Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: FedericaLille    19/07/2013    14 recensioni
Catherine ha un fidanzato, una casa e un lavoro. E' ormai una donna matura e con i piedi per terra. Ma cosa succede quando un incontro inaspettato le sconvolge la vita? Crolla ogni certezza e la paura di (ri)innamorarsi prende il sopravvento.
"Eccola, la scatola ben impacchettata con scotch ultraresistente, la scatola contenente un pezzo consistente della mia esistenza. Era rimasto tutto intatto lì dentro, come se il tempo si fosse fermato. I CD, i poster, i DVD, le lettere, i biglietti, i libri, tutto ciò che possedevo con stampato sopra “One Direction”. Erano passati ben dodici anni dalla loro entrata in scena, cinque dalla loro uscita di scena.
In quei cinque anni Zayn era scomparso dai gossip, da qualsiasi rumors e pettegolezzo. Era riuscito a nascondersi bene, e incontrare una sua vecchia fan l’aveva impaurito. Non avrei rivelato di averlo incontrato, non avrei mandato in aria la sua copertura.
Intanto però lui aveva mandato in aria la mia, di copertura. Negli ultimi anni mi ero autoconvinta che quella per lui fosse stata sempre solo una innocente infatuazione passeggera. Purtroppo rivederlo mi aveva dato una certezza: seppure fosse stata solo una infatuazione, non era passeggera affatto."
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Banner

 

 

Capitolo quindicesimo




Era scomparsa l’ansia. Che m’importava di Mike al mio fianco? Che m’importava di Walter che blaterava? Che m’importava di tutta la gente che avrebbe giudicato le mie opere? Che m’importata del mondo? Il mio mondo era appena arrivato in tutto il suo splendore.
Si avvicinò rapidamente, facendosi spazio tra la folla. Il mio battito cardiaco accelerò e continuò ad accelerare finché lui non si arrestò, di fronte a me.
Mi rivolse un sorriso smagliante, che mi fece tremare le gambe, per davvero. Poi guardò Mike, con uno sguardo indecifrabile, ma non volevo sapere come aveva reagito il mio ragazzo, non volevo guardare lui, preferivo mantenere gli occhi sul pakistano.
“Walter, voglio presentarti un mio… vecchio amico”, disse Zayn.
“Certamente!”, esultò quell’altro.
“Vieni con me allora.” Zayn mi rivolse un ultimo sguardo d’intesa, poi si allontanò con Walter.
Cosa stava a significare? Mi aveva scombussolato la serata con solo un paio di sguardi, e non mi aveva nemmeno rivolto la parola. Perché?
“Quel tizio mi ricorda qualcuno…”, mormorò Mike.
Lo guardai, perplessa.
“Chi?”, domandai.
Ma non aspettai nemmeno la sua risposta. Un movimento alle sue spalle mi distrasse. Era un gruppo di gente attorniata a qualcosa o qualcuno. Dei flash di macchine fotografiche e tante voci una sopra l’altra. Mi avvicinai alla folla, ignorando Mike che continuava a parlare alle mie spalle.
D’un tratto distinsi qualcuno lì in mezzo, e una strana sensazione si impadronì del mio stomaco. Di nuovo quella sensazione… Il secondo essere vivente che catapultava nella mia vita dopo cinque lunghi anni.
E siamo a 2 su 5.
Gli inconfondibili ricci in testa erano rimasti tali, così come le fossette sulle guance e l’incredibile luce che emanavano quei grandi occhi verdi. Il fisico imponente, le labbra arrossate, lo sguardo di chi sa il fatto suo e un irresistibile sorrisetto sghembo.
Erano passati anni ma… avrei giurato che quello lì era lo stesso diciannovenne che cantava “Little things”, dicendomi che ero perfetta per lui.
Il Meet & Greet era lontano nel tempo, Zayn non si era ricordato di me, e non l’avrebbe fatto nemmeno lui. Ma io ricordavo ogni singolo istante di quel giorno.
 
 
Harry indossa una maglietta bianca, la sua solita collanina con l’aeroplanino argentato e il cappellino nero che in questo periodo lo perseguita. Si diverte a metterlo e farlo provare alle fans, è un amore.
Credo di poter svenire quando i suoi occhi che sembrando due preziosi smeraldi si posano su di me.
E’ un sogno poter ricever quello sguardo, proprio da lui che con la sua splendida voce mi regala indescrivibili emozioni da ormai tre anni.
“Di dove sei Catherine?”, mi chiede.
Io stento a capire la sua domanda. Poi mi sforzo di rispondere, deglutisco e dico: “Vengo da Rotherham”
Non riesco a credere di stare comunicando con una delle ragioni della mia vita.
 
 
Questa sera Harry era evidentemente più elegante. Indossava una camicia nera e dei jeans chiari, entrambi i capi piuttosto aderenti.
Era molto sexy il ventottenne, non vi era dubbio. Il bel ragazzino acqua e sapone si era trasformato in un uomo incredibilmente affascinante.
Restai impressionata dal modo in cui sorrideva ai fotografi e firmava autografi, era cambiato parecchio.
Mentre Zayn aveva preferito nascondersi dalle telecamere, dopo la fine dei One Direction, Hazza invece aveva mantenuto una certa popolarità. Aveva partecipato a diversi Show televisivi, faceva interviste e prendeva parte alle sfilate più famose. Insomma, non ne voleva sapere di uscire di scena.
Lo sentivo spesso alla radio, lo vedevo sui red carpet, avevo ormai fatto l’abitudine a pensarlo singolarmente come Harry Styles, e non più un membro della band che mi aveva rapito il cuore. Faceva male, ma l'avevo accettato.
Era l’unico dei ragazzi che non aveva abbandonato i riflettori, e continuava a fare sognare le sue fan, non più ragazzine, ma adesso donne adulte.
Eppure non l’avevo più visto in carne e ossa, dopo quel vecchio Meet & Greet.
Allora era lui l’amico che Zayn diceva di voler presentare a Walter. Non me lo sarei mai aspettata.
“Cathy?!”, mi chiamò Mike.
Mi voltai verso di lui, era visibilmente infastidito dal mio comportamento. Lo stavo ignorando totalmente.
“S-si, scusa”, farfugliai, scuotendo la testa.
Ultimamente non facevo che viaggiare con la mente indietro nel tempo, e non mi faceva bene, affatto. Continui flashback che mi disorientavano dalla realtà, dal mio presente.
“Hanno scoperto le opere, faccio un giro, okay?” Mike non sapeva quali fossero i miei disegni, glieli avevo nascosti fino all’ultimo, ed era curioso di vederli.
“Okay Mike”, annuii.
Restai lì, in piedi, a fissare la gente che si sparpagliava davanti le tele. Avrebbero disgustato i miei lavori, che brutta figura! Pian piano l’ansia tornava ad assalirmi, finché un tocco inaspettato non mi distolse dai cattivi pensieri.
Era Zayn che aveva poggiato una mano sulla mia spalla.
Gli rivolsi uno sguardo interrogativo, e lui parlò: “Ti ricordi di lui?”
Harry Edward Styles comparve improvvisamente in tutto il suo splendore e io rischiai l’ennesimo svenimento.
“Piacere Mr Styles”, gli porsi la mano, sforzandomi di mantenere un atteggiamento formale.
Mi strinse la mano e sussurrò “Piacere mio.”
Quel contatto mi emozionò quasi come la prima volta però… però non era la stessa emozione che avevo provato rincontrando Zayn. La stessa che continuavo a provare ogni volta che ci sfioravamo a malapena o più semplicemente i nostri occhi si incrociavano di sfuggita.
Eppure anche Harry era stato uno dei miei idoli da teenager, l’avevo amato da impazzire, adoravo la sua voce e il suo aspetto. Ma forse c’era qualcosa di diverso che mi legava a Zayn, qualcosa che non era mai esistito con gli altri quattro membri della band.
“Lei è Catherine, era una Directioner”, disse Malik, rivolgendosi al riccio.
Ridacchiai, in preda all’imbarazzo.
“Oh…”, Harry dischiuse le labbra in un enorme sorriso e mi puntò un dito contro. Poi corrugò la fronte, come stesse cercando di ricordare qualcosa.
“Forse ci siamo già visti”, disse.
No, ti scongiuro. Per favore, fa che non si ricordi di me, del M&G, della nostra piccola, insignificante conversazione.
“No, ti sbagli!”, lo contraddissi subito.
“Ehi, hanno scoperto le opere… Vediamo di che cosa è capace la bella Catherine” Alle parole del pakistano persi un battito di cuore, poi lo recuperai, e sorrisi.
Ci separammo, c’era molta confusione nella sala, non li ritrovai più.
Feci un giro delle tele e ne incontrai una mia.
L’avevo chiamata “Bacio”, ma non rappresentava un bacio. Era più che altro l’istante prima di un bacio.
C’erano due personaggi in primo piano, vicini, molto vicini. I loro respiri si confondevano, gli occhi si incrociavano, le labbra si distanziavano di pochi millimetri. C’era desiderio negli occhi di lui, paura negli occhi di lei. Lei aveva paura dell’amore.
“Questo è il disegno più bello di tutta la mostra!”, esclamò una signora alle mie spalle.
Arrossii involontariamente e sorrisi tra me e me.
La mia prima opera piaceva, e non solo a quella signora, a quanto pareva. Ne ero sollevata.
Dunque mi allontanai da lì e andai alla ricerca della mia seconda tela.
Mentre camminavo lentamente per la sala m’imbattei in Mike. Mi ero quasi dimenticata della sua esistenza, ero proprio una fidanzata modello.
“Amore, sei bravissima”, mi disse, prendendo le mie mani tra le sue.
“Grazie…” D’istinto sfilai le mani dalla sua presa. Non so perché lo feci, forse perché non volevo che ci vedessero vicini, non volevo che Zayn vedesse quel tocco.
“Lo so che sei sotto pressione ma devi stare tranquilla, perché i tuoi disegni piacciono a tutti!”
“Grazie dell’appoggio, Mike”, parlai col cuore. Lui mi stava davvero vicino ma… in quel momento io volevo vicino solo una persona.
“Faccio un altro giro, ti dispiace?”, domandai, con cautela.
“Vengo con te”, incalzò.
“No, preferisco stare sola, grazie”, nemmeno lo guardai in faccia, che presi a camminare.
Non lo facevo apposta a trattarlo in quel modo, era la vera ‘me’ che prendeva il sopravvento. Non ne potevo più di lui, mi assillava, pretendeva un amore che non gli avrei mai dato. Era finita.
Trovai presto il mio secondo disegno e mi stupii di vedere proprio Zayn di fronte quella tela. Stava lì a guardarla, con le braccia conserte davanti al petto e la testa leggermente piegata di lato.
Dov’era finito Harry? Boh. Non m’importava adesso, m’importava solo di scoprire la reazione di Zayn alla vista della mia opera. Intanto sembrava irremovibile, quasi impassibile. La fissava attentamente senza lasciar trapelare alcuna emozione. Sembrava quasi che scrutando il mio disegno volesse scrutare dentro di me. Ed io mi sentivo spogliata di tutte le mie barriere di difesa.
“Ti piace?” Non resistevo più, dovevo chiederglielo.
Lui sussultò alla mia domanda.
“Ah, sei qui”, disse semplicemente.
Non risposi, aspettai che lui rispondesse alla mia prima domanda, ma non aveva intenzione di aprire bocca.
Mi guardò negli occhi, proprio nello stesso modo in cui un attimo prima guardava la mia tela.
“Sei incantevole stasera.” Non distolse lo sguardo dai miei occhi e ciò mi fece trasalire.
Ripensai al complimento che Mike mi aveva rivolto prima di uscire da casa: ‘Sei uno schianto, baby’. E l’aveva detto squadrandomi dalla testa ai piedi, come volesse spogliarmi con lo sguardo di quell’abito rosso.
Zayn invece mi stava parlando come volesse spogliarmi di tutte le mie paure, fissandomi insistentemente negli occhi.
E questo mi piaceva mille volte di più.


 




Angolo Autrice.

Buongioooorno, buonasera, buonanotte, buonavitaaa!
Ho aggiornato presto e mi sento POTEEENTE C:
Comunque, passiamo al capitolo. Vi avevo promesso una sorpresa, e l'avete avuta.
Spunta Hazza, e non spunta così, di punto in bianco.
C'è qualcosa sotto, c'è un motivo per ogni dettaglio che io descrivo.
Perciò leggete sempre con attenzione perchè dietro ogni parola c'è la vera trama della storia.
Harry ha la sua parte nella storia, spero vi sia piaciuto il modo in cui l'ho introdotto e come l'ho descritto :)
E sappiate che entreranno in scena anche gli altri 3 idioti, ovviamente.
Cathy ignora Mike, e Zayn invece riesce sempre a entrare nel cuore di lei, con una sola frase.
Spero di leggere tante nuove colorate belle simpatiche recensioni <3
Ciao, ciao, splendori!

  
Leggi le 14 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: FedericaLille