Era la mattina seguente, ricordavo tutto per filo e per segno quello che avevo fatto il giorno prima, soprattutto quel bacio ad Harry, a proposito: Ci eravamo dati un appuntamento al parco, il luogo dove ci incontrammo per la prima volta. Mi vestii alla svelta e raggiunsi il piano inferiore. Mentre scendevo le scale, però sentii  mio padre parlare al telefono: “Oh, certo Albert, non preoccuparti, manderò subito qualcuno.” Mio padre era al quanto allarmato. “Papà, cosa succede?” Gli chiesi io allarmata quanto lui. “Albert, ha bisogno d’aiuto, è piuttosto urgente: dovresti portargli queste pratiche, alla svelta.” Lo guardai con il cuore a mille mentre pensavo a dove sarei dovuta andare. “Va bene, gliele porterò io.” Gli dissi con il sorriso sulle labbra. Uscii alla svelta, mentre sentii mia madre che si affrettava a scendere le scale. Mentre passavo davanti alla finestra vidi mia madre intenta a parlare con mio padre. “Dov’è andata Sherry?” gli chiese lei. “Ha portato delle pratiche urgentissime ad Albert.” Le rispose mio padre. Mia madre si appoggiò una mano sulla fronte, come segno di disperazione. Io corsi fino a raggiungere la macchina, per non farmi fermare da mia madre. Misi in moto e cominciai a partire per la città. “Perché ho così voglia di vederlo?” Mi chiesi io ad alta voce. “Non mi devo dimenticare che a lui non gliene importa nulla di me.” Continuai, mentre sembravo una pazza che parlava da sola, agli occhi del guidatore della BMW di fianco a me. Sfioravo i cento chilometri orari, mentre sfrecciavo tra le campagne per raggiungere la lussuosa villa di Albert. Mi ritrovai davanti all’ immenso cancello, al di là il suo immenso giardino, decorato da mille fiorellini variopinti. Il cancello era aperto allora non esitai ad entrare. Mi incamminavo per lo stradino che mi conduceva alla porta. Trovai Jake davanti la porta ad aspettarmi. Mi diede un bacio sulle labbra e mi accarezzò la testa. “Jake, a cosa devo tutta questa ospitalità?” Gli chiesi mentre entravo. “Niente, pensavo al mio regalo di Natale per te.” Lo guardai compiaciuto. “Hai ragione tra pochi giorni è Natale ed io ancora devo pensare ai regali.” Gli risposi, lui mi sorrise, mi fissava come un gufo innamorato. “Devo andare da tuo padre, dov’è?” Gli chiesi io. “Nel suo ufficio, vai prima che cominci la riunione.” Cominciai a correre con la cartellina in mano ( per Albert). Raggiunsi il piano superiore, cercavo lo studio, ero stata una sola volta a casa di Albert ( Capitolo 7) , quindi non la conoscevo bene. Aprii una porta a caso, fortunatamente era quella, era lì, seduto al suo studio. “Sherry, cosa ci fai qui?” Mi chiese curioso. “Sono venuta per le pratiche, mio padre mi ha detto di portartele al più presto.” Gli risposi, si alzò dalla sedia, mi piombò davanti, lo ritrovai davanti a me, era altissimo, dovevo stare sulle punte per poterlo guardare negli occhi. “Grazie mille!” Mi fissò, lo guardavo dritto negli occhi. “Albert, no ti prego!” Mi allontanai e cominciai ad andare verso la porta. Lui mi afferrò per il braccio, a quel punto io mi voltai e lo baciai, no! C’ero cascata di nuovo, e come resistere? “Albert, scusa non era mia intenzione.” Gli spiegai con una lacrima agli occhi. Questa volta fu lui a baciarmi, gli misi una mano dietro la testa, mentre continuavo a baciarlo. All’improvviso sentii un rumore venire da fuori la porta, subito lo spinsi via. “Scusate piccioncini, rovino qualcosa?” Era quell’odiosa di Excella, sarei voluta saltarle addosso. “Excella, cosa dici?” Le chiese Albert, facendo finta di niente. “Lasciamo stare!” Fece lei. “Seguimi Excella, andiamo nella sala riunioni.” Basta, dovevo togliermelo dalla testa, lui era troppo attaccato al suo lavoro, e il suo lavoro era contro di noi. Andai via salutando a malapena Jake. Montai in macchina e solo in quel momento mi ricordai: Dovevo andare all’appuntamento con Harry. Raggiunsi in fretta il parco, lui era lì seduto, sulla panchina dove ci eravamo conosciuti. “Ciao Sherry!” Si avvicinò per darmi un bacio in bocca, ma io lo respinsi. “Harry, sediamoci su.” Lo invitai io. “Allora cosa mi dici?” Mi chiese lui, io gli feci cenno di sì con la testa, senza sapere cosa dicesse. “Allora te la dico io una cosa, ti ricordi il nostro bacio?” Mi chiese lui. “Chi se lo dimentica, prima nel salotto e oggi nel tuo ufficio, ma ora devo dimenticarti Albert, basta.” Lui mi guardò scioccato. “Sherry, ma cosa dici?” Mi chiese. “Scusami, scusa Harry, ma io devo andare!” Gli diedi un bacio sulla guancia e montai in macchina. Acceleravo a più non posso, per raggiungere di nuovo casa di Albert. Il cancello era aperto, come la porta d’altronde. Cominciai a correre cercandolo. Raggiunsi il salotto del nostro primo bacio, era lì, mi guardava, come fosse attratto da qualcosa. “Jake non c’è ed io sono impegnato: Devo raggiungere Excella e tuo padre al piano di sotto.” Io corsi verso di lui e lo baciai in bocca, continuai a farlo ripetutamente. Lui mi strinse i fianchi tra le mani. “Ti amo Albert!” Gli dissi io. Continuammo a baciarsi, io gli tolsi gli occhiali e li appoggiai sul tavolino. Lui mi prese in braccio, mi fece sedere sul divanetto, mentre continuavamo a baciarci. Gli strappai i bottoni della giacca, lo lasciai a petto nudo, mentre lui mi aveva sfilato il maglione, lasciandomi solo con il reggiseno. In poche parole facemmo l’amore su quel divano mentre Excella e mio padre erano in quella casa. Fu il giorno, anzi la notte più bella della mia vita.
 
Angolo autore

I fan AxS saranno super contenti, non posso dire lo stesso per i JxS, mi dispiace, ma è andata così  …
MorwenFuinur aspetto la tua recensione XD
Fatemi sapere cosa ne pensate!!! A presto!!!