Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold
Segui la storia  |       
Autore: Cabroncito_93    18/07/2013    0 recensioni
Eccola lì, Emily. Una ragazza di 23 anni, alta, con dei lunghissimi capelli castani con riflessi ramati, due occhi color verde sotto bosco e un fisico da urlo. Sul naso spiccavano piccoli sprazzi di lentiggini che le coprivano parte delle guance. Indossava una maglia nera dei Pantera che terminava appena sopra l’ombelico e jeans corti tutti sfilacciati e strappati. Una giovane ribelle, con una vita e un passato un po' travagliato. Quando tutto per lei sembrava ormai perduto e privo di senso, la fortuna fece il suo corso e non tardò a presentarsi alla sua porta.
Questo è il suo mondo, queste le sue avventure.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Brian sei proprio il solito! Sei arrivato tu e hai rovinato tutto!- disse Zacky, scoppiando subito a ridere.
Il ragazzo a cui si rivolgeva Zacky alzò un sopracciglio e iniziò a fissarlo intensamente.
Poi Jimmy si fece avanti:
-Ehy ma sei brava! Suoni in una band, per caso?-
-Suonavo. Scusate, mi è venuto in mente che devo sbrigare alcune faccende importantissime..- Emily si  alzò dalla sedia, prese con cura la chitarra e l’appoggiò sul bancone.
Abbastanza imbarazzata, si diresse verso la porta del negozio, dove esitò,non sapendo se salutarli o meno. Alla fine, alzò semplicemente la mano in segno di saluto e se ne andò. Zacky e Jimmy ricambiarono subito, agitando energicamente la mano, mentre Matt si limitò a fare un cenno del capo. Johnny era distratto a fissare la chitarra e Brian restò lì impalato con le mani in tasca.
 
-Non troppo simpatici eh, amici- disse Jimmy, staccandosi dal gruppo, girovagando qua e là per il negozio.
-Siamo semplicemente stanchi, non rompere Jimbo-
-Haner, stamattina abbiamo mangiato pane e simpatia a colazione?- rispose Zacky, un po’ infastidito
-Haner, stai per caso diventando una femminuccia?- irruppe Johnny.
-Ragazzi, che cazzo, ce l’avete tutti con me? E lasciatemi in pace-
-Haner ha il ciclo oggi- disse Jimmy, scappando dal gruppo.
Il ragazzo preso di mira scosse la testa e uscì dal negozio sbuffando, seguito dagli altri.
-Ok ragazzi, sono le 13.00 Io proporrei di andarci a mangiare un boccone, cazzeggiare fino alle 4 e poi, fare una bella sorpresona al nostro caro e vecchio amico.- disse entusiasta Zacky.
-Beh, mi sembra un’ottima idea. Conosco un bel posticino qui nei dintorni dove potremmo mangiare- sentenziò Matt, che fino a quel momento non aveva proferito parola.
-Ah ma allora ce l’hai ancora la lingua. Pensavo che ti si fosse staccata a furia di limonare con Val- esordì Jimmy, prendendosi gli applausi e le risate dagli amici, più un pugno extra sul braccio.
Di tutto rimando, il gigante corse davanti a Matt, si posizionò col culo in fuori, e disse: Kiss my white ass-
Per poi ricominciare a correre, sentendo le risate dei suoi amici sempre più forti.
 
 
 
Nel frattempo Emily, era quasi giunta a casa. Durante il tragitto, non aveva fatto altro che pensare a quei ragazzi che aveva incontrato al negozio. Ripercorse tutti gli avvenimenti fino alla sua steccata. Si spalmò la mano sulla faccia per l’imbarazzo che provava ancora quando sentì dei bambini ridere.
Ma che volete voi, marmocchi. Tanto le figure di merda le farete anche voi. Pensò.
Proseguì per circa 100 metri e si ritrovò nel vialetto di casa Owen. Sempre con quel chiodo fisso, sempre pensando a quei cinque ragazzacci.
Che poi io non sono mai stata così educata con gente che non conosco. Li ho anche salutati, nonostante le loro prese per il culo per la mia steccata. Non è proprio da me. Sarà una giornata dura, me lo sento. Anzi, di merda, oserei dire. Ma ormai ci sono abituata, da quanto tempo è che Dio non me ne manda una buona? Aspetta, ora parlare di Dio non mi sembra il caso. Tutte le volte che lo tiro in causa è perché è seguito dalla parola PORCO. E poi io non credo in Dio. O meglio, credo in un Dio che non ha la barba bianca. Aspetta, ma cosa sto dicendo?
Finalmente tornò alla realtà, notando che si trovava due case più in là della “sua”.
Tornò velocemente indietro ed entrò, sospirando.
Buttò chiavi, portafoglio, cellulare sul tavolo con fare svogliato e si diresse al frigorifero, dal quale tirò fuori una bella birra fresca. La aprì e si buttò sul divano.
Quel giorno la sua testa macchinava troppo, era un caos allucinante e non sapeva come spegnerla. Proprio in quel momento il suo stomaco le mandò dei segnali inconfondibili, decisamente forti e imbarazzanti. Si alzò di scatto, volò in cucina e si fece un mega panino che mangiò con ferocia e ingordigia. Poi ritornò nuovamente sul divano con la sua birra.
Iniziò a fissare ansiosamente il soffitto, battendo nervosamente il piede per terra, in cerca d’ispirazione su come utilizzare il suo tempo.
Per caso, i suoi occhi si posarono sul mobile sul quale era poggiata la tv, precisamente su un pacchetto di sigarette. Il SUO pacchetto di sigarette. Marlboro Gold da venti.
Si alzò, prese il pacchetto e ne sfilò una.
-Come mi siete mancate- disse accendendo la sigaretta e tirando.
-In realtà non dovrei, ma.. al diavolo- non riusciva proprio a ragionare.
Forse era anche normale, insomma, era ancora un po’ scombussolata.
Sta di fatto che quella era proprio una giornata no. Era di cattivo umore e di conseguenza non aveva voglia di fare nulla. E proprio in questi momenti, una sola cosa la poteva tirare su di morale: la musica.
 Così decise di spulciare tutti i dvd del suo ragazzo alla ricerca di qualcosa di interessante. E lo trovò. Iron Maiden, dvd che raccoglieva spezzoni di concerti del loro ultimo tour. Un piccolo ghigno malefico si dipinse sul suo volto e con cura aprì il cofanetto, inserendo il dvd nel lettore.
Raccolse il telecomando da terra e con un agile scatto si lanciò nuovamente sul divano, proprio con poca eleganza; pigiò freneticamente il tasto del volume del telecomando, quanto bastava per far sentire la musica fino in strada.
 
 
 
 
 
-Ragazzi, smettetela di spaventare tutte le ragazze che passano per strada!- disse Matt, disperato.
-Piuttosto, pensiamo a cosa fare, non possiamo presentarci a casa di Owen ora, sarà sicuramente al lavoro..-
-E quindi?-
-E quindi cosa, Jimmy? Cosa non ti è chiaro del fatto che sono le 2.45 e Owen fino alle 4 non è a casa?
-Non vedo quale sia il problema-
-Illuminami, ti prego-
-Ci presentiamo comunque a casa sua. Abbiamo due possibilità: O troveremo casa sua aperta e quindi potremo fiondarci dentro senza esitazioni oppure resteremo seduti sul suo zerbino come dei cagnolini ad aspettarlo-
-Jimbo tu hai troppa fantasia- rispose Brian –Non troveremo mai casa sua aperta.Solo uno stupido non chiuderebbe a chiave casa sua prima di andare a lavoro.-
-Come sei noioso Brian. E poi chi te l’ha detto? Magari c’è una bella gnocca, sdraiata sul divano con in mano una birra fresca che si guarda il live degli Iron Maiden e che sta aspettando solo noi-
-Oh si, stai pur tranquillo che sarà sicuramente così!- disse Zacky, ridendo.
-Scommettiamo?- disse Jimmy, portando avanti la mano
-Oh, ma per favore, smettetela di fare i bambini- e dicendo questo, Matt diede uno schiaffo alla mano di Jimmy, che tutto esaltato gli urlò: -AH! Se perdi mi devi offrire birra per un mese e l’accesso a casa tua e a alla sala prove senza limiti a tutte le ore del giorno e della notte-
-Ehi, ma non vale! Ti ho solo tirato uno schiaffo sulla mano, non te l’ho stretta per scommettere!-
-Mi spiace, mi hai sempre toccato la mano mentre stavamo scommettendo. Troppo tardi Shadz, non si può tornare indietro-
-Va bene, però se vinco io..- Jimmy lo interruppe subito.
-Lascia stare. Non ce n’è bisogno. Perché perderai a prescindere.-
A quelle parole tutti scoppiarono a ridere, tranne Matt che lo incenerì con lo sguardo.
-Bene. Allora andiamo subito a controllare-disse l’armadio, dando le spalle a tutti e iniziando a camminare verso casa Owen.
Giunti nel vialetto, Matt si bloccò. Quando fu raggiunto dagli altri, ci fu un attimo di silenzio. Poi, arrivò il piccolo Johnny, che era rimasto indietro( gli si era slacciata la scarpa). Arrivò e iniziò a canticchiare:
-I am a man who walks alone..-
Di scatto Matt si gira verso il nano e gli grida di stare zitto, per poi proseguire, da solo, verso la casa.
Jimmy se la rideva un sacco e, dentro di sé sapeva benissimo che quella canzone degli Iron Maiden che stava cantando il piccolo Johnny, proveniva proprio da casa Owen. Per cui, iniziò a correre, superando tutti i suoi amici e sparendo improvvisamente dietro una siepe. A quel punto anche tutti gli altri iniziarono a seguire di corsa Jimmy, superando il povero Matt ridendo. Si decise a seguirli e, giunti davanti alla casa, ci fu l’amara sorpresa per il nostro cantante.
-Shadz, che canzone è questa?-
-James, non cantare vittoria così presto. Ti pare che la porta sia aperta, ci sia una bella gnocca sul divano con della birra? Eh?-
-Ehm, veramente una bella gnocca sdraiata sul divano con una birra in mano, c’è!- sentenziò Zacky, che nel frattempo era corso nel lato destro della casa e stava spiando dalla finestra.
Jimmy esplose con un sorrisone immenso, Matt aveva gli occhi fuori dalle orbite e il resto dei ragazzi erano corsi a vedere, correndo così veloce che alzarono una nube di polvere dal vialetto pieno di ciottoli.  
 















Angolo delle confessioni e delle scuse:
Devo davvero scusarmi, perchè diciamo che è quasi passato un anno e non ho più aggiornato! Il fatto è che non avevo intenzione di continuare la storia, un po' perchè mi mancavano le idee e non mi sembrava troppo originale, un po' per la mancanza di tempo. Poi un giorno, ho deciso di rileggerla e ho scritto di getto questo capitolo. Però, ero sempre indecisa se pubblicarlo o meno; ma alla fine ho deciso di farlo. E un ringraziamento molto speciale va a Sevenfold_MS, che è stata carinissima e mi ha convinta ad andare avanti.
Niente, spero di farmi perdonare con questo capitolo, e alla prossima! 
Claudia. 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold / Vai alla pagina dell'autore: Cabroncito_93