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Autore: IlaOnMars6277    27/07/2013    3 recensioni
"Segreti, bugie, pericolo, costrizioni, dolore e rimpianti: ecco di cosa è fatta la mia vita"
Genere: Azione, Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jared Leto, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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OCCHI NEGLI OCCHI (parte 1)


Jared



E' sorpresa di vedermi, quasi scioccata azzarderei.
Il volto spaventato ed indifeso si trasforma, corrotto dall'ira.
"T…Tu?"
Seguo la curva del braccio destro arretrando alla vista della pistola stretta nella sua mano.
"E' per me quella?" Si riscuote ed infila l'arma nei pantaloni velocemente.
"Che cazzo ci fai qui?" Mi sposta bruscamente entrando nella stanza, richiudo la porta e la seguo mentre si aggira nervosamente nel poco spazio "Anche io sono felice di vederti..".
"Come mi hai trovata!?" Mi siedo sul bordo del letto mentre lei cammina avanti e indietro evitando di guardarmi "Sul giornale c'è un articolo su.."
"di noi.. lo so.."
Interrompe bruscamente me e le sue falcate ritmate, mi fissa spazientita proseguendo "che cosa vuoi?" Alzo le spalle con fare innocente e la invito a sedersi con un gesto della mano, ma lei scuote la testa per rifiutare e mi guarda aspettando che risponda "volevo solo accertarmi che stessi bene".
"Hai detto a Stephanie che mi aspettavi qui.."
"E ti sei procurata una pistola?"
"Non era per te..era per.."
"E hai pensato bene di venire qui a duellare? Ottima mossa.."
Mi alzo spazientito e arrabbiato per il suo comportamento; non ha un briciolo di buon senso.
"Non dirmi quello che devo fare..ci eravamo detti addio e...tu non dovresti girare da solo!"
Mi volta le spalle nascondendomi chissà quale espressione e raggiunge l'alta finestra che da sulla strada. Indossa gli stessi abiti con i quali l'ho conosciuta, sorrido a me stesso ammettendo che é stata una buona idea prenderle degli indumenti puliti.
"Questi sono per te..immaginavo avessi ancora la stessa roba addosso" le passo la stoffa e mi allontano dal suo sguardo sorpreso ma circospetto.
"Non dovevi..non ho bisogno d'aiuto"
" Si che ne hai..se solo lo capissi.."
Mi lancia un'occhiata esasperata sedendosi su una delle poltroncine in fondo al letto, di fronte a me ed io faccio lo stesso; sostenendo il suo sguardo di sfida.
"Allora? Cosa vuoi? Parla!"
"Sono qui per portarti a casa con me" spalanca gli occhi e sorride beffarda
"Sbagliato, ritenta"
"E' la verità"
"E cosa dovrei fare a casa con te? Sentiamo.."
Non mi guarda e parla esasperata come se si rivolgesse ad un bambino.
"Ti accompagnerei alla polizia a denunciare le persone che ci inseguono e quelle che ti hanno fatto del male" finalmente mi guarda ma é impaurita, stringe le braccia al petto per chiudersi in difesa "Stanno inseguendo me e nessuno mi ha fatto del male" si sforza di essere fredda e glaciale ma vedo soltanto paura nei suoi occhi "Non mi riferisco al male fisico.."
Si alza di scatto raggiungendo la porta, appena capisco le sue intenzioni le ostacolo i piani mettendomi tra lei e l'uscita.
"Togliti di mezzo, non sono affari che ti riguardano.."
"Invece si..c'ero anche io, posso testimoniare" si riavvia i capelli nervosamente e bisbiglia tra i denti con voce resa rauca dalla rabbia "tu non c'eri.."
Chiude gli occhi, sospira e urla "fammi uscire!"
La verità si fa strada a gomitate nei miei pensieri fino a tramutarsi in parole "E' già successo..non era la prima volta!" Non è una domanda ed il suo sguardo che sfugge al mio é la conferma.
Tutto ad un tratto diventa la mia ragione di vita insistere e portarla via "quante volte é già successo?" Spalanca gli occhi e si allontana, la seguo incalzandola "quante volte?"
"Lasciami in pace!"
Si volta, arretrando ad ogni mio passo verso di lei, respira forte e cerca una via d'uscita muovendo velocemente gli occhi.
"Chloe..dimmelo" parlo lentamente come se fosse un animale selvaggio da domare, sento che sta per esplodere e non mi interessa che abbia una pistola con sé, il volto impaurito stretto in una smorfia supplicante non preannuncia nessuna mossa pericolosa.
"No, smettila.."
Mi avvicino ancora.
"Di me puoi fidarti..dimmelo per favore" le sfioro un braccio delicatamente mentre la vedo arrendersi avvicinando il corpo al mio, le accarezzo anche l'altro braccio finché non alza la testa e mi guarda atterrita, abbasso le difese pronto ad accogliere la sua resa ma l'unica cosa che accolgo è solo un pugno in pieno naso.
Il dolore arriva dritto agli occhi e porto le mani sul viso mentre la porta cigola e si chiude in un tonfo pesante, le finestre vibrano e riflettono il mio volto deturpato dal sangue.

Mi preoccupavo della pistola quando é lei stessa ad essere un'arma carica e pericolosa.







*Scusatemi ma ho dovuto dividere il capitolo in due parti visto che era un pò troppo lungo, quindi il prossimo arriverà a breve e sarà comunque un pò lunghetto. Quindi mi scuso in anticipo.
Ne approfitto per ringraziarvi per la pazienza e per il sostegno che mi date! Sto lavorando ad una cosa e presto vi dirò cos'è se riesco ad ingranare...
Grazie ancora e a prestissimo!!! (non posso lasciare la questione sospesa così quindi aggiorno veramente presto, non sono così cattiva anche se lo sembro) :P *
   
 
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