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Autore: shelovestheflirt_    21/07/2013    2 recensioni
Non vi è mai capitato che la curiosità vi travolge? che non riuscite ad aspettare? a pensare ad altro? ecco.
Non riesco a pensare ad altro che a lei. Ai suoi tatuaggi,alla sua cicatrice. Io voglio sapere,ho bisogno di conoscoerla.
Non riesco a capire perchè,è una frenesia,non riesco a non pensarci. Mi tormenta la testa.
E' un pensiero fisso che scava nel cervello fin quando non troverà una risposta a tutte le domande.
Lei non è come le altre,lei è profonda,lei è sincera,lei ha paura,lei ha un passato alle spalle,lei..lei è viva.
"hai le fossette,posso toccarle? le amo" oh certo che puoi,sei tu.
Con l'indice inizia a sfiorare la mia buca sulla mia guancia.
La guardo,e noto le sue leggere lentiggini.
"hai le lentiggini,posso toccarle? le amo" annuisce,e inizio a toccare con il pollice la sua parte leggermente coloarata.
La mia mano è veramente grande rispetto alla sua faccia.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"E non saprai mai
Quanto sei bella per me
Ma forse sono solo innamorato
Quando tu mi svegli"
-Ed sheeran


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E’ una semplice festa in spiaggia. Fuoco, musica, luci, birra.
L’unica particolarità di quest’anno è che steph è qui con me. Non so cosa gli è preso, ma in qualsiasi momento cerca di stare da sola con me, come se volesse dirmi qualcosa.
Lei è in piedi davanti alla riva del mare. Amo i suoi capelli. Mi avvicino lentamente e avvolgo le mie braccia intorno al suo bacino. È così piccola.
“hey” dice, girandosi verso di me. I suoi occhi, ah, i suoi occhi.
“ti va di camminare un po?” accetta facendo un cenno con la testa. Afferro la sua mano e ci incamminiamo.
Nessuno prova a dire neanche una parola, il suono delle onde del mare parla per noi.
Fino a quando steph punta i suoi occhi profondi nei miei.
“ecco, possiamo sederci qui” dice trascinandomi sulla sabbia. La prendo per i fianchi e la posiziono in mezzo alle mie gambe. Le sue mani sono immerse nella sabbia umida.
“harry..”
“steph..”
“io..voglio dirti una cosa” no, non mi è mai piaciuta questa frase.
“vedi..oggi ho parlato con lou, mi ha detto che quando riuscirò a confidarmi con la persona giusta queste ferite si chiuderanno.” Non capisco.
“il punto è che ho un disperato bisogno di riprendere a vivere la mia vita..io non so più cosa significa vivere, non so cosa significa essere felici..e io..io credo di aver trovato la persona giusta”
“e sarebbe?” voglio essere io. Io e solo io.
Si gira di scatto, e poggia le sue mani sulle mie spalle.
“sei tu, harry. vorrei raccontarti tutto..un pò per volta, ma voglio.”
“sono qui per te” non riesco a credere che lei abbia scelto me. Tutti i miei dubbi finiranno.
“mio padre non riusciva a trovare lavoro, e quando lo trovava, veniva licenziato. Quando tornava a casa sfogava la sua rabbia su me e mia madre. Mia madre non tentava di scappare, e lui non aveva soddisfazioni. Così inizio con me. Cercavo di scappare ogni notte, ma ogni volta mi scopriva e continuava a farmi del male..”
I suoi occhi sono lucidi. C’è tristezza dentro. Lei è a pezzi dentro. Il suo cuore è distrutto. Mi sento una nullità. Perché io non c’ero? Non riesco a vederla così.
“se non vuoi parliamo un’altra vol..”
“dopo due mesi questa storia continuava e continuava. Io non riuscivo a vivere. Non ce la facevo. Il mio corpo era a pezzi. Iniziai a sfogare tutto su di me. Iniziai a pensare che tutto questo era merito mio. Iniziai a darmi colpe. Ogni volta che mio padre mi picchiava, e io non provavo alcun dolore, mi facevo del male da sola. Dovevo pagare. Per un mese facevo dei piccoli tagli proprio qui..” indica il suo polso, quello senza braccialetti. Erano cicatrici quelle che vedevo.
Com’è possibile che io non me ne sia mai accorto? Non è possibile. Continuo a guardarla, e i suoi occhi guardano altrove.
“non mangiavo più, volevo che almeno quello non mancasse alla mia famiglia. Io mi sentivo un peso. Iniziai a fare dei tagli sempre più profondi. Un giorno mio padre tornò da lavoro, dicendo che era stato licenziato. Quella sera mi tirò solo un piccolo schiaffo. Io volevo di più, io dovevo pagare. Così andai in bagno, e mi incisi una parola sul polso.”
Iniziò a togliere tutti i suoi braccialetti dal polso sempre coperto, non vidi nulla di strano, fino a quando non lo girò, e vidi quella parola incisa sulla sua pelle bianca. ‘DIE’.
Si è incisa morte sul braccio.
“questo è il quinto tatuaggio che dico di avere. Perché si, per me è come se lo fosse.”
Rimango a guardare quella parola. Non è possibile. Non è giusto. Lei è così piccola, come ha fatto a sopportare tutto questo?
Sta per rimettersi i braccialetti, quando io afferro quel polso esile –forse troppo- con le mie mani grandi. Lei mi guarda e io faccio lo stesso. Porto il suo polso alla bocca, e bacio il punto dove ha inciso la parola.
“oggi, con me, qui, tu, Stephanie, inizi una nuova vita. Dove non dovranno più esserci urla, botte, sangue..niente di niente. Tu vivrai felice. Ti insegnerò a ridere col cuore, ti insegnerò ad andare sullo skate, ti insegnerò a fare i pancake, ti insegnerò a vivere la vita steph. Questo voglio farlo io. E sai perché?”
“perché io mi sono innamorato di te.”
Dai suoi occhi escono lacrime. Sorride. Sta sorridendo, lo sta facendo sul serio. Avvicina il suo viso al mio, e mi bacia. Come mai ha fatto. Io non la farò mai soffrire. Io la farò solo stare bene. Ha già sofferto troppo e non si merita tutto questo.
“non te ne andrai mai, vero?”
“mai, steph, mai.”
 
 
 
 
La luce del sole entra dalla piccola finestra di camera mia. Guardo l’orologio che segna le 8.30 del mattino. I suoi capelli mi fanno il solletico. Ha la testa appoggiata sul mio petto. Il suo viso è sereno, tranquillo. Dorme beata, come un angelo. Lei è il mio angelo. Con lei ho scoperto un lato di me che nemmeno sapevo esistesse.
“buongiorno” mugola stringendosi ancora di più a me.
“giorno piccola, sei pronta?”
Mi guarda con uno sguardo cupo.
“come, l’hai già dimenticato?”
“non ti seguo harry...”“oggi inizi a vivere, steph. Buongiorno.”


ecco, da dove inizio ora? 
per quanto sono mancata? un mese e passa, vero? 
mi dispiace tanto, sul serio. 
ho fatto gli esami, sono passata con otto e sono felice. penso.
non so che dirvi, sul serio. solo che mi dispiace tanto.
ho avuto il 'blocco dello scrittore' per un pò di tempo. non riuscvivo ad andare avanti.
questa capitolo fa schifo, lo so ma..è solo l'inizio. 
inzierò ad aggironare una volta a settimana e se ce la faccio anche di più, ve lo prometto.
se non ci sarà più nessuno a seguire questa storia lo capisco..ma fa niente, io scrivo. 
ciao a tutte, perdonatemi ancora. 


 
  
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