’X Tour. Nonostante tutto eravamo felici.-
-E questo è l’importante Eva.-
Arrivati a casa, Marco ed Eva trovarono tutta la famiglia seduta a fare colazione: Rudi, Mimmo, Alice, Giulio, Lucia, Gabriella, Cesare, Ezio, Stefania, Walter, Carlotta e la piccola Marta che appena vide i genitori saltò in braccio a loro.
-Papà, Lucia.- iniziò Marco. –Io ed Eva ci sposiamo.-
-Bello de papà!- iniziò ad esclamare Giulio alzandosi ma Eva lo fermò.
-Aspettate ad esultare perché non è finita. Io e Marco, grazie a Carlotta, la nostra amica che quando hai bisogno lei c’è sempre, è sempre disponibile sia per ridere con te che per piangere…-
-Ah, ed io che sarei, la ruota di scorta?!- chiese Walter facendo il finto offeso.
-Come sei suscettibile Walter. Tu sei il mio miglior amico. Come farei senza di te?- continuò a dire Marco, posandogli la mano sinistra sulla spalla mentre con la destra teneva in braccio la figlia.
-Si, il succo della storia qual è?- chiese Lucia vogliosa di sapere cosa aveva da dire Eva.
-Io e Marco andiamo a vivere insieme.- continuò la figlia. –Questa volta sarà davvero una nuova vita.-
-Sono felice per voi ragazzi.- continuò Eva.
-Mamma aspetta, c’è l’ultima notizia, dopo possiamo dichiarare aperti i festeggiamenti?-
-Cos’altro dovete dirci?- chiese Giulio.
-Marta, amore di papà a te piacerebbe avere un fratellino o una sorellina?-
-Solo che posso raccontargli le storie buffe che racconti tu.- disse Marta.
-Ma certo che puoi.- continuò il padre.
-Allora si.- disse Marta felice.
-E allora amore mio sai che ti dico?- disse Eva alla figlia. –Che presto avrai un fratellino. Ora è qui, nella pancia della mamma.- disse Eva portandosi una mano sul ventre, mentre Marco fece scendere a terra Marta, le prese una mano ed insieme alla sua la portarono sul ventre di Eva.
-Un altro nipote!- esclamò Giulio.
-Un altro figlio!- esclamò Lucia.
-Una altro Cesaroni.- esclamò entusiasto Cesare.
-Ma possiamo fare gli auguri ai futuri genitori?- chiese Stefania.
-E genitori.- rispose Ezio.
E così, tutti i presenti si congratularono con Eva e Marco, ma dopo qualche minuto insieme a Walter e Carlotta si appartarono nel soggiorno.
-Carlotta, ma tu sei sicura? Voglio dire quella villa…-
-Marco mio, di certo al vostro matrimonio non mi sarei potuta presentare con una pentola a pressione. Ma se la vuoi, vado a comprartela lo stesso.- disse sorridendo. –Penso che abbiate più bisogno di una casa che di un elettrodomestico.-
-Non smetterò mai di ringraziarti per questo regalo.- continuò Eva.
-Beh pisellone mio.- disse Walter. –È arrivato il momento di crescere, ma sul serio e certe cose possiamo anche dimenticarcele.-
-Tipo…- entrambi si guardarono negli occhi e poi fecero il loro gesto di amicizia profonda.
-Bello pisellone!- fecero entrambi con tanto di gesto.
-No Walter, alcune cose non passano, i gesti come anche la nostra amicizia. Sarà per sempre.- Marco allungò la sua mano nel centro di quella specie di cerchio che in quattro avevano formato.
-Per sempre!- esclamò Eva mettendo la mano su quella di Marco.
-Per sempre.- continuò Carlotta allungando anche lei la mano.
-Per sempre.- finì di dire Walter facendo lo stesso gesto degli altri.
 
E così, con una nuova casa, un altro figlio e un matrimonio, erano nati di nuovo Marco ed Eva.
Ora entrambi, avevano capito di essere più innamorati di prima e che la loro vita era alla Garbatella, a Roma, dai Cesaroni.
La loro vita era già stata segnata dal destino, ed ora avevano capito che il loro posto nel mondo era lì, per sempre.




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Buon pomeriggio a tutti!
Scusate se ci ho messo molto ad aggiornare/concludere la storia ma ho avuto impegni che purtroppo mi hanno impedito di finirla.
Spero comunque che sia stata di vostro gradimento.
Io ringrazio le persone che hanno letto, recensito e che mi hanno fatto compagnia per tutta la durata della storia: semplicemente grazie.
Che dire di più? Potrebbe esserci un seguito, ma ancora è tutto da vedere.
Per il momento vi lascio, con la speranza che un giorno possiate leggere una continuazione :D
Eliessa.

   
 
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