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Autore: danyazzurra    23/07/2013    10 recensioni
Ennesima Lily / Scorpius...ennesima piccola idea che mi frullava in testa...è una mini long, dove Lily dovrà affrontare tutte le sue convinzioni !! bè nelle presentazioni faccio sempre pena...ma spero vogliate provare a leggere e farmi sapere !! un bacione !!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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“Amore non è non avere mai problemi, ma superarli assieme” Anonimo

Lily era sulla porta. Una mano appoggiata alla maniglia e il cuore che batteva all’ impazzata.
Poteva dire davvero che fosse la decisione giusta?
Doveva suonare subito o non lo avrebbe fatto. Doveva parlare con lui.
Alla fine, la cosa si riduceva a due semplici parole, a una semplice domanda che era implicita nel discorso dei suoi fratelli: Lo ami?
Se lo amasse davvero, forse, avrebbe già suonato.
Se lo amasse davvero, forse, non gli avrebbe nascosto la verità per tre anni.
Quindi probabilmente non lo amava davvero, forse era solo un’ infatuazione.
Ebbe uno scatto di rabbia e tornò indietro riscendendo i tre scalini che la separavano dall’ entrata.
Si vergognava anche ad averlo solo pensato.
Infatuazione? L’ amore che aveva provato per Scorpius era quello che di più forte avesse mai sentito dentro al suo cuore.
Possibile che fosse così stupida solo per la paura di soffrire di nuovo?
Chiuse gli occhi cercando d’ inspirare aria fresca.
Possibile che ogni volta che prendeva una decisione la sua coscienza doveva farsi sentire? E possibile che questa avesse anche la voce di Alice?
Imprecò mentalmente contro la sua amica e mossa da un impeto di rabbia si sedette sugli scalini.
Non riusciva a suonare, ma non riusciva neanche ad andarsene.
Era come un cane che si morde la coda: un circolo vizioso.
Sapeva che sarebbe stato giusto parlare con lui, sapeva che tutti avevano ragione e che lui doveva avere almeno la possibilità di spiegarsi, ma al contempo, sapeva che se le avesse detto che quel giorno lui l’ aveva tradita, lei con tutta probabilità sarebbe fuggita di nuovo.
E questo avrebbe significato mettere la parola fine, definitivamente e indissolubilmente alla loro storia.
Scoppiò in una mezza risata e mise la testa sulle braccia che erano già appoggiate sulle proprie ginocchia.
Quale storia? Per quello che ne sapeva lei, Scorpius poteva benissimo stare già con qualcun'altra, magari con quella Brigdet, Britnay o come diavolo si chiamava.
Chi poteva dire che l’ avesse aspettata? In fondo era sparita per tre anni.
“ Non hai nessuna storia da mettere in pericolo” borbottò a se stessa.
“ Parli da sola?” Lily sobbalzò e alzò la testa di scatto trovandosi davanti Draco e Astoria Malfoy.
Lo sguardo della madre di Scorpius sembrava incuriosito, quello del padre era indecifrabile quasi come quello del figlio: non sorrideva, ma non sembrava neanche arrabbiato. Semplicemente la stava studiando, come se si trovasse davanti a un caso curioso di malattia mentale.
E forse era davvero così.
“ E comunque cosa ci fa una Potter seduta sui gradini di casa nostra?” le chiese ancora.
“ Io…scusate” disse Lily imbarazzata cercando di non guardarli. In effetti non doveva fare una grande impressione, nella migliore delle ipotesi la pensavano impazzita, nella peggiore una maniaca spiona.
“ Sei venuta per Scorpius?” la domanda di Astoria era  posta con tono gentile e quasi speranzoso, ma Lily arrossì come se l’ avessero sorpresa a rubare.
“ Pensavo…dovevo…” che le prendeva? Se continuava così tanto valeva dirgli direttamente che aveva il cuore in frantumi e non sapeva se sarebbe mai stata in grado di ripararlo senza Scorpius.
Prese un respiro dandosi una calmata “ dovevo dargli un messaggio da parte di mio fratello, ma poi ho pensato che probabilmente non sarebbe stato in casa” disse cercando di apparire sicura.
Draco rise “ sai, persino tuo padre mentiva meglio” la prese in giro, ma si beccò una gomitata da Astoria.
“ E’ in casa” le disse con un sorriso “ e noi stiamo uscendo per una cena” la informò e Lily li guardò meglio, in effetti erano vestiti in maniera elegante e impeccabile.
“ Sì…ma…credo che non importi ormai” replicò Lily, si sentiva come una ragazzina alle prime armi.
Era sempre andata molto d’ accordo con Draco e Astoria e anche adesso, nonostante quello che era successo non sembravano arrabbiati con lei, ma forse era proprio quello a metterla a disagio.
Perché non erano arrabbiati con lei? Forse Scorpius aveva confessato loro la verità? Forse sapevano che era una povera ragazza tradita?
Lei non voleva la compassione di nessuno.
“ O entri o te ne vai” disse Draco. No, forse si era sbagliata, forse non erano compassionevoli.
“ Non posso avere una persona in giardino, voglio mettere gli incantesimi di protezione prima di uscire” le spiegò.
Lily prese un respiro e stava quasi per dire che se ne sarebbe andata quando Astoria la fece desistere.
“ Sai, io non so quello che sia successo tra di voi, ma mio figlio ti nomina…” la guardò dritta negli occhi, in uno sguardo da donna a donna “ ripete il tuo nome tra il sonno…gli manchi…”
“ Astoria” la riprese Draco, guardandola sconvolto, ma Astoria sostenne lo sguardo del marito, si portò una ciocca di capelli bruni dietro l’ orecchio e sospirò “ non starò a guardarlo soffrire, Draco” disse al marito “ e al diavolo l’ umiliazione” continuò.
Al diavolo l’ umiliazione. L’ amore di una madre supera tutto, era quello che le aveva sempre detto suo padre .
E il suo di amore? Poteva superare la paura di un’ umiliazione?
Bianco e nero. Bianco e nero.
Lily li guardò un altro secondo e senza darsi il tempo di ripensarci salì di corsa i tre gradini che la separavano dall’ interno della casa e vi entrò chiudendosi la porta alle spalle.
Si appoggiò con la schiena alla porta, aveva il fiatone come se avesse corso per chilometri invece che salire solo tre gradini.
L’ ansia le faceva battere il cuore così veloce che credeva potesse uscirle dal petto e le mani le tremavano così forte che dovette chiuderle a pugno per farle smettere.
Il salotto era completamente al buio, si vedeva una luce entrare dalla cucina, ma quando Lily si affacciò la trovò vuota.
Doveva salire in camera di Scorpius.
Salì i primi scalini con la mente quasi completamente offuscata dalla paura “ fai schifo come Grifondoro” si disse in un  sussurro e per darsi coraggio poggiò la mano sul corrimano come se quello potesse risucchiare la sua mano e non lasciarla più andare.
Arrivò in cima alle scale e sentì delle note musicali.
Guardò verso la fonte del rumore e vide la porta della camera di Scorpius, era chiusa ed una luce filtrava da sotto di questa.
Lo immaginò disteso sul letto, le gambe leggermente piegate e i capelli biondi, disordinati per colpa del cuscino. Lo aveva visto così tante volte in quel modo, eppure il suo corpo, in quel momento, non si stava comportando come se fosse stata abituata.
Le mani continuavano a tremarle e un brivido le percorse la schiena.
“ Non stai andando a morire, Lily” si disse per infondersi coraggio, ma era inutile continuare a mentire a se stessa, non era questo quello di cui aveva paura.
Si chiese dove fosse finito tutto il suo coraggio e perché ne aveva bisogno come se fosse una ragazzina al primo appuntamento.
Ma in fondo, si era risposta prima, semplicemente, perché tutto in lei aveva paura che quella sera sarebbe finito tutto.
Il tutto che era già finito, ma aveva smesso di cercare una logica nei suoi pensieri diverse ore prima.
Bussò alla porta, ma nessuno rispose.
Chiuse gli occhi. Che cosa doveva fare? Cosa avrebbe fatto la vera Lily Luna Potter? E non quella con il panico che le riempiva la testa?
Mise una mano sulla maniglia e l’ abbassò entrando nella stanza.
Lo vide. Era nell’ esatta posizione che si era immaginata, gli occhi chiusi, probabilmente concentrato sulla canzone.
“ Scorpius” chiamò e non aveva ancora finito di pronunciare il suo nome che lui aprì gli occhi.
La guardò per un attimo con uno sguardo da bambino smarrito, sembrava non credere che lei fosse davvero lì, nella sua stanza.
Lily si perse per un secondo nell’ ipnosi del suo sguardo, poi cercò di riportare la mente alla lucidità.
“ Ti chiederai perché sono qua” gli disse, impedendo alla sua voce di tremare.
Lui non rispose, limitandosi a continuare a guardarla, sembrava deciso a non facilitarle le cose.
Lily si spostò di qualche centimetro dalla porta ed entrò nella stanza.  Non potè far a meno di notare che non era cambiata per niente.
Era sempre ordinata al limite del maniacale: nessun vestito fuori dall’ armadio, i cd impilati ordinatamente nell’ apposito contenitore, la scrivania con i libri riposti con cura e sopra a questa una bacheca con qualche foto ricordo.
Una foto grande con Albus, scattata il giorno del conseguimento dei MAGO, una più piccola con i suoi genitori ed una con lei: sorridevano e si stuzzicavano davanti all’ obbiettivo, come avevano sempre fatto.
Sarebbero mai tornati ad essere così felici?
“ Cosa vuoi, Lily?” le chiese, ridestandola dai suoi pensieri.
Lily si girò verso il letto e vide che lui si era alzato a sedere, le gambe, avvolte nei Jeans, poggiavano per terra.
“ Vuoi dirmi di nuovo che sono capace solo di farti soffrire? Sei venuta a dirmi qualche altra bugia?”
Bugia? Lei?
Lily sentì la rabbia percorrerle la pelle. Calma. Doveva stare calma.
“ Da che pulpito…” mormorò e lui si alzò definitivamente in piedi e la raggiunse in due passi, fermandosi proprio davanti a lei.
Il suo profumo le arrivò alle narici diretto e inebriante.
“ Mi stai dicendo che sono un bugiardo?” le chiese alterato “ dopo che mi hai mentito per tre anni?” le chiese ancora.
Il suo sguardo sembrava avere il potere di entrarle dentro la pelle.
“ Ti sei chiesto perché ti ho mentito?” gli chiese di rimando.
“ Credo di star per scoprirlo” disse sarcastico, ma Lily poteva vedere dalla sua espressione dura che era arrabbiato.
“ Sì, stai per scoprirlo” confermò Lily.
Storse la bocca. Eppure nei suoi pensieri sembrava così semplice.
Mi hai tradito? Tre parole e una domanda.
Semplicissimo, almeno nella sua testa.
Nella realtà era molto più difficile, gli occhi di Scorpius seguivano ogni suo movimento e sembravano non lasciarla mai e il suo silenzio e la rabbia che traspariva anche solo dal suo respiro la bloccavano.
“ Allora?” le chiese Scorpius in tono irato.
“ La tua rabbia non ha senso”  affermò lei, cercando di arretrare di un passo per andare verso il muro, ma lui avanzò di un passo nello stesso momento.
“ Non provare a fuggire di nuovo e non provare a cambiare discorso, Lily” l’ ammonì “ ne ho abbastanza delle tue fughe e dei tuoi rigirii, voglio sapere di cosa mi accusi, voglio sapere che cosa ti ho fatto” le disse guardandola negli occhi con una profondità tale che se avesse avuto la bacchetta in mano, Lily avrebbe creduto che stesse provando a leggerle la mente.
“ Voglio sapere se mi hai tradito” disse Lily velocemente.
Via il dente, via il dolore, è così che si dice, no?
Scorpius aggrottò le sopracciglia “ allora è davvero per quel bacio?” le chiese stupito.
Prima che Lily potesse rispondere, Scorpius sospirò e si allontanò da lei rimettendosi seduto sul letto e Lily poté respirare appoggiandosi alla scrivania per riprendere le forze.
“ Ho cercato di spiegarti di quel bacio e te l’ avrei spiegato meglio se tu il giorno dopo non mi avessi detto che eri andata ad abortire perché non riuscivi a perdonarmi”
Si passò entrambe le mani tra i capelli, nello stesso gesto che avrebbe fatto se in quel momento se li stesse lavando.
“ Lei mi ha baciato, Lily” le disse “ certo” replicò Lily e lui la guardò con rabbia.
“ Lily, noi eravamo in quel bar con tutti gli amici, stavo tornando dal bancone con le bibite in mano e lei mi si è messa davanti e mi ha baciato, sono indietreggiato di alcuni passi immediatamente, ma Alice aveva già visto tutto e ti ha riferito tutto…” si alzò di nuovo in piedi, avanzando di qualche passo verso di lei, come se non riuscisse a star seduto.
“ Puoi biasimarla?” gli chiese Lily, in fondo sembrava un’ accusa e invece quella di Alice era solo stata una grande prova di amicizia nei suoi confronti.
“ Se lei mi avesse lasciato spiegare e non si fosse smaterializzata subito da te, forse non saremmo a questo punto” affermò Scorpius con una rabbia tale che Lily si chiese se avesse più rivolto la parola ad Alice.
Non ci aveva neanche fatto caso. Era davvero una pessima amica.
“ E tu invece non l’ avresti fatto con Albus?” gli chiese, Scorpius parve voler replicare, ma poi chiuse la bocca e annuì.
“ Ti assicuro che non è successo niente, non è neanche stato un bacio”
Lily rise “ certo, perché le tue labbra e le sue si sono incontrate per sbaglio” affermò Lily tristemente.
“ Non era un bacio” sibilò Scorpius e sembrava davvero infuriato.
“ Ah no?” chiese Lily, ma non fece in tempo ad aggiungere altro che Scorpius avanzò di altri due passi verso di lei e prima ancora di darle il tempo di reagire intrecciò le dita tra i suoi capelli e l’ attirò a sé.
Lily rimase sbalordita e senza fiato.
L’ altra mano di Scorpius raggiunse la sua vita e la premette ancora di più contro di sé, come se fosse possibile entrare in contatto più di così.
Lily sentì la passione travolgerla: le sue mani sulla sua vita erano scie di fuoco, le sue labbra sulle proprie erano morbide e passionali  e il suo profumo, tutto le stava facendo perdere il controllo.
Ma se lo avesse fatto che cosa sarebbe rimasto di lei?
Lei che si era sempre vantata di essere diversa da quelle ragazze che si fanno trasportare dagli ormoni.
Lei che era piena di ideali e di cose in cui credeva, tra i quali che l’ amore e la fedeltà vanno di pari passo.
Si staccò di scatto, indietreggiando bruscamente e andò a sbattere contro la scrivania.
“ Sei impazzito?” chiese con un filo di voce, guardandolo con gli occhi lucidi di lacrime.
Solo la sua forza di volontà era riuscita a farla separare da lui.
Scorpius sorrise e si allontanò di un passo per impedirle di cercare di entrare dentro la scrivania “ questo è un bacio” le disse deciso.
“ Quello è stato…sì, l’ hai definito bene, un incontro di labbra” le spiegò.
Poi sospirò “ non posso credere che sia finita per…”
“ Allora perché sei andato a letto con lei? ” gli chiese.
Fatto. Ecco, l’ aveva detto.
Forse perché era ancora un po’ intontita per gli effetti del bacio, o forse era stato proprio quello a farla decidere, ma finalmente l’ aveva detto.
“ Che cosa?”  chiese Scorpius.
I suoi occhi si erano sgranati come Lily non aveva ritenuto sarebbe mai stato possibile e la sua voce era sembrata uno stridio, come un gesso che passa su una lavagna.
“ Che cos’ hai detto?” chiese di nuovo.
Lily sospirò “ ti ho chiesto, come mai sei andato a letto con lei ?” ripeté Lily.
“ Io non sono andato a letto con lei”  rispose Scorpius, continuando ad essere incredulo e Lily si maledì perché le sembrava così maledettamente sincero.
Lily scosse la testa “ e in base a cosa dovrei crederti?”  gli chiese tagliente, la sua rabbia, la sua paura di essere stata raggirata era sempre pronta a riaffiorare.
“ E tu invece? in base a cosa lo affermi?” le chiese lui a sua volta.
Lily fissò lo sguardo nel suo: ormai non poteva più tornare indietro.
“ Il giorno successivo al nostro chiarimento io sono venuta da te, nella nostra casa” Lily lo stava guardando, ma quello che gli stava dicendo non sembrava colpirlo.
“ Tu non sei venuta” affermò lui pensieroso “ io non sono entrata” replicò immediatamente lei.
“ Insomma, Scorpius, smettila di fare così” si arrabbiò Lily “ l’ ho vista uscire da casa nostra”  gli disse e stava quasi urlando.
Ma non ci fu la reazione che Lily si aspettava.
Un lampo di rabbia passò nelle iridi grigie di Scorpius e le sue labbra si serrarono in una linea sottile, ma non disse “ Ah, ecco” e neanche “ Per Merlino, mi hai beccato” rimase in silenzio.
Un silenzio così assordante che sembrava quasi che le parole di Lily continuassero a rimbombare in esso.
“ Tu sei fuggita per questo?” la domanda di Scorpius era poco più di un sussurro, ma sembrava quasi che l’ avesse urlata, per la rabbia che vi era impressa.
Lily non capiva. Perché era lui che era arrabbiato con lei?
“ Il bambino quando l’ hai perso?” le chiese e la sua voce tremava per la rabbia.
“ Scorpius, dimmi perché sei andato a letto con lei” ribatté Lily, odiava che volesse passare dalla parte della ragione.
“ Sei fuggita da casa nostra, vero?” le chiese, come se non avesse udito la sua domanda “ sei caduta per le scale?” gli chiese ancora.
Lily non rispose.
 “ Hai idea di quello che ho passato?”  le chiese e i suoi occhi sembravano così arrabbiati da far sembrare che iride e pupilla fossero fusi insieme.
“ Ho creduto che ti fossi liberata del nostro bambino che non mi amassi più e tutto per uno stupido bacio ed invece scopro che sei fuggita da me, per qualcosa che non ho fatto, solo perché non ti sei fidata di me, perché non mi hai voluto chiedere cosa era successo…e non volevi chiedermelo neanche quando sei tornata…”
Qualcosa che non ho fatto. Lily credette di non riuscire più a respirare, mentre la fiammella della speranza si accendeva dentro il suo petto.
“ Io dovrei crederti?” gli chiese.
“ Sì, dovresti” affermò Scorpius “ e sinceramente non capisco perché tu sia qui a dirmelo ora”
Perché ti amo, ma le parole le rimasero chiuse e sigillate dentro di sé.
“ Non mi hai creduto allora, perché dovresti credermi adesso?” le chiese.
“ Io…ho pensato…ho creduto…prima di andarmene volevo sapere la verità”
Scorpius rise “ la verità” disse amaramente “ buffo detto da te, dalla donna che mi ha mentito per anni”  continuò amareggiato.
Lily strinse i pugni con rabbia “ credo di meritare la verità, di meritare che tu mi dica perché mi hai tradito”
Scorpius ebbe uno scatto d’ ira e si mosse verso di lei, Lily quasi arretrò automaticamente “ io non ti ho mentito e non ti ho tradito, il motivo per cui quella stupida si trovava a casa nostra era semplicemente riportarmi il giubbotto che avevo dimenticato la sera prima per correre da te, è stata dentro casa per un minuto e non ci ha neanche provato con me e vuoi sapere perché ?” le chiese, la sua rabbia era così tangibile che Lily annuì mordendosi un labbro “ perché io le ho fatto credere che tu fossi a letto nell’ altra stanza…” sbattè un pugno sulla scrivania e Lily sobbalzò.
“ Sono un idiota” commentò “ uno stupido idiota, io ti amavo e tu non solo non ti sei fidata di me, ma non mi hai dato neanche una possibilità” le disse guardandola con rabbia, poi distolse lo sguardo e si allontanò come se la rabbia che provava fosse troppa per starle vicino.
“ Non sai cos’ ho passato, cosa ho sofferto, cos’ ho provato a perderti” le disse sedendosi sul letto, come se si fosse sgonfiato, come se fosse stato tutto troppo.
Lily era rimasta impietrita.
Era vero? Poteva credergli?
Eppure anche se non aveva prove gli credeva, troppa la rabbia, troppa la delusione che sentiva nella sua voce.
“ Adesso puoi andartene con la tua verità” concluse guardando verso la porta.
“ Mi stai mandando via” disse e non era una domanda, ma un’ affermazione dell’ ovvio.
Scorpius non la guardò neanche “ hai avuto la tua possibilità” disse guardandosi le mani intrecciate “potevi essere sincera in qualsiasi momento e non l’ hai fatto” continuò.
Lily si era chiesta se sarebbe mai riuscita a perdonarlo ed invece era lui che non riusciva a perdonare lei.
Sentì le lacrime di rabbia riempirle gli occhi, ma che Godric Grifondoro l’ avesse maledetta se avrebbe pianto davanti a lui.
Adesso era lui che l’ accusava di non essere stata sincera? La rabbia la fece vibrare.
“ Vuoi che sia sincera con te?” gli chiese, ma lui continuò a tenere lo sguardo sulle sue mani.
 “ Bene ecco la verità, sicuramente per te non è stato facile, ma almeno potevi darti una motivazione” lui la perforò con lo sguardo, prima di distogliere di nuovo lo sguardo “ pensa a me, credevo che mi avessi tradito, che non mi amassi, ho dovuto affrontare la perdita del mio bambino…” alzò lo sguardo verso il soffitto per ricacciare indietro le lacrime.
Non piangerai, si disse.
“ Sai che cosa vuol dire perdere un figlio per una donna, sai delle pozioni che devi prendere perché l’ utero torni al suo posto? Sai quanto è doloroso? I crampi alla pancia che ti ricordano continuamente che cosa ti è successo? No, non lo sai perché tu non c’ eri” disse le ultime due parole in un grido di rabbia e cercò di respirare fluentemente.
Le sembrava di non riuscire a respirare, le sembrava di avere la testa vuota e un macigno sullo stomaco.
“ Non c’ ero perché non mi hai voluto” affermò Scorpius e alzò la testa per guardarla.
Forse Lily avrebbe preferito che non l’ avesse fatto perché adesso i suoi occhi sembravano così tristi da farle sentire la colpa nascere dal cuore.
“ Tu hai buttato via tutto, io ti amavo e che io sia dannato ti amavo anche quando sei tornata…ma adesso…” s’ interruppe e distolse lo sguardo da lei, come se il dolore che aveva impresso nelle sue parole aumentasse guardando il suo viso.
“ Adesso non mi ami più?” chiese Lily in un sussurro e fanculo all’ umiliazione, aveva bisogno di lui.
Aveva capito di aver sbagliato a non dargli la possibilità di chiarire, aveva capito di essere stata troppo intransigente.
“ Ho sbagliato a non darti fiducia, ma chiediti cosa avresti fatto tu” gli disse, cercando di non soccombere al dolore per il fatto che lui non aveva risposto alla sua domanda.
Scosse la testa. Era tutto inutile.
Lui non capiva che lei la sua punizione l’ aveva già avuta.
Sentì di non riuscire più a trattenere le lacrime e si girò per andarsene.
Mise la mano sulla maniglia e alzò il mento e raddrizzò le spalle.
Non sarebbe uscita a testa bassa, non aveva niente di cui vergognarsi “ Sai perché sono venuta?” gli chiese, senza neanche voltarsi “ perché io a differenza tua ti amo ancora” gli disse, poi abbassò la maniglia e uscì.
Cominciò a scendere gli scalini reggendosi al corrimano, le lacrime che le annebbiavano la vista, una sensazione di deja vu nella mente e un peso nel cuore.
Era arrivata quasi in fondo quando mise un piede in fallo e sarebbe caduta se due mani forti non l’ avessero afferrata per la vita e stretta al suo petto.
Sentì il suo respiro tra i suoi capelli e le sue labbra sulla sua nuca. Sentì il suo profumo inconfondibile.
Lily rimase con la schiena appoggiata al suo petto senza osare muoversi e chiudendo gli occhi “ sei davvero imbranata” le disse, prima di voltarla verso di sé e baciarla.
La baciò a lungo e Lily fece scorrere le mani attorno al suo collo, senza riuscire a smettere di piangere.
C’ era tutto in quel bacio, la tenerezza, la passione, la mancanza, la rabbia, la delusione. Tutto racchiuso in uno spazio di pochi millimetri tra le sue e le proprie labbra.
Lui le mise le mani a cornice sul viso e raccolse le sue lacrime con i polpastrelli continuando a baciarla ovunque, sul naso, sugli occhi, persino sugli zigomi, come se volesse di nuovo assaporare la sua pelle.
“ Maledizione, Potter” le disse e sembrava che il suo respiro fosse irregolare quasi quanto il proprio “ sei una testona e prova a non fidarti di nuovo di me e…” parve pensarci, poi scosse la testa “ qualcosa mi verrà in mente” le disse e Lily rise, prima di attirarlo di nuovo a sé.

COMMENTO: OK, LO SO, FORSE SCORPIUS MERITAVA DI STARE ARRABBIATO PIU’ A LUNGO ( VISTO CHE NON L’ AVEVA TRADITA…COME IMMAGINAVATE PIU’ O MENO TUTTE ; )), MA IN FUNZIONE DELLA STORIA L’ AVREI SOLO TIRATA ALLA LUNGA E QUINDI ECCOCI QUA…SPERO VI PIACCIA LO STESSO : ))ADESSO MANCA SOLO L’ EPILOGO !! RINGRAZIO LE FANTASTICHE RAGAZZE CHE HANNO RECENSITO OVVERO ICEPRINCESS/ LUISA21 / ARYELLE /ALWAYS 89 / MIKILILY / HUNTER / ALESSANDRA CORTESE E ERULE !! GRAZIE DAVVERO !! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE A TUTTI !! 
   
 
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