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Autore: Nightmare998    19/07/2013    3 recensioni
L'aveva amata ieri, la ama oggi e la amerà domani.
L'avrebbe amata sempre.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nessun contesto
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La amava.
Amava i suoi occhi soprattutto quando sembravano leggergli dentro, quando lo scrutavano, quando poteva leggere la sua felicità la sua tristezza e la sua determinazione solo guardandoli, amava il loro colore verde chiaro, verde speranza, amava il fatto che quegli occhi rispecchiassero esattamente la sua felicità in ogni momento in cui, guardandoli, ci si perdeva dentro.
Amava i suoi capelli rossi, così rossi che sembravano fatti di fiamma. Amava il modo perfetto in cui svolazzavano quando correva, il modo in cui le ricadevano lungo la schiena.
Amava il modo in cui sorrideva, un sorriso così luminoso, così puro, così semplice, così perfetto.
La amava perché lei era diversa rispetto agli altri: era l’unica persona che non lo disprezzasse, l’unica persona che lo guardava senza provare compassione e senza deriderlo, l’unica persona che lo rendesse felice, l’unica luce della sua vita.
 
La amava.
Continuava ad amarla malgrado fossero stati smistati in case diverse, l’amava malgrado i compagni lo continuassero a schernire a dirgli di lasciarla perdere e che poteva trovare di meglio, l’amava malgrado fosse passato tutto quel tempo da quando si erano incontrati.
“Lo vedo il modo in cui ti guarda quel James Potter” le diceva sempre ogni volta che la vedeva, ogni volta che aveva un minuto per parlarle, ogni volta che gli impegni lo permettevano, ogni volta che poteva.
“So benissimo che James Potte è un arrogante” gli rispondeva e lui incurvava le labbra in un debole sorriso. La morsa che gli distruggeva il cuore si allentava, ritrovava la serenità, la speranza e si permetteva, per un breve istante, di perdersi ancora nei suoi occhi come da piccoli quando stavano stesi sull’erba a fantasticare su come sarebbe stato favoloso andare insieme ad Hogwarts.
 
Poi arrivò.
Quella parola …
“Mezzosangue”, così forte, così brutale, così violenta, così sbagliata per lei.
Nemmeno lui si era accorto di averla pronunciata.
Umiliato, imbarazzato, arrabbiato, ferito.
Aveva provato a spiegarle, aveva provato a scusarsi, a farle capire: “ ma chiami così tutti quelli come me, Severus. Perché io dovrei essere diversa?” a quelle parole si era bloccato, la morsa al cuore si era stretta fino a fargli male al petto, non riusciva a ragionare, lui non voleva ferirla, lei era lei, lei era diversa, lei era speciale, avrebbe voluto dirle che l’amava dal primo momento in cui l’aveva vista, avrebbe voluto dirle che il sol stare con lei lo rendeva felice, che era l’unica ragione per cui non si era mai lasciato andare, ma lei non volle ascoltarlo.
Ogni volta che si avvicinava in corridoio o a lezione, lei lo liquidava con un gesto sprezzante della mano e diceva: “non abbiamo più nulla da dirci, Severus”.
 
Anni dopo si ritrovava a percorrere il corridoio di casa sua per cercarla, sperando ardentemente che non fosse troppo tardi per lei, sperando invano che avrebbe potuto salvarla, che lei l’avesse perdonato dopo tutti quegli anni, che le cose sarebbero potute ritornare come prima.
Poi la vide.
Stesa a terra, priva di vita, i suoi splendidi capelli rossi sparsi sul pavimento, i suoi occhi … i suoi meravigliosi occhi verdi chiusi, spenti … per sempre.
Senza pe nsarci un attimo era corso da lei abbracciandola, stringendo a se il suo corpo freddo senza più un goccio di vita e calde, amare lacrime avevano cominciato a sgorgare dai suoi occhi incessanti, spietate.
L’aveva uccisa lui.
Lui aveva spento per sempre la luce nei suoi occhi, lui aveva cancellato il suo luminoso sorriso dalle sue labbra, lui aveva permesso che lei morisse … era solo colpa sua … l’aveva persa anni prima e in quel momento l’aveva persa di nuovo, questa volta per sempre …
 
Ora che sta morendo, steso su un pavimento freddo con il sangue che gli imbratta le mani e i vestiti sono questi gli ultimi ricordi che chiama alla mente, i suoi ultimi pensieri sono per lei e per lei soltanto.
Il figlio della sua amata Lily si china e lo guarda dritto negli occhi proprio come faceva sua madre. E, per la prima volta dopo quella sera del 31 ottobre di 16 anni prima, è felice. È felice perché può rivedere gli occhi della donna che ama così tanto, l’unica persona che l’abbia mai difeso, amato, protetto, l’unica persona che è stata in grado di renderlo felice, l’unica persona che l’ha guidato nei momenti più bui della sua esistenza, l’unica persona che non avrebbe mai dimenticato.
 
L’aveva amata ieri, la ama oggi e la amerà domani.
 
L’avrebbe amata sempre.
  
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