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Autore: KikiWhiteFly    29/07/2013    2 recensioni
{Dieci flashfic/one-shot Rumpelstiltskin/Belle | SPOILER}
I. "Ma quella non era più la sua Belle e quella non era più la tazzina scheggiata di un tempo: erano solo cocci, frammenti, minuscoli pezzetti che né la magia né il potere avrebbero più rimesso insieme".
II. "Eppure, in mezzo a tanti volti, la sua attenzione venne catturata da un soggetto alquanto singolare: ne aveva sentito parlare spesso, in termini negativi perlopiù, ma non l'aveva mai visto in carne e ossa. Anzi, credeva addirittura che si trattasse di una leggenda ma, a giudicare dalla distanza che li separava, tale non era".
III. "«E se mi stai chiedendo il motivo per cui resto con lui, Leroy, per cui lo amo... beh, tu, più di tutti, dovresti saperlo bene: il vero amore non ha confini, non conosce limiti spaziali o temporali. Se non sarà più con te, sarà con la persona amata. E anche quando quest'ultima non ci sarà più resterà su questa terra, in questo... universo», conclude Belle, sottovoce, come se l'intero cosmo potesse per l'appunto scagliarsi contro di loro da un momento all'altro".
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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III.


“Da quanto ho potuto leggere o udire di racconti e storie vissute, la strada del vero amore non è mai piana”.


William Shakespeare –




Leroy si accomoda accanto a Belle, alla tavola calda, berciandola con un'occhiata che non ammette repliche di tanto in tanto.
Poi, arrivato allo stremo, sentenzia acerrimo:
«Non capisco cosa ci trovi in lui».
Belle sorseggia il suo tè freddo per un breve momento, sospira brevemente e risponde: «Non lo conosci. Non sai ciò che lo ha portato a...», vorrebbe
dire qualcosa, ma sa bene che le parole confidatele da Rumpelstiltskin sono preziose «C'è del buono in lui, io lo so», ribatte infine, risoluta.

Leroy sbuffa sonoramente e, prima di addentare il suo panino, non può fare a meno di lasciarsi sfuggire una sentenza: «Infatti ti ha abbandonata. Di nuovo».
Stavolta l'espressione di Belle si fa più contrita, i lineamenti appaiono meno rilassati. No, pensa fra sé e sé, dev'essere forte e proteggere Storybrooke.
In fondo Rumpelstiltskin le ha affidato un compito di non poco conto, se ha affidato quell'incantesimo proprio a lei ci dev'essere una ragione.

«Mi sta proteggendo. Ci sta proteggendo», precisa qualche secondo dopo, ottenendo una fredda occhiata in tutta risposta. «E se mi stai chiedendo
il motivo per cui resto con lui, Leroy, per cui lo amo... beh, tu, più di tutti, dovresti saperlo bene: il vero amore non ha confini, non conosce limiti
spaziali o temporali. Se non sarà più con te, sarà con la persona amata. E anche quando quest'ultima non ci sarà più resterà su questa terra, in questo...
universo»,
conclude Belle, sottovoce, come se l'intero cosmo potesse per l'appunto scagliarsi contro di loro da un momento all'altro.

Leroy china il capo, forse rimugina tra sé e sé, le loro situazioni sono molto diverse eppure da un certo punto di vista così simili. Decide di prendere parola
solo quando, rialzando il capo, nota con dispiacere l'espressione un po' rabbuiata di Belle.
«Beh, se ti farà soffrire, devi sapere che sono tornato in possesso del mio piccone e so come usarlo».

Leroy spera di strapparle un sorriso e, in effetti, il suo desiderio viene esaudito dopo pochi istanti; Belle ridacchia, infatti, quella battuta le ha
fatto ricacciare indietro le lacrime.

«Ti assumerò come mio baldo cavaliere, nell'eventualità».

«O come futuro testimone di nozze», Leroy rincara la dose, ben sapendo a cosa va incontro.

Le guance di Belle, infatti, assumono diverse tonalità e quella che si avvicina di più è, forse, il porpora.

«Leroy!».

«Cosa c'è? Quando torna se non sarà lui a sposarti, sarà qualcun altro».

Belle boccheggia goffamente per qualche secondo, solo quando il rossore accenna a diminuire riesce a formulare una risposta di senso compiuto; ma, d'un tratto,
i suoi pensieri si fanno più cupi e si traducono in parole: «Se tornerà».

Leroy sbuffa piano, poi schiarisce la voce, al fine di ottenere la sua attenzione: «Qualcuno una volta mi ha detto che l'amore è speranza, alimenta i nostri sogni».
Belle rialza il capo con fierezza e, sebbene voglia dire tante cose, tutto ciò che esce dalle sue labbra è un flebile:
«Grazie, Leroy».




_____________________________________________



La citazione iniziale proviene da Sogno di una notte di mezza estate, di Shakespeare.
Adoro il rapporto tra Leroy e Belle, spero sia esplorato di più nella terza stagione. La storia è ambientata dopo il finale della seconda stagione, ovviamente.
La citazione: “L'amore è speranza, alimenta i nostri sogni” è invece presa direttamente dalla 01x14, sono le parole che Belle disse a Leroy tempo addietro.
E, sì, lo so che le situazioni Rumple/Belle e Leroy/Astrid sono diverse ma l'impossibilità del loro amore mi fa amare ambedue queste coppie e trovare qualche piccola similitudine.
Vi annuncio che la prossima storia sarà una
future!fic, ambientata quindi molti anni dopo questa storia. Vi ringrazio per le meravigliose recensioni, siete sempre gentilissimi!


Kì.







   
 
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