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Autore: Hilouis    19/07/2013    1 recensioni
Come possono due ragazzi cambiarti radicalmente la vita?
Questo è quello che è successo ad Ariane. L'inizio di una grande amicizia e l'incontro inaspettato con un ragazzo le cambieranno per sempre la vita.
Spero di avervi incuriosito almeno un po'.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Change your life

Pt. 1

 
Fui svegliata da alcuni raggi di sole che entravano attraverso la finestra e illuminavano leggermente la mia stanza. Mi alzai col busto e mi guardai attorno, la stanza era silenziosa. Ripensai al sogno che feci durante la notte. C’era mia madre, con uno zaino in spalla e le lacrime agli occhi. Mi guardava dallo stipite della porta cercando le parole giuste per giustificarsi. Io dormivo, dormivo beatamente, incosciente della situazione al momento. Si avvicinò al mio letto e mi accarezzò i capelli, il suo respiro era irregolare. Avvicinò la sua mano tremolante sulla sua bocca mentre stringeva gli occhi per non far scendere le lacrime lungo il suo viso, ma purtroppo non riuscì. Mi spostò alcune ciocche di capelli che ricadevano sul mio viso. Prese la mia mano e la strinse alla sua, il suo viso era ormai ricoperto di lacrime. Avvicinò il suo viso al mio orecchio e mi disse con voce spezzata dai continui singhiozzi “scusami, scusa veramente, ma non ho altra scelta. Ti voglio molto bene, cerca di essere forte e di non farti mettere i piedi in testa da nessuno” mi diede un bacio in fronte e corse via, andando chissà dove. Mi vennero i brividi ripensando a quel sogno, ma non riuscivo a smettere di pensarci. Sembrava tutto così reale.
Mi alzai dal letto, presi la biancheria pulita, i vestiti e andai in bagno a farmi la doccia. Quando uscii mi asciugai i capelli e scesi al piano inferiore della casa. Trovai mia padre seduto sul divano mentre teneva la testa bassa e stringeva in mano un biglietto. Mi avvicinai lentamente e lo vidi alzare la testa.
“Che succede?” risposi leggermente preoccupata.
“Tua madre…” cercava le parole giuste per spiegare la situazione.
“Cosa?” lo incitai a parlare anche se non volevo realmente sapere cosa stava succedendo.
“Se n’è andata” sputò senza badare al dolore che poteva farmi provare in quel momento.
Sentii un nodo un gola e in colpo al cuore, sentivo i miei organi contorcersi. Il sangue pulsava velocemente nelle mie vene e sentii una vampata di calore immediata. Quando il calore se ne fu andato iniziai a percepire i brividi scorrere lungo la mia schiena fino ad arrivare in testa, ma non erano brividi di piacere, erano brividi di rabbia, malinconia, incredulità. Non riuscivo proprio a capacitarmi del fatto che se ne fosse andata, non aveva potuto lasciarmi da sola. La rabbia ribolliva in me. Se n’era andata come una codarda, lasciandomi da sola. Quello che vidi di notte non era un sogno, era veramente mia madre che se ne andò.
Corsi in camera e chiusi la porta a chiave. Scivolai lentamente fino al pavimento, sedendomi del tutto. Appoggiai la testa tra le ginocchia e iniziai a piangere. Ripensai alla sera prima e a quello che dissi. Volevo cambiare vita e forse questo era un segno del destino. Asciugai le lacrime con il palmo della mano e, con gesti estremamente calcolati, afferrai il telefono e la borsa. Mi girai verso la finestra e vidi che il tempo era cambiato, era diventato nuvoloso e gli alberi ondeggiavano leggermente a causa del venticello che soffiava, dunque presi una felpa e me la misi addosso.
Scesi al piano dove risiedeva momentaneamente mio padre e camminai a fino ad uscire completamente dalla abitazione.
Il vento mi colpii subito in viso, così mi strinsi ancora di più nella felpa e mi misi il cappuccio. Iniziai a camminare, sarei andata da Niall. Non abitava molto distante da me, in cinque minuti sarei stata da lui.
Arrivai finalmente a casa sua e lo trovai in balcone mentre fumava una sigaretta.
“Ariane, ciao” mi disse guardandomi dall’alto.
“Ciao, posso salire?” domandai calciando un sassolino che mi intralciava la strada.
“Certo, vieni” mi accomodò.
Salii a casa sua e vidi che lui non si era mosso, era rimasto fermo sul balcone.
“Ehi” sforzò un sorriso, guardò i miei occhi e vide il vuoto “tutto bene?” aggiunse alzandomi leggermente il viso.
Accennai un ‘no’ con la testa e notai che anche il suo umore non fosse dei migliori.
“E tu cos’hai?” gli girai la domanda.
“Prima me lo dici tu e dopo te lo dico io” cercò di farmi parlare.
“Mia madre se n’è andata” sputai il tutto come fece mio padre, ripensando alle parole che mi disse mi percossero altri brividi.
Niall spalancò gli occhi, farfugliò qualcosa e mi prese la mano.
“Mi dispiace” disse semplicemente.
“Anche a me” abbassai lo sguardo “e tu?” aggiunsi.
“Quella troia si è trasferita qui” rispose schifato “non ce la faccio a passare un altro momento della mia vita qui” prese un pacchetto bianco da dove estrasse una sigaretta. Se la appoggio alle labbra e prese un accendino, accese la fiamma e la avvicinò alla sigaretta. La punta diventò di un arancione fluorescente che si spense subito dopo. Iniziò a tirare e respirare il fumo dentro se, per poi buttare fuori una grande nuvola di fumo grigio che andò a disperdersi nell’aria. Ero tentata a chiedergli una sigaretta per poter provare cosa si sentiva ad aspirare la nicotina, ma non l’avrei fatto.
Rimanemmo in silenzio per un po’ di minuti, mentre Niall continuava a fumarsi la sua sigaretta, fino a quando non ruppi il silenzio.
“Scappiamo”
“Cosa?” domandò buttando fuori un’altra nuvola grigia dalle sue labbra.
“Ho detto scappiamo, andiamocene da qualche altra parte” dissi con un tono di voce freddo, che non trasmetteva emozioni. Sembrò pensarci su e poi mi diede una risposta.
“Andiamo” disse convinto. Spense la sigaretta e si diresse in camera sua. Uscì dopo pochi minuti con una valigia in mano e le chiavi dell’auto nell’altra.
“Allora?” mi chiese.
Gli mostrai un leggero sorriso e andammo in macchina.
“Ti porto a casa tua così prendi la valigia e partiamo, ok?” disse concentrato nel guidare. Dissi un flebile ‘sì’.
Arrivai a casa ed entrai a casa c’era mio padre che guardava la televisione, non lo degnai nemmeno di uno sguardo ed andai direttamente in camera mia. Presi una valigia da dentro l’armadio e afferrai tutti i vestiti che c’erano e li buttai nella valigia. Presi il porta gioielli e la trousse dei trucchi e li misi dentro. Mi avvicinai allo specchio e staccai le foto che lo contornavano e li misi nella borsa. Guardai per l’ultima volta la mia camera e sentii gli occhi pizzicare, non avrei mai più rivisto la mia adorata stanza.
Scesi di nuovo con la valigia in mano.
“Dove pensi di andare tu?” sentii mio padre mentre spegneva l’apparecchio. Mi irrigidì, strinsi i pugni e sospirai.
“Me ne vado da questa casa” dissi cercando di mantenere i nervi saldi.
“Tu non te ne andrai da nessuna parte” tuonò cercando di fare il duro.
“Invece sì, me ne vado come ha fatto mia madre e l’ha fatto solo per colpa tua perché se tu fossi stato un po’ più intelligente lei sarebbe ancora qui e non ti avrei mandato a fanculo come sto facendo adesso” gli urlai contro sbattendo la porta di casa camminando a passo spedito verso la macchina di Niall. Aprii il portabagagli e ci buttai dentro la valigia. Entrai in macchina e dissi e ordinai di partire.
“Come mai tutta questa fretta?” mi domandò.
“Ho mandato a fanculo mio padre, gli ho detto di tutti i colori e ho paura che mi rincorra con un coltello in mano” gli dissi con nonchalance per poi scoppiare a ridere insieme a Niall.
“Dove andiamo adesso?” mi chiese mentre eravamo diretti per un meta indefinita. Iniziai a pensare, ma non mi venne niente in mente.
“potremmo andare da Delilah” propose.
“No, abita negli alloggi dell’università, quindi non possiamo” pensai ancora e poi mi venne in mente una persona.
“Potremmo andare da Harry” proposi io.
“E’ un’ottima idea, ti faremo conoscere anche il resto dei ragazzi” spostai lo sguardo sulla finestra della macchina per poi risposarlo su Niall.
“Ma tu come fai a conoscerli?” gli domandai.
“Me li fece conoscere quando siamo diventati amici tanti anni fa e da quel giorno siamo diventati un gruppo” mi spiegò mentre lo ascoltavo interessata.
Presi il telefono per avvertire Harry della nostra permanenza a casa sua a Londra. Digitai velocemente il suo numero e appoggiai il telefono all’orecchio.
Ciao, qui è Harry che parla, chi sei?”
Harry, sono Ariane” dissi mordicchiandomi il labbro.
Oh, ciao dolcezza! Tutto bene?” iniziai a sentire dall’altra parte del telefono dei cori da parte dei suoi amici, pensando che fossi una spasimante di Harry.
“No, non molto. Ti ho chiamato per dirti che io e Niall siamo partiti per venire a casa tua momentaneamente, ci potresti ospitare?” morsi fortissimo il mio labbro incrociando le dite.
Certo! Sarebbe fantastico! Ne sarei veramente felice! Non vedo l’ora di avervi qui, soprattutto tearrossii leggermente a quelle parole.
“Grazie mille Harry, non vedo l’ora di vederti anche io” dissi al settimo cielo.
Ciao splendore”
“Ciao Harry” chiusi la telefonata e mi girai verso Niall che era in attesa di una mia risposta, sospirai e mi aprii in un sorriso.
“Ha detto sì” mi sorrise, prese la mia mano mentre con l’altra teneva il volante.
“Sarà l’inizio di una nuova vita” fui intimorita da quelle parole, ricominciare tutto da capo con il mio migliore amico, mio cugino e altre persone sconosciute mi preoccupava, ma ero anche emozionata perché avrei iniziato a vivere finalmente la vita che ebbi sempre sognato di avere, fui finalmente libera.
“Tra quanto saremo da Harry?” domandai impaziente.
“Tra un’oretta, se non meno” mi rispose un po’ vago.
Mi girai verso il finestrino della macchina e iniziai a pensare a mia madre e a dove poteva essere in quel momento, ma da quel giorno non doveva più importarmene, come a lei non importava di me.
Lentamente mi addormentai, come mi capitava sempre quando facevo viaggi lunghi.
 
 
 
 
 



HELLOOOO!
 
Weee bella gente!
Yeah Arianna is back, yo.
Anyway ecco il nuovo capitolo yay!
Ariane e Niall scappano perché non ce la fanno più a sopportare la situazione che si è formata e vanno da Harry. Cosa succederà? Come la prenderanno i coinquilini di Harry? Ariane come si troverà? Tutto questo nella prossima puntata! Ahahaha non vi preoccupate, ho già iniziato a scrivere il prossimo capitolo quindi aggiornerò presto. L’ho diviso in due parti perché se scrivevo tutto insieme sarebbe risultato troppo lungo cc
Vi ho detto tutto quindi mi posso dileguare.
Ciaoo un bacio,
-Penguin girl.
  
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