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Autore: RoriStark    18/07/2013    3 recensioni
questa fic la dedico alla mia amica Lucia che non so da quanto sta aspettando di leggerla decentemente XD *hug* spero sia di vostro gradimento!
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cell, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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I due erano tranquillamente seduti su un tavolo del bar di Satan city, una città in onore di Mr Satan, eroe e convertitore del mostro chiamato Cell. O almeno, era la versione che lui aveva narrato all’intera popolazione e che Cell era stato costretto a confermare come ennesima prova di bontà.  Un'altra prova era stata far attraversare la strada ad una vecchietta, ed il difficile non era tanto il contenersi dallo stringere troppo la vecchietta o farle male toccandola, ma nell’evitare di lanciarla via mentre lei raccontava la storia della sua vita durante l’intero tragitto, e stranamente la prova era nella città con le strade più grandi di tutto il pianeta. Dovette perfino fare da Babysitter a Gohan mentre studiava e per Kotori fu una tragedia cercare di far star buoni i due che a malapena si trattenevano dallo scontrarsi a vicenda di nuovo.  Un po’ più semplici furono le  ultime due missioni, ovvero trovare un lavoro, gentilmente offerto da Bulma alla capsule corporation , dato che Cell si era dimostrato un vero genio con gli affari.  L’ultimo lo compì quasi involontariamente salvando un bus pieno di bambini che stava per cadere da un ponte. L’ultima prova però era ancora ignota ed ogni altra buona azione che compiva Cell era per Re Enma sembrava ignorarlo. Cell prese un sorso dalla sua tazza di caffè mentre Kotori era intenta a mangiare un enorme coppa gelato. L’essere osservò pensieroso la ragazzina mentre pensava ad ogni eventuale prova che avrebbe dovuto affrontare, i loro sguardi si incrociarono e Cell sbuffò portando le braccia dietro alla nuca e dondolando sulla sedia.

“ho fatto attraversare la strada ad una dozzina di vecchiette, salvato chissà quanta gente da rapine, suicidi, bulli e disgrazie varie. Ma nulla quell’idiota continua ad ignorarci!”

“magari devi fare una buona azione diversa!...non so…salvare un gatto?”

“fatto..”

“aiutare un bambino a ritrovare la mamma?”

“fatto..”

Kotori sbuffò portando le mani tra i capelli mentre non riusciva a trovare una soluzione  ed Enma sembrava ignorarli completamente. I due tornarono all’alloggio che Cell era riuscito a “farsi regalare” da Mr. Satan come ringraziamento per aver appoggiato la sua tesi. Un enorme villa poco distante dalla città. Kotori aveva già riempiti di peluches e fiori. E Cell ogni volta che entrava in casa cercava in tutti i modi di non farci caso. Faticava ancora ad adattarsi alla vita degli umani. Più volte Kotori gli aveva proposto di trovare un Hobby ma al momento non era interessato, o meglio, la sua permanenza sulla terra non era per nulla sicura. Forse aveva perfino sbagliato ad accettare la proposta di Enma, in fondo se avesse fallito, la piccola Kotori avrebbe sofferto ancora di più. Kotori stava per avviarsi in camera quando lui la prese per il polso piano

“Kotori..”

La giovane si voltò sorridendo

“sì?”

“ascolta…se dovessi fallire…”

“cosa?ma non falli…”

“se dovessi fallire..”

La interruppe alzando il tono della voce per sottolineare quella possibilità, tirandola appena a sé mentre la  fissava serio. Anche Kotori sembrò essere tornata seria mentre ricambiò lo sguardo in attesa che lui riprendesse a parlare

“io...promettimi che comunque vada tu sarai felice… questa casa sarà tua e tu potrai rifarti una vita…qui, con qualcuno, magari più meritevole di me..”

“Cell..non dire così..manca così  poco..”

“ho un brutto presentimento Kotori…e non voglio illuderti che tutto andrà bene..”

Stava per darle un bacio quando qualcuno entrò in casa senza bussare, una voce brusca fece voltare entrambi e in un attimo si trovarono davanti al principe dei sayan. I suoi occhi erano fissi su cell, era molto più basso di lui, ma questo non sembrava intimorirlo

“perché non c’eri al torneo??”

Cell sbuffò posando Kotori e portandola dietro di sé, osservò Vegeta con aria riluttante mentre arricciava il naso ed un ghigno si affacciò sul suo volto

“non sono interessato alle vostre bambinate, è come giocare a braccio di ferro con delle formichine”

“beh allora ti sei perso una novità…c’è un nuovo mostro che ha deciso di rimpiazzarti ed ora è lui a voler distruggere la terra”

“certo che voi terrestri  siete proprio sfortunati, non siete simpatici a nessuno…”

“sei fortunato che ci sia quella ragazzina dietro di te altrimenti ti saresti già ritrovato per metà…devi venire con noi a combattere questo mostro e salvare la terra…”

“e se io mi rifiutassi?”

“allora ti spedirò personalmente dal re Enma, visto che la tua prova sarebbe fallita..”

Cell si fece cupo mentre il sorriso scomparve all’improvviso, tornò a fissare Vegeta cupo mentre stavolta era lui a ghignare

“ah e non ti ho detto il bello…se muori…sparirai per sempre..”

Si voltò di scatto mentre uscì dall’abitazione, si fermò senza voltarsi

“saluta la tua amichetta e andiamo..”

Cell si voltò verso Kotori e senza dir nulla a Vegeta chiuse la porta. La giovane continuava a fissarlo confusa mentre lui si chinò per sfiorarle i capelli, sorrise goffamente e poi sospirò

“…beh…abbiamo scoperto l’ultima prova..”

Gli occhi di Kotori stavano per riempirsi di lacrime, scosse la testa sconvolta prendendogli le mani

“no..no…no! non puoi combattere così! Vegeta ha detto che se tu muori…se…se muori..”

“non c’è differenza tra lo sparire ed il marcire negli inferi..”

“c’è eccome! Possiamo rinviare! Così starai qui per sempre...insomma non c’è una scadenza!”

Cell rise intenerito mentre le portò via una lacrima dalle gote. Evidentemente non sapeva leggere tra le righe,sicuramente un suo rifiuto avrebbe scatenato la collera di Enma ed una sua immediata squalificazione dalla sfida.

“andrà…tutto bene piccola..”

“io…io vengo con te!”

“Non pensarci nemmeno signorina..”

“io vengo con te !”

Cell sospirò scuotendo il capo, si chinò su di lei e la baciò piano sulle labbra. Le sfiorò i capelli stringendola poi a sé senza però farle male. Sentiva Kotori aggrapparsi a lui in lacrime. La cullò piano finchè  non aveva smesso di tremare, poi tornò a fissarla

“tornerò presto….te lo prometto..”

“..ok…”

Cell si voltò, stava per aprire la porta quando la voce di Kotori lo paralizzò di nuovo

“ti amo!”

L’essere perfetto si voltò di scatto con gli occhi sbarrati mentre  le gote di Kotori divennero rosse. Cell si avvicinò di nuovo a lei e la baciò stavolta con più passione di prima, appena le loro labbra si separarono lui sorrise appena

“grazie…Kotori…”

Si avviò di nuovo alla porta e la aprì mostrando un Vegeta spazientito . Senza voltarsi fece un cenno di saluto a Kotori e i due partirono in volo. Kotori li osservò preoccupata , le mani al petto mentre già pregava per i suo ritorno.
  
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