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Autore: eppy    29/07/2013    6 recensioni
Ed erano sempre loro due, Sum e Harry, Harry e Sum, gli stessi quattro occhi, gli stessi sorrisi mozzafiato, le stesse labbra, le stesse mani e gli stessi cuori; eppure tutto il resto era differente. Semplicemente era trascorso del tempo, tre anni per la precisone, e lo scorrere del tempo non si era solamente limitato ad alterare i ciclici movimenti delle lancette dell'orologio, non aveva soltanto modificato in modo permanente le cifre di giorno, mese e anno...questa volta l'aveva combinata più grossa. Anche se bisogna ammettere, che prima ancora del tempo, la colpa era da attribuire a qualcos'altro, qualcosa alla quale Sum non era riuscita a sottrarsi, di più grande di lei. E ora? Era giunto il momento che il destino, o l'amore, non si sa chi dei due, ci mettesse lo zampino: il seguito di 'Summer Paradise'.
Ps. Se non avete letto il vero inizio di tutto, potete cominciare anche da qui.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fu svegliata dal ticchettio della pioggia sui vetri. Mary si portò le mani al viso strofinandosi gli occhi, li aprì e li richiuse un paio di volte per abituarsi alla luce del giorno, subito dopo sbadigliò portando le braccia sopra la testa e stiracchiandosi per bene, per poi voltarsi in direzione del letto di Cloe, la sua compagna di stanza lì a Zagabria. Allungò un braccio con l'intenzione di prendere il cellulare sul comodino, e saltò giù dal letto quando si accorse che erano le otto passate.
Quel giorno era sabato, e a parte l'intervista con gli studenti in piazza, non aveva nient'altro da fare.
" Cloe, Cloe! Svegliati Cloe!" esclamò sedendosi sul letto accanto al proprio, interrompendo il sonno della ragazza "che c'è? è sabato!" mugugnò l'altra girandosi dall'altra parte "lo so ma..devi aiutarmi!" disse senza preamboli, a quel punto una testa rossa sbucò da sotto le lenzuola e due occhi verde smeraldo si fissarono nei suoi "ti spiego tra un minuto!" si limitò a dire Mary, correndo in bagno.
Cloe tornò sotto le coperte, condivideva la stanza con lei da abbastanza tempo, per sapere che Mary aveva un modo tutto suo di considerare 'un minuto'.
Erano state compagne di stanza anche nello stage precedente, e bisognava ammettere che all'inizio nessuna delle due era stata disposta a fare amicizia, anzi, nelle prime settimane trascorse insieme, se ne erano fatte di screzi, poi un giorno come tutti gli altri, le era addirittura capitato di litigare nel bel mezzo di un'attività di gruppo, a quei tempi si trovavano in India, e proprio perchè erano state troppo concentrate ad avere la meglio in quei ridicoli battibecchi, avevano perso di vista il resto del gruppo e si erano ritrovate a dover contare soltanto sulle proprie forze e soprattutto sulle proprie abilità di orientamento, per ricongiungersi agli altri. In quell'occasione, avevano capito che continuare a litigare non avrebbe portato a niente, e da quel giorno le cose tra di loro erano andate molto meglio. Quello che stavano frequentando era uno stage di giornalismo, e presto finirono per studiare e lavorare insieme in diversi casi, e diventarono addirittura  amiche; Cloe poteva giurare di sapere a memoria le storie delle vite di Sum, Valerie, Sarah, Zayn, Harry, Louis, Liam e Niall, senza averli visti nemmeno una volta. 
E poi si erano ritrovate a condividere la stanza anche a Zagabria, Cloe voleva bene all'amica, ma avrebbe dovuto avere una ragione più che valida per averla svegliata di punto in bianco, di sabato!

Dal canto suo, Mary aveva impiegato meno del solito per farsi la doccia, e se ne stava affacciata alla finestra del bagno con un asciugamano avvolto intorno al corpo, a guardare le gocce di pioggia scivolare lungo il vetro per poi sparire come magia, asciugate dal timido sole di inizio giugno...eh già, pioveva con il sole, e lei non riusciva a non pensare a Zayn, che si era catapultato lì in modo così imprevedibile, quasi come la pioggia di quella mattina.
E pensare che lei era partita, era scappata da Dublino per dimenticarlo...per poi finire per trascorrere tutte le notti facendo sempre lo stesso sogno: lei tra le sue braccia. Cambiavano i luoghi, una volta il cinema, poi un ristorante, dopo una piscina, qualche volta il parco, e cambiavano pure le stagioni, una volta si erano abbracciati persino nella neve... cambiava tutto tranne i soggetti e le azioni, ogni notte si abbracciavano felici.
Però doveva ammetterlo, se aveva accettato di venire a Zagabria per toglierselo dalla testa dopo essersi accorta di essere innamorata di lui quando lo aveva rivisto a Dublino, beh, allora aveva fallito alla grande...e la cosa più bella era che per la prima volta, era contenta del proprio fallimento.
Tutto si sarebbe aspettata, tranne che Zayn l'avrebbe raggiunta, e ritrovarselo lì di fronte, era stato meglio dei sogni in cui si teneva stretta a lui, era stata quasi sul punto di gettarsi tra le sue braccia dimenticando il motivo per cui era fuggita dall'aeroporto, poi aveva tentato di fare la dura, si stavano per baciare e lo avrebbero fatto se quel rompiscatole del suo professore non l'avesse trovata in strada dopo il coprofuoco, e per finire lei gli aveva dato un tacito appuntamento per la mattina successiva. Amava Zayn, e su questo non c'erano dubbi, altrimenti non sarebbe partita per fuggire, non lo avrebbe incluso nei suoi sogni, e soprattutto non si sarebbe sentita morire quando si erano guardati negli occhi, voleva stare con lui più di ogni altra cosa al mondo, però stavolta si sarebbe assicurata che il ragazzo desiderasse lo stesso. Non vedeva l'ora di rivederlo.
" Questo?" mostrò un vestito a un'assonnata Cloe "o è meglio questo?" esclamò piazzandogliene un altro davanti agli occhi "sei impazzita?E' una normalissima intervista agli studenti, non una cena romantica" le ricordò l'amica sbarrando gli occhi di fronte a un vestito blu notte di tessuto leggero, dalle linee mordibe e lo scollo a cuore, lungo fino al ginocchio, e veramente carino; poi posò gli occhi su'altro capo, anche questo un vestito, questa volta beige, sempre estivo, stretto in vita, un paio di dita più corto del precedente e a mezze maniche, bisognava ammettere che Mary aveva gusto nel vesitire ed era sempre stata una patita della moda e dello shopping "che c'è? guarda che sono molto comodi!" esclamò la ragazza, notando l'espressione di dispapprovazione sul viso della compagna "Mary?" Cloe si decise ad alzarsi e la guardò tenendo le mani in vita come una che la sapeva lunga "devo incontrare Zayn, e voglio essere carina" ammise gettando i due abiti sul letto "è qui?" "si!" disse soltanto, con un sorriso che le andava da un orecchio all'altro, non ci fu bisogno che aggiungesse altro.
" comunque hai ragione, per quanto questi vesiti siano assolutamente meravigliosi, li utilizzerò se usciremo davvero insieme. Stamattina è una sorta di appuntamento camuffato, perciò metterò il mio adorato pantaloncino bianco, questo top coloratissimo che mi ricorda vagamente lo stile indiano, e per finire, sandali legati alla schiava" ".. e il mio cappello da reporter" aggiunse, mentre si vestiva.
Alle dieci in punto la piazza si riempì di gente, centinaia di studenti come la sera precendente, e decine di ragazze e ragazzi che indossavano lo stesso cappello di Mary, era un simbolo di riconoscimento; le interviste cominciarono quasi subito, cominciò a porre domande su domande ai croati, affiancata da alcune ragazze e ragazzi dello stage, svolse il suo compito come al solito, come era abituata a fare, e intanto si domandava dove fosse Zayn. Aveva smesso di piovere, e l'aria si stava riscaldando, continuò a intervistare gli studenti, si formarono dei piccoli gruppetti intorno a lei, e intorno ai suoi compagni, sarebbe venuto fuori un servizio straordinario...e mentre stava domandando a un trio di ragazzi del posto alcune curiosità riguardanti la rivolta,  se ne aggiunse un quarto "potrei soddisfare il suo desiderio di sapere, se viene un po' con me" a quelle parole si sciolse in un sorriso, Zayn poteva essere benissimo confuso con un qualsiasi ragazzo croato, magari con le pelle leggermente più scura e ambrata, non originario di quella zona, e lui aveva avuto proprio una bella idea a mischiarsi agli studenti per avere la possibilità di stare un po' con lei "credo che si possa fare!" esclamò Mary, lasciandosi prendere sotto braccio mentre si allontanavano di qualche metro.
" mi basta una sola risposta" sussurrò guardandolo negli occhi e avvicinandosi un po' "anzi due" aggiunse un secondo dopo sorridendo; era bellissima, con gli shorts, il top modello indiano, i sandali legati intorno alle caviglie, i capelli biondi sciolti lungo le spalle e il cappello da reporter, Zayn pensò che fosse la ragazza più bella che avesse mai visto "dove hai comprato questo profumo?" domandò lei avvicinandosi per annusargli il collo, lui trattenne a stento l'impulso di baciarla, poi scoppiò a ridere, era sempre la solita Mary, ossessionata dai vestiti, dalle scarpe, dall'abbronzatura e anche dai profumi, profumi maschili "lo adoro!" disse la ragazza tornando sui propri passi, Zayn sorrise divertito, poi prese un respiro profondo.
 "la seconda domanda?" "perchè sei restato lì impalato senza dire, nè fare nulla?" l'aveva tenuta dentro per così tanto tempo "perchè ero sconvolto. Tu mi avevi appena baciato dopo che io avevo trascorso due giorni a convincermi che non dovesse esserci nulla di più di una semplice amicizia tra di noi.. però nel momento in cui le nostre labbra si sono toccate, sono crollate tutte le certezze che mi ero cercato di costruire, così, in un attimo, come un castello di sabbia abbattuto da una sola onda. E sono rimstato lì impalato come un perfetto cretino, lo so, ma dentro di me stava accadendo qualcosa di inspiegabile, all'improvviso non avevo più paura, di punto in bianco volevo tenerti stretta, coccolarti, baciarti, come non avevo mai desiderato prima, in quei pochi secondi sono riuscito ad ammettere a me stesso di essere innamorato di te, e non ho fatto in tempo, sarebbe bastato che mi fossi scosso un attimo prima, ti avrei fermata, di sicuro, ma quando sono tornato con i piedi per terra, dopo quel bacio che aveva avuto la capacità di sconvolgere tutto, dopo il tuo bacio, davanti a me non c'eri più." Zayn le prese le mani, adesso era lei a essere immolizzata "Ero così preso dalla convinzione di amarti, che non ti ho nemmeno visto andare via. Poi ho raggiunto Sum e Harry in aereo, e siamo tornati a Roma; Harry è rimasto a dormire da Sum, e io ho trascorso tutta la notte a pensarti, e la mattina dopo, sono andato da loro e gli ho detto che stavo per salire su un aereo, per te. Mi hanno accompagnato all'aeroporto, e pensa che ero già seduto al mio posto, quando una voce metallica mi ha richiamato e mi ha detto che qualcuno desiderava parlarmi, io sono sceso, ero confuso, ho trovato Harry piegato in due dal dolore e mi sono preoccupato, gli ho chiesto che cosa gli fosse preso, lui mi ha detto soltanto di andare a ripredermi il mio bagaglio, io non volevo farlo, però Harry mi ha detto che dovevo fidarmi di lui con quel poco di voce che gli era rimasta, e io mi sono fidato. Sum ci aspettava al check-in, ricordo la sua espressione quando ha visto Harry sano e salvo, lo ha stretto forte facendogli promettere che non avrebbe mai più fatto una cosa del genere.
Ti rendi conto? Ha rischiato la vita, ha fermato un aereo quasi in decollo, per impedirmi di arrivare a Dublino e non trovarti. Sum mi ha fatto leggere i messaggi che le avevi mandato, e io non sono partito, tanto tu eri già chissà dove. Harry ha impiegato un po' per riprendersi, poi è tornato quello di sempre e siamo tornati a casa, io non avevo voglia di fare niente tranne deprimermi sul letto, ma loro mi hanno portato a fare un picnik in bici e lì ho capito che non dovevo arrendermi, che dovevo lottare per averti. Nel mese successivo, ho provato a chiamarti una sera si e una sera no, e prima di scoprire che qui a Zagabria si usano schede telefoniche diverse, pensavo che ti rifiutassi addirittura di parlarmi, e non sono mai riuscito a contattarti nemmeno con il computer, però non ho mai perso la speranza..ho studiato tantissimo per superare l'esame di fine semestre, e proprio stamattina l'ho fatto, l'ho superato, e su suggerimento di Sum, stavolta l'ho preso sul serio un aereo per venire da te. E adesso sono qui, sto facendo finta di parlarti di una rivolta di cui non so assolutamente nulla, per chiederti di darmi la possibiltà di dimostrarti che adesso sono pronto, sono pronto ad amarti."
Mary aveva ascoltato attentamente ogni sua parola, stentava a credere all'episodio avvenuto in aeroporto, stentava a credere di essere stata così stupida da essere fuggita così in fretta, per ben due volte, la prima dopo averlo baciato, e la seconda, scappando a Zagabria invece di dargli la possibilità di raggiungerla a Dublino; e poi lui l'aveva chiamata quasi tutte le sere nonostante sapesse che lei non avrebbe potuto rispondergli...avrebbe voluto dirgli qualcosa, ma le parole le morivano in gola soltanto a guardarlo negli occhi, lui le teneva ancora le mani.
Mary si slanciò verso di lui, le loro labbra combaciarono, si scambiarono un bacio dolce e romantico, che fece tremare le gambe a tutti a due, poi lei si staccò e fece per voltargli le spalle, e senza pensarci, Zayn la bloccò per un braccio attirandola di nuovo a se, era ciò che Mary voleva, lui l'aveva fermata. Si guardarono negli occhi incapaci di resistere alla forza dei loro sentimenti, poi lui le tolse il cappello da reporter facendolo finire a terra, la baciò di nuovo, Mary legò le braccia intorno al suo collo e si lasciò stringere forte, lui posò le mani sui fianchi della ragazza e la baciò sempre più appassionatamente, volendo recuperare in pochi minuti tutto il tempo perduto, aspettavano quel momento da troppo tempo e se lo godevano in perfetta sintonia. Si baciarono in quella posizione fino a restare senza fiato, poi ripresero, più innamorati che mai, fin quando non furono disturbati da una voce "signorina McFly, come le viene in mente di baciare uno degli studenti?" non era il prefessore che li aveva visti la sera precedente, si trattava di un altro rompiscatole "questo è il mio ragazzo, professor Plumb" disse lei mentre prendeva Zayn per mano e lo trascinava altrove, lasciando il capello da reporter a terra, nel punto esatto in cui si erano baciati, quasi come se fosse un segno dell'inizio di un nuovo capitolo della loro vita, un simbolo del loro amore.
" l'intervista?" domandò Zayn mentre correvano insieme "l'ho finita" rispose lei bloccandolo con la schiena al muro in un vicolo, lui non seppe dire se Mary diceva la verità, anzi, era quasi sicuro che non fosse così, ma non gli importava, perchè adesso stavano insieme, e non c'era nulla che lo rendeva più felice, finalmente ce l'aveva fatta "perdonami" sussurrò lei sulle sue labbra "non dovevo fuggire così" aggiunse guardandolo dritto negli occhi "non lo farò mai più" "adesso sei qui, e io ti amo Mary, è l'unica cosa che conta" lei lo baciò, si sentiva la ragazza più felice del mondo "anche io ti amo" sussurrò staccandosi, questa volta fu lui a far combaciare di nuovo le loro labbra "e voglio stare con te" aggiunse lei tra un bacio e l'altro, a quel punto Zayn ribatò le posizioni, la schiena di Mary poggiata contro il muro "ti aspetto a Dublino alla fine dello stage" disse lui non smettendo di coccolarla "meno ventisette giorni" sorrise la ragazza, poi si baciarono di nuovo, e ancora, ancora, ancora....trascorsero tutto il giorno insieme, sdraiati sull'erba, sotto una maestosa quercia, a sognare un futuro insieme, scambiandosi tenere effusioni e baci roventi. Finalmente si erano ritrovati.  

Qualche migliaio di chilometri più a nord di Zagabria, più precisamente in una delle più belle città irlandesi, due ragazze  e due ragazzi chiacchieravano animatamente davanti all'entrata di un cinema, scherzando e ridendo come al solito.
"solito posto?" domandò Sarah agitando una mano in direzione dell'ala destra della struttura, gli altri annuirono seguendola, un minuto più tardi si misero seduti..
Mancava una manciata di secondi all'inizio del film che avevano scelto di vedere, e quando Louis e Liam tornarono in sala con i popcorn e la coca cola, le luci erano già tutte spente, Liam inciampò su un gradino e metà del sacchetto di pop-corn che teneva in mano finì per spargersi sulla moquette, il ragazzo si guardò intorno un po' imbarazzato "genio!" lo canzonò Louis alzando gli occhi al cielo; intanto le due ragazze restarono sedute, facendo uno sforzo enorme per non scoppiare a ridere. Poco dopo Louis e Liam le raggiunsero, Sarah sgranò gli occhi quando vide il sacchetto di leccornie praticamente pieno per metà "un improvviso attacco famelico?" domandò al suo ragazzo, come se non si fosse accorta di nulla "non esattamente, più un capitombolo" spiegò lui sorseggiando la coca, Sarah trattenne di nuovo una risata e lo guardò dolcemente, prima di poggiare la testa sulla sua spalla e godersi il film, e quel poco di pop-corn che erano rimasti immuni alla caduta. Valerie tese il proprio sacchetto verso l'amica "volete un po' dei nostri?" domandò divertita, Liam e Sarah finsero di non darle retta e lei tornò a voltarsi verso Louis "io volevo essere gentile" borbottò, con la bocca piena, a quel punto notò ben due mani infilarsi agilmente nel sacchetto che reggeva e uscirne fuori con i pugni pieni di conflakes bianchi "grazie" sussurrano Sarah e Liam con un sorrisetto soddisfatto, poi tornarono a interessarsi al film "non così gentile!" disse lei ridendo, adesso era il suo sacchetto a essere prossimo a metà.
"gliela faremo pagare!" esclamò Louis circondandole le spalle con un braccio, lei lo baciò teneramente su una guancia proprio mentre la musichetta di sottofondo del film alleggeriva gli animi delle persone sedute in sala. Due ore più tardi, uscirono dal cinema dopo aver assistito a una delle produzioni cinematografiche più belle di sempre, le due ragazze erano riuscite a convincere Liam e Louis a sorbirsi una di quelle commedie super romantiche con la promessa di trascorrere il resto della giornata in loro compagnia.
A Dublino gli esami non erano ancora del tutto terminati, i cancelli del plesso universitario sarebbero stati chiusi alla fine della settimana successiva, ciò accadeva semplicemente perchè i ragazzi che studiavano nella capitale irlandese erano più numerosi di quelli stabilitisi a Roma, e di conseguenza occorrevano più giorni per permettere a tutti gli studenti di sostanere gli ultimi esami; sfortunatamente il sorteggio effettutato da chi di dovere, aveva collocato Valerie e Sarah negli ultimi giorni di sessione, e le due amiche avevano dovuto quasi rinunciare a vedere i propri ragazzi negli ultimi giorni, per concentrarsi sullo studio più di quanto avessero fatto durante l'anno, e impressionare i professori. Lou se l'era cavata a modo suo, come al solito, aveva già svolto l'esame conclusivo, e con un po' di fortuna e simpatia dalla sua parte, era riuscito a superarlo abilmente senza uno studio matto e disperatissimo; e per quanto riguarda Liam, anche lui aveva già riposto tutti i libri, da lui chiamati 'mattoni di ferro' per il loro peso, nella soffitta di casa sua...per tutti questi motivi, i due ragazzi avevano acconsentito al film romantico a patto che le loro fidanzate non toccassero libri, evidenziatori e matite fino alla mattina successiva.
Erano le sei di pomeriggio quando uscirono dal cinema, Louis trascinò Valerie in un minimarket spiegandole ciò che aveva in mente e sperando di trovare l'attrezzo che gli serviva, mentre Sarah e Liam si scambiavano dolci baci accanto alle locandine dei film, ancora influenzati da quell'aria romantica prodotta dalla pellicola che avevano visto; "grande!" esclamò Lou tenendo per le spalle la ragazza e afferrando con l'altra mano ciò che cercava, Valerie se la rideva sotto i baffi e si lasciava stringere da lui mentre facevano la fila alla cassa "scapperanno a gambe levate" annunciò il ragazzo pregustandosi la vendetta, lei rise più forte mentre gli legava le braccia intorno al collo "io ti amo Lou" sussurrò con un sorriso raggiante, lui la baciò di sfuggita prima di pagare e raggiungere Sarah e Liam camminando con le mani dietro la schiena. Non che il ragazzo fosse un tipo vendicativo o permaloso, Louis non era assolutamente così, infatti stentava persino a ricordare il motivo per cui gli era  venuto in mente di procurare delle pistole ad acqua per se e per la sua ragazza, diciamo semplicemente che cercava qualcosa di divertente da fare quel pomeriggio, e il caldo bestiale gli aveva suggerito l'idea.
Sarah e Liam erano ancora in piedi intenti a coccolarsi quando Louis e Valerie sferrarono l'attacco ridendo a crepapelle, i due ragazzi si staccarono bruscamente, investiti da una pioggia ghiacciata, poi cominciarono a correre sul marciapiede con i loro amici alle calcagna; poco più in là si estendeva un parco, e finirono per rincorrersi lì, nascondendosi dietro le quercie secolari, e ridendo a crepapelle, fin quando non cascarono a terra completamente bagnati. A quel punto Valerie e Louis gli concessero una tregua e si sedettero accanto a loro perdendo per un attimo di vista le pistole: errore madornale. Liam e Sarah si scambiarono un'occhiata e un istante dopo la situazione si ribaltò del tutto, adesso erano loro due a inzuppare d'acqua Valerie e Louis, e non si fermarono fino a quando non si accasciarono a terra tutti e quattro sfiniti, con prepotenti sorrisi sulle labbra.
Erano bagnati fradici quando ritirano delle pizze dal take away più vicino e fecero una corsa fino a casa di Valerie, lì si liberarono dei vestiti zuppi d'acqua depositandoli in lavatrice, fortunatamente i genitori della ragazza erano entrambi fuori città per lavoro come accadeva spesso, quindi Liam e Louis non ebbero problemi a girare per casa in boxer, mentre le ragazze indossarono delle canottiere pulite a mò di vestito; gustarono la pizza quasi fredda ormai, e poi piombarono sul divano stanchi morti, come i bambini che tornano dalla gita e sono esausti dopo aver trascorso una bella giornata.
Sarah e Liam restarono su quel divano a scambiarsi effusioni tenere e caste...loro due erano così, sarebbero stati capaci di trascorrere l'intera giornata a baciarsi dolcemente senza mai andare oltre, gli piaceva coccolarsi per tutto il tempo e parlarsi sussurrando mentre si tenevano abbracciati, era quello il loro modo di amarsi, di stare bene, e il fatto che fossero a casa dell'amica non faceva nessuna differenza, restarono svegli tutta la notte a baciarsi, come avevano già fatto infinite volte, e ogni volta gli sembrava più bella della precedente, come se i loro sentimenti crescessero di giorno in giorno, e ogni notte trascorsa così, li avvicinasse sempre di più, rendendoli consapevoli di custodire insieme il diamante più prezioso del mondo: l'amore.
Per Valerie e Louis, l'amore si basava più che altro su un eccitante gioco di prese in giro, scherzi, buffi insulti e baci rubati, di giorno; e anche se con il tempo stavano imparando a scmbiarsi tenere effusioni e dolci parole come era accaduto quel giorno al minimarket, il loro rapporto restava comunque unico e inimitabile, perchè il loro essere giocherelloni e spensierati li rendeva perfetti l'un per l'altra, e li univa in modo così potente che la maggior parte della gente avrebbe faticato a comprendere. Di notte però, quando erano da soli, dopo aver scherzato e riso insieme, anche loro si facevano vincere dalla passione e si amavano, si desideravano ardentemente, e finivano per fare l'amore come le restanti tre miliardi di coppie esistenti su questo pianeta.




BUONSALVEEEEEEEEEE! :DDDD
Come minimo, dovrei mettermi in ginocchio e pregarvi di perdonarmi....non pensavo di stare via così a lungo, sono tornata ieri e ho trascorso tutto il pomeriggio a completare il capitolo, e anche se è stata una vacanza seriamente fantastica, sono contenta di essere di nuovo a casa perchè scrivere mi è mancato!
Ma bando alle ciance! Ecco il nuovo capitolo :DDD
Spero con tutto il cuore che vi sia piaicuto, il prossimo sarà l'ultimo e mi dispiace che questa fan fiction sia giunta al termine...
Comunque, come sempre, i giudici siete sempre e soltanto voi, perciò sbizzarritevi, ditemi tutto quello che vi passa per la testa! :))
Non mi stancherò mai di dire che amo leggere e rispondere alle vostre recensioni, e non mi stancherò mai di ringraziarvi dal profondo del mio cuore per ogni recensione ricenuta, per ogni parola che mi avete scritto ♥
Ovviamente grazie anche a chi legge in silenzio, chi segue o preferisce la storia, grazie davvero ♥
Aggiornerò il prima possibile anche "Don't let me go" , promesso, non vi farò attendere troppo :DDD
Adesso vado, un bacione, e alla prossimaaaaaa
Pronte per l'ultimo capitolo? Io no :( 
     


  



    
  
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