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Autore: Kagome 95    31/07/2013    1 recensioni
"Sesshomaru ha sempre e solo amato una donna nella sua vita,
fu solo per questo che divenne il sanguinario demone temuto da tutti ( ....)". Ma chi è in realtà questo demone?
Scopritelo in questa storia! [SessKagg F.F.]
TRA I RICORDI DI QUESTO DEMONE E IL DOLORE DI AVER PERSO L'UNICA SUA DONNA AMATA! TRA LE BUGIE E IL DOLORE, un velo di speranza si intravede (...)
Naraku riuscirà nel suo intento finale? Il destino porrà fine al caos creato quel giorno? O che tutto sia nato ancor prima che la sfera fosse creata?
Lo scoprirete solo leggendo !
Spero di aver attirato la vostra curiosità
Un Salutone dalla vostra Eriet (Kagome 95).
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Kagome/Sesshoumaru, Miroku/Sango
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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Correndo il più velocemente possibile, io e i miei compagni, arrivammo all’ultimo piano della torre. Superando una porta semi-aperta, entrammo in un ampio corridoio. Lì ci si pararono davanti una ventina di demoni armati pronti a tutto pur di farci fuori. Non ci avrebbero fatto passare per nulla al mondo. Ringhiando, caricai contro di loro per scagliargli la più forte cicatrice del vento mai prodotto. Il rapitore di Kagome era oltre quella soglia, il mio fiuto non poteva essere ingannato così facilmente. Quei bastardi senza timore mi si lanciarono contro pronti per lo scontro. Erano ad un paio di metri da me quando un accecante raggio di luce perforò la parete di legno alla mia sinistra inghiottendo quelle bestie. Non rimasero neanche le loro ossa, erano stati letteralmente spazzati via. Qualche altro passo e anch’io avrei fatto la stessa fine. Pietrificato da quella scena mi sedetti sulle mie ginocchia.
“ oh no, Inuyasha!” mi chiamò Miroku andando in mio soccorso.
“ mio dio, ma cos’era quella cosa?” piagnucolò Shippo impaurito nascondendosi dietro la mia spalla.
“g-già” Sango strinse a se la sua gatta dai denti a sciabola.
“ non ne ho idea” dissi guardando le macerie della parete appena collassata. L’orrenda paura che quella fosse tutta opera di Naraku ci fece rabbrividire. ‘ non può aver acquisito un tale potere !!’ pensai per poi riprendermi. Dovevamo scoprire cosa stesse succedendo. “Qualsiasi  cosa sia “ continuai portando il mio sguardo all’enorme buco sulla nostra sinistra “ c’entra quel mostro. “ mi avvicinai all’entrata. Con cautela poggiai la mia schiena contro il muro e come un ninja vi osservai all’interno. Fosse stata o meno ,opera di quel pazzo, eravamo in qualsiasi  caso nei guai. Ero ben consapevole che li dentro vi fosse l’orrendo omuncolo che rapii Kagome ma di lei non ce n'era traccia. Non avevo sentito neanche per un attimo il suo profumo ma il mio istinto mi ripeteva che lei non fosse così lontana come volevano farci credere.
E così ,i concentrai su cosa stesse accadendo davanti ai miei occhi. Della polvere aleggiava per la stanza che era separata dalla parete di mogano. A causa di ciò vidi poco e niente. Mentre gli altri si prendevano di coraggio per osservare cosa avesse provocato quel raggio imponente, scorsi quel bastardo di Kotetsu disteso per terra che guardava dietro di se. Tremava visibilmente e lentamente stava cercando di trascinarsi verso la parete più vicina.
“ Che aspettate!!! Uccidete! “ gridò con tutto il fiato che aveva in gola lo sgorbio indicando l'obbiettivo. Un gruppo di suoi scagnozzi si lanciarono a per di fiato tra la nebbia. Inevitabilmente un altro lampo di luce apparve inghiottendoli.“ T-Tu…” soffiò l'emanazione di Naraku mostrando le zanne a quello che sembrava essere il suo nemico. “ te la farò pagare!” sibilò arrivando a spalle al muro.
Il cuore inizio a tuonarmi inspiegabilmente. D'un lampo 100 domande invasero la mente: Chi era questo nemico? Perché stava attaccando un emanazione? Sarebbe stato un alleato o un nemico l'essere avvolto dalla nebbia? E poi cosa voleva? Perché voleva ucciderlo? Queste furono le domande che mi ronzavano in testa. Il tempo era scandito dai battiti del mio cuore, provavo una smania così grande che dovetti sformi per tranquillizzarmi. Volevo vedere chi e cosa fosse. Mi sembrò che furono passati milioni di anni quando la polvere biancastra finalmente si poso. Una tenue luce illuminava la stanza. Subito capii di cosa si trattasse e inorridii anch’io come gli altri. Una donna era ferma sul pelo dell’acqua che osservava quel bastardo di Kotetsu. La sua figura risplendeva come fosse la prima stella della sera. I suoi capelli d’oro zecchino galleggiavano nell’aria come se le leggi del mondo non la raggiungessero.   Statica restava sospesa nell’aria. Il suo viso privo di espressione non era per nulla paragonabile ai suoi gelanti occhi. Le sue due pozze non erano altro che dei vortici di colori che andavano dal celeste più intenso all'azzurro del cielo. Eppure in quel mare sconfinato le iridi non vi erano affatto.
“ è-è stupenda “ sussurro senza fiato Miroku rubandomi le parole di bocca. Era vero, era la donna più bella che ebbi mai visto nella mia vita. D’un tratto però notai che sul suo collo candido della donna degli strani segni neri iniziarono a risalire fino alle sue guance. Subito capii di cosa si trattasse, erano segni demoniaci. Pian piano la sua luce si stava attenuando tanto da permettermi di vedere cosa indossasse. Con  disgusto vidi il suo leggiadro kimono bianco che danzava nell'aria fosse macchiato di sangue. ‘Ma Chi è ?  Che cosa fa qui?  E cosa c’entra quest’essere con Naraku? Che sia una sua nuova creazione? E perché ho questa strana impressione?’ pensai poco prima che Un brivido mi percosse la schiena. Sentii chiaramente quanta energia spirituale avesse in corpo quell’essere. Eppure, come poteva un demone avere un forza tanto pura? Che lei fosse uno degli assurdi esperimenti di Naraku? Sia io che i miei compagni rimassimo immobili così da poter capire cosa stava realmente accadendo. Nonostante tutto qualcosa dentro di me parlava, il mio cuore non smetteva di martellarmi le orecchie. Che Kagome fosse in pericolo?

 
 
 
 






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Riuscii a sfuggire all’attacco di quella donna per miracolo. Ero caduto per terra quando il primo raggi di luce dissolse, oltre i miei uomini, la parete di legno dietro di loro. Con un solo gesto delle mano aveva fatto tutto ciò. Tossendo a causa della polvere mi trascinai spalle al muro. Quando la nube bianca si diradò rividi quel mostro maledetto. Nessuna espressione era dipinta sul suo viso come se lei mi stesse prendendo in giro. Quel demone trasudava energia spirituale in quantità esponenziale. La consapevolezza che quello fosse solo un assaggio delle sue capacità mi fece ricredere della mia forza. Se non si fosse calmata sarei stato ben presto ad un passo dalla morte. D’un tratto vedi sul suo collo delle fiamme nere macchiargli la pelle fino ad arrivarle alle guance. Non avevo idea se si trattasse di una seconda trasformazione o meno ma, pur di salvarmi la vita, dovevo ucciderla. Cercai invano di rialzarmi “ Che aspettate!!!” gridai a quegli inetti dei miei uomini “ Uccidete! “ esclamai puntando il dito verso l’obbiettivo. Come forza d’anima andarono incontro alla morte, inghiottiti anch’essi dalla luce della femmina. Stanco e spossato mi rialzai come una furia. ‘ C-Come osi! Maledetta donna! Come osi!!’ urlai pieno di rabbia mordendomi il labbro inferiore. Estrassi con fermezza la mia spada e la puntai verso il mostro. ‘ non ti perdonerò questo affronto!!’ sibilai alimentando con la mia ira l’aura che possedevo. La lurida bastarda accennò un sorriso come se fosse divertente tutto ciò. Quel gesto mi fece andare il sangue al cervello, desideravo solo la vendetta. Eppure un lampo mi attraverso la mente. ‘ e se diventassimo alleati?’ pensai riuscendo a trovare un contegno. Il suo potere era eccezionalmente grande tanto da contrastare le forze di Naraku.’ Bene, allora vorrà dire che dovrà ridurti in fin di vita’ risi ed aumentai la mia aura demoniaca al suo massimo. Se voleva battersi con me avrebbe fatto bene a vedere con chi aveva a che fare. È il primo generale delle truppe di quel pazzo, la migliore creazione di Naraku per un'unica ragione. ‘ ti farò pentito di avermi sfidato’ unii le miei mani sull’elsa della spada aspettando con pazienza. I rinforzi dei piani inferiori sarebbe arrivati molto presto, dovevo solo aspettare.  La bestia demoniaca dall’aura celestiale non distoglieva i suoi occhi dai miei. I secondi sembrarono minuti e i minuti ore, avrei venduto cara la pelle. D’un tratto si udirono rumori di passi, l’oracolo si avvicinò alla vasca.
“ che cosa hai fatto, stupida pazza!” tuonai alla vecchia megera.
 La bestia di energia camminò sul pelo dell’acqua per  poter toccare la terra ferma.
“ benvenuta tra noi, principessa “ si chinò la vecchia demonessa al cospetto della donna.
‘ P-Principessa?’ ripetei non comprendendo il nesso. ‘ cos’è davvero questo essere davanti ai miei occhi?’ pensai sempre più deciso a scoprire la verità. “ non mi interessa se lei sia una principessa o un cane” Tuonai io muovendo la mia spada alla mia destra “ nessuno può ribellarsi a me!” sibilai tagliando il vento con la mia lama. “Raudo kaminari” i lampi violacei si diressero verso quella bastarda. Arrivati a qualche metro da lei tutto si dissolse. Come un brutto incubo non potei credere ai miei occhi.
“Tks” soffiò l’oracolo divertito “ finalmente vi siete destata dal vostro eterno sonno “ disse molto fiera di se stessa.” Bentornata in questo mondo “ accennò un sorriso “ non dovete temere “ affermo trasformandolo in ghigno inquietante “ saprò io come fermare la vostra furia!” Tuonò all’improvviso portando entrambi i suo palmi verso la donna. “ adesso!” ordinò aprendo i suoi occhi privi di luce.
D’un lampo vidi le tre discepola della pazza lanciare delle catene verso il mosto dai capelli d’oro. Ella  subito dopo iniziò a dimenarsi come un animale in gabbia. Le tre recitando dei mantra senza significato cercarono in tutti i modi di trattenere la furia della prigioniera. L’essere portando il suo viso verso il cielo emise un grido agghiacciante. Pensai che fosse un ottima occasione per intervenire ma quel maledetto lamento mi stava dilaniando i timpani. Era molto più terrificante di un demone d’un tratto afferrò le catene le sue mani. La stavano letteralmente soffocando ed misto di lampi vennero create dall’oracolo.  La donna si dimenò tra i lamenti di dolore . Quelle catene avevano la capacità di assorbire il potere spirituale della vittima grazie alla sua particolare lega di mitrill . Era fatta ormai. Una di quelle catene la stavano di certo soffocando.
“ sta zitta stupida” disse una di quelle schiave della pazza ridacchiando. Dalle catene fuoruscivano vere e proprie scariche elettriche di colore azzurro. Più aumentavano i suoi lamenti e più essere aleggiavano vorticosamente sul corpo dell’ostaggio. La donna gemeva di dolore ma dava segno di arrendersi arrendersi.
“Maledetta, sta calma” gridò una servitrice dell’oracolo trattenendo le catene come meglio poteva. Presto sarebbe ceduta sotto il suo stesso potere, sarebbe stata addomesticata come quella ragazzina da cui era nata. D’un tratto la vidi inarcare la schiena verso il cielo in modo innaturale, la Luna risplendeva quasi come se fosse il sole. Quel suo grido di disperazione divenne talmente acuto da rompere le poco finestre ancora rimaste intatte. Tappandomi le orecchi caddi a terra pregando che la smettesse.  Gridava con tutto il fiato che aveva in corpo quella disgraziata. Quando riportai il mio sguardo su di lei vidi uno strano segno si colore azzurro  all’interno di un cerchio del medesimo colore apparire sotto la sua figura. Un imponente colonna di luce nacque da investendo lei e la luna stessa.
“ ma cosa!?” urlai assistendo a quella scena surreale.  Quella maledetta non si era placata ma anzi stava diventando più forte!? La collana di luce celestiale disintegro le catene liberandola dalla sua agonia. Naraku aveva ridato ad una bestia incontrastabile … Eravamo tutti morti adesso









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To be continue. . . 
   
 
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