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Autore: xzainsvoice    27/07/2013    45 recensioni
-Louis, non lasciarmi sola, noi ci amiamo, non può finire solo perché noi siamo...-
-Mary credimi, vorrei rimanere, ma non posso. So che ti sto lasciando con mille problemi, mille insicurezze .So che possa sembrare un vigliacco, date le condizioni in cui tu sei messa anche in queste, ma noi.. noi non possiamo amarci. Io non posso amare te, tu non puoi amare me. Ma tornerò. Tornerò presto per conoscere Darcy, lo prometto.-
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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(crediti banner: @hjsdjmples su twitter)

*okay okay, cambierò banner nel prossimo capitolo, va bene ee*








Monsters don't cry.








Mary’s point of view

Niall avvolse le mie spalle in un braccio e mi portò in salotto, dove tutti ridevano e scherzavano tra loro, raccontando qualche loro episodio passato.
Ma quelle risate che riempivano la stanza non durarono per molto. Appena ci videro entrare il silenzio regnò, improvvisamente. Avevano tutti un’aria interrogativa.
-Niall, cosa è successo?- chiese Liam, notando la mia espressione turbata.
Continuavo a fissare il pavimento, mentre il biondo in un attimo raccontava l’accaduto. Non che fosse successo chissà quale grande cosa, ma Louis mi sorprendeva ogni giorno di più, era successo tutto in un attimo, si era avvicinato a me per spintonarmi, sembrava volesse farlo con violenza.

Notai poi il moro dagli occhi azzurri entrare nella stanza e tutti cessarono di parlare in quel momento, tutti gli occhi erano voltati verso di lui. In un attimo Liam mi stacco dalle braccia di Niall, portandomi tra le sue e facendomi sedere cautamente sul divano, mentre il biondino faceva lo stesso.
Fissavo il vuoto. Avevo esagerato anche io con le parole, ma lo avevo avvertito che non era giornata, e comunque se lo meritava. Ero stanca di essere la ragazza ‘’debole’’, che doveva tacere e tenersi tutto dentro, soprattutto con Louis. Non aveva alcun diritto di dirmi quelle parole, riguardo alla mia famiglia. Non mi conosceva neanche e non sapeva il rapporto che c’era.
Ma quel gesto mi impaurì, non credevo sarebbe mai potuto arrivare a tal punto da volermi spintonare.

-Cosa c’è da guardare? Me lo spiegate?- osò chiedere Tomlinson.
-Hai anche il coraggio di chiedere cosa hai fatto, Louis? Sei fuori di testa?- chiese l’amico alzandosi nuovamente con uno scatto fulmineo. –se non ci fossi stato io ad allontanarla, l’avresti spintonata, facendole male!- alzò poi la voce, puntandogli un dito contro.
-Horan, toglimi immediatamente quel dito di dosso.- ordinò.
I suoi occhi erano diversi. Non erano più di quell’azzurro acceso. Erano profondi, scuri. Non riuscivo a scrutare una minima emozione in quelle iridi. Sembrava che da un momento a l’altro sarebbe potuto andare fuori di se.
-Altrimenti? Cosa fai? Faresti del male anche a me? Avanti provaci.-
-Ragazzi la smettete? Avanti, non litigate.- si intromise Liam, che continuava ad accarezzarmi una spalla, come per tranquillizzarmi.
-No cazzo Liam. Stava per spintonare Mary, lo capisci? Gli avevi chiesto di non esagerare con lei, ma questo stronzo stava quasi per farle del male. Cazzo Liam, è questo il ringraziamento che ti da dopo averlo fatto uscire da quel giro di dr..-
Il biondo fu interrotto da una mano di Louis che gli tappò la bocca, mentre con l’altro braccio lo teneva fermo per una spalla.
-Stammi bene a sentire biondino, parla un altro poco e non so cosa potrei farti questa sera.- gli sussurrò, minacciandolo.
Niall di tutta risposta lo spinse, rischiando di farlo cadere contro il tavolino in vetro.
Lou rimase poi a fissarlo, tenendo i pugni stretti, prima di avvicinarsi nuovamente a lui, quando Alessia fu l’unica che si intromise per tentare di cessare quella che poteva diventare una rissa tra i due ragazzi.
Ero terrorizzata dalla scena. Avevo un braccio di Liam stretto tra le mani per paura che anche lui si fosse intromesso ed avesse litigato con loro. Non volevo che iniziasse una rissa con lui di mezzo, non con mio fratello. E per di più nella mia testa risuonava  la frase detta Niall, lasciata poi incompleta.
I due continuavano a scambiarsi occhiatacce, e in quel momento entrambi avevano gli occhi colmi di rabbia, i loro occhi azzurri erano più scuri che mai.
-Tu togliti dal cazzo!-
-No, sei tu quello che deve togliersi dal cazzo Louis, piantala e vai via.- gli urlò in faccia Alessia, indicandogli la porta.
Successe tutto in un attimo, ma io riuscii a vedere la scena a rallentatore: Louis poggiò le sue mani sulle spalle esili della ragazza e la spintonò, facendola cadere violentemente sul pavimento.
I suoi atteggiamenti mi spaventavano ogni volta di più, volevo alzarmi da quel divano per aiutare Alessia, che in quel momento era distesa per terra con un’espressione dolorante, ma avevo paura.
Quella scena ricordò me, i momenti in cui dei ragazzi della mia scuola mi spintonavano, facendomi cadere sull’erbetta del cortile che contornava la scuola, frugando nello zaino e portando via la mia merenda, andandosene poi pronunciando un ‘sempre la stessa merenda Payne, domani portane una più sostanziosa se non vuoi finire all’ospedale’. Era solo grazie a Liam, che aveva passato gli stessi atti di bullismo, se ne ero uscita, se ora stavo bene. Ma in quel momento nulla andava bene, quello che avevo passato io lo stava passando anche la mia migliore amica, ed io non potevo fare assolutamente nulla, essendo troppo terrorizzata dalla scena che si presentava davanti ai miei occhi.
La riccia riuscì ad alzarsi, mentre Zayn, con i pugni serrati sui suoi fianchi, raggiungeva Louis.
-Sei un coglione, Tomlinson, le hai fatto male!- urlò pieno di rabbia il moro.
In un secondo la ragazza, si mise tra i due, proprio nel momento in cui il Zayn stava per sferrare uno schiaffo violento su Louis, che, involontariamente, colpì il viso di Alessia.
La ragazza rimase immobile con una mano poggiata sulla guancia dolorante, incredula, credendo che Zayn l’avesse colpita di sua volontà. Si fissavano, entrambi a bocca spalancata, quasi incoscienti di quello che era successo.
-Ale, io..- Zayn non fece in tempo a finire di parlare, che la ragazza lasciò la stanza, dirigendosi al piano di sopra.
Per un attimo mi sentii in colpa, al posto sui sarei dovuta esserci io, non avrebbe dovuto subire lei quella spinta e quella sberla.

Zayn improvvisamente si lasciò cadere sul divano accanto a me, tenendosi la testa tra le mani, imprecando silenziosamente.
-E’ tutta colpa tua Louis, è tutta colpa tua. Se non avessi fatto il coglione non l’avrei colpita e non sarebbe successo tutto questo. Vaffanculo Louis, vaffanculo. Ora trovi tu il modo per rimediare.- sbottò il moro che era al mio fianco. La sua voce tremava, non avrebbe voluto mai farle del male. Non avrebbe mai voluto colpirla, ma lo aveva fatto.
Mi staccai dalle braccia di Liam, accarezzando un braccio del moretto al mio fianco, che alzò lo sguardo verso di me. I suoi occhi castani erano lucidi. Era dispiaciuto, ma gli rivolsi un sorriso, uno di quelli che speravo potessero confortarlo, che potessero fargli capire che si sarebbe aggiustato tutto, che Alessia lo avrebbe capito che non era sua intenzione colpirla.
Il biondo e Lou erano ancora in piedi, l’uno di fronte a l’altro, se non fosse intervenuto qualcuno avrebbero potuto ricominciare a litigare, ma fortunatamente mio fratello si alzò dal divano, prendendo con cautela il secondo per un braccio e portandolo in un’altra stanza.
Sentii una mano accarezzarmi una guancia, che mi fece voltare e scontrare con gli occhi di Niall, che si era seduto proprio in quel momento accanto a me.
Mi persi dentro quegli occhi azzurri, li adoravo. In quel momento erano pieni di preoccupazione, di dispiacere. Sembrava che nei suoi occhi ci fosse scritto ‘Ehy, tranquilla, ora ci sono io qui’.
-Va tutto bene?- mi chiese, sorridendomi.
Annuii. In quel momento non ero io quella che aveva bisogno di aiuto, di conforto,  ma Alessia. Stavo per alzarmi e raggiungerla, quando Liam tornò e questa volta lo stronzo non era con lui.
-Liam, dov’è Louis?- chiesi.
-E’ andato nella tua stanza per parlare con Alessia.-
Scattai improvvisamente in piedi, non volevo che le facesse di nuovo del male, ma mio fratello mi bloccò.
-Tranquilla, è andato solo per chiederle scusa, non le farà niente, gli ho parlato io.-
-Lo spero per lui.- borbottò in silenzio Zayn.
Niall mi avvolse improvvisamente tra le sue calde braccia, che riuscivano a darti conforto sempre.
-Non lascerò a nessuno che ti faccia del male, piccola.- mi sussurrò ad un orecchio, lasciandomi poi un leggero e casto bacio tra i capelli.
 


Louis’ point of view
 
Aprii la porta della stanza di Mary, senza neanche bussare.
L’immagine che mi si presentò davanti fu una delle peggiori. Alessia era seduta sul pavimento, con il viso tra le mani, mentre piangeva. I singhiozzi riempivano l’intera stanza.
Non si era ancora accorta della mia presenza, se l’avesse fatto avrebbe reagito male, facendomi uscire dalla stanza ed io non volevo. Volevo chiarire le cose.

Che cazzo mi prendeva? Non riuscivo a controllarmi, poco prima era diventata una belva, che voleva solo fare del male al suo amico che era stato uno dei pochi che mi era stato vicino, in passato, e che aveva fatto del male ad una ragazza. Un attimo dopo mi ero trasformato in un ragazzo innocuo, incredulo a quello che ero riuscito a fare, contro la mia volontà, contro le mie forze.
Non riuscivo a vedere quell’immagine, mi piangeva il cuore. Odiavo vedere una ragazza soffrire,specie per causa mia, mi faceva sentire uno schifo. Ma io ero uno schifo. Ero una persona orripilante, che doveva solo stare lontana dalle persone a cui teneva. Ma se ero diventato così, era solo colpa del mio passato. Il passato mi aveva fatto diventare quello che ero. Tutto ciò che avevo subito negli anni passati volevo farlo provare a persone che non ne avevano alcuna colpa, contro la mia volontà.
Era come se dentro avessi due me, che combattevano l’uno contro l’altro. Il Louis buono, quello che non avrebbe fatto male ad una mosca, quello innocuo, innocente come un bambino, e quello cattivo, che voleva solo fare del male, esternare la rabbia per poi scaraventarla sugli altri. Come al solito il secondo Louis aveva sempre la meglio sul primo.
Forse era per questo che continuavo a stare lontano dalle persone, non volevo fare del male a nessuno, anche se lo facevo comunque.

Una voce sottile e flebile mi distolse dai miei pensieri.
-Puoi avvicinarti, non ti mangio mica, al contrario tuo.- la voce della ragazza era rotta a causa del pianto. Quel pianto era a causa mia.
Mi avvicinai con cautela a lei, abbassando lo sguardo, non riuscendo a guardarla negli occhi. I sensi di colpa mi invasero.
-Scusa!- dicemmo all’unisono. Il punto era che dovevo io scusarmi con lei, non lei con me. Ma perche mi aveva chiesto scusa allora?
Rise leggermente a quel coro di ‘scusa’ che avevamo creato.
-Sono io che devo scusarmi con te Louis, è colpa mia se è successo tutto questo. Mi sono intromessa, non dovevo. Era una questione tra te e Niall, o meglio, tra te e Mary.- disse poi, con un filo di voce che ancora le tremava, mentre con il polso si asciugava gli occhi verdi che avevano finito il quel momento di lacrimare.
Scossi il capo. –Scusami tu, non mi controllo. Non so cosa mi prende.- la guardai negli occhi e poi continuai. –Perché piangi allora, se non per colpa mia?-
-Zayn.- rispose,abbassando lo guardo ed iniziando a fissare le mie Vans. Stava per piangere di nuovo, me lo sentivo.
-Ascoltami Alessia, io conosco bene Zayn. Non voleva farti male. Non farebbe male a nessuno, specie ad una ragazza. È stato un gesto involontario, voleva colpire me, non te. Ciò significa che ti stava difendendo.-
I suoi occhi cercavano i miei, nell’intenzione di trovare sincerità, fiducia, che avrebbero potuto farle capire che le mie parole erano vere. Ricambiai lo sguardo, facendole trovare ciò che cercava, facendole capire che non mentivo, che Zayn le voleva bene, nonostante si conoscessero da poco.
-Zayn ti vuole bene, ci tiene a te.- le ammisi.
In quel momento i suoi occhi verdi brillarono, e in volto le si dipinse un espressione come a dire ‘davvero?’. Annuii, come se quella domanda mi fosse stata posta direttamente e la riccia di tutta risposta arrossì, sorridendo e poggiando il viso tra le sue ginocchia, come a voler nascondere quel rossore che le si era creato sulle guance.


-Louis, non sei così orribile come credevo.- a quelle parole mi sentii uno schifo. Ne avevo avuto la conferma. Non ero l’unico a pensare che fossi una persona orripilante. –ma io vorrei capire il motivo per cui ti comporti così con Mary. Insomma, se tu non le avressi mai detto tutte quelle parole, non si sarebbe mai comportata male con te.-
Abbassai lo sguardo, forse era il momento di raccontare tutto, sentivo che di lei mi sarei potuto fidare. E magari mi avrebbe potuto aiutare a riacquistare la fiducia di Mary.
-Louis, se c’è qualcosa sotto, con me puoi parlarne. Puoi fidarti di me.- si alzò dal pavimento, poggiando una mano sulla mia spalla.
Mi feci coraggio, prendendo un respiro profondo,  e parlai, ancora fissando il pavimento, con vergogna.
-Sai, quando sono venuto a sapere da Liam che Mary era stata adottata, parecchio tempo fa, la capii subito.- feci una pausa. –e quel giorno, mentre eravamo a casa mia, la sentii parlare con Liam dei suoi genitori, e lei li chiamò ‘’mamma e papà’’. Mi ha subito dato fastidio, mi hanno irritato immediatamente quelle parole. Sai Ale, devi sapere che anche io sono stato adottato.-
La guardai negli occhi, dentro di essi si scrutava dispiacere, voglia di aiutare ma non poter fare niente, se non ascoltare ed annuire alle mie parole.
-Il problema è che io non ho mai avuto dei genitori adottivi come i suoi. Forse ero un po’ invidioso per questo. Anche se non è esattamente questo che mi turba, ma il fatto che loro mi picchiavano, sin da quando ero piccolo. Non ho mai avuto una famiglia adottiva da poter chiamare tale, da chiamare "mamma","papà", "fratello" o "sorella". Non mi sono mai sentito amato da loro. Chiedo solo di avere una famiglia per bene, che mi ami,  una con cui fare una colazione felice la mattina prima di andare a scuola, una di cui poterne essere fiero, una che speri solo il mio bene e nient’altro. Ma non ce l’ho, l’ho mai avuta.-
Gli occhi iniziarono a pizzicare, le mani tremavano. Non volevo piangere, non dovevo. Tutto quello doveva rimanere nel mio passato, mi ero ripromesso di non piangerci più su.
-Quello che non capisco è perché hai questi scatti di.. rabbia? Perché d’un tratto diventi come una bestia che vuole prendersela con il mondo, anche se non è la causa delle tue vecchie sofferenze?- mi chiese improvvisamente, ancora un poco confusa.
-Non è colpa mia. Non sono io che voglio diventarlo. Capita tutto così in fretta, involontariamente. Non mi controllo più. Forse perché quel Louis cattivo che è in me vuole far soffrire tutti come ho sofferto io, far capire che la vita fa schifo, perché è così. O almeno, la mia vita fa schifo. Se solo avessi avuto una famiglia, una che mi amasse davvero.. questo Louis non esisterebbe..e sarebbe stato tutto più facile..-
Le lacrime iniziarono a rigare il mio viso.
Non piangevo da tanto, non ripensavo così intensamente al mio passato da tanto, ma finalmente ero riuscito a sfogarmi con qualcuno, a lasciare che le lacrime uscissero, stavo per scoppiare.
Portai le mani sul mio viso, per coprire le lacrime.
I mostri non piangono. Non dovevo piangere. Ero solo un mostro, nient’altro, nessuno avrebbe creduto alle mie lacrime.
Alessia passo la mano sulla mia guancia, asciugando una lacrima.
-Continua.. so che non è solo questo. Niall ha accennato qualcosa durante il litigio.. prima che lo interrompessi tu.- mi guardò negli occhi e mi sorrise, come per incitarmi a continuare.
-Infatti. Come ha detto Niall, è grazie a Liam, a loro, se sono uscito da quel giro di droga. Mi drogavo, lo facevo perché credevo fosse la giusta soluzione,  che grazie ad essa avrei dimenticato tutto. Ed io li ho ringraziati in questo modo, comportandomi male. Ero uno stronzo, sono uno stronzo e lo sarò sempre. Mi sento uno schifo.-
In effetti era così. Mi sentivo uno schifo. I miei amici, i miei veri amici mi avevano fatto capire che la droga non era la soluzione a tutto ciò, non mi avrebbe portato una famiglia come la volevo io, era solo una nullità, ed io non io non ero ancora riuscito a ringraziarli come si deve. Provavo vergogna, vergogna di me stesso.

Sentii delle braccia avvolgermi. Alessia mi stava regalando un abbraccio. Era una sensazione bellissima. Mi sentivo a casa. Non ricevevo un abbraccio da tantissimo tempo. Mi sentivo come un bambino che aveva appena scoperto una cosa nuova.
Io avevo riscoperto una cosa nuova, una cosa che non provavo da tempo, un abbraccio. Quegli abbracci pieni di conforto, avevo completamente dimenticato come fossero fatti, come ti facessero sentire, sembrava quasi una sensazione tutta nuova per me.
Ricambiai l’abbraccio, ero felice. Quell’abbraccio riuscii a farmi stare meglio.
-Ehy Louis, io sono qui, se hai bisogno io ci sono, quando vuoi. Davvero!- accarezzò la mia schiena, dandomi più conforto di quanto me ne stesse già dando.
Mi sentivo finalmente a casa tra quelle braccia. Mi sentivo un bambino.































uhuhuhuhu è fighissimo scrivere al centro quindi scrivo così, di nuovo ouo

Ciao belas!
DUECENTODIECI RECENSIONI IN TUTTA LA STORIA E QUARANTA NELLO SCORSO CAPITOLO.
CAZZO, LO CAPITE CHE COSI' MI FATE MORIRE?
PER NON PARLARE DI TUTTE LE SEGUITE/PREFERITE/RICORDATE!

GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
Okay la smetto lol
il fatto è che siete tutte così.. STUPENDE.
Addio, io vi amo, davvero, vi amo troppo c':
*abbraccio virtuale*
jkfgdjk oggi mi sento dolce :3
me lo date anche voi questo abbraccio? uu
vi amo, il caso è chiuso.
passando al capitolo! 
FINALMENTE si è capito che cazzo prendeva a Lou!
ora tutte starete dicendo ''cazzo, finalmente, mi stavo mangiando la testa per scoprirlo(?)"
MUAHAHAHHAHAHA okay no uu
tipo che io mi immagino Louis che piange, mentre confida tutto ad Alessia.
Aiuto, ora piango.
Basta, dovrei smetterla di farmi passare la roba buona da Zayn uu
HAHAHHAHAHAHHAHAHAHAHHAHAHAHAHAH
come al solito rido senza un motivo, ma vabbè, dettagli uu
e comuuuuuuuuuunque, se volete sapere che fine ha fatto Harry..
è qui vicino a me che vi saluta(?)
io l'ho detto che la roba di Zayn fa male, ma vabbè lol
Seriamente, di Harry non c'è ancora nessuna traccia, ma arriverà, tranquilla, ancora non so in che capitolo ma arriverà
*annuisce e fa una faccia assassina(?)*
trololol 
AAAAAH, la nonnina in questo capitolo non c'è :c
non mi sembrava il caso di metterla anche in un capitolo così tragico(?) lol
PERO' IN COMPENSO C'E' UNA QUASI-RISSA(?) MUAHAHAHAHHAAH
io amo le risse, skst uu
basta, sto parlando troppo.
passaaaando alla pubblicitààà :3

*rullo di tamburi*
PUUUUBBLIIIIICIIIIITA'(?)

The present and the past.
Pray for live.
17 Giugno.
His lovely, green eyes.

Feeling numb, you're never happy.

e la mia preferita, come sempre dkfjgh**

You saved me and my heart is yours.

Bene, evaporo, a presto belas kdjf
e spqro questo capitolo vi piaccia cwc


Mary.

P.S.: @jamescrazymofos su twitter sdkjh c:

  
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