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Autore: Linda1990    24/07/2013    1 recensioni
Può un incontro cambiarti la vita? E cosa farai se la vita ti metterà di fronte a cose del tutto inaspettante, a nuove emozioni, a nuovi sentimenti?
Avrai il coraggio di viverli?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Arrivai a casa verso 10 del mattino, mi ero fermata a far colazione fuori prima di rientrare e come aprii la porta trovai Demi ad aspettarmi.
"Dove eri finita? Ero preoccupata!" mi corse incontro per abbracciarmi ma mi scansai.
"Sono stanca, vado a letto" appesi il giubbino e andai verso la camera senza neanche guardarla.
"Per favore..." mi prese la mano fermandomi.
"Non sono io quella che ha passato la notte fuori con uno sconosciuto Devonne" non mi voltai neanche a guardarla, ero troppo arrabbiata "E poi a me non me ne frega nulla di te no?"
"Non volevo insinuare questo scusa" disse piano.
"Lasciami per favore" ribattei fredda piú del ghiaccio.
"No..." strinse di più la presa.
Mi voltai e la guardai dritta negli occhi.
"Non sto scherzando Demi, lasciami. Ora. Se non sai cosa fare tornate da Angelo visto che te lo sei baciato e c'hai passato pure la notte" non mi ero mai rivolta cosi a lei ma l'immagine di loro avvinghiati era ancora nitida nella mia testa.
"Parli proprio tu che ti sei baciata la tua ex. L'ho capito perchè avevi alcuni bottoni della camicia slacciati quando sei tornata" il suo sguardo era duro e sul suo volto si poteva leggere la tensione.
"È successo è vero ma tra me e lei è finita, non ho più nulla da dirle. Ora vado, voglio star sola" dissi liberandomi dalla sua presa.
Andai in camera mia, abbassai le persiane quasi totalmente, sfilai scarpe e camicia, mi stesi sul letto e mi addormentai.
Verso le 17 mi svegliai.
Non volevo affrontarla, non mi andava neppure di litigare cosi decisi di rimanere li.
A un certo punto sentii il cigolio che produceva la porta quando veniva aperta, dei passi e infine il letto muoversi.
"Sono stata una stupida, ho rovinato tutto" disse Demi appoggiandosi al mio petto e iniziando a piangere.
"Ti ha trattata bene?" le chiesi senza muovermi.
"Non come fai tu..." sussurró.
"Ti sei divertita?" continuai.
"N-no, non provavo niente non dovevo neppure essere li ma non avevo il coraggio di chiamarti e cosi ho sperato solo che tutto finisse il più presto possibile per poter tornare a casa" si strinse di piú a me.
"Mi dispiace..." non sapevo che dire.
Una parte di me era arrabbiata, l'altra voleva solo rassicurarla e dirle che era tutto ok.
"Ti prego..." disse piano tra i singhiozzi.
"Hai ancora il suo odore addosso..." chiusi gli occhi per un attimo e fu come vedere la sua notte con lui proiettata nella mia mente.
"N-no non é vero..." rispose lei.
"Si...il tuo profumo è inconfondibile, si diffonde nell'aria appena entri in una stanza mentre ora riesco a sentire il suo sulla tua pelle" ribattei.
Il silenzio calò per un lasso di tempo che sembrò interminabile, l'unico rumore che si udiva era quello dei nostri respiri.
Ad un tratto, Demi iniziò ad accarezzarmi piano percorrendo con il dito il bordo dei jeans.
Era una sensazione piacevole...troppo piacevole.
"Ti va di uscire a cena?" non so neppure perché lo dissi ma ormai la frittata era fatta.
"Solo se mi perdoni...ho detto delle vere cattiverie, mi sono comportata da stronza, ti ho fatto preoccupare e per cosa? Per ripicca" ribattè triste.
"Ripicca?" dissi guardandola.
"Quando mi sono accorta della camicia fuori posto e ho capito cosa era successo é scattato qualcosa in me...non so spiegartelo..." rispose imbarazzata sfiorandomi piano il ventre.
Ormai la rabbia iniziale si era trasformata in tenerezza e...confusione.
Non riuscivo a capire perché aveva reagito cosi ma le credevo, lei era piú confusa di me.
"Non preoccuparti, l'importante è che tu stia bene" le dissi accarezzandole i capelli e dandole dei piccoli baci sulla testa.
"Ora si" ribatté rilassandosi e godendosi le mie attenzioni "Non so come fai ma solo tu riesci a farmi sentire cosi"
"Cosi come?" la incitai a continuare.
"Protetta, al caldo...felice" rispose timorosa.
"Vado a farmi una doccia ok? Cosi poi il bagno è tutto tuo e puoi preparti" le dissi alzandomi.
Mi lavai, sistemai i capelli e andai in camera mia per vestirmi.
"Finito?" mi chiese Demi appoggiandosi allo stipite della porta.
"Bussare no eh Devonne?" la ammonii punzecchiandola.
"Non mi scandalizzo mica se ti vedo in intimo" mi provocó.
"Mi vergogno io peró, quindi vai a farti la doccia su" dissi imbarazzata.
"Come vuoi...vergognosa" ribatté ridendo.
Sentii la porta del bagno chiudersi e mi rilassai.
Non amavo il mio corpo, gli altri mi ritenevano carina ma per me si sbagliavano.
Solo una cosa mi piaceva di me stessa, gli occhi verdi.
Fissai l'armadio per circa mezz'ora non riuscendo a decidere cosa indossare quella sera.
"Ti serve una mano?" mi chiese Demi di ritorno dalla doccia.
"Sexy l'asciugamano in testa messo tipo un turbante" dissi scoppiando a ridere, era davvero buffa.
"Sei la solita stronza, fammi vedere che hai dentro per di qua" entrò in camera e dopo avermi spinta via, iniziò a guardare nell'armadio.
"Mmm...metti questa maglietta che dopo stasera sará mia perché é bellissima, questi pantaloni qui e la giacca nera" disse buttando tutto sul mio letto "Su ora vestiti e poi fammi vedere"
Uno schiaffo sul sedere e se ne andò.
Mi vestii, mi guardai allo specchio e andai da Demi che appena mi vide sorrise.
"Stai benissimo! Ora però te ne vai che devo cambiarmi il reggiseno e scegliere il vestito" disse cacciandomi fuori dalla sua stanza.
"Non mi scandalizzo mica se ti vedo nuda..." modificando le sue parole di poco prima, la provocai sicura di una sua reazione.
"Ma...che porca!" disse dandomi un colpetto sulla spalla "Non ora, un giorno chissà" continuò ridendo.
"Da ora in poi vivrò aspettando quel momento" replicai sorridendo maliziosa.
Alle 20 uscimmo di casa.
Demi aveva optato per un abito verde acqua che le stava d'incanto.
Salimmo in auto e accendemmo lo stereo.
"Dove mi porti?" mi chiese.
"Sorpresa..." le feci l'occhiolino e iniziai a guidare.
Dopo circa un'ora arrivammo a destinazione.
"Ma siamo al mare!" disse stupita.
"Esatto e laggiú c'è il ristorante" replicai indicandoglielo.
Durante il viaggio in auto Demi non aveva fatto altro che canticchiare.
A volte mi dimenticavo chi fosse davvero e sentendola cantare iniziai a chiedermi se non le mancasse il suo lavoro, il vivere da star e così decisi cosi di affrontare l'argomento appena possibile.
Raggiungemmo il ristorante camminando lungomare, ordinammo e iniziammo a cenare.
"Ti manca?" le chiesi approfittando del momento di tranquillità.
"Cosa?" mi guardò perplessa.
"La tua vita, l'essere una celebrità con tutti i pro e i contro della situazione" le dissi.
"Amo stare sul palco, trasmettere quello che provo attraverso le mie canzoni, il contatto con i miei fans ma come hai detto tu la fama é una lama a doppio taglio. Si è continuamente sotto pressione, i paparazzi ti stanno addosso e condurre una vita normale é quasi impossibile. È vero sono un personaggio pubblico ma sono anche una ragazza di vent'anni a cui piacerebbe potersi divertire e passare il tempo come chiunque altro e con te sta accadendo. Aver preso una pausa da tutto é stata la miglior scelta che potessi prendere" rispose felice.
Il resto della cena trascose tranquilla, parlando delle nostre vite e scherzando.
Una volta uscite dal ristorante andammo a fare un giro in centro.
Guardammo i negozietti, comprammo qualche cartolina da mandare agli amici di Demi e proprio mentre eravamo in procinto di risalire in macchina, un ragazzo di colore che vendeva dei fiori si avvicinó a noi.
"Neanche una rosa per questa bella ragazza?" mi chiese.
Demi ridacchiò dandomi una leggera spallata.
"Rimediamo subito" risposi imbarazzata.
Lo pagai e porsi la rosa Demi.
"Ecco a lei signorina" le dissi.
"Rossa eh? Come l'amore, la passione..." disse dandomi un bacio sulla guancia "Sei un tesoro comunque, grazie"
"Di nulla piccola" le spostai una ciocca di capelli dagli occhi.
Il viaggio di ritorno sembrò piú breve rispetto a quello di andata.
Demi a metà strada si addormentò e visto che mi dispiaceva svegliarla una volta arrivate a casa la portai fin sul suo letto in braccio.
Mi sedetti accanto e la guardai.
Quella piccola e buffa ragazza era entrata per caso nella mia vita e ora me la stava stravolgendo. Credevo di non essere piú in grado di provare nulla e invece bastava un suo abbraccio per farmi sciogliere come neve al sole.
"Ehy..." disse Demi svegliandosi "Siamo già a casa? Ma come..." mi chiese.
"Ti sei addormentata in auto e ti ho portata in braccio fin qui" risposi sorridendole.
"E sei sopravvissuta?" scoppiò a ridere "Non avresti dovuto, non sono leggerissima..." disse tornando seria e abbassando lo sguardo.
"No sei perfetta Devonne, è diverso" le alzai piano il viso.
"Non è vero. Sono imbranata, testarda, a volte infantile, cado continuamente..." ribatté.
"Se non fossi cosi non saresti tu, non saresti la ragazza speciale che sei" replicai guardandola negli occhi.
"È stata una serata bellissima, era tutto cosi...romantico..." disse arrossendo.
"S-si...meglio che vada ora cosi ti riposi, buonanotte piccola" le diedi un bacio sulla guancia e uscii.
Avevo appena finito di cambiarmi quando sentii Demi chiamarmi.
"Ehy tutto ok?" andai da lei preoccupata.
"Sisi ma mi chiedevo se potevi restare qui stanotte, non mi va di dormire sola..." disse.
"Non credo sia il caso, non..." cercai di replicare.
"Per favore" mi interruppe.
Mi avvicinai al letto e mi stesi affianco a lei.
Di tutta risposta Demi colmó la quasi inesistente distanza tra noi e si appoggió a me.
"Grazie per farmi sentire una ragazza meravigliosa" sussurró piano.
"Io non faccio nulla, tu lo sei a prescindere da me. Buonanotte Devonne.." le baciai la fronte, chiusi gli occhi e mi addormentai consapevole che qualcosa stava cambiando dentro di me.
   
 
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