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a @ljpssmile
Chapter
eleven.
Niall
P.o.V.
-
Vado
io – dico,
togliendo le cuffie e posandole sul leggio davanti a me.
Corro
e spalanco la
porta proprio come ha fatto la mia migliore amica poco fa e seguo la
sua ombra
nei corridoi, fino a raggiungerla in un’altra stanza, solo
più piccola e buia.
-
Lils!
Va tutto bene? – le chiedo
un po’ preoccupato, carezzandole una spalla.
-
No
che non va bene, non va bene
per niente! – scatta lei, isterica.
Perfetto,
la
bomba sta per scoppiare.
-
E
cos’hai cucciola? – magari con
i soprannomi la faccio calmare un poco.
-
Ho
che quel bastardo arriva da me
e pretende pure delle spiegazioni, adesso tutto d’un tratto
sa anche che
esisto?! Fa tutto il dolce e carino con me e magari si aspetta anche
che io
caschi ai suoi piedi e cazzo, lo sto facendo! – sbotta,
liberandosi
evidentemente di un peso.
Solo
che io sono un po’, come dire, confuso.
-
Ma
di chi stai parlando? –
-
Di
Harry! – risponde, come se
fosse la cosa più ovvia del mondo.
-
Harry?!
Intendi Harry Styles?!
Capelli ricci e occhi verdi, il ragazzo che non sopporti e a cui fai di
quei
dispetti da bambina di tre anni?! – chiedo scioccato.
Lei
annuisce e io non posso impedire
alla mia mascella di toccare terra e mi alzo all’improvviso.
-
Oh
santo Bieber – dico.
Elizabeth
Payne innamorata di Harry
Styles.
-
Oh
santo Bieber – ripeto, passando
una mano tra il ciuffo biondo.
Già
me li vedo io, per mano che si
prendono in giro a vicenda e…
-
OH
SANTO BIEBER! – questa volta
saltello sul posto, emettendo gridolini come una ragazzina.
-
In
questo momento sembri
piuttosto gay, lo sai? – mi dice lei, ridendo.
-
Tu
mi dici di avere una cotta per
Mr. Cespuglione e pretendi che io reagisca come se tu mi stessi dicendo
che
oggi è previsto nuvoloso! -
-
Non
ho una “ cotta “ per quel
cretino – mima le virgolette con le dita, - non ho idea di
cosa io abbia ma di
sicura non una stupida cotta – e incrocia le braccia, segno
che è piuttosto
nervosa.
Sospiro.
-
Va
bene, niente cotta… Perché non
mi dici perché non mi dici quando hai iniziato a provare
questo misterioso qualcosa?
– le chiedo, risedendomi accanto a lei e girando sulla
poltroncina.
-
Ieri
è venuto da Olly e ha voluto
sapere tutta la storia di Matthew e io, messa alle strette e
soprattutto appena
sveglia, non ho saputo inventare niente e gli ho detto tutto.
– fa una pausa e
io continuo a girare sulla sedia per non farle vedere la mia
espressione,
totalmente sorpresa.
-
E
lui ha ascoltato tutto e mi ha
abbracciato e non so Niall, è come se avesse fatto crollare
tutto ciò che
impediva di parlare. Era davanti a me, lo guardavo negli occhi, non
avrebbe
potuto mentire, e ho visto chiaramente che nei suoi occhi non
c’era pena o
altro, solo voglia di aiutare. Solo questo, mi ha fatto dire tutte
quelle cose
che tenevo nascoste da tempo, e credimi, dirle da lucida è
tutta un’altra
storia che dirle da ubriaca… - termina Lily.
-
Ma
allora è soltanto gratitudine,
riconoscenza… - dico deluso.
Lei
si illumina e si sbatte una mano
sulla fronte, mormorando qualcosa che non capisco.
-
Come
ho fatto a non arrivarci
prima? Che stupida! Grazie Nialler, grazie mille, mi hai salvato la
vita! –
urla felice, saltandomi addosso e abbracciandomi.
-
Non
ti sembra di esagerare? – le domando
un po’ scocciato.
Lei
si stacca un poco da me, quel che
basta per guardarmi in faccia, e piega la testa.
-
Cos’hai
Niall? – chiede stranita.
-
E’
che mi aspettavo una love story
segreta… sai, le farfalle nella pancia, il cuore che manca
battiti, gli sguardi
continui e i sorrisi… quelle cose là, da
innamorati veri… - le confesso.
Lei
ride, una risata un po’ forzata.
E
se…
-
Vi
vedevo bene insieme io…
Eravate così teneri quando vi davate un bacino sulla
guancia… Pensa se come nei
film d’amore tu arrossivi e ti portavi la mano sulla guancia,
lui continuava a
ripensare a quel semplice e innocuo bacino per capire poi che lalalaaa,
è vero
amore! – continuo.
Lei
scuote la testa, velocemente si alza
e mi da’ le spalle.
-
Andiamo
di là, gli altri si
staranno chiedendo dove siamo finiti… Grazie biondo
– dice.
E
non è altro
che la conferma di quel che penso.
La
mia
migliore amica è innamorata.
Harry
P.o.V.
-
Non
capisco che le sia preso,
Lou, mentre registravamo era serena, e poi è scappata
così… - sbotto.
-
Non
è il primo dei suoi
comportamenti strani – mi fa notare lui, che non è
minimamente interessato alla
vicenda.
-
Infatti,
mi hanno abbastanza
stufato! – dico scocciato.
Louis
non mi bada e continua a giocare
con il suo iPhone e a ridere da solo.
-
Ma
si può sapere perché a te non
tocca minimamente il fatto che Beth sia sparita?! – alzo le
braccia al cielo.
-
Sei
tu che gli dai eccessiva
importanza, Harry, sarà andata a bere un goccio
d’acqua – risponde lui,
lasciandomi basito.
-
Eccessiva
importanza?! Louis io
mi sto solo preoccupando perché oh, eccovi! Si
può sapere che avevi? – chiedo alla
ragazza dai troppi problemi.
-
Sete
– risponde lei, facendomi
una linguaccia.
Io
scuoto la testa e ritorno alla
canzone.
-
Come
andava? – chiedo ai manager,
che aldilà del vetro stanno parlottando tra loro.
-
Benissimo,
direi che non c’è
bisogno di rifarla – dice l’agente di Lily, di cui
non ho mai capito il nome.
-
E
quindi che stiamo ancora a fare
qui? – chiede quest’ultima, bevendo un sorso
d’acqua.
Ma
non era uscita a bere? Mah.
-
Aspettavamo
che tu finissi di
bere principessina – le rispondo acido.
-
Simpatico
come una pastiglia in
culo, Harolda – mi sorride falsamente lei.
-
Harolda?!
–
-
Non
sei impaziente perché devi andare
a fare shopping? – fa la finta sorpresa.
-
No,
perchè devo andare dalla mia
ragazza, sai, quella che tu non hai – le rispondo a tono.
-
Ovvio
che non ho una ragazza Harrietta,
io preferisco i ragazzi, sai, quelli di cui tu sei l’opposto
–
-
Potrete
litigare
dopo a casa o stasera, ora vorrei fare provare i ragazzi, se non vi
dispiace –
ci interrompe Paul.
-
Stasera?
–
chiediamo tutti, in coro.
-
Ma
possibile che
abbiate capito solo quello?! –
Noi
facciamo gli indifferenti
davanti alla sua esclamazione e aspettiamo che chiarisca “
stasera “.
-
Stasera
Ed
Sheeran ha organizzato un party a casa sua, con gente famosa
ovviamente, e
siete invitati. Ora possiamo continuare? – chiede retorico.
Io
e i ragazzi annuiamo
e ci mettiamo le cuffie, in tempo per non sentire l’urlo
bestiale di Elizabeth.
-
Ed
Sheeran? Quel
Ed Sheeran? Non ci posso credere, non ci posso credere! –
grida e salta.
Il
suo manager la
prende in disparte e le consegna un quaderno e un foglio, dove riesco a
leggere
un paio di nomi, probabilmente dev’essere la lista degli
invitati.
Si
sofferma su uno in
particolare e dice qualcosa a proposito di un vestito nuovo e un aiuto
da parte
di Olly.
Quando
se ne va sta
ancora saltando.
-
Liam
non
prendertela, ma tua sorella è completamente pazza - borbotto.
Insomma,
un momento
prima ci guardiamo e sorridiamo come due cari amici, il momento dopo mi
aggredisce verbalmente.
-
Lo
so – sospira lui.
Elizabeth
P.o.V.
Oggi
è decisamente una
delle giornate migliori di sempre.
La
canzone è andata
decisamente bene, non l’abbiamo neanche ripetuta.
Niall
mi ha fatto
capire che non sono innamorata di Harry, proprio per niente, e mi ha
sollevato
da un peso enorme.
Infine
la festa a casa
di Ed Sheeran, il mio idolo da sempre.
E
tra gli invitati c’è…
non ci posso ancora credere, come mai è ad una festa del
genere?
Quindi
appena uscita dallo
studio sono corsa, letteralmente, tra i negozi, alla ricerca del
Vestito
Perfetto, trovandolo, o meglio rubandolo, a una signora che
l’aveva adocchiato prima
di me.
Grazie
al cielo mi
aveva riconosciuta e in cambio di una foto e un autografo me
l’aveva ceduto.
Così
ero corsa a casa e
mi ero fiondata in camera, avevo buttato gli acquisti sul letto e mi
ero
fiondata in bagno per farmi una doccia calda.
Mi
piacerebbe dire che
anche quella la feci di corsa, così per dar
l’impressione di essere una ragazza
atletica, ma purtroppo mi persi a cantare canzoni di vari invitati di
quella
sera, così persi un po’ la cognizione del tempo.
E
quindi eccomi qui,
con un accappatoio con gli orsacchiotti stretto in vita, a cercare di
capire
come diavolo andavano infilati quegli slip di pizzo nero.
Esatto,
pizzo nero.
Questa
sera volevo
esagerare, volevo che mi vedessero come Lils la bomba sexy invece che
Betty la
piccola vincitrice di X-Factor.
Così,
oltre a cercare
il Vestito Perfetto mi ero fermata a casa di Lou, non Tomlinson ma
Teasdale, la
parrucchiera personale dei ragazzi, che fa veramente dei miracoli.
Volevo
cambiare,
completamente.
Non
so bene il perché,
ma dopo aver parlato con Niall mi ero sentita libera e…
diversa.
Ho
sempre creduto che
essere innamorati equivale a essere schiavizzati dal partner.
Insomma,
qualunque cosa
fai non devi pensare più solo alle conseguenze per te, ma
anche per lui e per
voi due come coppia.
O
almeno, quando stavo
con Ramones era esattamente così.
Lui
era infatuato di
una ragazza schietta, non di una dolce, quindi i momenti di dolcezza
tra di noi
erano più unici che rari, e quando provavo a crearne uno lui
mi guardava
stranito e mi chiedeva se avevo fumato qualcosa.
E
io, ora come ora, non
so esattamente chi sono perché sono costantemente in
cambiamento, e non mi va
proprio di essere quello che vuole Harry o qualsiasi altro ragazzo di
cui
potrei innamorarmi e non quello che voglio io.
E
io voglio essere
diversa, in continuo cambiamento, un secondo una cosa e il secondo dopo
un’altra,
fino a trovare quella che, diciamo così, somiglia
più a quella che voglio
essere.
Ma
non volevo tenere
questi pensieri solo per me, volevo esternare questa mia decisione,
questa mia
presa di coscienza.
E
che cambiamento
migliore c’è di un taglio di capelli?
Così
avevo detto basta
ai miei lunghi e disordinati capelli ricci e avevo dato il benvenuto a
un
taglio sfilato, più corto dietro e lungo fino alle spalle
davanti.
Alla
mia frangia non
avevo potuto rinunciare e mi ero fatta dare la piastra che aveva usato
lei per
lisciarmi i capelli.
Il
risultato... beh,
dire che mi piace è dire poco.
Della
bionda contadina
riccia che sembravo prima è rimasto solo il colore, ora
sembro più matura, più
grande, ed è esattamente quello che volevo.
Dopo
aver infilato con
fatica gli slip e il reggiseno senza spalline, sempre di pizzo scuro,
passo al
vestito.
E’
rosso, molto rosso.
Faccio
scivolare la
cerniera e lo indosso, con cautela, passando poi alle scarpe, le mie
care Saint
Laurent lucide nere, che mi fanno acquistare quei centimetri che
servono per
arrivare al metro e settanta.
Apro
il cassetto e tiro
fuori la collana di Batman, nera e lucida come le scarpe, e un paio di
orecchini a triangolo rovesciato rossi e neri.
Mi
guardo allo specchio
e sono abbastanza soddisfatta di ciò che vedo.
Certo,
non sono proprio
una di quelle ragazze che tutti si girano a guardarle, ma sono bel
lontana da
quella che ero a Wolverhampton, e mi va benissimo così.
-
Lily
muoviti! –
sento la voce di Liam urlarmi da sotto.
-
Arrivo!
– grido di
risposta.
Come
no, mi devo ancora
truccare.
Vado
in bagno e prendo
il mascara, l’eyeliner nero e il mio rossetto rosso
preferito, quello di Kate
Moss.
Canticchiando
questa
volta una mia canzone inizio a truccarmi gli occhi, facendo attenzione
perché io,
a truccarmi, sono totalmente negata.
-
Beth
siamo in
ritardo! – mi dice questa volta Louis.
-
Un
secondo! –
rispondo, spazientita.
Finalmente
ho finito
con quell’affare nero e posso iniziare con il mascara.
Ne
metto così tanto che
le mie ciglia sembrano delle ali di farfalla, come direbbe qualche
modella.
Esco
dal bagno
mettendomi il rossetto e ballando al ritmo di qualche canzone che
è nella mia testa
che la porta si spalanca.
-
Ma
si può sapere
che cosa stai… oh porco cane – tenta di dire lui.
-
Ehi
carotone, ti
piace? – gli chiedo, serrando le labbra per uniformare il
rossetto messo alla
cavolo.
-
S-
sei tu? –
-
No,
ma cosa
dici?! Sono la tua versione femminile – rispondo scocciata.
-
Beh
non pensavo
di avere una versione femminile così gnocca – mi
strizza l’occhio e mi spinge
verso le scale – Ma ora cara la mia Tomma, muovi quel culetto
che siamo in
enorme ritardo. –
Rido
e scendo le scale,
segnandomi mentalmente l’espressione di Lou.
-
Aspetta,
vado
avanti io che voglio vedere le loro facce – mi sussurra
complice.
Annuisco,
sempre
ridendo.
-
Ragazzi,
finalmente è pronta, possiamo andare – dice lui,
come se niente fosse.
Faccio
capolino dietro l’idiota
mio compagno di scherzi e improvvisamente cala il silenzio.
-
Porca
mignotta –
si lascia sfuggire il mio irlandese preferito.
Gli
sorrido, sempre più
divertita, e mi fermo davanti a loro.
Vedo
il mio fratellone
che scuote la testa sorridendo.
-
Aspetta,
sei
riccio! – gli urlo, felice che abbia abbandonato il look alla
Justin Bieber.
-
Che
fratello
figo che ho! – ribadisco, abbracciandolo.
-
Possiamo
dire lo
stesso della sorella – ci interrompe Zayn, che sorride pure
lui.
-
Oh
ma grazie! –
dico, abbracciando pure lui.
A
quanto pare il mio
stile è a prova di Enzo e Carla, quei due dementi italiani
che si spacciano per
personal stylist.
Stiamo
uscendo quando
Louis ci ferma.
-
Aspettate,
non sappiamo
Harry cosa ne pensa – ed ecco il suo solito solito birichino.
-
Non
serve Louis,
che cosa dici? Andiamo –
-
No
anche io
vorrei saperlo – mi ferma Niall, con un sorriso identico a
quello del castano.
Il
ragazzo tirato in
ballo guarda in basso, e quando si accorge che stanno parlando con lui
alza lo
sguardo, rivolgendolo da tutte le parti possibili tranne che quella dei
suoi
amici o mia e deglutisce, allargandosi il colletto della camicia.
-
Ehm…
sei molto
carina – dice, imbarazzato.
-
Grazie
Harolda,
anche tu stai bene, quel lucidalabbra ti dona molto – gli
faccio la linguaccia,
per rompere l’atmosfera creata da quei due coglioni che ora
si danno di gomito.
Che
grandi deficienti.
Qualche
ora dopo
-
E
io gli ho detto
una cosa tipo che non eravamo fatti l’uno per
l’altra, ma la verità era che
sapevo che lui non mi aveva mai amato… E vi giuro ragazze,
ero così distrutta
in quel momento, anzi, lo sono ancora… - dice Taylor,
parlando di non so quale
ragazzo che le ha spezzato il cuore e per il quale ha scritto non so
quale
canzone.
Sono
alla festa da un
po’ ormai, e devo dire che sto per morire dalla noia.
All’entrata,
dopo i soliti
paparazzi, c’era ad accoglierci uno stupendo padrone di casa,
che è davvero
troppo simpatico, abbiamo preso in giro tutti i suoi invitati e
soprattutto i
ragazzi, ma poi ha dovuto lasciarci per salutare altra gente.
Gli
eterni presi in
giro invece si sono divisi, andando o dalla propria ragazza o dalla
celebrità
che gli pareva più bella.
Solo
Zayn e Niall sono
venuti da me, con la scusa che un certo Austin Mahone voleva
conoscermi, e non
hanno esitato a sfottermi, rivelandogli la mia ossessione per lui.
E
poi, mentre stava per
darmi il suo numero di cellulare, è arrivata lei.
Taylor
Swift, la bionda
reginetta del country, alias la donna più depressa del
mondo, ovvero colei che
si è passata praticamente tutti gli esseri umani di sesso
maschile esistenti.
Mi
ha portata in un
divano dove c’era anche Selena, che già conoscevo,
e che implorava aiuto.
Con
la scusa di
conoscerci meglio la depressa cominciò a parlare appunto
delle sue delusioni d’amore,
e le uniche differenze tra due ore fa ed adesso sono che sta parlando
di un
ragazzo diverso e ci siamo spostate al bar.
-
Tay
mi dispiace
veramente tanto ma… - inizia Selena.
-
Lo
so che ti
dispiace, in fondo chi potrebbe restare indifferente a una storia come
la mia?
E’ così… così… -
-
…
Lunga? Sempre
uguale? – le suggerisco, ricevendo uno sguardo sbalordito e
alterato da una e
una risata trattenuta e un pollice alzato dall’altra.
-
Scherzavo
Tay!
Non puoi aver creduto che quello sia ciò che penso dato che
quando hai parlato
del tuo fidanzatino del liceo avevo praticamente le lacrime agli occhi!
– la rassicuro,
sorridendo falsamente e dandole una pacca sulla spalla, forse un
po’ troppe
forte.
-
Oh
che ragazza
dolce e sensibile che sei… - dice, e in un moto di affetto
mi abbraccia.
-
Ehi
Lily, dopo
sia io che Tay ci esibiamo, che ne dici se ti unisci a noi? –
mi chiede Sel, ma
non faccio in tempo a rispondere che qualcuno ci interrompe.
-
Lils?
– chiede questo
qualcuno.
Mi
sposto un po’ per
capire di chi è la voce.
-
Mmmh
sento eau
di bono nell’aria – mugola Taylor con tono da
cospiratrice.
Finalmente
riesco a
vedere il mio interlocutore, illuminato per un istante da un faretto.
-
Tommy?
–
OH
LA LA LA!
Bonjour
à tout le monde!
Sono
tornata, dopo
innumerevole tempo.
La
“ scusa “, se così si
può chiamare, è la stessa dell’altra
volta.
Vi
capisco se non avrete
più voglia di leggere questa storia.
Vi
prometto solennemente
che aggiornerò stra prima.
Per
quelli che sono
arrivati fin qui…
CONGRATULAZIONI,
AVETE
VINTO UN ABBRACCIO GRANDISSIMO!
Seriamente,
cosa ne
pensate della nuova “ grafica “?
E
del capitolo?
LILS
E’ CONVINTA CHE LA
SUA SIA TUTTA GRATITUDINE.
E
CAMBIA, LILS CAMBIA.
Che
ne pensate del
cambiamento, inside e outside?
E
siete d’accordo con
Lily?
Ed
ecco a voi Taylor, ci
tenevo troppo a farle fare un discoro dl genere lol
Ma,
soprattutto, TOMMY.
Lalalalaaaa.
VESTITO:
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