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Autore: cioshua    23/07/2013    2 recensioni
-Harry, guardami. – gli dico alzando un sopracciglio. Lui mi guarda. –Io sono italiana. Tu no. Io sono un’aspirante giornalista. Tu no. Io sono la Styles figa. Tu no. Io posso, tu….no. Mi dispiace, fratello. – concludo.
-Tu hai problemi, io no. – risponde mio fratello ridendo.
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“E fu così che finì. Nessun ultimo abbraccio, quello che dovrebbe consolarti e augurarti buona vita, senza bisogno di dar fiato alla bocca. Nessun tipico ultimo bacio che va a bagnarsi di lacrime. Nessun "comunque sei stato la cosa migliore che mi sia mai capitata.” Niente di niente. Finì lentamente e in modo strano, proprio come era iniziata qualche settimana prima. In realtà neppure io saprei dire com’è andata veramente. Era una faccenda confusa. So solo che alla fine ci ritrovammo a non aver più nulla da dirci alla sera, senza il benché minimo interesse su come era andata la nostra giornata. Probabilmente perchè tanto sapevamo che era sempre la stessa, o almeno questo è quel che volevamo credere. So anche che venne una sera in cui ci ritrovammo in uno sguardo, uno di quelli che da tempo ormai evitavamo, e capimmo che ci eravamo persi. Ma forse era troppo tardi per ritrovarsi di nuovo."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Crediti: Sara_Scrive, thank you 







 
«Devi assicurarti che l’appuntamento vada da schifo. Chiaro?
«Perché?
«Come perché? Simona deve perdere la scommessa, a tutti i costi. Sai che divertimento?

 

 
 
Il pomeriggio successivo, alle 16:00 io e Zayn ci presentiamo dietro la porta dell’ufficio della professoressa Greater per consegnare il mio, modestamente, stupendo articolo.
Busso nervosamente due volte sulla porta di legno; dalla stanza, la voce della professoressa ci invita ad entrare.
-Styles! Finalmente! Iniziavo a dubitare che saresti venuta. - scherza la simpaticissima Greater ridendo, io rispondo con una finta risatina. Poi riprende la sua solita espressione seria e punta lo sguardo su Zayn.
-Malik, che cosa ci fai qui?- gli chiede curiosa, aggrottando le sopracciglia in modo sospettoso.
-Ho accompagnato Simona.- si giustifica lui. La professoressa lo fissa per un altro minuto buono; poi mettendosi l’anima in pace, si gira verso di me.
-Hai l’articolo?- mi chiede sedendosi dietro la sua scrivania. Annuisco e mi schiarisco la gola mentre esco fuori dalla mia borsa la carpetta blu con dentro il sacro articolo.
Lo porgo cautamente alla Greater mandando uno sguardo preoccupato a Zayn. Lui, attento a non farsi vedere dalla prof mi sorride e per incoraggiarmi alza i pollici verso l’alto.
È bello, c’è poco da fare. Non potevo fare scommessa migliore con Chiara.
-Perfetto. – mi ringrazia la professoressa togliendomi la carpetta dalle mani. Maledetta. – Grazie mille, puoi andare. Siate puntuali, domani.- conclude cacciandoci dal suo ufficio. Io e Zayn non ce lo facciamo ripetere due volte abbandoniamo la stanza.
Ci addentriamo quindi nei corridoi del college, scherzando sulla Greater e sulla faccia che ha fatto quando ha visto Zayn.
-Puoi accompagnarmi un attimo in palestra? Devo fare una cosa. – mi chiede, un passo dall’uscita principale. Dai, alla fine mi ha accompagnato dalla Greater, glielo devo.
-Certo. – acconsento sorridendo. Ci incamminiamo insieme verso l’ala ovest dell’edificio che porta alla palestra. Appena raggiungiamo l’uscita rimango sbalordita; apro la porta di vetro di scatto ed esco fuori.
Il porticato di plastica che parte dall’edificio che abbiamo appena lasciato e circonda la palestra è diventato…una cascata. Da entrambi i lati della tettoia scende acqua, come se fosse normale che in un college ci sia una cascata smontabile. Ovvio.
-Oh mio Dio, Zayn, guarda! – indico le pareti d’acqua che si sono formate. Lui improvvisa una faccia sorpresa e sorride. Questa storia mi puzza e non poco.
-Andiamo a vedere. – mi dice, prendendomi per mano e senza darmi il tempo di rispondere. Questa storia puzza di merda.
Camminiamo per il percorso creato intorno alla palestra esattamente al centro della “passerella”. Se il vestito di Chiara si bagna posso considerarmi donna morta e risorta 4 volte.
-Ma come hanno fatto…- borbotto tra me e me mentre camminiamo a passo spedito.
Arrivati alla fine del porticato mi si presenta una scena piuttosto insolita: nel bel mezzo del campo da basket sorge un piccolo gazebo di legno bianco, abbellito da tende color pastello e vasi di fiori. L’università si è trasformata ufficialmente in un fioraio.
Guardo Zayn confusa. In pratica, sta facendo lui tutto il mio lavoro. Dovrei essere io ad andargli dietro e a cercare di fargli perdere la testa per me, invece fa tutto lui. Perfetto, direi, non devo sforzarmi. E Chiara non lo verrà mai a sapere e resterà con la convinzione di me che vado dietro a Zayn Malik come una povera sedicenne disperata. Anche se in effetti, c’è vicina.
-E questo? – gli chiedo indicando il gazebo e iniziando a camminare lentamente verso esso.
-Per te. Mi ha consigliato un date planner molto professionale, devo dire. – ammette, con la faccia di chi la sa lunga. Questa storia puzza di merda e di pesce marcio. E di mestruazioni anche, dai.
-Per caso conosco questo date planner? – chiedo ancora, sinceramente curiosa. Merda, pesce marcio, mestruazioni e cibo in scatola. Decisamente.
-Può darsi. Vieni, dai, non perdiamoci in chiacchiere. – risponde, trascinandomi ancora una volta verso il gazebo. Non perdiamoci in dolci carnevaleschi…
Salgo gli scalini di legno sperando con tutto il cuore che non si rompano e mi facciano cadere a terra. Non sono complessata.
Davanti a noi un tavolino di ferro dipinto di bianco, con una teiera di porcellana, delle tazze, biscotti, pasticcini, croissant e chi più ne ha più ne metta. Insomma, una tipica “ora del tè” all’inglese.
C’è seriamente troppa roba da mangiare. Inizio a sospettare l’identità del date planner. Solo una persona sarebbe in grado di organizzare un appuntamento così perfetto, con tanto di tè, roba da mangiare e piantine di gelsomino, il mio fiore preferito…
-Chiara. – dico scocciata, intravedendo Chiara semi-nascosta dietro un cespuglio vicino l’entrata della palestra coperta.
Zayn sbianca e si gira lentamente verso il punto in cui sto guardando. Da lontano Chiara sorride e alza il pollice. Quella mano gliela amputo.
-Io lo sapevo…- mormoro a denti stretti, dandomi uno schiaffo leggero sulla fronte e abbassando lo sguardo. Che cosa imbarazzante.
-Aspetta, non facciamoci rovinare l’appuntamento da un date planner incompetente! – sorride speranzoso. – Facciamo finta che non ci sia.
Annuisco. Non ho altra scelta. Devo vincere questa scommessa per forza, non posso passare il resto dell’anno a far entrare Chiara nella testa di Niall. Non posso permettermelo, preferisco dannare una settimana dietro questi due.
E qualcosa mi dice che questo sarà un lungo pomeriggio.
Io giuro che uccido Chiara. È stato il momento più imbarazzante nella storia del college. E ce ne sono stati, posso assicurarlo.
 
Per resto dell’appuntamento, continuiamo a parlare di noi per conoscerci meglio. Io cerco di resistere dalla tentazione di alzarmi dalla sedia e andare via ad ogni sua battuta squallida e lui ride oscenamente alle sue stesse “barzellette” orride. Uccidetemi.
-Oh ma guarda! Sono già le 18, io devo proprio andare…che peccato. – annuncio a denti stretti, alzando il culo dalla sedia e afferrando la borsa a fiori. Scappa, Simona, scappa.
-Ma come, di già? – mi chiede lui, turbato. Cavolo. In fondo in fondo mi dispiace abbandonarlo qua…molto infondo.
-Eh sì devo finire di ripassare per domani…è stato un pomeriggio magnifico! – lo ringrazio sorridendo e quasi correndo verso gli scalini.
-Aspetta! Possiamo ripassare insieme! anche io devo finire qualcosa…- mi scongiura, speranzoso. Per un attimo valuto l’idea di iniziare a correre e scappare in Messico, ma questo significherebbe la perdita della scommessa e non è il caso. Pensa, Simona. Se vinci la scommessa ci guadagni doppiamente.
-Va bene. Dove andiamo? – acconsento alla fine, mentre anche lui si alza dalla sua sedia. Abbandoniamo il gazebo e ci incamminiamo verso l’uscita del college.
-Se vuoi, possiamo andare alla Nona. Ci sto io, con un paio di ragazzi, ma non ci daranno fastidio. – ammicca, disponibile. Chiara, puoi iniziare a prepararmi gli argomenti, perché questa è una scommessa vinta in partenza.
-Certo. – convengo sorridendo. Cazzo. È difficile fare innamorare una persona di me. E me lo devo sopportare per il resto della serata. Al massimo scappo, chiamo Harry, mi faccio venire a prendere, improvviso uno shock epilettico, non so. Troverò una soluzione.
Mando un messaggio ad Alice:
“La rondine è volata, ripeto, la rondine è volata!”
Dopo un poco lei risponde:
“e che cazzo vuole da me? Dì alla rondine di volare a fanculo”.
Come al solito dolcissima. Poso di nuovo il cellulare nella borsa – di cui mi sono follemente innamorata – ed esco, finalmente, dal cancello principale dell’università.
Camminiamo per le strade del campus, ogni tanto intraprendiamo una conversazione che viene prontamente e puntualmente interrotta da uno scassa palle random di passaggio. Di turno, c’è l’amico di mio fratello, Liam. Quello alto, un po’ stupido e simpatico.
-Ciao Simon…-
-Non rompere il cazzo. – lo zittisco prima che possa continuare a parlare. Zayn ride. Superiamo Liam, lasciandolo a bocca aperta e con le braccia aperte. Eh che vuoi, dobbiamo darci una mossa.
Arrivo alla Nona con le palle girate. Una volta tornata a casa indurrò i miei followers su Twitter a twittare “#StayStrongSimona”.
Quando i suoi coinquilini ci vengono ad aprire mi trattengo dal girare i tacchi e lasciarlo sulla soglia della porta. Dall’interno della casa proviene musica metal sparata a tutto volume e Daniel Mason, il simpaticissimo come un porcospino in culo coinquilino di Zayn che ci ha aperto la porta – sfoggia il suo ‘meraviglioso’ fisico a petto nudo. Sto per vomitare.
-C’è una ragazza! Malik ha portato a casa una ragazza! – esclama, come se non avesse mai visto prima d’ora un esemplare femminile da queste distanze ravvicinate.
-Levati dal cazzo, Mason. – rispondo incazzata, spingendolo ed entrando in “casa”. Se questo porcile si può definire casa. –Malik, sbrigati. – continuo. La mia pazienza ha un limite e questa situazione lo sta pericolosamente superando.
Zayn prende il controllo della situazione; va in salotto e spegne la radio, spiegando ai suoi amici che dobbiamo studiare. E dicendo anche di non far scappare la prima ragazza che abbia mai accettato di entrare in quella casa. Ottimo ragionamento, direi.
-C’è un problema, Zayn. – gli dico, cercando un’altra scusa per abbandonare quel casino. –Io non ho qui le mie fotocopie.
Lui sorride. –Te le presto io! Ho ancora le fotocopie che mi ha fatto il signor Shoe da qualche parte nella mia stanza…
-Quello gnomo malefico di merda che non le ha volute fare a me, certo. – borbotto, mentre saliamo le scale.
-Come? – mi chiede ridendo. Ma cazzo. Come fa a ridere sempre, anche vivendo in una casa con elementi del genere? Credo che ci dovrebbe essere una Simona in ogni casa del campus. Anche nelle confraternite. Allora sì che si potrebbe vivere in tranquillità. Un campus pieno di Simone…
zayn mi invita ad entrare nella sua stanza. Perfetto, il piano va anche meglio di come speravo. La vittoria è nelle mie mani.
È una stanza di medie dimensioni, tutta al buio; per questo inciampo in qualcosa sul pavimento, cadendo per terra e urtando la sedia che a sua volta fa cadere una pila di libri su cui c’era una tazza di tè. Piccola parentesi: ma questo tizio beve solo tè? E poi, una minchia di lampada non la può comprare?
-Tutto ok? – mi chiede, aiutandomi ad alzarmi. Figura di merda…
-Minchia, ma le lampade sono troppo antiquate per te?! – gli urlo contro. Poi mi riprendo, cercando di sembrare più gentile. – Comunque sì, grazie. – rispondo sorridendo. Lui inizia a ridere.
-Che c’è? – gli chiedo scocciata. Vedo che ha trovato le fotocopie. Maledette.
-Sei strana. Un momento prima sei una ragazza dolce, gentile, sorridente, disponibile…poi ti trasformi in una svitata casinista, fine come un camionista e aggraziata come un elefante. – constata scotendo la testa. Grazie, gentilissimo.
-Mi scoccio di fare la ragazza perfetta, non posso farci niente. – mi giustifico mentre abbandoniamo la stanza. Che cosa pretende questo.
-Non mi piacciono le ragazze perfette. – ammette, quando stiamo per scendere le scale. Mi blocco dietro di lui, scazzata.
-Minchia, e dillo prima! – mi lamento. Zayn, per la milionesima volta, ride. Non fraintendete, io adoro le persone che ridono, la prima a ridere tutta la giornata sono io. Ma quando sono annoiata/scocciata/incazzata non mi va giù nessuno.
Nemmeno Zayn Sonofigosquallidopessimoeridotuttoilgiorno Malik.
Ci sistemiamo in cucina, con tutte le fotocopie sparse sul bancone di marmo al centro della stanza. Porto ancora rancore per quelle fotocopie. Discriminazione contro gli Styles.
 
-Ok, allora, cominciamo…cosa ti ricordi? – mi chiede, sedendosi sullo sgabello di fronte a me.
-Ad essere sincera, niente. – rispondo nascondendo il mio tono disperato. Sono nella merda. Domani mattina ci saranno una marea di turisti e io non ricordo assolutamente niente.
-Bene, nemmeno io. Che ne dici se rileggiamo il primo pezzo e poi ce lo ripetiamo a vicenda? – propone. Annuisco. Sì, credo che possa andare bene. Prendo una delle sue fotocopie. Ah, quindi il signor Shoe gli ha fatto più fotocopie…maledetto.
Quindi.
Il Marble Arch fu costruito nel…cavolo. Nel cavolo. È ancora più carino quando è concentrato. Corruga la fronte, morde il labbro, strizza gli occhi. Si accorge che lo sto fissando. Alza la testa e sorride. Figura di merda numero? 4567. ritorno al mio foglio.
Fu costruito nel 1828 dall’architetto inglese…
Daniel Mason e Jhonny Nesbitt piombano in cucina. Sbatto le mani sul marmo involontariamente e mi trattengo dall’imprecare.
-Ma stanno davvero studiando? – chiede Nesbitt sconvolto.
-Sì, quello che tu non hai mai fatto. – mormoro, appoggiando la fronte sulla mano. Mando a Zayn uno sguardo omicida.
-Ragazzi, dobbiamo studiare. Andate a non fare un cazzo in salone. – li caccia fuori, spingendoli e chiudendo la porta a chiave. Questo tizio ogni tanto sembra un maniaco sessuale. Prima nella stanza tutta al buio, ora nella cucina chiusa a chiave.
Leggo e rileggo più volte lo stesso pezzetto, ogni tanto tolgo gli occhi dal foglio e guardo Zayn, anche lui fa la stessa cosa.
-Basta, non ce la faccio! – esclama, buttando via le sue fotocopie.
-Nemmeno io. – convengo, mettendo da parte le mie.
Si alza dallo sgabello, prende tutte le fotocopie e le mette via.
-Ti va di vedere un film? E poi proviamo di nuovo a ripassare. – aggiunge, poggiando le mani sul bancone.
-Ci sto. Che film avete? – chiedo, uscendo insieme a lui dalla cucina e andando in salone. Troviamo Nesbitt e Mason buttati per terra che giocano alla play station. D’altronde, non posso biasimarli: anche loro hanno 21-22 anni e come mio fratello e i suoi amici si divertono con cose del genere.
-Andate in cucina, dobbiamo vederci un film. – ordina loro Zayn, dandogli piccoli calci per farli alzare. Se fosse stato per me, altro che piccoli calci. In cucina ci arrivavano volando.
Dopo qualche storia, alzano il culo da terra e ci lasciano da soli. Finalmente! Individuo tra gli scaffali tutti i dvd che hanno e mi faccio aiutare da Zayn a sistemarli sul tavolino ai piedi del divano.
C’è una vasta scelta di film romantici: Ps I love you, The Last Song, Just Friends, Remember me, 17 again, 2 settimane per innamorarsi, Il mio ragazzo è uno stronzo, Starstuck e così via.
-Io direi che la scelta si restringe a: Just friends, 2 settimane per innamorarsi, il mio ragazzo è uno stronzo e starstruck. – propongo, scartando gli altri dvd. Lui annuisce.
-2 settimane per innamorarsi e Il mio ragazzo è uno stronzo mi ispirano. – confessa, togliendo dal tavolino Just Friends e Starstruck.
-Ma anche Starstruck è bello. – obietto, prendendo di nuovo la custodia.
-È un film di Disney Channel. Roba da bambine di 14 anni! – si lamenta, alzando gli occhi al cielo.
-Se è per questo, 2 settimane per innamorarsi fa cagare. – sbotto, levando il dvd dal tavolo e tirandolo su uno dei divani. Per fortuna non si è rotto. Eppure, 2 settimane per innamorarsi è il film che ci rappresenta, anche se abbiamo solo una settimana. Mi correggo, io ho solo una settimana.
-Io tolgo 2 settimane per innamorarsi se tu togli Starstruck. – cerca di scendere a un compromesso.
-Allora vediamo Il mio ragazzo è uno stronzo? Sembra molto la storia di me, Chiara e Alice. – dico ridendo. Prendo il dvd e lo metto nel lettore, poi torno a sedermi accanto a Zayn. Le luci. Cazzo.
-Zayn, spegni la luce. – gli chiedo, cercando di sembrare gentile.
-È troppo lontano, vai tu. – si lamenta ancora una volta. Questo ragazzo vuole in tutti i modi infastidirmi.
-Se te l’ho chiesto evidentemente significa che io non so dove sono gli interruttori! – rispondo con una nota acida. Lui si alza sbuffando e spenge la luce.
-Stai iniziando a rompere le palle. – mi confessa. Come scusa?! Mi alzo dal divano con lo sguardo infuocato, mentre il film inizia.
-Zayn. Mi hai portato in questa casa con quei due deficienti, abbiamo litigato su quale film vedere, non abbiamo studiato un cazzo per domani mentre io dovrei essere qui solo per quello. Per una volta che ti ho chiesto di spegnere la luce rompo le palle? – mi innervosisco, sperando che non mi esca il fumo dal naso. Sarebbe abbastanza imbarazzante.
-Sei un apatico di merda. La prossima volta dimmi dov’è l’interruttore, così risparmio al principe lo sforzo di alzare il culo dal divano e premere quel pulsante. – lo accuso, sedendomi di nuovo incazzata. Incrocio le braccia e lui ride. Che. Minchia. Ridi.
-Dai stavo scherzando, scusami. – si scusa, passando il braccio destro dietro la mia schiena e tirandomi verso di sé. Oh, finalmente si ragiona.
Appoggio la mia mano destra sul suo petto e iniziamo a guardare il film che è partito da 3 anni su per giù.
 
Possiamo dire che una buona parte del film l’abbiamo passata sfottendo i personaggi e la trama, raccontando a Zayn che è molto simile alla storia mia e di Chiara e Alice.
In effetti, noi ci siamo conosciute proprio così: andavamo nello stesso liceo in Italia ma non ci eravamo mai cagate di striscio, poi abbiamo scoperto che il ragazzo con cui ci frequentavamo era lo stesso per tutte e tre.
Inutile dire che lo abbiamo terribilmente umiliato davanti a tutta la scuola.
Comunque sia, ho anche cenato lì. Mentre guardavamo il film Zayn ha ordinato due pizze e abbiamo quasi macchiato il divano sopra cui eravamo seduti. Non credo però che a Daniel e Jhonny importi qualcosa se lo sporchiamo.
Devo ammettere di essermi divertita. È piacevole stare in compagnia di Zayn, non è stato tanto male come oggi pomeriggio.
Dopo aver buttato i cartoni della pizza, decidiamo di fare una maratona di film, e dopodiché tornerò a casa, anche perché non possiamo fare tardissimo dato che domani abbiamo il progetto.
Iniziamo guardando 2 settimane per innamorarsi – Zayn con questo film ha rotto – ma lo cambiamo quasi subito perché, come sostenevo, era noioso da morire.
Lo convinco a mettere Starstruck e finalmente possiamo goderci un bel film in santa pace.
Dopo un poco, però, mi stufa anche questo. Sono già le 23.30 e più tardi delle due non mi conviene ritirarmi a casa.
-Zayn, hai un Harry Potter? – gli chiedo, mentre il film va ancora avanti.
-Dal primo all’ultimo, ho anche i libri. Hai beccato un potterhead accanito! – ammette un poco imbarazzato. Mi libero dalla sua stretta e lo guardo negli occhi.
-Anche io! omg vediamone uno! – esclamo entusiasta. Lui ride e si avvicina allo scaffale con i dvd, io stoppo Starstruck e accendo le luci.
-Qual è il tuo preferito? – mi chiede, cercando in mezzo a tutti i film. Cioè, io amo Harry Potter, è la mia vita. Non posso seriamente credere che Zayn Malik sia un potterhead, è fantastico.
-Di libro il 5° in assoluto, come film invece i Doni della Morte parte 2 credo. – rispondo, esperta. Sono preparata benissimo sull’argomento Potter, ho persino fatto la tesina di terza media su questo. E non sono ossessionata, ma dedicata.
-Il tuo? – gli chiedo.
-Il mio film preferito è il primo assolutamente. Piango tutte le volte che lo vedo, ma non dirlo a nessuno. – ammette ridendo, rido anche io. – Invece il libro più bello secondo me è Il Principe Mezzosangue. È perfetto!
-Tutta la saga è perfetta. – convengo, mentre infila un dvd nel lettore, senza dirmi il titolo. E in tema Harry Potter, ecco arrivata la fatidica domanda.
-Zayn…in che casa sei…? – gli chiedo quando si siede. Mi cinge la vita con il suo braccio.
-Serpeverde. Tu? – risponde tranquillamente. Cosa sentono le mie povere orecchie. Io…devo stare una settimana con…un Serpeverde…
-Dannazione! Lo sapevo che non è tutto oro quel che luccica! – esclamo, allontanandomi.
-Non mi dire…- inizia. Ancora il film non è partito, è messo in pausa. Non voglio perdermi per nessuno motivo al mondo la sigla.
-Grifondoro a vita. – annuisco fiera. Ci guardiamo per un momento intenso con sguardo di sfida.
-Facciamo una cosa, per stasera dimentichiamoci a che Casa apparteniamo, ok? Vieni qui. – mi dice, io annuisco sospirando e mi butto di nuovo fra le sue braccia. Questo è già cotto di me, me lo sento.
Inizia il film. Buon pianto, Simona.
 
Per tutta la durata del film abbiamo pianto come dei bambini. Ma proprio piangere continuamente senza fermarci, dall’inizio alla fine. Ho trovato un mio simile, finalmente!
Quando il film finisce restiamo fermi, nella stessa posizione in cui eravamo quando era iniziato, per calmarci e contenere i feels.
-È stata una serata meravigliosa, Zayn. Grazie. – lo ringrazio spontaneamente, alzando la testa e guardandolo negli occhi. Vai Simona, più zenzuala che puoi.
-Anche per me lo è stata. – dice, poi mi dà un bacio sulla fronte.
Mi alzo di malavoglia dal divano, stiracchiando le braccia.
-Io dovrei andare…- gli spiego, aggiustando il vestito giallo di Chiara. Non lo metterò mai più. Per carità, è bellissimo, però per serate come queste preferisco sempre il vecchio caro paio di jeans. O il pigiama.
-Ti accompagno, non ti preoccupare. – si offre, io senza fare troppe storie gli sorrido. Saluto Mason e Nesbitt e lasciamo la casa.
Fa un freddo cane fuori. Zayn, vedendomi infreddolita, mi porge la sua felpa grigia.
-Non ti preoccupare Zayn, non sento freddo. – mento, imbarazzata.
-Ma dai, stai tremando! Domani me la restituisci, va bene? Adesso tienila tu. – mi rassicura, stringendomi. Certo che questo ragazzo sa come prenderti alla sprovvista.
Arriviamo in pochi minuti davanti la Settima, ovvero casa mia.
-Grazie per aver accettato l’invito. Sono stato bene con te. – mi ringrazia, prendendomi le mani. Ringrazio il cielo di essere l’unica ragazza sulla terra a non avere la capacità di arrossire. Grazie, Dio!
-Anche io. – ricambio, abbracciandolo. Dovrei staccarmi.
-Ci vediamo domani mattina. – mi sussurra. In poche parole, “staccati, cozza”. Almeno è stato gentile, dai. Annuisco sorridendo e vado verso la porta d’ingresso. Solo dopo mi accorgo di non avere le chiavi di casa e suono il campanello.
Viene ad aprirmi un Louis molto incazzato.
-Ma fattele un paio di chiavi, Cristo santo! – mi sbraita contro, tornando poi dentro. Io rido, Zayn insieme a me. Lo saluto un’ultima volta ed entro, chiudendomi la porta dietro.
Tolgo la felpa e il vestito e prendo dall’armadio all’ingresso il mio pigiama.
Non è poi così tanto strano avere un armadio di pigiami all’ingresso della casa.
Fuori sta iniziando a piovere, si gela dal freddo anche a casa.
Vado a dormire con la stessa felpa di Zayn.
Ho paura di perdere la scommessa.
Ho paura di innamorarmi io per prima e rimanerci fottuta doppiamente.

 

 
 
«No amico! Così non va bene! Doveva andare malissimo!
«Perché? Io con lei sto davvero bene!
«Zayn, andiamo, non dirmi che ti stai innamorando! Questo è il loro obbiettivo, non devi cedere!
«Io non mi sto innamorando.
«Sì invece. Si vede da come la guardi, come se da un momento all’altro potesse cadere, e tu saresti lì pronto a prenderla.

 

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Bonnesoir/bonjour!
A chi prendo in giro, di Francese so solamente queste due parole più il titolo della storia ahahahahaah.
Finalmente abbiamo questo appuntamento! Progetto questo capitolo da Aprile, e devo dire che non è venuto molto male, spero piaccia anche a voi.
Comunque, ho provato a fare un "trailer" della fanfiction su Youtube dato che va di moda,
non giudicatemi, è il primo che ho fatto cwc. Ecco il link: http://www.youtube.com/watch?v=LFo9J2ExM7s 
Meeentre, ci tenevo a farvi vedere la borsa che ha Simona nell'appuntamento, ovvero:




Ne sono innamorata!
Fatemi sapere se vi è piaciuto :)

 

  
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