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Autore: oraprovoascrivere    20/07/2013    6 recensioni
Non so spiegare perché proprio la stazione mi rilassi così tanto.. forse mi aspetto che, un giorno o l'altro, sarò abbastanza coraggiosa da partire, senza valigia o altro, senza nessuna destinazione precisa.
Salire su un treno, quello più colorato, magari, e scendere alla fermata con il nome più bello, e non tornare mai più indietro.
Oppure aspetto semplicemente qualcuno che scenda da un vagone qualsiasi di un treno qualsiasi e venga a salvarmi dalla mia vita, qualcuno che mi prenda per mano e mi dica "Andiamo, c'è tutto un mondo da visitare insieme.".
Ecco, allora sì che partirei, anche immediatamente.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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 Sono alla stazione, come al solito.
Succede sempre quando sono triste, o arrabbiata, o delusa, o semplicemente il mondo attorno a me mi sta stretto e ho bisogno di scappare per qualche ora.
I miei genitori hanno litigato per l'ennesima volta. Di solito li sopporto, chiudo gli occhi e faccio finta di non sentirli, metto un paio di cuffiette e mi estraneo completamente, ma oggi, questa Domenica pomeriggio autunnale stranamente soleggiata, non sono dell'umore giusto per sentire le loro urla che poi sicuramente degenereranno in botte, perciò sono scappata. Ormai neanche ci fanno più caso alle mie sparizioni improvvise, sono abituati: esco sbattendo la porta, non torno per un po' ed eccomi dopo qualche ora di nuovo calma e rilassata, pronta ad un altro litigio, che non tarda mai ad arrivare, ovviamente. E qui il ciclo ricomincia.
Non so spiegare perchè proprio la stazione mi rilassi così tanto..  forse mi aspetto che, un giorno o l'altro, sarò abbastanza coraggiosa da partire, senza valigia o altro, senza nessuna destinazione precisa. Salire su un treno, quello che più colorato, magari, e scendere alla fermata con il nome più bello, e non tornare mai più indietro.
Oppure aspetto semplicemente qualcuno che scenda da un vagone qualsiasi di un treno qualsiasi e venga a salvarmi dalla mia vita, qualcuno che mi prenda per mano e mi dica "Andiamo, c'è tutto un mondo da visitare insieme.". Ecco, allora sì che partirei, anche immediatamente. Già, peccato che cose così succedano solo nei film.
Sono seduta su questa panchina grigia da circa un'ora, ormai mi stanno venendo i crampi, perciò decido di alzarmi e camminare un po'. Amo passeggiare per i corridoi illuminati di questo luogo per me così fantastico, amo osservare tutti nei particolari: le persone frenetiche che corrono per non perdere il treno, quelle più rilassate che arrivano con 15 minuti di anticipo perchè odiano le corse e gli affanni, quelle che si salutano piangendo, quelle che lo fanno con freddezza per non sembrare deboli, ma che in realtà hanno il cuore a pezzi... tutte queste cose e tante altre succedono nello stesso momento, eppure nessuno ci si sofferma mai: ognuno va per la sua strada, senza degnarsi dei sentimenti altrui. C'è chi si dispera appena parte un treno perché sa che non rivedrà mai più chi ci è salito sopra, tutti lo vedono, ma nessuno spreca un minuto del proprio tempo per consolarlo, per dargli un abbraccio e rincuorarlo. Questo è il problema della società, siamo tutti indifferenti, ci interessa solo dei fatti nostri. Non capiamo che, ciò che diamo, un giorno ci tornerà indietro. E si sa, tutti hanno bisogno di aiuto, anche chi non lo ammette. Anzi, soprattutto chi non lo ammette.
Mi sto perdendo in tutti questi pensieri quando mi accorgo che un'altra ora era passata.
Come sempre, quella stazione mi ha rimessa in pace con me stessa e col resto del mondo. Sono quasi pronta ad andare, prima però devo aspettare il treno delle 15.07, mancano solo 6 minuti. Non ha alcun significato per me, non sto aspettando nessuno, ma c'é questa donna che é in piedi da prima che io arrivassi, e, mano a mano che il tempo passa, diventa sempre più ansiosa. Mi sono fermata a guardarla e mi sono persa ad immaginarmi la sua storia: chi sta aspettando, come mai, quale sarà la sua reazione all'arrivo.. amo sognare ad occhi aperti, cucire copioni imprevedibili e completamente inventati addosso a  persone sconosciute e mai viste prima. Mi basta un loro sguardo o un piccolo gesto, e subito mi si apre un mondo infinito di possibilità. 
Le 15.07, ecco il treno.
La signora ha ormai gli occhi spalancati, cammina a passo svelto avanti e indietro. Il treno si ferma, la gente inizia ad uscire, i corridoi si riempiono. La donna è ferma, si alza sulle punte per vedere meglio e sbircia tra gli altri per trovare chi cerca. Sorride, le si illumina il viso: l'ha trovato. Dopo pochi secondi ecco arrivare un ragazzo alto, abbastanza muscoloso, con i capelli biondo scuro. Non vedo il viso, è girato di spalle. Ha con sè una grande valigia e tiene sulle spalle uno zaino molto vecchio, pieno di toppe che però gli danno un tocco personale e vissuto.
La signora, che immagino sia la madre, lo abbraccia forte, lui lascia il bagaglio a terra e ricambia il gesto. Entrambi ci mettono così tanta passione e sentimento che quasi mi viene da piangere solo a guardare quella scena. E' come se, abbracciandosi, volessero dirsi che si sono mancati immensamente, anche se fossero stati lontani solo qualche giorno. E' come se due parti dello stesso oggetto fossero state brutalmente divise, separate, e finalmente fossero state riassemblate. Sono di nuovo insieme, non importa altro. Si staccano, la madre prende la valigia del figlio e vengono nella mia direzione, verso l'uscita.
E' proprio a quel punto che vedo il ragazzo in faccia: Pelle chiara, delicata, occhi verdi scuro un po' arrossati per colpa delle lacrime versate dopo l'abbraccio, labbra rosa, tanto belle che sembrano disegnate.
E' forse il Paradiso, ciò che vedo? Vorrei conoscere quel ragazzo, vorrei conoscerlo con tutta me stessa. Vorrei che si sedesse vicino a me ed iniziasse a parlare, solo per ascoltare la sua voce. Vorrei che mi parlasse di lui, della sua vita, delle sue paure, dei suoi progetti. Vorrei sapere tutto di lui.
Mi passa davanti, mi guarda per pochi secondi ed esce dalla stazione con ancora i miei occhi addosso. Non dimenticherò mai il suo sguardo, mi ha stregata fin da subito. Mi ha affascinata, ha rubato tutto ciò che ho dentro, mi ha catturato l'anima. Ora sono finalmente pronta per tornare a casa, non ho più ragioni per restare quì.
Spero solo di rivedere quel ragazzo il prima possibile, ha portato via con sè tutta me stessa. 



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Salve a tutti, gente!

Allora, questa è la mia prima storia, spero tanto che vi piaccia.
Mi farebbe piacerissimo ricevere tante recensioni,
ovviamente accetto volentieri anche critiche, amo migliorarmi sempre di più.
Che dire, buona lettura,
fatemi sapere che ne pensate,
il parere di ognuno di voi è importante per me :)

-oraprovoascrivere
  
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