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Autore: gil88    19/07/2013    5 recensioni
Cosa succede se alcuni membri della ciurma non riescano a dormire per alcuni rumori molesti nella stanza adiacente? E nel caso decidano di farlo presente?
I due amanti lasceranno perdere e continueranno i loro giochetti o prenderanno in considerazione l'avviso che gli è stato riferito?
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nota: “questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà del Sensei Oda; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro”

RUMORI MOLESTI

È un pomeriggio tranquillo sulla Thousand Sunny. È uno di quei  pomeriggi in cui il cielo è nuvoloso, in cui non si sa se il sole farà capolino tra le nuvole o se invece verrà giù l’acqua a catinelle (come direbbe la sottoscritta una giornata meteorologicamente insulsa).
Tutta la ciurma stava svolgendo le proprie cose: Rufy, Usopp e Chopper a fare gli scemi sull’altalena, Sanji in cucina a preparare gustosi manicaretti per la cena, Franky impegnato a progettare chissà quali marchingegni, Brook seduto sotto l’albero maestro a sorseggiare latte dalla sua solita tazzina scheggiata e Robin vicino a lui a leggere un buon libro. Zoro e Nami sottocoperta in attività non meglio precisate.
-SEI UN EMERITO CRETINO! E’ TUTTA COLPA TUA!-
Fu quest’urlo della navigatrice a interrompere la pace di quel momento, con il risultato di far schiantare Usopp per terra dato che era il suo turno sull’altalena, di far rovesciare il latte sul vestito di Brook e di far accorrere sul ponte preoccupato Sanji, che aveva ancora il coltello in mano.
-COLPA MIA? SEI TU CHE POTRESTI URLARE DI MENO IN CERTI CASI! URLI PRORPIO COME UNA MOCCIOSA!-
-MA TUTTO DIPENDE DA TE! Se solo non fossi così maledettamente bravo... E siccome sai che è colpa tua stanotte vai in bianco!-
Detto questo, Nami uscì sul ponte incontrando lo sguardo interrogativo dei suoi Nakama. Al pensiero che avessero sentito la loro litigata, arrossì di botto e andò a ripararsi nel suo adorato agrumeto.
-Dolce Nami che succede? Quella testa di verza ti ha forse fatto male? Posso prepararti qualcosa che ti faccia star meglio?- intervenne Sanji vedendola correre verso gli     alberi di mandarini.
- No, è tutto ok. – rispose la rossa è sparì tra le foglie.
- Se ti fa sentire meglio posso riempirlo di calci e buttarlo a mare. - suggerì il cuoco già pronto a menar le mani con lo spadaccino solo perché aveva fatto imbestialire la sua adorata crostatina dai capelli rossi.
Ma Nami non rispose, troppo presa a insultare mentalmente il suo buzzurro strappando contemporaneamente fili d’erba da quanto aveva le palle girate.
-Giuro che non gliela darò mai più! Pensa solo a noi due e a come darmi piacere per poi farmi urlare. È colpa sua se gli altri non dormono più! Io cerco di trattenermi ma non ce la faccio. È tutta colpa sua! Dannato buzzurro squattrinato che vuole avermi ogni notte! Ma stasera no, non mi avrà. Mi chiuderò nel mio studio e disegnerò cartine tutta la notte. Stupido troglodita di uno spadaccino!- e continuò a insultare il nostro povero Zoro.
Finito di insultare (per il momento) Zoro, iniziò a inveire contro i suoi Nakama, che poveretti non avevano nessuna colpa.
-Certo che possono comprarsi dei tappi per le orecchie o Franky potrebbe benissimo insonorizzare le pareti delle stanze. E poi non è colpa mia ma solo di quel deficiente che mi ritrovo come fidanzato! Proprio di un cretino del genere dovevo innamorarmi?- e continuò a strappare fili d’erba dal piccolo prato sotto l’agrumeto di Bellemere.
Intanto sul ponte arrivò un incazzatissimo spadaccino che, dopo aver rivolto uno sguardo omicida a tutti i presenti, a passo di marcia si diresse verso la sua palestra per sbollire un po’.
Sanji, Robin, Brook, Usopp e Franky, il quale era appena riemerso dai bassifondi, si guardarono tra di loro ben sapendo che tutto questo era iniziato poche ore prima, quando avevano fatto notare alla coppietta di fare un po’ troppo rumore durante la notte. Nessuno di loro pensava che iniziassero una delle loro litigate, così furiosa per giunta!
-Ma perché sono corsi via così? E perché ve ne state tutti radunati lì come una setta segreta? Non ci capisco niente!- esclamò Rufy seduto sull’altalena con un dito nel naso e con Chopper sulle sue gambe.
-Già, vorrei tanto saperlo anch’io. – aggiunse la piccola renna.
- Rufy anche se te lo dicessimo tra due secondi l’hai già dimenticato e lo richiederai ancora e ancora. Quindi è inutile. I tuoi interessi riguardano solo un’unica cosa: il cibo. – rispose Usopp sospirando.
- Chopper posso solo dirti che la faccenda riguarda l’animale feroce che qualche sera fa pensavi fosse sulla Sunny e per il quale ti ho dato i tappi per le orecchie. – rivelò Sanji alla piccola renna.
- Davvero c’è un animale così pericoloso sulla nave? Fighissimo! Dov’è? Dov’è? Magari si può cucinare ed è squisito! – esclamò il capitano balzando giù dall’altalena facendo così cadere a terra il piccolo Chopper correndo subito in ricerca della cosa, già immaginandosi tutte le prelibatezze che avrebbe potuto fare Sanji con l’ipotetico animale.
- Fermati cretino! Non c’è nessun animale! Non capisci perché di notte russi come un ippopotamo! E meno ne sai meglio è!- lo fermò il cuoco con un calcio in testa proprio mentre il capitano passava per di là.
-Uffa però!- protestò Rufy seduto per terra a gambe incrociate con i lacrimoni agli occhi per non sapere l’argomento di discussione degli altri Nakama.
Ma, per capire meglio, torniamo indietro di qualche giorno...

Qualche settimana prima...

-Robin mia adorata ti ho preparato un buon caffè e dei dolcetti che ti faranno compagnia durante la lunga notte di vedetta. Ma se preferisci, posso farti compagnia direttamente io… Mi farebbe taaaaaanto piacere!!- annunciò Sanji in una profusione di cuoricini roteando verso l’archeologa che sorridendo gentile lo ringraziò.
-Grazie Sanji apprezzo molto i dolcetti e il caffè ma ho già un buon libro che mi terrà impegnata tutta la notte.-
A quella risposta il biondo si rabbuiò e si accucciò in un angolino della cucina a disegnare cerchi per terra immerso in un’atmosfera lugubre mormorando frasi senza senso.
-Sempre il solito Casanova. Sai che hai rotto vero?- esclamò Zoro sbuffando.
-Cosa hai detto stupida testa verde?-si riprese subito Sanji.
-Ho solo detto che ogni volta è sempre la solita storia. Sai che ti dicono di no! E vedi di non provarci ancora con la MIA mocciosa!- continuò minaccioso Zoro.
-Sennò cosa mi fai verza ammuffita? E poi come può la mia dolce sirena stare con un troglodita come te!- lo provocò il biondo cuoco.
-Sempre meglio che con un Okama! Giuro che ti affetto in mille pezzi, cuoco di serie C!- rispose Zoro sfoderando una katana.
-Okama a chi marimo di merda? Se hai voglia di menare le mani ti accontento subito… - e scattò in avanti pronto per sferrare un calcio micidiale al suo avversario.
-Stupidi idioti! Non sapete fare altro che litigare? Voglio andare a dormire e guai a voi se sento volare una mosca!- li interruppe Nami sferrando uno dei suoi micidiali pugni sulla testa di entrambi i litiganti.
-Si crostatina mia! Tutto quello che vuoi!- si calmò Sanji con gli occhi cuoriformi.
-Dannata strega! E patetico di un cuoco… - sussurrò il verde rifoderando la katana.
-Ti ho sentito sai, insulso di un arrotacoltelli! Non offendere la mia Nami-san!- Sanji si accese l’ennesima sigaretta della giornata.
-Volete un altro pugno in testa? Questa volta più forte… - li minacciò Nami con le mani sui fianchi battendo un piede a terra.
Si zittirono di colpo entrambi. Non solo loro: anche il resto della ciurma seduta ancora a tavola dietro di loro con la paura di venire malmenati dalla rossa, in quanto sanno cosa si prova in quei casi.
-Così va molto meglio. Senti che pace!- sospirò di sollievo la navigatrice – Bè, buonanotte a tutti! E buon turno di vedetta sorellona. – e, dopo aver sorriso a Robin, s’incamminò verso la zona notte.
-Notte navigatrice.- rispose Robin, pronta anche lei a lasciare la cucina per dirigersi verso la palestra.
-Notte Nami! – esclamarono tutti gli altri in coro.
Con un grugnito, che per lui stava a significare “buonanotte” anche Zoro lasciò la cucina e raggiunse Nami per dirigersi verso la loro cabina. Appena furono fianco a fianco, si scambiarono prima uno sguardo carico d’amore poi uno pieno di desiderio: era difficile per loro non potersi toccare o sfiorare durante il giorno. Il resto della ciurma sapeva della loro relazione ma di comune accordo avevano deciso di non scambiarsi effusioni davanti a tutti per non dare fastidio e per non far morire Sanji di crepacuore (su questo Zoro aveva avuto da ridire ma Nami, dopo una delle loro solite discussioni, lo aveva fatto spergiurare di resistere minacciandolo di mostrare le sue grazie al cuoco in caso di fallimento da parte del verde).
La rossa divenne dello stesso colore dei suoi capelli, pensando a cosa la aspettasse quella notte: il suo buzzurro aveva sempre idee eccitanti ogni volta e questo le piaceva da impazzire.
-Cosa mi farai questa notte?- cercò di estorcergli l’informazione.
-E’ una sorpresa, ma credimi ti piacerà…- rispose lascivo lo spadaccino con un sorriso sghembo.
-Qualche anticipazione?- lo incalzò.
-Aspetta e vedrai.- concluse misterioso Zoro e si chiuse la porta della cabina alle spalle.


-ROOONF!-
-ROOONF!-
-ROOOOOOONF!!!!-
Nel dormitorio maschile i ragazzi dormivano profondamente, o meglio Rufy dormiva profondamente e in maniera scomposta nella sua branda mentre gli altri cercavano di prendere sonno visto i suoni non bene identificabili che uscivano dalla sua bocca.
-Rufy ti prego basta! Non ce la faccio più!- si lamentava Usopp rigirandosi nella sua brandina infilando la testa sotto il cuscino.
-ROOOOOONNNFFF!!!!!!-
-Dannatissimo pozzo senza fondo! Se non mangiassi come un bue non russeresti così…- aggiunse Sanji prendendosi una sigaretta. Fumando magari riusciva ad attivare la melatonina, quel maledettissimo ormone che regola il sonno e che non ne voleva sapere di collaborare.
-ROOOOONNFF!!!-
-Voglio dormire! Basta solo un pochino! Per favore!- piagnucolò la piccola renna mettendosi le zampette sulle orecchie.
-RRROOOONNNFFF!!!!-
-Fratelli, che qualcuno gli infili qualcosa in bocca, qualsiasi cosa, così potremmo riposare e sarebbe SUPER!- esclamò Franky mettendosi in posa sulla sua branda.
-RRRRROOOOOOONNNFFFF!-
-Le mie orecchie sono così sature di questa melodia così cavernosa e vorrei farle riposare un po’. Anche se io le orecchie non le ho più, YOHOHOHOHOHOH!- rise Brook tenendosi le ossa della cassa toracica.
-Brook ti ci metti anche tu adesso?- incalzò Usopp da sotto il cuscino.
-Giuro che se Rufy non la smette lo lascerò a pane e acqua per il resto della sua vita. - promise Sanji aspirando l’ultima boccata della sua sigaretta.
E, come se le parole del cuoco lo avessero raggiunto attraverso i suoi sogni, Rufy smise di russare rumorosamente e il silenzio la fece da padrone in quella cabina.
-FINALMENTE!- esclamarono tutti, felici di poter cominciare a rilassarsi e lasciare che Morfeo li accogliesse nelle sue braccia.
E quando tutti riuscirono a prender sonno…
-AH… AH… AH… MMH MMHH!!-
-MMMMHHHHH!!!!-
Ecco che dalla stanza adiacente alla loro (quella di Zoro e Nami) arrivarono i suoni inconfondibili di chi si sta divertendo tra le lenzuola!
-Che succede nella stanza di fianco?- domandò Chopper mezzo addormentato.
-Nulla Chopper, tranquillo. Adesso finisce tutto.- lo tranquillizzò Sanji, il quale purtroppo aveva capito la natura di quei rumori e che era la sua adorata principessa dai capelli rossi ad emetterli. Il biondo stava cercando in tutti i modi di resistere all’impulso di andare in quella camera e ammazzare a suon di calci lo spadaccino. Perché Nami non aveva scelto lui? Almeno adesso non si sarebbe trovato in quella situazione spiacevole.
Per un momento gli ansimi cessarono. Per poi riprendere nel giro di cinque minuti, accompagnati da suoni gutturali emessi da Zoro.
-MMHHH! MHMHMHM!!!-
-Cosa c’è di là? Ho paura!- annunciò la piccola renna tremando di paura e stringendo la sua coperta.
-MMMMHHMMHH!! MMMHH… AH… AH… AAAAHHHHH!!!-
-E se ci fosse qualcosa di pericoloso?- ipotizzò il dottore scendendo dalla brandina avvicinandosi alla parete per ascoltare meglio.
-AH... AHH…. AAAARRRGHH!-
-AIUTOOOOO! C’è una bestia feroce qui accanto!- esclamò Chopper correndo a ripararsi nella brandina di Usopp.
-Una bestia feroce hai detto? E adesso? Anche io ho tanta paura!!!- rivelò il cecchino stringendo il piccolo Chopper e tremando come una foglia.
-Spero non venga qui… Ho ancora tutta la vita da vivere… Sono giovane per morire!!!- piagnucolò Usopp, adesso seduto a gambe incrociate con Chopper avvinghiato a lui e tirando su con il naso.
-Tieni Chopper, li ho presi in infermeria. Volevo usarli io ma credo che servano di più a te. – Sanji consegnò un paio di tappi per le orecchie alla renna e continuò – Tranquillo piccolo, la “bestia” di là non ha alcun motivo di venire qui da noi. Dormi tranquillo.- e gli accarezzò la testolina pelosa.
Chopper tornò nella sua brandina e poco dopo si addormentò, tranquillizzato dalle parole di Sanji e contento dei tappi per le orecchie.
-E perché non li hai dati anche a me? Magari non sentendo i grugniti dell’animale che cerca di liberarsi magari per venire qui e mangiarci tutti, dormirei più tranquillo… Ho tanta paura anche io sai?- lo incalzò Usopp, ancora tremante come una foglia.
-Perché di là non c’è alcuna bestia feroce idiota! E’ solo quel marimo dei miei stivali che si diverte con la mia dolce crostatina tra le lenzuola! Capito cosa intendo?- rispose il cuoco, dopo aver colpito la testa riccia del cecchino con un bel calcio.
-Si capito. Ma il calcio serviva proprio?- chiese Usopp, massaggiandosi il bernoccolo, disteso malamente a terra, vista la potenza del calcio.
Ma Sanji non rispose, limitandosi a sbuffare e tornare presso la sua branda.
-Yohohohohohoh!! Il nostro amico Zoro è molto fortunato! La bella Nami gli fa vedere le sue mutandine…- annunciò lo scheletro, subito zittito da un calcio micidiale del cuoco con il risultato che anche il povero Brook adesso si ritrovava con un bel bernoccolo fumante sulla fronte.
-AH  AH AH… SI SI SI!!! ANCORA!! NON FERMARTI TI PREGOOO!!-
-MMMMHHHH… AH AH!!-
-OH MIO DIOOOO! SI ANCORAAA! DI PIU’!! ZOROOOOOO!!!!-
-MMHH.. MMHH.. NAAA…RRGHH!-
I due amanti continuarono con la loro attività ludico-ginnica da camera per tutta la notte. Ad un certo punto i nostri ragazzi nelle brande non sentirono solo i gemiti e gli urli nella stanza adiacente ma anche il rumore del letto che sbatteva contro la parete.
Sanji non sapeva se piangere disperato per la sua Nami-san che si stava divertendo con una persona diversa da lui o se sopprimere la voglia di ammazzare lo spadaccino, fumando non si sa quante sigarette.
-RRRROOOONNNFFFF!!!!-
In più anche Rufy aveva ripreso a russare e a rigirarsi nella sua branda, finendo col cadere per terra e mormorare frasi senza senso con la bocca impastata dal sonno.
-Mmm… Sanji no pane e acqua… Mmm… Voglio tanti bei cosciotti di carne arrosto… Da addentare… Gnam gnam… Quanta carne! E quanti dolci!- chissà cosa stava sognando quello stupido!
Quella notte gli unici che riuscirono a riposare furono Rufy, Chopper e, dopo aver concluso i loro giochetti alle prime luci dell’alba, anche Nami e Zoro.
La mattina successiva, la scena che si ritrovò davanti Robin di ritorno dal turno di vedetta fu la seguente:
Rufy che ingurgitava qualsiasi cosa, commestibile e non (come al solito insomma), Chopper che sorseggiava la sua scodella di latte caldo tranquillamente e Usopp, Franky e Brook con le teste ciondolanti sulle loro colazioni, gli occhi che si chiudevano da soli e la forza di contrastare la furia del capitano andata a farsi benedire.
Anche Sanji non era da meno: aveva fatto una fatica immane a preparare la colazione e nel portare a tavola le sue creazioni per poco non inciampava sui suoi stessi piedi.
-Riposato bene ragazzi?- domandò l’archeologa.
-Benissimo!!! Sai Robin, ho sognato tanta di quella carne!!! Sanji, per pranzo voglio taaaaanta carne!!!- esclamò Rufy con il suo solito sorrisone a 64 denti.
La mora rispose con un bel sorriso. Il suo capitano era così e a lei piaceva la sua allegria contagiosa.
-Anche io riposato bene.- confermò Chopper.
Quando il suo sguardo color del cielo si posò sui rimanenti componenti presenti in cucina sussultò ma non lo diede a vedere. Non chiese nulla, anche perché non era nella sua natura essere curiosa.
In quel momento arrivarono anche Nami e Zoro, la prima con un sorriso smagliante in volto, il secondo con il suo solito cipiglio serio ma dentro ben appagato dopo la notte appena trascorsa.
Vedendo Nami così radiosa Robin capì immediatamente il motivo delle facce cadaveriche di Usopp, Sanji e Franky e sorrise. Dal canto suo Sanji invece si rianimò subito e corse a preparare altri croissant per la sua adorata Nami-san.
-Ecco qui, appena sfornati solo per te mio dolce pasticcino!- si prodigò il cuoco servendo la colazione alla rossa che lo ringraziò con un sorriso solare.
A quella vista il naso del povero cuoco prese a sanguinare copiosamente.
-Stupido cuoco dal sopracciglio a ricciolo a me niente?- lo riportò con i piedi per terra Zoro con il suo tono arrogante.
-Fosse per me a te darei solo avanzi.- ma alla fine un paio di croissant li diede anche allo spadaccino.
-Il tuo turno è andato bene Robin?- s’interesso Nami sorseggiando il suo caffè.
-Nessun problema, grazie.- concluse la mora e tutti si concentrarono sulle loro colazioni. L’unico rumore di sottofondo era il ruminare di Rufy per quanta roba riusciva a mettere nel forno che era la sua bocca.
La giornata passò senza alcuna sorta di problema.
Quella notte il turno di vedetta era di Zoro ma, sapendo la sua indole ad addormentarsi, Nami preferì andare con lui. La sua unica spiegazione?
“Due paia di occhi sono meglio di uno!” accompagnata da un sorrisone.
Il resto della ciurma (esclusi Rufy e Chopper) sapevano benissimo il motivo e la lasciarono fare, Sanji non troppo incline all’idea.
Fortunatamente i nostri amici riuscirono a chiudere occhio e a farsi un bel sonno ristoratore, non udendo nemmeno il russare del capitano da quanto stanchi erano.
Infatti il mattino dopo erano tutti freschi e riposati e il buonumore che di solito rappresentava la ciurma era tornato a farsi sentire.
Però quella notte…
-SI!! AH.. AH.. ANCORA… SIIIII DI PIU’!!!!-
-MHMHMHMH… -
-ANCORA!!!! LO VOGLIO TUTTOOO!-
Anche Robin dalla sua stanza sentì indistintamente gli urli della rossa e capì cos’avevano provato 2 notti fa i suoi compagni di ciurma nel dormitorio maschile.
Visto che dormire ormai era impossibile, si armò di un buon libro e si mise a leggere, nonostante il concerto nella stanza accanto.
Il giorno dopo, il clima che aleggiava in cucina era lo stesso di 2 giorni prima, con l’aggiunta di Robin che si era presentata indossando un paio di occhiali scuri per nascondere le occhiaie.
-Mia dolce Robin non hai dormito nemmeno tu? Oh, cosa darei per farti dormire serena senza pensieri!- annunciò Sanji, roteando intorno alla mora ed emanando fumo rosa e cuori.
-Non preoccuparti, è tutto a posto.- gli sorrise l’archeologa e prese posto per far colazione.
Le notti seguenti la situazione non cambiò, anzi se è possibile i rumori provenienti dalla cabina dei due amanti divennero più forti e acuti.
Fino a quando una mattina…
-Fratelli, io sono dell’opinione di farglielo presente. La situazione sta degenerando.- rivelò Franky una mattina, poco prima di pranzo quando in cucina erano presenti anche Brook, Usopp e Robin, oltre naturalmente a Sanji impegnato con il pranzo.
-Mi trovi pienamente d’accordo! Sisi! - confermò il cecchino annuendo energicamente con la testa  al contempo.
-Sono d’accordo anche io ma non voglio incorrere nell’ira della bella Nami. I suoi colpi fanno venire certi bernoccoli! Povero il mio cranio, yohohohoh!!- fece notare Brook, ripensando a tutti i pugni ricevuti dalla rossa ogni volta che le chiedeva delle sue mutandine.
-Si facciamolo, e se poi il marimo osa aprire bocca lo riempio di calci in quel posto tanto da non farlo dormire o qualsiasi altra cosa voglia fare, dal dolore che si ritrova.. Tu Robin cosa ne pensi?- le domandò Sanji affettando un po’ troppo ferocemente una cipolla.
-Si sono d’accordo. Speriamo non succeda nulla di grave.. – concluse la mora e si accordarono per far esplodere la bomba dopo pranzo.
E come previsto…
-Rufy, Chopper mi andreste a pescare un bel pesce enorme che lo preparo per stasera? Decidete voi se nel nostro acquario o se direttamente dal mare. A patto che stiate attenti a non cadere in acqua perché io non vengo a recuperarvi. – annunciò Sanji appena bevuto il caffè.
-SIII!! CHE BELLO!! Chissà quante cose buone ci saranno stasera!!!- esclamò Rufy tutto contento alzandosi di colpo dal suo posto a capotavola e precipitandosi fuori.
-Dai Chopper muoviti!!- urlò elettrizzato dal ponte.
-Si arrivo, un attimo!- anche la renna si alzò dal suo posto e raggiunse Rufy sul ponte, chiudendosi la porta della cucina alle spalle.
-Bene, io vado nel mio studio. Se avete bisogno, io sono li fino all’ora di cena.- rivelò Nami e fece per alzarsi dalla panca quando Robin le  mise una mano sul braccio per trattenerla.
-Che c’e Robin?- domandò la rossa.
-Rimani qui ancora un po’. C’è una cosa che vorremmo dirvi.- disse Robin enigmatica e Nami, non sapendo che altro fare, riprese posto.
Scese un silenzio tombale in cucina: nessuno aveva il coraggio di accendere la miccia.
Alla fine uno Zoro spazientito sbuffò:
-Beh, cos’è questa cosa tanto importante?Nessuno parla e io avrei anche da fare.-
-Si ronfare come il tuo solito.-  specificò Sanji.
-Come scusa? Almeno non perdo il mio tempo a fare lavori da donna!- esclamò lo spadaccino.
-Sei rimasto all’età della pietra, stupido marimo. I cuochi adesso sono per la maggior parte uomini, e sono anche considerati sexy!- annunciò orgoglioso Sanji, facendo partire nella sua mente alcuni film mentali che solo lui poteva fare.
-Seh seh, voglio vedere se ti considerano ancora tale dopo che ti avrò affettato.-
Con questa frase il film di Sanji si interruppe bruscamente e, fumando di rabbia, digrignando i denti come un cane rabbioso si buttò su Zoro atterrandolo.
I due presero subito a rotolarsi per terra, lanciandosi impropri di ogni genere e imprecando come degli scaricatori di porto.
-Fratelli, non litigate! Non è super!- rivelò il boss alzandosi gli occhialini scuri dagli occhi.
-Siete sempre i soliti imbecilli! È mai possibile che non si possa concludere un pasto in tranquillità? E la cosa misteriosa di cui dovevate parlare?-li riprese Nami, agguantandoli ciascuno per un orecchio e rimettendoli ai loro posti.
-Si… ecco… Per quella cosa… Chi la dice? Io ho troppa fifa… - specificò Usopp, già iniziando a tremare.
-Questo non l’avevamo concordato. È un bel problema! Yohohohoh!!- rise Brook.
Mentre finiva di bere un bicchier d’acqua, Robin si sentì improvvisamente osservata: infatti Brook, Usopp, Franky e Sanji la stavano osservando per farle capire che volevano fosse lei a introdurre l’argomento.
Robin sorrise come per far capire che accettava e così, dopo aver preso un bel respiro, iniziò a parlare.
-Spero che non vi offendiate per quanto vi verrà detto.
Vedete, noi tutti siamo felici che finalmente voi stiate insieme e che vi amiate profondamente, ma pensiamo che durante le ore notturne facciate un po’ troppo rumore e noi non riusciamo a riposare in modo adeguato.- la frese le uscì tutto d’un fiato tanto che tutti furono sorpresi. Era la frase più lunga che le avevano sentito dire da quando era con loro!
Anche Nami lo fu. Lo spadaccino invece capì subito la questione e ringhiò infastidito.
-A me non frega un cazzo se dormite o no. Cosa facciamo io e la mocciosa sono affari nostri- sbuffò.
Sentendo l’uscita del suo compagno, la rossa si riprese ed elaborando quanto detto da Robin, arrossì di botto per poi esplodere come una furia:
-Zoro ha ragione! Noi facciamo quello che vogliamo! Potete benissimo mettervi i tappi per le orecchie! O anzi Franky perché non isoli le pareti? Nessuno vi ha chiesto di ascoltare!!-
-Sorella, io lo farei ma mi manca il materiale isolante. Contavo di acquistarlo sulla pross…- cercò di rispondere il cyborg ma venne subito interrotto dalla furia rossa.
-POTEVI BENISSIMO PRENDERLO PRIMA!! E I TAPPI??- sbraitò Nami livida di rabbia.
-L’unico paio lo sta usando Chopper, Nami adorata. Non vogliamo gli si blocchi la crescita. Ma lo sai che sei ancora più sexy quando diventi una furia??- la adulò Sanji come suo solito ma Nami lo fulminò con lo sguardo.
Nel frattempo il povero Usopp si era nascosto sotto il tavolo assieme a Brook. Il primo aveva troppa paura di prenderle da Nami e soprattutto da Zoro, il secondo cercava di sbirciare l’intimo della rossa,troppo occupata a sbraitare per accorgersene.
-Brook che ci fai qui sotto?- sussurrò Usopp vedendo anche lo scheletro sotto il tavolo con lui.
-Che peccato! La bella Nami non porta la gonna. Volevo tanto vederle le mutandine!- sospirò il musicista.
-Ma sei matto? Se Nami lo scopre ci fulmina! O peggio ci fa secchi!- esclamò il cecchino a bassa voce.
-Io sono già secco, yohohohoh!!!-rise Brook.
-Ssshhhhh! Vuoi che ci scopra? Io non voglio morire!!!- piagnucolò Usopp.
Ma riemergiamo da sotto il tavolo…
-Robin da te proprio non mi aspettavo un’uscita del genere. Tu la donna di ghiaccio che non si scompone davanti a nulla, neanche alla fine del mondo. Proprio i nostri rumori ti urtano tanto??- continuò Nami rivolta alla bella mora.
Robin sorrise mestamente.
Vedendo la sua sorellona confermare, Nami si calmò e, sospirando, si lasciò cadere sulla panca.
-Quindi voi sentite e avete sentito tutto? Tutto quanto?- chiese Nami rivolgendo uno sguardo a Sanji e Franky.
-Tutto quanto.- confermarono i due.
-Dio che vergogna!!- esclamò la rossa mettendosi le mani sul viso.
Zoro dal canto suo non proferì parola in tutto questo marasma, in quanto troppo incazzato e con il cervello in fumo per elaborare una frase di senso compiuto.
-Psss… Frankyyy!!- Usopp da sotto il tavolo tirò i peli di una gamba del cyborg per farsi notare.
-EHI!! Come ci sei finito li??-
-Sssshhhh!!!! Non voglio finire fulminato da Nami… - spiegò Nasolungo
-Tranquillo fratè… le acque si sono calmate…- lo rassicurò Franky.
Usopp riemerse e constatò che effettivamente la situazione si era calmata: Nami, decisamente più calma e con il viso della stessa tonalità dei capelli, seduta che si guardava le punte dei piedi; Zoro, seduto anche lui, con gli occhi chiusi, espressione dura, appoggiato al tavolo con un gomito e la testa sulla mano dello stesso gomito  e tutti gli altri che guardavano i due appena citati.
Anche Brook era tornato al suo posto ed esclamò:
-Yohohohohohoh!! Pensavo si scatenasse il finimondo! Tutto è bene quel che finisce bene!!-
-SANJIIIIIIII!!!!!!!! Guarda che pesce gigaaaaante!! Ci puoi fare tante cose buonissime!!!!! Ihihihhihihhh!!!-
Rufy si presentò urlando in cucina sbattendo la porta con in mano un merluzzo di dimensioni veramente enormi.
Nami, assorta nei suoi pensieri, sobbalzò e rivolse il suo sguardo verso il capitano ma non s’infuriò per il suo comportamento infantile e per averle fatto prendere un mezzo infarto, anzi si alzò dal suo posto e lasciò la cucina.
-Ma che ha Nami? È strana!!!- continuò Cappello di Paglia, inclinando la testa.
-Non è nulla. Tranquillo capitano.- lo tranquillizzò Robin.
-Ma non sta bene? Era troppo calma!!- incalzò Rufy, come un bambino di cinque anni che continua a chiedere “perché così?, perché cosà?”.
-Se Robin ti ha detto che non è niente, non è niente! Stupido baka!!- Sanji lo atterrò con un calcio dei suoi, per fargli capire di non proseguire con la discussione.
-Ehi Sanji! Hai visto che pesce enorme che abbiamo pescato? Siamo stati bravi?- in quel momento arrivò anche Chopper, di ritorno dalla stiva dove era andato a mettere a posto le canne da pesca.
Ma nessuno gli rispose.
-Perché nessuno parla? Non è abbastanza grande? Ci siamo messi d’impegno però…- s’intristì il piccolo medico, vedendo che nessuno aveva notato il merluzzo.
-Sei stato davvero bravo dottore. Di sicuro sarà anche buonissimo, vedrai.- lo tranquillizzò Robin accarezzandogli la testolina pelosa.
-Dici davvero Robin? Come sono contento!!- e con gli occhi che gli brillavano per la felicità se ne tornò tranquillamente sul ponte, in compagnia di Rufy, per festeggiare a modo loro la pescata.
Zoro, sbuffando e ringhiando contro i suoi compagni, si alzò dalla panca e raggiunse Nami nella zona notte, senza aprire bocca per dire alcunché.
Usopp, più tranquillo adesso che la bomba era stata esplosa senza effetti collaterali, raggiunse Rufy e Chopper per giocare con loro sull’altalena e fare gli scemi; Robin e Brook raggiunsero il ponte per rilassarsi dopo il pranzo, la prima leggendo, il secondo suonando il violino e sorseggiando una tazza di latte.
Franky scese nel suo laboratorio, per verificare quanto materiale isolante aveva a disposizione e quanto ne doveva acquistare per poter procedere ai lavori, ed infine Sanji, il quale si mise subito al lavoro con il pesce pescato da Rufy e Chopper.



È un pomeriggio tranquillo sulla Thousand Sunny. Uno  di quei pomeriggi in cui il cielo è nuvoloso, in cui non si sa se il sole farà capolino tra le nuvole o se invece verrà giù l’acqua a catinelle (come direbbe la sottoscritta una giornata meteorologicamente insulsa).
Tutta la ciurma stava svolgendo le proprie cose: Rufy, Usopp e Chopper a fare gli scemi sull’altalena, Sanji in cucina a preparare gustosi manicaretti per la cena, Franky impegnato nell’inventario dei suoi materiali, Brook seduto sotto l’albero maestro a sorseggiare latte dalla sua solita tazzina scheggiata e Robin vicino a lui a leggere un buon libro. Zoro e Nami sottocoperta intenti a litigare su quanto appena successo in cucina.
La sera a cena nessuno parlò di quanto avvenuto subito dopo pranzo, anzi non volava proprio una mosca.
L’unico rumore prodotto era quello delle mascelle di Rufy, intente a masticare più cibo possibile e a farlo finire nello stomaco senza misure del loro proprietario.
-Vera… Chomp… Mente… Ottimo… Chomp!! Sanji ancora!!! – urlò Rufy rivoltò a Sanji.
-Te lo puoi scordare! Poi stanotte russi come un elefante!!- rifiutò Sanji.
-Ma io ho ancora tanta fame!!!- si lamentò il capitano e a conferma il suo stomaco produsse un suono cavernoso.
-Tieni il mio. Non ho molta fame. Penso che andrò a dormire.- annunciò mogia Nami, allungando il piatto verso Rufy,ben felice di finire gli avanzi dei suoi compagni.
-Me ne vado anche io- concluse Zoro e insieme a Nami lasciarono la cucina.

Dopo che anche Rufy e Chopper lasciarono la cucina per andare a coricarsi, rimasero solamente Robin, Sanji, Brook, Franky e Usopp per sorseggiare un buon caffè.
-Voi pensate che abbiano capito?- iniziò la conversazione Franky.
-DI fare meno rumore intendi? O di non farlo per nulla? Speriamo- rispose Usopp.
-Stanotte avremo la conferma.- rivelò Robin.
-Sennò giuro che sfondo la porta e prendo a calci lo spadaccino dove non batte il sole.- annunciò rabbioso Sanji
-Bè ma non dobbiamo dimenticarci che, anche nel caso non facessero nulla, abbiamo il capitano che pensa alla nostra insonnia, yohohohoh!!!- esclamò Brook ricordandosi della musica alquanto rilassante prodotta da Rufy mentre dorme.
-Gli ficco le mutande di Franky in bocca ‘sto giro…- giurò Sanji stringendo le mani a pugno.
-Che brutta fine per i miei poveri slip!!- piagnucolò Franky e detto questo andarono tutti nelle loro stanze.

I ragazzi ebbero il piacere di venire accolti dal russare di Rufy quando entrarono nel loro dormitorio e Sanji era già pronto a dirigersi a passo di marcia verso il cassettone dell’intimo per prendere un paio di mutande del carpentiere, che prontamente lo fermò.
-Sono tutto ciò che ho!! Ti prego!!!-
-Stavolta passo ma la prossima volta verranno sacrificati. È per una buona causa!- puntualizzò e si diresse verso la sua branda per cambiarsi.
Cullati dal dolce suono delle onde, accompagnato da quello rumoroso del russare del capitano, i nostri amici si coricarono, con la speranza di riuscire a dormire almeno qualche ora.

Ma voi pensate che quella notte riuscirono a riposare in pace?

Sbagliato!!! I due piccioncini nella stanza a lato pensarono bene di far pace tra le lenzuola, dopo la sfuriata del pomeriggio!!
-MHMHMH!!! DAI ANCORA!!! AH… AH… AH… SIIIII!!!-
-SI… SI… DI PIUUUUUUU’!!!!!-
-ANF… ANF… ANF… Vieni per me!!!-
-ZORO… AH… AH… TI AMOOOOOOOOO!!!-

-BASTAAA!!! VOGLIAMO DORMIREEEEE!!!-

-Fine-

Ciao a tutti!
Prima ff per me, che finora sono sempre stata una lettrice silente. Ma ho deciso di fare il grande passo!!
È una storia ispirata a fatti realmente accaduti, naturalmente adattata e modificata per lo stile di vita dei nostri Mugiwara.
Precisazione: io adoro la LawxNami, mi ispirano sesso selvaggio e so che hanno viaggiato assieme per un breve periodo, vista l’alleanza di Cappello di Paglia con il capitano dei Pirati Heart. Però in questa storia ho preferito la ZoroxNami, visto che Zoro mi sembrava il più adatto, anche per la reazione al momento della rivelazione.
Spero solo di non aver descritto le scene troppo velocemente e di non aver sforato con il carattere dei personaggi, però, ripeto, è la mia prima storia. Col tempo prenderò la mano.
Qualsiasi commento è ben accetto. Sono contenta anche solo se la leggete.
Gil


  
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