Serie TV > Hawaii Five-0
Segui la storia  |       
Autore: realpandora    18/07/2013    5 recensioni
Questa è la mia prima McDanno, anzi... E' la prima storia che scrivo da 15 anni a questa parte; quindi cercate di avere pietà.
Questo capitolo inizia una settimana dopo la season finale della 2^ stagione, quindi attenzione agli spoiler per chi non l'ha vista.
Steve torna al quartier generale... Non da solo.
Grazie a babycin per avermi fatto da beta. Ti adoro, babe! E voi non odiatemi. Posterò un capitolo a settimana. Se riesco a tirarne fuori di più,sarete i primi a saperlo. ;P
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ed eccomi a voi con l'ultimo capitolo di questa storia.
 
E' stata un avventura emozionate, che mi ha fatto conoscere delle persone meravigliose (voi sapete chi siete) che mi hanno seguita fin qui e mi hanno spronato a continuare.

Un bacio a tutte. (E non odiatemi se potete... >;-D )

 

Epilogo

 

 “Danno, Danno! Cosa fai? Dai muoviti. Voglio andare a vedere i pinguini!” Grace rise, correndo verso la vasca, il padre e Steve dietro che cercavano di stare al passo con lei, Kai e Doris sedute su una panchina a osservare divertite la scena.

Ormai era passato quasi un mese da quella mattina in cui avevano finalmente ripreso Delano. Appena ritornato a Halawa, l’ex-poliziotto aveva cantato come un usignolo, con la promessa del procuratore di essere trasferito in una prigione federale di massima sicurezza sulla terraferma, dove sarebbe vissuto come un pascià alle spalle dei contribuenti, ma pur sempre in carcere.

Aveva riferito come prima cosa il nome della talpa dell’HPD, almeno quella da lui conosciuta. Sembrava che Wo Fat ne avesse altre all’interno del dipartimento, ma lui non le conosceva.

Per quel che riguardava Wo Fat, invece, confessò di essere stato lui l’artefice della sua fuga da Halawa, ma che, appena messo piede fuori dalla prigione, era volato subito via con un aereo personale, destinazione non nota, lasciandogli solo il compito di uccidere Doris McGarrett e la “mancia” per il servizio, con la promessa di altri soldi dopo che il “favore” fosse stato svolto.

Steve aveva provato a rintracciare l’aereo, chiedendo anche l’aiuto di Cath che, come promesso, era rimasta una sua buona amica – per buona pace di Danny, la ragazza aveva anche cominciato ad uscire con un commilitone della base di Pearl Harbor – ma purtroppo non erano riusciti a trovare nessun indizio su dove Wo Fat fosse finito.

Questi erano gli ultimi giorni in cui Doris sarebbe rimasta sull’isola. Steve, chiedendo la restituzione di qualche favore ad alcuni sui amici non meglio identificati – Danny pensava che la CIA fosse coinvolta – aveva fatto in modo che entrasse nel programma di protezione testimoni e ormai stavano solo aspettando che si presentassero gli agenti per fare il trasferimento.

Lo stesso pomeriggio in cui erano andati a prendere Grace, per portarla finalmente a casa McGarrett, si erano seduti tutti insieme sul divano e avevano avuto una lunga discussione sulla situazione che si era creata tra Danny e Steve. Grace chiese semplicemente se questo voleva dire che si trasferivano definitivamente in casa di “Zio Steve” e, alla risposta affermativa, aveva fatto un urletto di gioia, li aveva abbracciati entrambi e aveva comunicato loro che non vedeva l’ora di poter chiamare Steve, Step-Steve.

I due uomini, si erano guardati sorpresi, sorridendo, mentre la bambina saliva in camera sua a prendere il costume da bagno per fare una nuotata prima di cena e giocare un po’ sulla sabbia con la sua nuova famiglia.

Steve non era mai stato più felice. Pur avendo la consapevolezza che la madre stava di nuovo per andare via, ora aveva almeno la certezza che sarebbe stata comunque viva e al sicuro di qualche parte. E comunque poteva sempre chiedere ancora la restituzione di qualche altro favore per riuscire a sapere come se la cavava. Aveva l’uomo che amava al suo fianco, come partner nel lavoro così come nella vita. Continuavano ad avere i loro battibecchi, specialmente in macchina, ma a volte era proprio Steve a provocarli di proposito, in modo poi da poter riparare in modi molto più divertenti di un semplice “Scusa”, parola che comunque non veniva mai dimenticata di dire, anche se a volte l’accettazione delle stesse risultava ancora pendente. Ma trovava sempre modi, a volte anche fantasiosi – “Te li insegnano sotto l’esercito questo tipo di trucchetti?” riusciva a chiedere Danny a volte, sempre che avesse ancora fiato dopo una lunga sessione di “richieste di perdono” di tipo… fisico – per “raddrizzare” quella pendenza.

Doris era rimasta in silenzio per la maggior parte di tutta la traversia, facendosi vedere il meno possibile, se non quando c’erano uscite tutti insieme con la bambina, come questa volta.

Continuò a guardare con uno sguardo affettuoso la scena davanti a sé, con Steve e Grace che prendevano in giro Danny e il detective che si lanciava in uno dei suoi soliti sproloqui.

Sentendo ridere di fianco a sé, si ricordò di avere Kaiolohia vicino e decise di farle una domanda che da un po’ la tormentava.

“Kai, posso chiederti una cosa?”

“Certo. Mi dica…”

“Quando ci siamo incontrate, più o meno due mesi fa, Danny aveva detto che tu eri rimasta vedova, mentre poi tu hai detto che avevi lasciato tuo marito perché ti sei scoperta a favorire la compagnia di altre donne. Non capisco…”

Il bel sorriso di Kai si velò di tristezza quando rispose: “Mio marito non prese molto bene il fatto che io lo lasciassi per un’altra donna, così continuò a seguirmi, a lasciare biglietti scurrili sia sulla macchina sia nella buca delle lettere. A un certo punto, mi rivolsi alla polizia e quando gli arrivò l’ingiunzione del tribunale che doveva starmi distante, pensò bene di fregarsene e venire a casa mia.” Il sorriso ora era sparito completamente dalla faccia della bella hawaiana. “Finii in ospedale per quasi un mese e in quel periodo, visto che avevo sporto denuncia, la polizia continuò a cercare Brian. Lo trovarono durante la mia seconda settimana di ricovero, in un canale, con un tasso alcolico talmente alto nel sangue da non lasciare dubbi sulla causa della morte. E visto che io ancora non avevo depositato i documenti per il divorzio, mi sono ritrovata vedova.”

Doris rimase scioccata dal racconto della ragazza, le prese una mano e le disse: “Mi dispiace tanto, mia cara, che tu abbia dovuto sopportare tutto questo.”

Kai le rivolse un sorriso mesto. “Grazie Doris. È molto gentile.” Fece un respiro profondo. “Per fortuna è tutto nel passato. Devo guardare al futuro se voglio continuare a vivere.”

Guardando verso Danny, Steve e Grace, videro due uomini in abito scuro che parlavano con il SEAL. Quando il Comandante girò uno sguardo velato di tristezza verso di loro, Doris seppe che era arrivato il suo passaggio per una nuova identità.

Si alzò e si diresse verso il figlio. “Sono venuti a prendermi?”

“Sì, Doris.”

“Ok. Allora io vi saluto qui. Mi faccio portare da loro a raccogliere le mie cose e poi all’aeroporto.” La voce le si ruppe e abbracciò il figlio, con le lacrime agli occhi. “Ti voglio bene, Steve. Cerca di essere felice il più possibile con il tuo Danny e non perdere nessuna occasione di dimostrargli quanto lo ami, ok?”

Il SEAL rispose con le lacrime nella voce: “Lo farò. Cercherò di dimostrarglielo tutti i giorni.” Scostandosi leggermente dalla donna, la guardò per un attimo con gli occhi lucidi e le disse: “Ti voglio bene, mamma.”

Con un ultimo abbraccio anche a Danny, che era rimasto in disparte insieme a Grace, Doris se ne andò con gli agenti venuti a prelevarla.
 

§§§ §§§ §§§ §§§ §§§


Su un aereo appena partito da Honolulu.

Il telefono della cabina passeggeri suona.

Risponde la voce di una donna. Dall’altro capo un uomo.

“Il telefono è su una linea sicura. Nessuno potrà intercettare questa chiamata.”

“Bene. È andato tutto come previsto. Non hanno sospettato nulla.” 

“Ne sei sicura?”

“Sicurissima. Ci vediamo al solito posto?”

 “Certo. Sarò lì tra un’ora.”

“Bene. A dopo Wo Fat.”

“A dopo Doris.”

La donna schiaccia il pulsante dell’intercom per comunicare con la cabina di pilotaggio. “Comandante. Può virare e tornare a terra. Non ci sono più problemi.” Gira lo sguardo per la cabina, soffermandosi appena sui cadaveri dei due uomini che erano andati a prenderla a Oahu.

“Si torna a casa…”

 

 

Fine... ?

 

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Hawaii Five-0 / Vai alla pagina dell'autore: realpandora