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Autore: FedericaLille    25/07/2013    15 recensioni
Catherine ha un fidanzato, una casa e un lavoro. E' ormai una donna matura e con i piedi per terra. Ma cosa succede quando un incontro inaspettato le sconvolge la vita? Crolla ogni certezza e la paura di (ri)innamorarsi prende il sopravvento.
"Eccola, la scatola ben impacchettata con scotch ultraresistente, la scatola contenente un pezzo consistente della mia esistenza. Era rimasto tutto intatto lì dentro, come se il tempo si fosse fermato. I CD, i poster, i DVD, le lettere, i biglietti, i libri, tutto ciò che possedevo con stampato sopra “One Direction”. Erano passati ben dodici anni dalla loro entrata in scena, cinque dalla loro uscita di scena.
In quei cinque anni Zayn era scomparso dai gossip, da qualsiasi rumors e pettegolezzo. Era riuscito a nascondersi bene, e incontrare una sua vecchia fan l’aveva impaurito. Non avrei rivelato di averlo incontrato, non avrei mandato in aria la sua copertura.
Intanto però lui aveva mandato in aria la mia, di copertura. Negli ultimi anni mi ero autoconvinta che quella per lui fosse stata sempre solo una innocente infatuazione passeggera. Purtroppo rivederlo mi aveva dato una certezza: seppure fosse stata solo una infatuazione, non era passeggera affatto."
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo sedicesimo




“Perché mi fai questo?” Avevo lasciato che i miei pensieri prendessero il sopravvento. Avevo detto ad alta voce ciò che mi ossessionava da giorni.
Perché mi aveva aiutato a realizzare il sogno di partecipare ad una mostra artistica? Perché mi aveva rivolto quel complimento? Perché al nostro primo incontro mi aveva detto che non ci saremmo più dovuti vedere e poi invece mi aveva quasi dato il tormento? Perché mi aveva detto che fossi attraente e poi si allontanava quando eravamo un po’ più vicini? Perché mi aveva stravolto l’esistenza? E perché non si ricordava del Meet & Greet, né di quell’altro nostro contatto…?
Zayn mantenne lo sguardo inchiodato al mio per ancora qualche secondo, poi scosse la testa.
“Il tuo ragazzo ti starà cercando”, disse.
Ecco qual era il problema: Mike.
“Cosa cambierebbe se non avessi un ragazzo? Scapperesti comunque.” In realtà parlavo a me stessa, purtroppo però non riuscivo più a controllare ciò che usciva dalla mia bocca. E mi ritrovavo a dire ogni minima cosa che mi passasse per la testa.
“Catherine, tu mi piaci molto. Mi sei piaciuta sin dal primo momento”
Non avrei mai pensato che lui potesse dirmi queste parole, mai nella mia vita.
Ma qual era stato il primo momento, per lui? Dubitavo si ricordasse del M&G, perciò pensai si riferisse all’incidente stradale.
Forse era il caso che io gli rinfrescassi la memoria, e non solo riguardo il M&G. Dovevo raccontargli tutto quello che lui non poteva ricordare.
“Zayn, io ti devo dire…” Mi ero decisa a parlare, finalmente, ma qualcuno mi interruppe. Era destino.
“Ehi, amico!” Harry era tornato nel momento meno opportuno.
“Dimmi, Hazza”, Zayn sembrava quasi infastidito dalla sua presenza.
“I giornalisti hanno saputo dove mi trovo, e saranno qui a pochi minuti. So che tu preferisci non farti vedere perciò…”
Zayn sbuffò, poi poggiò una mano sulla spalla del riccio e disse, “Grazie per avermi avvertito. Allora vado via…”
Cavolo, perché doveva andare proprio adesso?
Lo guardai, supplichevole. Lui si sentiva quasi in colpa perché mi stava piantando in asso, nel bel mezzo della discussione più seria che avevamo mai avuto.
Si avvicinò al mio orecchio e sussurrò: “Domani mattina gli artisti vengono a ritirare le loro opere”
Intendeva dire che domani avevamo appuntamento proprio qui, e io non sarei mancata affatto. Avevo un discorso da concludere, e volevo concluderlo, specialmente ora che avevo la certezza che anche lui provava qualcosa per me.
Mi sembrava ancora difficile da credere, eppure l’avevo sentito con le mie orecchie. Piacevo a Zayn Jawaad Malik, c’erano voluti ventotto anni, ma ce l’avevo fatta.
 
“Cathy, eccoti!” Mike mi venne incontro, quando Harry e Zayn si erano già allontanati.
“Ero preoccupato, non ti ho più vista…”, mormorò.
“Ero con Jawaad”, ammisi.
“Ah, avrei voluto conoscerlo” Corrugò la fronte e abbassò lo sguardo.
“L’hai visto. All’inizio della mostra era con noi, e Walter.” Dovevo andarci piano…
“Ah, quello moro coi tatuaggi” Annuì, stava ricordando. “Mi sembrava familiare”, continuò.
Cominciai a mordermi il labbro inferiore, presto Mike avrebbe scoperto la verità.
Ridacchiò. Che aveva da ridere, adesso?
“Ecco chi sembrava! Pareva uno dei One Direction, quello pakistano!”, continuò a ridere.
Deglutii. Aspettai che lui facesse due più due, e sarebbe arrivato alla verità. Si sarebbe ricordato di chi era coinvolto nell’incidente, e di tutto quello che era seguito.
“Aspetta un secondo.” Il suo tono diventò improvvisamente riflessivo, e ogni traccia di risata scomparve.
“Jawaad… è Zayn. Zayn quello dell’incidente, quello per cui avevi la tua stupida cotta da ragazzina?”, chiese, sprezzante.
Annuii senza smettere di torturarmi il labbro con i denti. Sarebbe uscito del sangue se non l’avessi fatta finita.
“Sei uscita con lui?”, mi chiese, serio.
“Si”
“Quella volta che non eri con Susan… Come posso essere stato così stupido?” Fece un ghigno, come a prendersi in giro da solo.
Mi dispiaceva vederlo così, mi dispiaceva assistere al momento in cui realizzava che gli avevo mentito.
“Mi hai tradito.”
“No, non c’è stato niente tra me e lui. Io non ti ho mai tradito”, lo contraddissi all’istante.
“Dovrei crederti ancora?”, domandò, con una smorfia.
“Si, dovresti. Non ho mai voluto ferirti. Zayn mi ha semplicemente presentato a Walter.” Parlavo ma lui pareva non ascoltare. Si guardava intorno con un mezzo sorrisetto fasullo sulle labbra.
“Mi ha semplicemente aiutato a partecipare a questa mostra. Non c’è stato niente. Devi credermi”, continuai. Insistevo, volevo che lui mi credesse, lo pretendevo.
“Senti, io vado a casa. Devo riflettere. Ti fai dare un passaggio poi?” Mi distruggeva sentirlo parlare in quel modo. Non era nervoso, non era aggressivo, era ferito.
“Okay…”, mi limitai a dire.
Lasciai che lui si allontanasse, e restai sola, senza Zayn né Mike. Il mio incubo concretizzato.
 
Avevo fatto qualche altro giro per la sala, avevo sentito i commenti della gente, avevo guardato le opere di altri nuovi artisti emergenti. In fondo la mostra era riuscita alla grande, così dicevano.
Harry era rimasto in un angolo per il resto della serata, bloccato dai giornalisti che cercavano di estorcere più pettegolezzi possibili.
Chiedevano perché lui si trovasse qui, con chi fosse venuto, da chi era stato invitato. E tutto questo in effetti me lo chiedevo anch’io.
Avevo pensato che l’avesse invitato Zayn, in realtà non potevo sapere che rapporti avevano instaurato dopo lo scioglimento della band… Sapevo solo che Zayn si era isolato dal mondo delle celebrità, Harry aveva mantenuto la fama, e i restanti tre erano tornati alla vita dei comuni mortali.
Niall aveva comprato una grande villa in Mullingar, e dicevano ci vivesse con la sua fidanzata, una bella ragazza irlandese che conosceva sin da piccolo, prima di diventare famoso, prima di diventare qualcuno.
Louis si era trasferito in America. Ogni tanto si faceva vedere a qualche sfilata di moda, che a lui piacevano tanto. Però nessuno sapeva niente riguardo la sua situazione sentimentale.
Harry veniva spesso fotografato a Los Angeles, dunque sospettavo che andasse a trovare il suo vecchio amico del cuore. Non volevo credere che avessero completamente smesso di vedersi, due come loro che non potevano fare a meno di stare vicini.
Liam invece era rimasto a Londra, a fare la bella vita coi suoi amici, tra pub e discoteche. Dicevano che ogni tanto cantasse per beneficenza, viaggiava per i paesi del terzo mondo e donava il suo amore ai bambini meno fortunati. Aveva sempre avuto un cuore grande grande.
Chi lo avrebbe mai detto che nel 2022 l’unico impegnato seriamente in una love story sarebbe stato proprio il tenero Nialler?
“Catherine, giusto?” Harry spuntò al mio fianco all’improvviso.
“Giusto”, risposi semplicemente. Mi sembrava ancora strano poter stare a contatto così ravvicinato con Harry Edward Styles.
“La gente inizia ad andare via… Tu resti qui?”, domandò, guardando la folla che abbandonava l’edificio.
“Devo ancora ragionare su come tornare a casa”, feci spallucce. “Tu hai finito le interviste?”, continuai.
“Si, finalmente mi hanno liberato”, sorrise, evidentemente sollevato. “Vuoi un passaggio?”
 
Ed ecco che mi ritrovai nella macchina di Mr Styles. Una fichissima Range Rover dagli interni in pelle nera.
Ero un po’ in imbarazzo, non sapevo di che parlare, anche perché i pensieri che avevo in mente adesso erano ben altri dal ‘fare conversazione con Hazza’. C’era Mike che mi aspettava a casa, e temevo di rivederlo dopo quanto gli avevo confessato, e poi c’era Zayn, con cui avrei parlato domattina, chissà con quale coraggio.
“Come hai conosciuto Malik?”, mi chiese Harry.
“Mi è venuto addosso con la macchina”, risposi, impassibile.
Poi scoppiammo a ridere insieme.
“E’ un cretino!”, commentò lui, tra una risata e l’altra.
“Già… Tu che ci fai da queste parti?”, domandai. Ero davvero curiosa.
“Cercavo Zayn. Lo cerco ormai da mesi… Non si faceva più vedere né sentire” A quelle parole mi preoccupai seriamente. Che gli prendeva a quel pakistano? Perché si nascondeva anche dai suoi amici?
“E come l’hai trovato?”
“Per quanto possa essere stato bravo a nascondersi… le voci a Londra girano. Mi è bastato chiedere qua e là. Sono andato a trovarlo a casa sua, questo pomeriggio. Lui era evidentemente sorpreso, ma non arrabbiato, non poi così tanto.” Tacque qualche istante. “Diciamo che non si aspettava una mia visita.”
“Ora che farai?” Mi sentivo un’investigatrice. Ma avevo troppa voglia di sapere.
“Stanotte resto da lui, ma domani mattina devo partire per New York”
“Ti volevi solo accertare che lui stesse bene…” In realtà volevo formulare una domanda, ma poi feci quasi un affermazione.
“No, in realtà devo proporgli una cosa. Ma so che non accetterà mai”, scosse la testa. “All’incrocio giro a destra?”
“No, sinistra”, lo corressi.
Chissà che cosa Hazza voleva proporre a Zayn. Magari voleva farlo partire con lui per gli Stati Uniti. O forse voleva fargli fare un’intervista. Qualcosa che comunque Malik non avrebbe gradito…
“Vai dritto per questa strada”, suggerii, facendogli segno con la mano.
“Sicuro che io e te non ci siamo mai visti prima?” Quella domanda mi spiazzò, ma mi finsi indifferente.
“Dai… Se avessi incontrato il grande Harry Styles me ne ricorderei, non credi?”
“Forse ricordi, ma non vuoi fare ricordare” Cavolo, non è stupido come penso.
“Siamo arrivati”, dissi.
“E’ stato un piacere conoscerti, Cathy”, mi porse la mano.
La strinsi. “Anche per me, Hazza”



 

 




Angolo Autrice.

Tante novità in questo capitolo, eh!!
Innanzitutto Zayn confessa che gli piaceee Cathy *__*
Lei vuole rivelargli tutto sul loro primo incontro… Ma viene interrotta!
E non so se avete notato.. Ogni volta che Cathy pensa al passato, parla del M&G e di un altro evento..
C’è stato qualcos’altro tra i due dunque.. qualcosa che lui non può ricordare, dice. Curiose?? :P Bene, bene così!!
Mike è sconvolto, ma fidatevi, non si è rassegnato. Ancora la aspetta a casa.. Ci aspetta un capitolo molto pesaaaante!
Harry invece? Cosa vorrà mai proporre a Zayn? Lo scopriremo più in là…
Spero di non stare creando troppa confusione, e spero di non annoiarvi mai con la mia storia :)
Davvero, siate sinceri nelle recensioni, perché ho bisogno di tutti i vostri pareri!

Credo di amarvi, perché mi fate sentire speciale, con le vostre meravigliose recensioni.
E poi mi seguite già in tantissime ** Non immaginate la mia felicità!!

  
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