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Autore: thegalwithmuffins    01/08/2013    7 recensioni
“ Liam, non scassare la minchia anche prima del mio concerto! Guarda che dico al mio agente di non farveli aprire più… “
“ Aprire cosa, Payne versione mini? “
“ I miei concerti, Malik. Ora, permettetevi altre confidenze e vi giuro che nessuno saprà mai chi sono i One Direction. “
Sbiancano.
Mio fratello no, lui stringe i pugni e mi guarda come se mi volesse trucidare, la mia vincita gli ha sempre bruciato.
E’ andata così, ai provini di X-Factor non l’hanno preso singolarmente come a me, ma l’hanno unito ad altri quattro ebeti, che si sono dati l’assurdo nome di One Direction.
E sono stati eliminati alla terza puntata.
Ovvio, dico io, con un nome così dove vuoi andare?
Loro se n’erano andati, eliminati quasi subito, ma io, la piccola Lily, la Payne versione mini, ce l’avevo fatta.
Ero arrivata in finale con il peso di tutti i miei sedici anni, con la mia voce bassa e piena, e ce l’avevo fatta.
Avevo vinto.
Genere: Commedia, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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crediti a @ljpssmile

 

Chapter eleven.

 

 

 

Niall P.o.V.

 

 

-         Vado io – dico, togliendo le cuffie e posandole sul leggio davanti a me.

Corro e spalanco la porta proprio come ha fatto la mia migliore amica poco fa e seguo la sua ombra nei corridoi, fino a raggiungerla in un’altra stanza, solo più piccola e buia.

-         Lils! Va tutto bene? – le chiedo un po’ preoccupato, carezzandole una spalla.

 

-         No che non va bene, non va bene per niente! – scatta lei, isterica.

 

Perfetto, la bomba sta per scoppiare.

 

-         E cos’hai cucciola? – magari con i soprannomi la faccio calmare un poco.

 

-         Ho che quel bastardo arriva da me e pretende pure delle spiegazioni, adesso tutto d’un tratto sa anche che esisto?! Fa tutto il dolce e carino con me e magari si aspetta anche che io caschi ai suoi piedi e cazzo, lo sto facendo! – sbotta, liberandosi evidentemente di un peso.

 

Solo che io sono un po’, come dire, confuso.

 

-         Ma di chi stai parlando? –

 

-         Di Harry! – risponde, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

 

-         Harry?! Intendi Harry Styles?! Capelli ricci e occhi verdi, il ragazzo che non sopporti e a cui fai di quei dispetti da bambina di tre anni?! – chiedo scioccato.

 

Lei annuisce e io non posso impedire alla mia mascella di toccare terra e mi alzo all’improvviso.

 

-         Oh santo Bieber – dico.

 

Elizabeth Payne innamorata di Harry Styles.

 

-         Oh santo Bieber – ripeto, passando una mano tra il ciuffo biondo.

 

Già me li vedo io, per mano che si prendono in giro a vicenda e…

 

-         OH SANTO BIEBER! – questa volta saltello sul posto, emettendo gridolini come una ragazzina.

 

-         In questo momento sembri piuttosto gay, lo sai? – mi dice lei, ridendo.

 

-         Tu mi dici di avere una cotta per Mr. Cespuglione e pretendi che io reagisca come se tu mi stessi dicendo che oggi è previsto nuvoloso! -  

 

-         Non ho una “ cotta “ per quel cretino – mima le virgolette con le dita, - non ho idea di cosa io abbia ma di sicura non una stupida cotta – e incrocia le braccia, segno che è piuttosto nervosa.

 

Sospiro.

 

-         Va bene, niente cotta… Perché non mi dici perché non mi dici quando hai iniziato a provare questo misterioso qualcosa? – le chiedo, risedendomi accanto a lei e girando sulla poltroncina.

 

-         Ieri è venuto da Olly e ha voluto sapere tutta la storia di Matthew e io, messa alle strette e soprattutto appena sveglia, non ho saputo inventare niente e gli ho detto tutto. – fa una pausa e io continuo a girare sulla sedia per non farle vedere la mia espressione, totalmente sorpresa.

 

-         E lui ha ascoltato tutto e mi ha abbracciato e non so Niall, è come se avesse fatto crollare tutto ciò che impediva di parlare. Era davanti a me, lo guardavo negli occhi, non avrebbe potuto mentire, e ho visto chiaramente che nei suoi occhi non c’era pena o altro, solo voglia di aiutare. Solo questo, mi ha fatto dire tutte quelle cose che tenevo nascoste da tempo, e credimi, dirle da lucida è tutta un’altra storia che dirle da ubriaca… - termina Lily.

 

-         Ma allora è soltanto gratitudine, riconoscenza… - dico deluso.

 

Lei si illumina e si sbatte una mano sulla fronte, mormorando qualcosa che non capisco.

 

-         Come ho fatto a non arrivarci prima? Che stupida! Grazie Nialler, grazie mille, mi hai salvato la vita! – urla felice, saltandomi addosso e abbracciandomi.

 

-         Non ti sembra di esagerare? – le domando un po’ scocciato.

 

Lei si stacca un poco da me, quel che basta per guardarmi in faccia, e piega la testa.

 

-         Cos’hai Niall? – chiede stranita.

 

-         E’ che mi aspettavo una love story segreta… sai, le farfalle nella pancia, il cuore che manca battiti, gli sguardi continui e i sorrisi… quelle cose là, da innamorati veri… - le confesso.

 

Lei ride, una risata un po’ forzata.

E se…

 

-         Vi vedevo bene insieme io… Eravate così teneri quando vi davate un bacino sulla guancia… Pensa se come nei film d’amore tu arrossivi e ti portavi la mano sulla guancia, lui continuava a ripensare a quel semplice e innocuo bacino per capire poi che lalalaaa, è vero amore! – continuo.

 

Lei scuote la testa, velocemente si alza e mi da’ le spalle.

 

-         Andiamo di là, gli altri si staranno chiedendo dove siamo finiti… Grazie biondo – dice.

E non è altro che la conferma di quel che penso.

La mia migliore amica è innamorata.

 

 

 

Harry P.o.V.

 

 

-         Non capisco che le sia preso, Lou, mentre registravamo era serena, e poi è scappata così… - sbotto.

 

-         Non è il primo dei suoi comportamenti strani – mi fa notare lui, che non è minimamente interessato alla vicenda.

 

-         Infatti, mi hanno abbastanza stufato! – dico scocciato.

 

Louis non mi bada e continua a giocare con il suo iPhone e a ridere da solo.

 

-         Ma si può sapere perché a te non tocca minimamente il fatto che Beth sia sparita?! – alzo le braccia al cielo.

 

-         Sei tu che gli dai eccessiva importanza, Harry, sarà andata a bere un goccio d’acqua – risponde lui, lasciandomi basito.

 

-         Eccessiva importanza?! Louis io mi sto solo preoccupando perché oh, eccovi! Si può sapere che avevi? – chiedo alla ragazza dai troppi problemi.

 

-         Sete – risponde lei, facendomi una linguaccia.

 

Io scuoto la testa e ritorno alla canzone.

 

-         Come andava? – chiedo ai manager, che aldilà del vetro stanno parlottando tra loro.

 

-         Benissimo, direi che non c’è bisogno di rifarla – dice l’agente di Lily, di cui non ho mai capito il nome.

 

-         E quindi che stiamo ancora a fare qui? – chiede quest’ultima, bevendo un sorso d’acqua.

 

Ma non era uscita a bere? Mah.

 

-         Aspettavamo che tu finissi di bere principessina – le rispondo acido.

 

-         Simpatico come una pastiglia in culo, Harolda – mi sorride falsamente lei.

 

-         Harolda?! –

 

-         Non sei impaziente perché devi andare  a fare shopping? – fa la finta sorpresa.

 

-         No, perchè devo andare dalla mia ragazza, sai, quella che tu non hai – le rispondo a tono.

 

-         Ovvio che non ho una ragazza Harrietta, io preferisco i ragazzi, sai, quelli di cui tu sei l’opposto –

 

-         Potrete litigare dopo a casa o stasera, ora vorrei fare provare i ragazzi, se non vi dispiace – ci interrompe Paul.

 

-         Stasera? – chiediamo tutti, in coro.

 

-         Ma possibile che abbiate capito solo quello?! –

Noi facciamo gli indifferenti davanti alla sua esclamazione e aspettiamo che chiarisca “ stasera “.

-         Stasera Ed Sheeran ha organizzato un party a casa sua, con gente famosa ovviamente, e siete invitati. Ora possiamo continuare? – chiede retorico.

Io e i ragazzi annuiamo e ci mettiamo le cuffie, in tempo per non sentire l’urlo bestiale di Elizabeth.

-         Ed Sheeran? Quel Ed Sheeran? Non ci posso credere, non ci posso credere! – grida e salta.

Il suo manager la prende in disparte e le consegna un quaderno e un foglio, dove riesco a leggere un paio di nomi, probabilmente dev’essere la lista degli invitati.

Si sofferma su uno in particolare e dice qualcosa a proposito di un vestito nuovo e un aiuto da parte di Olly.

Quando se ne va sta ancora saltando.

-         Liam non prendertela, ma tua sorella è completamente pazza -  borbotto.

Insomma, un momento prima ci guardiamo e sorridiamo come due cari amici, il momento dopo mi aggredisce verbalmente.

-         Lo so – sospira lui.

 

 

 

Elizabeth P.o.V.

 

 

 

Oggi è decisamente una delle giornate migliori di sempre.

La canzone è andata decisamente bene, non l’abbiamo neanche ripetuta.

Niall mi ha fatto capire che non sono innamorata di Harry, proprio per niente, e mi ha sollevato da un peso enorme.

Infine la festa a casa di Ed Sheeran, il mio idolo da sempre.

E tra gli invitati c’è… non ci posso ancora credere, come mai è ad una festa del genere?

Quindi appena uscita dallo studio sono corsa, letteralmente, tra i negozi, alla ricerca del Vestito Perfetto, trovandolo, o meglio rubandolo, a una signora che l’aveva adocchiato prima di me.

Grazie al cielo mi aveva riconosciuta e in cambio di una foto e un autografo me l’aveva ceduto.

Così ero corsa a casa e mi ero fiondata in camera, avevo buttato gli acquisti sul letto e mi ero fiondata in bagno per farmi una doccia calda.

Mi piacerebbe dire che anche quella la feci di corsa, così per dar l’impressione di essere una ragazza atletica, ma purtroppo mi persi a cantare canzoni di vari invitati di quella sera, così persi un po’ la cognizione del tempo.

E quindi eccomi qui, con un accappatoio con gli orsacchiotti stretto in vita, a cercare di capire come diavolo andavano infilati quegli slip di pizzo nero.

Esatto, pizzo nero.

Questa sera volevo esagerare, volevo che mi vedessero come Lils la bomba sexy invece che Betty la piccola vincitrice di X-Factor.

Così, oltre a cercare il Vestito Perfetto mi ero fermata a casa di Lou, non Tomlinson ma Teasdale, la parrucchiera personale dei ragazzi, che fa veramente dei miracoli.

Volevo cambiare, completamente.

Non so bene il perché, ma dopo aver parlato con Niall mi ero sentita libera e… diversa.

Ho sempre creduto che essere innamorati equivale a essere schiavizzati dal partner.

Insomma, qualunque cosa fai non devi pensare più solo alle conseguenze per te, ma anche per lui e per voi due come coppia.

O almeno, quando stavo con Ramones era esattamente così.

Lui era infatuato di una ragazza schietta, non di una dolce, quindi i momenti di dolcezza tra di noi erano più unici che rari, e quando provavo a crearne uno lui mi guardava stranito e mi chiedeva se avevo fumato qualcosa.

E io, ora come ora, non so esattamente chi sono perché sono costantemente in cambiamento, e non mi va proprio di essere quello che vuole Harry o qualsiasi altro ragazzo di cui potrei innamorarmi e non quello che voglio io.

E io voglio essere diversa, in continuo cambiamento, un secondo una cosa e il secondo dopo un’altra, fino a trovare quella che, diciamo così, somiglia più a quella che voglio essere.

Ma non volevo tenere questi pensieri solo per me, volevo esternare questa mia decisione, questa mia presa di coscienza.

E che cambiamento migliore c’è di un taglio di capelli?

Così avevo detto basta ai miei lunghi e disordinati capelli ricci e avevo dato il benvenuto a un taglio sfilato, più corto dietro e lungo fino alle spalle davanti.

Alla mia frangia non avevo potuto rinunciare e mi ero fatta dare la piastra che aveva usato lei per lisciarmi i capelli.

Il risultato... beh, dire che mi piace è dire poco.

Della bionda contadina riccia che sembravo prima è rimasto solo il colore, ora sembro più matura, più grande, ed è esattamente quello che volevo.

Dopo aver infilato con fatica gli slip e il reggiseno senza spalline, sempre di pizzo scuro, passo al vestito.

E’ rosso, molto rosso.

Faccio scivolare la cerniera e lo indosso, con cautela, passando poi alle scarpe, le mie care Saint Laurent lucide nere, che mi fanno acquistare quei centimetri che servono per arrivare al metro e settanta.

Apro il cassetto e tiro fuori la collana di Batman, nera e lucida come le scarpe, e un paio di orecchini a triangolo rovesciato rossi e neri.

Mi guardo allo specchio e sono abbastanza soddisfatta di ciò che vedo.

Certo, non sono proprio una di quelle ragazze che tutti si girano a guardarle, ma sono bel lontana da quella che ero a Wolverhampton, e mi va benissimo così.

-         Lily muoviti! – sento la voce di Liam urlarmi da sotto.

 

-         Arrivo! – grido di risposta.

 

Come no, mi devo ancora truccare.

Vado in bagno e prendo il mascara, l’eyeliner nero e il mio rossetto rosso preferito, quello di Kate Moss.

Canticchiando questa volta una mia canzone inizio a truccarmi gli occhi, facendo attenzione perché io, a truccarmi, sono totalmente negata.

-         Beth siamo in ritardo! – mi dice questa volta Louis.

 

-         Un secondo! – rispondo, spazientita.

 

Finalmente ho finito con quell’affare nero e posso iniziare con il mascara.

Ne metto così tanto che le mie ciglia sembrano delle ali di farfalla, come direbbe qualche modella.

Esco dal bagno mettendomi il rossetto e ballando al ritmo di qualche canzone che è nella mia testa che la porta si spalanca.

-         Ma si può sapere che cosa stai… oh porco cane – tenta di dire lui.

 

-         Ehi carotone, ti piace? – gli chiedo, serrando le labbra per uniformare il rossetto messo alla cavolo.

 

-         S- sei tu? –

 

-         No, ma cosa dici?! Sono la tua versione femminile – rispondo scocciata.

 

-         Beh non pensavo di avere una versione femminile così gnocca – mi strizza l’occhio e mi spinge verso le scale – Ma ora cara la mia Tomma, muovi quel culetto che siamo in enorme ritardo. –

 

Rido e scendo le scale, segnandomi mentalmente l’espressione di Lou.

-         Aspetta, vado avanti io che voglio vedere le loro facce – mi sussurra complice.

Annuisco, sempre ridendo.

-         Ragazzi, finalmente è pronta, possiamo andare – dice lui, come se niente fosse.

Faccio capolino dietro l’idiota mio compagno di scherzi e improvvisamente cala il silenzio.

-         Porca mignotta – si lascia sfuggire il mio irlandese preferito.

Gli sorrido, sempre più divertita, e mi fermo davanti a loro.

Vedo il mio fratellone che scuote la testa sorridendo.

-         Aspetta, sei riccio! – gli urlo, felice che abbia abbandonato il look alla Justin Bieber.

 

-         Che fratello figo che ho! – ribadisco, abbracciandolo.

 

-         Possiamo dire lo stesso della sorella – ci interrompe Zayn, che sorride pure lui.

 

-         Oh ma grazie! – dico, abbracciando pure lui.

 

A quanto pare il mio stile è a prova di Enzo e Carla, quei due dementi italiani che si spacciano per personal stylist.

Stiamo uscendo quando Louis ci ferma.

-         Aspettate, non sappiamo Harry cosa ne pensa – ed ecco il suo solito solito birichino.

 

-         Non serve Louis, che cosa dici? Andiamo –

 

-         No anche io vorrei saperlo – mi ferma Niall, con un sorriso identico a quello del castano.

 

Il ragazzo tirato in ballo guarda in basso, e quando si accorge che stanno parlando con lui alza lo sguardo, rivolgendolo da tutte le parti possibili tranne che quella dei suoi amici o mia e deglutisce, allargandosi il colletto della camicia.

-         Ehm… sei molto carina – dice, imbarazzato.

 

-         Grazie Harolda, anche tu stai bene, quel lucidalabbra ti dona molto – gli faccio la linguaccia, per rompere l’atmosfera creata da quei due coglioni che ora si danno di gomito.

 

Che grandi deficienti.

 

Qualche ora dopo

 

-         E io gli ho detto una cosa tipo che non eravamo fatti l’uno per l’altra, ma la verità era che sapevo che lui non mi aveva mai amato… E vi giuro ragazze, ero così distrutta in quel momento, anzi, lo sono ancora… - dice Taylor, parlando di non so quale ragazzo che le ha spezzato il cuore e per il quale ha scritto non so quale canzone.

Sono alla festa da un po’ ormai, e devo dire che sto per morire dalla noia.

All’entrata, dopo i soliti paparazzi, c’era ad accoglierci uno stupendo padrone di casa, che è davvero troppo simpatico, abbiamo preso in giro tutti i suoi invitati e soprattutto i ragazzi, ma poi ha dovuto lasciarci per salutare altra gente.

Gli eterni presi in giro invece si sono divisi, andando o dalla propria ragazza o dalla celebrità che gli pareva più bella.

Solo Zayn e Niall sono venuti da me, con la scusa che un certo Austin Mahone voleva conoscermi, e non hanno esitato a sfottermi, rivelandogli la mia ossessione per lui.

E poi, mentre stava per darmi il suo numero di cellulare, è arrivata lei.

Taylor Swift, la bionda reginetta del country, alias la donna più depressa del mondo, ovvero colei che si è passata praticamente tutti gli esseri umani di sesso maschile esistenti.

Mi ha portata in un divano dove c’era anche Selena, che già conoscevo, e che implorava aiuto.

Con la scusa di conoscerci meglio la depressa cominciò a parlare appunto delle sue delusioni d’amore, e le uniche differenze tra due ore fa ed adesso sono che sta parlando di un ragazzo diverso e ci siamo spostate al bar.

-         Tay mi dispiace veramente tanto ma… - inizia Selena.

 

-         Lo so che ti dispiace, in fondo chi potrebbe restare indifferente a una storia come la mia? E’ così… così… -

 

-         … Lunga? Sempre uguale? – le suggerisco, ricevendo uno sguardo sbalordito e alterato da una e una risata trattenuta e un pollice alzato dall’altra.

 

-         Scherzavo Tay! Non puoi aver creduto che quello sia ciò che penso dato che quando hai parlato del tuo fidanzatino del liceo avevo praticamente le lacrime agli occhi! – la rassicuro, sorridendo falsamente e dandole una pacca sulla spalla, forse un po’ troppe forte.

 

-         Oh che ragazza dolce e sensibile che sei… - dice, e in un moto di affetto mi abbraccia.

 

-         Ehi Lily, dopo sia io che Tay ci esibiamo, che ne dici se ti unisci a noi? – mi chiede Sel, ma non faccio in tempo a rispondere che qualcuno ci interrompe.

 

-         Lils? – chiede questo qualcuno.

 

Mi sposto un po’ per capire di chi è la voce.

-         Mmmh sento eau di bono nell’aria – mugola Taylor con tono da cospiratrice.

Finalmente riesco a vedere il mio interlocutore, illuminato per un istante da un faretto.

-         Tommy? –

 

 

 

 

 

 

OH LA LA LA!

 

Bonjour à tout le monde!

Sono tornata, dopo innumerevole tempo.

La “ scusa “, se così si può chiamare, è la stessa dell’altra volta.

Vi capisco se non avrete più voglia di leggere questa storia.

Vi prometto solennemente che aggiornerò stra prima.

Per quelli che sono arrivati fin qui…

CONGRATULAZIONI, AVETE VINTO UN ABBRACCIO GRANDISSIMO!

Seriamente, cosa ne pensate della nuova “ grafica “?

E del capitolo?

LILS E’ CONVINTA CHE LA SUA SIA TUTTA GRATITUDINE.

E CAMBIA, LILS CAMBIA.

Che ne pensate del cambiamento, inside e outside?

E siete d’accordo con Lily?

Ed ecco a voi Taylor, ci tenevo troppo a farle fare un discoro dl genere lol

Ma, soprattutto, TOMMY.

Lalalalaaaa.

 

 

VESTITO: http://www.polyvore.com/lils/set?id=90002946

 

TWITTER: https://twitter.com/iamyourmuffin  

                   @iamyourmuffin

  
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