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Autore: H e r a    30/07/2013    6 recensioni
-Stavo pensando... Non mi piace il tuo cognome!
Lo guardai, sbalordita.
-Che cosa?
Era davvero questo il problema? Non gli piaceva il mio cognome?
-Si... Chase... no, no non mi convince proprio.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stavamo camminando sulla spiaggia, Percy con le mani in tasca e io impegnata a contemplare il mare in tempesta. Quel giorno Percy era strano, più del solito almeno. Tutte le volte che lo guardavo arrossiva di colpo, e distoglieva i suoi occhi verdi dai miei. Per questo, rimasi molto stupita quando una delle sue mani cercò la mia. Le nostre dita si intrecciarono, in quella stretta che in questi anni mi era diventata assai familiare. Il mio sguardo indugiò prima sulle nostre mani, e poi sul suo viso: si ostinava ancora a non guardarmi. Per qualche minuto camminammo in silenzio, poi quando iniziai a sentire il disagio farsi strada dentro di me, sbottai.
-Che cavolo c'è che non va?
Gli chiesi, senza tanti complimenti. Le sue guance si tinsero di un rosso più intenso dei precedenti, e un espressione imbarazzata si dipinse sul suo volto.
-No è solo che...
Iniziammo a camminare sul pontile, addentrandoci verso il mare.Sembrava a corto di parole. Cosa strana, date le innumerevoli stupidaggini che ogni giorno uscivano da quella bocca.
-Stavo pensando... Non mi piace il tuo cognome!
Lo guardai, sbalordita.
-Che cosa?
Era davvero questo il problema? Non gli piaceva il mio cognome?
-Si... Chase... no, no non mi convince proprio.
Di colpo mollai la sua mano, innervosita.
-E che cosa avrebbe che non va, di grazia?
Il mio tono uscì più brusco di quello che doveva essere, ma ero abbastanza frustrata perciò non ci feci troppo caso.
-Non lo so, non suona bene... Sarebbe meglio che lo cambiassi.
-Cambiarlo? Percy ma sei impazzito?
Lo guardai, esterrefatta dalla piega che aveva preso quel discorso.
-No Annie, sto parlando sul serio!
Disse lui sulla difensiva. Ok, sapevo che non c'era tutto con la testa, ma addirittura arrivare a... questo!
-E quale cognome dovrei prendere, sentiamo?
Chiesi, incrociando le braccia al petto e tamburellando leggermente con il piede.
-Ma, non saprei...
Si portò due dita al mento, con aria pensierosa. Dei, che nervi! Stava sul serio prendendo in considerazione l'idea di propormi un nuovo cognome?
-Qualcosa tipo... Jackson?
A quel punto si portò un mano dietro alla nuca, più rosso di prima, e iniziò ad allontanarsi a grandi passi. Io rimasi immobile, impietrita dalle implicazioni della sua esclamazione. Piano piano, un sorriso si fece prepotentemente strada dentro di me. Vidi la sagoma di Percy a qualche metro di distanza, e iniziai a dirigermi, quasi correndo, verso di lui.
-Torna immediatamente qui, Testa d'Alghe!
Il vento mi scompigliava i capelli, distruggendo la coda che mi ero fatta prima di uscire. Inizia a correre più veloce, e quando lui mi sentì dietro di me, fece appena in tempo a girarsi, prima che io mi fiondassi fra le sue braccia. Affondai il mio viso sul mio petto, inspirando il suo odore di mare, e mi sentii a casa. Quando alzai la testa, vidi che anche lui stava sorridendo, e che il rossore delle sue guance si era leggermente attenuato.
-Percy Jackson, mi ha appena fatto la proposta di matrimonio.
Il colorito tornò padrone del suo viso, ma il sue bel sorriso non scomparve.
-Bhè, Sapientona... Adesso dovresti rispondere.
Mormorò contro i miei capelli.
-Ce n'è davvero bisogno?
Gli chiesi, raggiante.
-Anche solo per vederti mentre lo dici a mia madre.
Il rosso delle sue guance lasciò il posto ad un volto impallidito dalla paura. Scoppiai a ridere, cosa che lo fece leggermente offendere. Gli presi il volto fra mani, e mi avvicinai leggermente a lui. Anche lui sembrava desideroso di quel contatto, perchè iniziò a fare lo stesso. Proprio quando le nostre bocche erano a pochi centimetri di distanza, appoggiai le mani sul suo petto, e lo spinsi in mare. Purtroppo, ebbe la prontezza di stringersi a me, così rovinammo assieme dentro l'acqua. Quando tornammo in superficie lui era completamente asciutto, mentre io, ovviamente, ero fradicia da capo ai piedi. Stavolta fu il suo torno di ridere. Mi prese per la mano, e come quella volta, per il suo sedicesimo compleanno, creò una bolla attorno a noi. Ci immergemmo nel profondo dell'Oceano, con i pesci come nostra unica compagnia. Io ero ancora incantata da quello spettacolo, quando lui, senza dire niente, mi afferrò per le spalle e mi fece voltare verso di se. Con delicatezza, si riprese quel bacio che gli avevo negato sul pontile. Quando mi staccai per riprendere fiato, vidi i suoi occhi poco distanti dai miei, e fui certa che la mia vita da quel momento in poi sarebbe stata fantastica. Lo baciai di nuovo, un bacio veloce ma pieno d'amore. Appoggiai la mia fronte sulla sua, le nostre mani a cingere i volti, e non potei fare a meno di sorridere.
-Per la cronaca, - sussurrai, per non rovinare il momento – il mio cognome è bellissimo.
Lui sbuffò, con un'espressione divertita.
-Oh, lo so.

 

 

Briciola Elisa's Corner.

Allora, per prima cosa l'idea della proposta non è mia, ma l'ho letto su un post di tumplr. La parte mia è tutto il “contorno”. Bhè che dire, sicuramente Percy non è tipo da una proposta di matrimonio normale, e fra tutte quelle che ho letto, questa è di gran lunga la più realistica e tenera. Spero che vi piaccia, se volete lasciatemi una recensione, anche (sopratttto) negativa per dirmi cosa secondo voi è da migliorare ;)
Enjoy the life.

  
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