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Autore: Angie _    25/07/2013    1 recensioni
Sentimenti che non dovrebbero esserci. Cugini che non dovrebbero esserlo.
ROXOUIS.
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Weasley, Roxanne Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nuova generazione
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"I don't really need to look very much further 
I don't want to have to go where you don't follow 
Can't run from myself 
There's nowhere to hide."
 






I giorni alla Tana trascorrevano sereni e uguali per quasi tutti i suoi abitanti, escluso un silenzioso ragazzino con un broncio perenne che, né sua nonna né i suoi cugini riuscivano a spiegarsi.
Louis non partecipava a nessuna delle attività che praticavano i suoi cugini, si limitava a sedersi all’ombra del capanno e a guardarli, dedicando particolare attenzione a una ragazza dai cespugliosi capelli e dal cipiglio infastidito.
Roxanne, dal canto suo, faceva di tutto per non pensare a quello che era successo in camera di suo cugino –sottolineando più volte la parola “cugino”, nella sua testa- e metteva in atto piani molto poco comodi per cercare di evitarlo cosa che, in una casa non molto grande e così affollata, era alquanto impossibile.
Il resto della famiglia non si preoccupava più di tanto di questa situazione fra i due; sapevano che si beccavano piuttosto spesso con risultati disastrosi, a volte.
A un occhio più interessato e nuovo a quella situazione, però, sarebbero apparsi palesi alcuni particolari: Louis guardava Roxanne, nella vana speranza di vedere ricambiato il suo sguardo; Roxanne provava a fare battute per stemperare la tensione, nella vana speranza di vederlo ridere.


*****


"Nonna, salgo in camera! Non ho fame.."
Il fatto che Louis Weasley non avesse ancora imparato come trattare con Molly Weasley in questioni di cibo, fu la sua rovina. La sua scalata verso la salvezza –la sua fresca camera- fu bloccata da una mano che si poggiava sul suo braccio. Louis voltò la testa, speranzoso, ma quello che vide non fu una massa di capelli scuri a incorniciare il viso di sua cugina, bensì la faccia –alquanto infastidita- di sua nonna Molly.
"Tu non vai da nessuna parte finché non mi spieghi cosa sta succedendo, Signorino!"
Nel giro di pochi secondi, quindi, Louis si ritrovò seduto al tavolo della Tana, accanto a sua nonna, con il piatto pieno e tutti gli occhi dei suoi cugini su di lui, troppi, per i suoi gusti.
Dopo un Muffliato che non aveva idea sua nonna conoscesse, la matriarca dei Weasley pretese che il suo piccolo principe le raccontasse tutto quello che gli passava per la testa, mentre mangiava, ovviamente.
Louis preferì mangiare, prima di rendersi totalmente ridicolo davanti a sua nonna e in questo modo, quando iniziò a raccontare, al tavolo, rimanevano poche persone, fra queste persone c’era, ovviamente, Roxanne.
"Mi piace una ragazza, nonna. Anzi, ne sono innamorato."
Senza nemmeno pensarci Louis lanciò uno sguardo alla cugina che, nonostante non potesse sentire nulla, fissava un punto indefinito sopra la sua spalla, come se stesse cercando di captare qualcosa.
"E io, ecco..sono sicuro che la cosa sia ricambiata, più o meno. Ma sarebbe difficoltoso stare insieme; deluderemmo un sacco di persone care, e…"
Inutile dire che Molly Weasley aveva capito tutto sin dall’inizio, anche quando gli altri etichettavano i silenzi di Louis e Roxanne come “soliti”, Molly aveva capito che c’era molto di più dietro. Aveva sempre pensato che fra Louis e Roxanne ci fosse un rapporto strano, sempre sul filo del rasoio, ci voleva molto poco per loro due per passare da amore e odio e viceversa; sapeva quanto geloso fosse delle sue cugine e di Roxanne in particolare e sapeva quanto Roxanne si sforzasse per sembrare infastidita tutte le volte che suo cugino si parava davanti a lei e iniziava a parlare.
Quindi, quando Louis lanciò l’ennesimo sguardo alla fine del tavolo, dove stava Roxanne, Molly fece altrettanto, incrociando gli occhi attenti di sua nipote e sorridendole con fare materno, ma anche un po’ inquisitore.
La ragazza quando vide sua nonna sorriderle in quel modo sì alzo di scatto, borbottando qualcosa contro Louis –la sua spina nel fianco- e uscendo dalla Tana per andare, probabilmente, da Lysander, il suo migliore amico.
"Louis, caro, scommetto che questa ragazza non ti resisterà, magari ha solo bisogno di una spinta nella giusta direzione e, per quanto riguarda la delusione, io e tuo nonno vi vorremo bene comunque."
Louis rimase solo nella cucina della Tana, intorno a lui i piatti che volavano diretti al lavello e nella sua testa piani per far capitolare Roxanne.


*****


Louis approfittò dell’assenza di Roxanne per godersi la Tana, senza paura di imbattersi in lei e di vivere lunghissimi minuti d’imbarazzo che, probabilmente, avrebbe spezzato dicendo qualcosa di poco carino sui suoi capelli.
Nel momento in cui il gufo della sua famiglia si poggiò con delicatezza sul suo braccio, Louis si trovava seduto all’ombra del capanno di suo nonno, e vide sua cugina rientrare con una copia del Cavillo in mano.
Slegò la pergamena della zampa del gufo e si mise a leggere, tenendo lo sguardo basso.
Sua nonna Apolline lo invitava in Francia, questo diceva la lettera e se, solitamente, non avrebbe perso un minuto prima di rifiutare, questa volta colse nella Francia l’opportunità che stava aspettando.
Corse in camera sua, scarabocchiò una risposta nel retro della pergamena e tornò in cortile per legarla al gufo.
Avrebbe portato una persona, avrebbe portato Roxanne con sé in Francia.


*****


La sera, dopo cena, Louis raggiunse Roxanne in camera sua e, senza nemmeno bussare, entrò.
"Tieni la tua bocca lontano da me." La prima cosa che gli disse la cugina fu questa, ma Louis non le diede ascolto e si sedette accanto a lei sul letto.
"Andrò in Francia e pensavo che potresti venire con me.."
Le parole di Louis aleggiarono nell’aria prima che Roxanne le capisse a pieno e si allontanasse leggermente da lui.
"In Francia? Solo noi due? Puoi scordartelo."
Louis alzò leggermente le spalle, mormorando un “ok” appena udibile e si diresse verso la porta, mentre Roxanne si buttava a peso morto sul letto.
Non sapeva cosa fare, passare del tempo sola con lui avrebbe significato guai, ne era certa; non sarebbe uscito nulla di buono da quella storia.
"Ci saranno i francesi che portano il pane sotto il braccio e la torre e i Plimpi di cui mi ha parlato Lysa?"
Louis si girò di scatto, sorridendole appena e annuendo.
"Va bene, ma alla prima cosa sbagliata che fai, ti farò diventare calvo."
Louis annuì un’altra volta, uscendo dalla stanza. Percorse tutte le scale di corsa e, come si aspettava, trovò sua nonna in cucina. Quando la vide, le saltò letteralmente addosso, abbracciandola e mormorando una sequela si grazie, inframezzati dalle risate.
La Francia. La Francia sarebbe stata il suo asso nella manica e lì, Roxanne, non avrebbe potuto fare nient’altro che capitolare!




L'angolo della Pazza.
Jjfispwkfej, ciao.


  
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