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Autore: Kagome 95    01/08/2013    2 recensioni
"Sesshomaru ha sempre e solo amato una donna nella sua vita,
fu solo per questo che divenne il sanguinario demone temuto da tutti ( ....)". Ma chi è in realtà questo demone?
Scopritelo in questa storia! [SessKagg F.F.]
TRA I RICORDI DI QUESTO DEMONE E IL DOLORE DI AVER PERSO L'UNICA SUA DONNA AMATA! TRA LE BUGIE E IL DOLORE, un velo di speranza si intravede (...)
Naraku riuscirà nel suo intento finale? Il destino porrà fine al caos creato quel giorno? O che tutto sia nato ancor prima che la sfera fosse creata?
Lo scoprirete solo leggendo !
Spero di aver attirato la vostra curiosità
Un Salutone dalla vostra Eriet (Kagome 95).
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Kagome/Sesshoumaru, Miroku/Sango
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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Assistemmo alla scena su-reale in cui mio fratello aveva compiuto un gesto che, mai nella mia vita, avrei neanche pensato di poter vedere. Lui che si professava principe dei demoni. L’essere che avrebbe preferito essere trucidato senza alcuna pietà pur di non sottomettersi a qualcun altro, si era appena prostrato ai piedi di quella demonessa dagli occhi azzurri senza alcuna esitazione. Sia io che gli altri ne rimasimo basiti. Non era un comportamento di Sesshomaru. Ad un certo punto pensai anche che quello non fosse neanche il mio maledetto fratellastro.
La donna dai lunghi capelli neri, cadde su le proprie ginocchia. Disse qualcosa di incomprensibile per poi scoppiare in lacrime. Non riuscii a capire una sola parola di quel che si erano detti. Quando vidi Sesshomaru estrarre la propria spada, portandolo la punta della lama verso la parete alla mia destra, ebbi il timore di far qualcosa si molto pericoloso. Come se avesse avuto l’intenzione di uccidersi. Non so per quale ragione ma ebbi questa sensazione.
La demonessa, tra i singhiozzi, lo aveva stretto a se come da non volerlo lasciare più andare. Il principe dei demoni sembrava non avesse il coraggio di vedere i suoi occhi.  Pronunciando il suo nome, la donna, si rifugiò nel suo petto. Mio fratello, in risposta, contraccambiò, anche se lentamente quell’abbraccio. Era come trovarmi di fronte ad un altro Sesshomaru ma molto più umano. In quell’istante capii di essere di troppo, di non avere diritto ad assistere a quella scena.
Voltando lo sguardo dall’altra parte, mi sentii come in imbarazzo. Forse lei era la sua donna o qualcosa del genere?
Non ebbi il tempo di pensare a nulla perché lo vidi alzarsi con lei tra le braccia. Avevo avuto la tentazione di chiedergli scusa per aver assistito a tutto ciò ma mi bloccai pendendo che non fosse neanche il caso. Lo vidi aprire completamente la porta davanti a se per poi chiuderla con forza.
Infondo che diritto avevo immischiarmi in questa storia. . Eppure il vederlo accanto a quella donna, mi dava un non so che di fastidio.
Ritornammo tutti all’interno del salone, tutti noi eravamo perplessi. Mi sedetti con le spalle contro la pare a braccia conserte cercando di capire cosa fosse esattamente successo. Jacken era accanto a Rin. Entrambi sembravano essere più disorientati di me. .Che loro non sapessero nulla di questa storia?  Quella donna aveva un forte legame con Sesshomaru, ma in che chiave?  Chi era questa demonessa? E perché quel maledetto di un demone si era comportato in quella maniera? Che si erano detti? In che strana lingua parlavano?
Quando la vide al palazzo dell’oracolo, lui aveva addirittura abbandonato la propria spada, no? Che razza di strana trasformazione era mai questa? Era la prima volta che vedevo un demone trasformasi in qualcosa di celestiale. Se me l’avessero raccontato non ci avrei mai creduto.
Se era davvero la sua amata, perché non l’avevo mai vista? Che significava quel Kyoko che ripeteva sempre? Che fosse una parola 'particolare'? O forse era un nome?
                                               
“ Inuyasha?” chiese Shippo saltandomi su di una spalla. “ ti senti bene? “mi chiese quel moccioso preoccupato.
“ ahhh!!” esclamai grattandomi la testa con entrambe le mani, furioso, facendo cadere il bambino per terra. “ Non ci CAPISCO NULLA!”urlai frustrato. Il cervello mi stava per scoppiare
 
 “ E mi sembra ovvio, con il cervello piccolo che ti ritrovi” ridacchiò quel rospaccio sonoramente facendomi salire i nervi. “ non riesco ancora a capire perché, Tu e questi stupidi umani, siete ancora qui “ disse infastidito Jacken “ Su andate, non altro da fare?” chiese facendo un segno eloquente con una sia mano.
“ PERCHÈ? SENTIAMO!” dissi andando verso di lui fuori di me “ TU NE HAI CAPITO NULLA!!?!??”  ringhiai alzandolo per il coletto portandolo vicino al mio viso. Avevo voglio di ucciderlo.
“ Ahh!! Non mi toccare sporco mezzo demone!” strepitò con le lacrime agli occhi quella stupida ranocchia informe.
“ Su Inuyasha calmati “ disse Miroku cercando di farmi demordere.
“ non prima di ricevere  di tappargli quella sua bocca per sempre!” Esclami scuotendolo a destra e a sinistra.
“ ahh!! Aiuto!!” supplicò quel maledetto.
“ voglio le mie scuse!!” insistetti muovendolo  avanti e indietro.
“ M-Maii!!” esclamò il rospo. Ci mancava poco e avrei iniziato a fargli dare testate contro il muro.
Per fortuna Miroku mi mise una mano su la spalla dicendomi “ avanti, non ne vale la pena” disse annoiato.
“ Grr, devo capire che comanda” dissi guardandolo pieno d’ira.
“ A-..aiuto…” Sussurrò lui con gli occhi che gli giravano da per tutto, privo di forze.
“ scusatelo Signor –Inuyasha “ disse Rin avvicinandosi a me “ non lo uccidetelo” mi supplicò con i suoi occhiono castani.
“ Tks” soffiai con dissenso lasciando quel rospo cadere a terra. “ ringraziali, se no non te la saresti cavata con così poco Rospo!” dissi dandogli le spalle con le braccia incrociate.
“ Jacken come stai?” chiese la bambina toccandolo con un dito del piede la sua testa come fosse un animale morto. Lui si mosse leggermente.
“ aiuto..” disse non riuscendo neanche a rialzarsi.
Riprendendo il mio posto voltai il mio viso verso l’esterno. ‘ non ne posso più di stare qui’ pensai stanco.
“ ti sei ripreso?” chiese la bambina vedendolo rialzarsi barcollante.
“ si, diciamo “ disse lui ancora intontito. Quanto odiavo quello stupido mostriciattolo. Con la coda dell’occhio, lo vidi scuotere la testa come per riprendersi del tutto.
“ bastardo!” mi urlò indicandomi “ volevi forse uccidermi?” domandò fuori di se.
“ Tks” gli risposi senza dargli confidenza.
“ Grr, vattene immediatamente!” mi ordinò dimenandosi come un babbuino.
“ Io non me ne vado da qui” Gli risposi seccato. Quel rospaccio stava per avere una crisi di nervi, se si fosse avvicinato glie ne avrei date di santa ragione.
“ Jacken, Rin. Potrei farvi una domanda?” Chiede d’un tratto Miroku attirando l’attenzione di tutti.
“ Cosa vuoi umano?” chiese quel mostriciattolo seccato.
“ potrei chiedervi chi è quella donna che abbiamo visto poco fa?” chiese Miroku molto interessato.
“ per quale ragione?” intervenne Sango da dietro di lui . Sembrava essere uno spirito maligno in quel momento.
“ Be, così da poter capire la situazione, Sango “ disse lui grattandosi la nuca nervosamente.
“ si, certo” gli rispose sarcasticamente la sterminatrice. Poco prima di dire gliene di santa ragione intervenne quel Rospo informe.
“ Anche se ne sapessi qualcosa “ disse incrociando le braccia “ non lo direi di certo a gente com-..” disse quando interrotto da Rin.
“ Non lo sappiamo” disse la bambina innocentemente.
“ Rin!” la richiamò quel Jacken. “ sei forse impazzita?!” gli urlò contro fuori di se.
“ Quindi non ne sapete nulla?” chiese Miroku alla bambina.
“ ah ah” disse la piccola scuotendo la testa con dissenso. “ non la conosciamo” Concluse lei semplicemente.
“ sta zitta !” la  rimproverò il rospo. “ è ovvio che non puoi essere a Conoscenza delle innumerevoli Conoscenze del padrone” disse incrociando le braccia. “ sei una sua servitrice da fin troppo poco tempo per saperne qualcosa di lui” concluse fiero di se.
“ e Quindi, grande seguace di quel pazzo, la conosci o no?” chiesi spazientito.
“ Non mi rivolgere la parola tu!” esclamò furioso puntandomi il suo bastone a due teste. “ hai capito?” mi avverti come se avesse avuto le capacità di potermi uccidere.
“ Ma se mi hai detto tu che non la conoscevi” disse La bambina dietro di lui. Quel rospo arrossi, era stato colto in flagrante.
“ il padrone conosce così tanti demoni che non posso, di certo, ricordarle tutte” di giustificò tossendo, coprendosi la bocca con una mano.
“ si, certo” dissi io divertito. Era davvero un racconta cavolate di prima categoria.
“ Scusa, tu non suo ‘fratello’ ? “ chiese lui con rabbia.
“ e quindi?” chiesi non riuscendo a capire che voleva dire.
“ be! Tu non dovresti saperne qualcosa?!” mi chiese furibondo “ lo conosci da molto più tempo di me” mi rimproverò.
“ Mi dispiace ma non la conosco e non ricordo di averla mia vista con quel pazzo” dissi io annoiato incrociando le braccia. 
“ Grr!! Come tu permetti di offendere il mio padrone!” esclamò esplodendo “ Tu lurido figlio di un’umana,  come osi parlare con me con in corpo quel disgustoso sangue!” Mi urlò fuori di se.
“ Grr, sta zitto “ urlai scattando su dandogli un sonoro pugno in faccia. Come si permetteva a dire cose del genere!? Lo scaraventai contro la parete distruggendola.
“ Inuyasha, adesso calmati  però” mi disse quel stupido bonzo vendendo la mia mano stringersi in un pugno.
“ No che non mi calmò” gli risposi furibondo. “Ma che cavolo sta combinando quel bastardo, si può sapere!??!?” Esclami dirigendosi verso dove mi portava l’odore di quei due demoni. Era la stanza dove la donna dagli occhi celesti aveva riposato.
“Inuyasha, aspettaci!” Urlò Shippo seguendomi con tutti gli altri.
‘ grr, Che sta facendo quel bastardo in tutto questo tempo?!? Come cavolo osa farmi aspettare i suoi luridi porci comodi con quella donna!??!’ Mi domandati fuori di me. Sentendo i loro odori mischiarsi mi salì la boria ancor più di prima. ‘ non MI DIRAI CHE HAI PURE LA FACCIATAGINE DI FARTI QUELLA DOMONESSA CON IO DENTRO IL PALAZZO!!?!?!?’ Pensai Invasato velocizzando il passo desiderando di spaccarci la faccia!!
Shippo e gli altri erano dietro di me che mi chiedeva di calmarmi ma non avevo intenzione di farlo. Finalmente arrivai alla porta della stanza aprendola di botto.
“ Senti un po’ tu!” esclamai furiosi “ si può sapere cosa cazzo sta succedendo o è chiedere Troppo!?!?!” Sbottai pieno di rabbia guardando dentro la stanza.
Lo trovai lui seduto tranquillo con quella donna che dormiva nel suo petto e quelle cose pelose bianche e nere ondeggiare di tanto in tanto. Aveva un suo braccio avvolto intorno alla sua vita. Lentamente portò il suo sguardo verso di me. Gli altri erano dietro di me.
I suoi occhi tetri emanavano odio puro e semplice. Mi aveva fulminato letteralmente con lo sguardo.
“i-io “ balbettai indietreggiando impaurito.
“ cosa vuoi?” chiese Sesshomaru ringhiando contro di me. Non lo avevo mai visto così protettivo con qualcuno. Che fosse davvero un alterego di mio fratello?
“ s-senti” dissi riprendendo la mia determinazione “ Tu non puoi portarci qui e non darci una spiegazione, ok!?” gli ordinai fuori di me.
“ Sei tu che mi hai seguito “ disse molto irritato “ E adesso sparisci “ mi ordinò voltando il suo viso alla sua destra.
“ Grr, Come ti permetti di darmi ordini!?” gli chiesi facendomi saltare i nervi “ non sei nessuno per poterti rivolgere con quel tono a me!” lo avverti. “ sono stato chiaro, stupido demone?!?!” gli urlai contro. Senti gli altri dietro di me tremare vedendolo rivolgermi un'altra volta il suo volto.
“ Voi che ponga fine alla tua inutile esistenza?” tuonò gelido come non mai. Stava facendo sul serio, era davvero arrabbiato questa volta. Deglutii a fatica sentendomi morire. Avevo davvero esagerato sta volta.
D’un tratto la domonessa si mosse, l’avevo svegliata di certo. Sesshomaru portò il suo sguardo a lei repentinamente.
“ I-Inuyasha?” chiese lei schiudendo i suoi occhi a fatica. Il mio cuore vibrò sentendolo pronunciare il mio nome.
‘Quella voce, quel tono….Era, era…’ pensai incredulo.
Intontita, si scostò leggermente da lui “ Inuyasha, sei tu?” chiese voltando il suo viso verso di me stropicciandosi gli occhi.
‘Il suo comportamento, perché mi ricorda così tanto Kagome!?’ mi chiesi perplesso. La sua coda nera ondeggiava pacificamente. “ buon giorno” disse lei con un sorriso carico di dolcezza.
‘ quel Sorriso apparteneva solo a una persona. Ma non poteva essere davvero lei!!!’ urlai mentalmente.
“ K-Kagomme..?” chiesi incredulo. Ma se era davvero così, perché era un demone? E perché era tra le braccia di mio fratello? E perché si era comportato in quel modo ore prima?!?!?



 
Insomma!!! Cosa sta succedendo?!?!? CHE  RAZZA DI MONDO ALTERNATIVO è MIA QUESTO!?
 
 

 
   
 
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