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Autore: Louise98    04/08/2013    1 recensioni
[Storia inventata ispirata al mondo degli anime/manga]
Un piccolo elfo, l'unico sopravvissuto del suo villaggio. L'unico parente che le è rimasto è suo cugino Jack che, essendo morto 10 mesi prima, è diventato lo spirito dell'inverno. Ora l'elfo è sotto l'effetto di un incantesimo che la terrà in vita finché non eliminerà il suo avversario, dopodiché potrà tornare a vivere normalmente. Nel frattempo si allenerà per ucciderlo nella Scuola di Magia e Stregoneria di Lafyon. Riuscirà a non far capire agli studenti di essere un elfo? Riuscirà a compiere la sua vendetta?
[Dal capitolo 15 in poi sono presenti solamente disegni! :D]
Genere: Azione, Fantasy, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Le vacanze natalizie finirono e le lezioni cominciarono regolarmente.
<< Eccoci qui, dopo le vacanze per un’altra lezione di Difesa contro le Arti Oscure. >> esclamò il professore. Era abbastanza alto, magro, dai capelli neri e dagli occhi marroni.
<< Come ben sapete, se si tratta di Arti Oscure, io credo in un approccio pratico! Ma prima consegnatemi le pergamene sui lupi mannari. >> detto questo cominciò a girare per la classe per raccogliere le pergamene.
<< Bene! E ora: chi di voi sa dirmi quante sono le Maledizioni Senza Perdono? >>
<< Tre, professore! >> rispose Konoe, la compagna di stanza di Mei.
<< E perché si chiamano così? >>
<< Perché sono imperdonabili. L’uso di una di queste- >> iniziò Konoe.
<< Vi procura un biglietto di sola andata per il Ministero! >> continuò il professore. << Secondo il Ministero della Magia siete troppo giovani per conoscerne l’effetto, ma non sono d’accordo! Dovete sapere che cosa affrontate, dovete essere preparati e ascoltare attraverso le aule. >>
Il professore si avvicinò alla grande lavagna nera, prese un gesso e si preparò a scrivere.
<< Allora, quale maledizione vediamo per prima? >> chiese avvicinandosi agli studenti. << Avanti! Non siate timidi! >>
La classe rimase in silenzio.
<< Oh, avanti! Volete farmi credere che nessuno di voi conosce almeno una delle tre maledizioni senza perdono. Katsuki! >>
Il ragazzo sobbalzò.
<< S-sì signore… >>
<< In piedi! >> detto questo Shima si alzò. << Dicci una maledizione. >>
<< B-beh, mia madre me ne ha spiegata una, la Maledizione Imperius. >> disse balbettando.
<< Oh, sì questa ha procurato parecchi problemi al Ministero qualche anno fa. Ora vi farò capire perché! >>
Il professore andò alla lavagna e scrisse la prima maledizione, per poi aprire una delle molte scatole che si trovavano sulla scrivania. Ne uscì un enorme ragno. Prese poi la sua bacchetta e la agitò.
<< Imperio! >> detto questo il ragno svolazzò per l’aula seguendo le indicazioni della bacchetta. Schiere di streghe e di maghi hanno affermato di aver eseguito gli ordini di altri maghi senza volerlo perché… sotto l’influenza della Maledizione Imperio. Ma qui è il punto: come li scoviamo i bugiardi? >> disse facendo tornare sulla scrivania il ragno. << Prossima! >>
Questa volta in molti alzarono le mani per rispondere.
<< Vediamo… Crow, dico bene? >>
Il ragazzo si annuì spaventato.
<< In piedi! >> esclamò il professore.
<< C’è la, la Maledizione Cruciatus! >> rispose Markus balbettando.
<< Esatto! Esatto! Particolarmente orrenda: la maledizione della tortura. Crucio! >> detto questo il ragno cominciò a ritorcersi su sé stesso dal dolore, e dopo qualche secondo il professore fermò l’incantesimo.
L’elfo durante la precedente dimostrazione rimase con lo sguardo basso, durante quest’ultima, sempre tenendo lo sguardo basso, strizzò gli occhi, come per mandare via un brutto ricordo. Per questo il professore decise di avvicinarsi.
<< Forse lei può dirci l’ultima Maledizione Senza Perdono, signorina Overland… >> disse appoggiando l’animale su un libro della ragazza.
Mei non rispose. Si limitò ad abbassare lo sguardo.
<< Avada Kedavra! >> dopo queste parole, Mei alzò lo sguardo preoccupata e il ragno si accasciò. << L’anatema che uccide. >>
In quell’istante la campana di fine lezione suonò.
<< Bene. Ehm, potete andare! >> disse il professore.
<< Ehi, Katherine, va tutto bene? Sei pallida. >> chiese Konoe dopo essersi avvicinata a Mei.
L’elfo continuava a guardare storto il professore.
<< Sì, non ti preoccupare. Ho solo bisogno di un po’ d’aria… >> rispose Mei prendendo il cadavere del ragno. << Vado fuori, Ci vediamo dopo in camera. >>
<< A dopo, Katherine! >>
<< Puoi portare in camera i miei libri, per favore? >>
<< Certo! >>
<< Grazie mille! >>
Mei corse fuori in preda alla rabbia fino ad arrivare nella foresta, in una specie di piazzale d’erba circondato da alberi.
<< Ma ti pare? C’è un motivo se quelle maledizioni sono imperdonabili! E poi? Eseguirle di fronte ad una classe! Finendo per uccidere un povero ed innocente ragno. >> disse parlando da sola.
Fece scivolare il corpo del ragno dalla copertina e lo sistemò sull’erba.
<< Credo che non sia ancora ora per metterti sotto terra: Come to life! >> detto questo il ragno si rialzò in piedi e sembrò fare un inchino di ringraziamento all’elfo che sorrise. << Non ce di ché! >>
Mei sentì uno strano rumore alle sue spalle, mise una mano sulla bacchetta e si avvicinò al punto dal quale aveva sentito provenire quel suono.
<< C-chi sei? >> chiese Mei.
Nessuna risposta.
Continuò ad avanzare fino a che non si ritrovò di fronte ad un avvallamento. Purtroppo mise male un piede e cominciò a scivolare. Arrivò in fondo senza grandi ferite, solo qualche graffio dovuto alle piccole rocce presenti durante la discesa. In quell’avvallamento c’erano solo un piccolo laghetto circondato da un prato. Cercò un modo per risalire, fino a che non sentì lo stesso rumore di prima.
<< Vieni fuori chiunque tu sia! >> disse puntando la bacchetta in ogni direzione.
In quel momento sentì nuovamente quel rumore alle sue spalle. Si girò di scatto puntando la bacchetta ad altezza testa. Si ritrovò con la bacchetta sul muso di un drago. Mei urlò per lo spavento ed il drago balzò all’indietro spaventato dall’urlo della ragazza.
Mei si ritrovò con le spalle alla parete con la bacchetta puntata contro il drago, e quest’ultimo era su due zampe su di un’alta roccia.
<< Tu... sei un drago! >> esclamò abbassando leggermente la bacchetta.
Il drago inclinò la testa lateralmente.
<< Devo aver letto di voi draghi sul libro de “Gli animale fantastici, dove trovarli”… aspetta… >>
Mentre l’elfo continuava a ripensare a quello che aveva letto su quel libro, il drago inclinava sempre di più la testa cercando di capire cosa stesse farfugliando quella strana ragazza che si ritrovava di fronte. Era tranquillo, certo, perché era a dieci metri da quella pazza che parlava da sola.
<< Cavolo! >> urlò lei. << Non c’era scritto come sfuggire ad un drago così grande! >> farfugliò indicandolo.
Il drago, dopo essersi accorto che l’elfo si era seduto, decise di andarsene da lì. Cercò di spiccare il volo, ma tutto quello che ottenne fu andare a sbattere rovinosamente dopo pochi metri su una roccia.
<< Ma cosa stai facendo? Stai cercando di ucciderti? >> domandò lei alzandosi in piedi.
Il drago si accorse di quel cambiamento e cominciò a ringhiarle contro.
<< Ehi, ehi! Stai calmo! >> disse aprendo le braccia e, di conseguenza, finendo per puntare la bacchetta nel vuoto.
Il drago, dopo aver visto che Mei aveva allontanato la bacchetta smise di ringhiare, e, non appena la riavvicinò a sé, riprese a ringhiare. L’elfo si accorse di questa sua reazione, così, per esserne sicura, la allontanò e la avvicinò un paio di volte e vide che la reazione del drago era sempre la stessa. Nel frattempo si erano avvicinati al laghetto e il drago fece cenno a Mei di lanciare la bacchetta nel lago.
<< Cosa? No, non la butto. Mi serve! >>
L’animale ringhiò. Ci fu un po’ di silenzio che venne poi interrotto da un brontolio di pancia. Il drago spalancò gli occhi e si mise le zampe anteriori sul ventre.
<< Ah, hai fame? >>
Il drago alzò lo sguardo, ma lo riabbassò subito non appena la pancia non brontolò di nuovo. Mei si avvicinò al lago, seguita dallo sguardo indagatore del drago, e puntò la bacchetta contro l’acqua. Alzò il braccio, lo fece ruotare ed abbassò nuovamente la bacchetta verso l’acqua.
<< Shake and strike! >> pronunciata questa formula, dal lago uscì un pesce che l’elfo appoggiò ad un metro dalla riva con la magia.
Il drago cominciò ad annusare l’aria e pian piano si avvicinò al pesce. Lo annusò meglio e lo mandò giù in un sol boccone.
Subito dopo osservò Mei e subito dopo la sua bacchetta.
<< Oh, ne vuoi ancora? >> detto questo la creatura si scagliò contro Mei facendola cadere a terra. Mei si ritrovò con il drago addosso e la bacchetta troppo distante per prenderla.
Il drago le ringhiò aprendo la bocca.
<< Oh, così non hai i denti, eh? >> disse facendo un sorriso.
Il drago ringhiò più forte e subito dopo gli sbucarono i denti, provocando un urlo della ragazza. L’animale vide la bacchetta e la prese con la bocca e si riavvicinò al lago.
<< Ehi! Cosa hai intenzione di fare?!? >> gridò Mei alzandosi in piedi. << Ridammi la mia bacchetta! >> continuò avvicinandosi. << Ma cos-? >>
Il drago aveva sistemato la bacchetta in modo da poterla usare. Alò la testa, la fece ruotare e la puntò verso l’acqua. Ci riprovò più volte fino a che Mei non gli arrivò a fianco.
<< Ne vuoi ancora? >> chiese lei guardando il laghetto.
Il drago fece un piccolo passo in dietro e si voltò dall’altra parte. Quando si rigirò per controllare dove fosse finita quella strana ragazza, si ritrovò con una mano di quest’ultima sotto il muso. La guardò fisso e lei sorrise alzando un po’ di più la mano. La creatura mollò la presa sulla bacchetta lasciandola cadere nelle mani di Mei.
<< Devi agitare e colpire! Così… Shake and strike! >> detto questo dal lago fuoriuscì un altro pesce e Mei lo posò di fronte all’animale, che subito lo mangiò. Quest’ultimo tornò a guardare la ragazza e le rubò nuovamente la bacchetta.
<< Ehi! >> esclamò lei cercando di riprenderla, ma il drago si era messo su due zampe per diventare più alto. Mettendosi a posto la bacchetta, ricominciò a fare gli stessi movimenti di prima solo che questa volta sembrava che stesse farfugliando qualcosa.
Mei attirò la sua attenzione, chiuse la mano destra in un pugno e fece vedere al drago come si doveva fare.
L’animale allora prese la bacchetta tra le due zampe e ricominciò a farfugliare.
<< Dalla a me, faccio io! >> disse lei sorridendo.
Non appena il drago le restituì la bacchetta, Mei fece apparire davanti a lui una montagna di pesci. L’animale sobbalzò e cominciò a mangiare mentre Mei cercò di allontanarsi per guardarlo meglio.
<< Aspetta… >> disse lei catturando la sua attenzione. << Squame nere, ali da pipistrello, coda lunga… >> Mei si fermò un secondo e il drago si guardò cercando di capire cosa non andasse in lui. << Oh, mio Dio! Tu sei una Furia Buia! >> esclamò lei facendo un passo indietro e portandosi una mano alla bocca.
La Furia capì che non era nulla di importante e tornò a mangiare.
<< Questa poi! Una Furia Buia davanti ai miei occhi! Cavolo, guarda che squame, che occhi verdi e che coda! Aspetta, la coda. E’ per questa che non puoi volare? >> chiese Mei avvicinandosi e indicando la coda.
Il drago non appena vide la sua coda, la nascose sotto le ali.
<< Sei rinchiuso qui perché non riesci a volare? >> dopo quest’ultima domanda si sentirono le campane che indicavano la fine delle lezioni della scuola suonare. << Argh, io devo andare. Domani tornerò con un sacco di pesci, Sdentato! Posso chiamarti così? >> chiese sorridendo.
Il drago la guardò per poi ritornare al suo pesce.
Mei risalì la valle seguendo un piccolissimo sentiero e ritornò a scuola.
<< Ehi Katherine! Dov’eri finita? Ti ho cercata dappertutto! >> chiese Konoe andandole incontro.
<< Oh, a fare un giro. >> disse oltrepassando il cancello della scuola che stava per chiudersi.
<< Rischiavi di rimanere fuori se aspettavi ancora! >> la rimproverò la compagna di stanza.
<< Non ti devi preoccupare, se fosse successo avrei trovato una soluzione. >> le rispose sorridendo.
<< Ora andiamo a cena, ho una fame che non ci vedo! >> disse Konoe toccandosi la pancia.
<< Andiamo! >>



ANGOLO AUTRICE:

Ciao a tutti! Scusate tantissimo per il ritardo, ma ho avuto un sacco di impegni questa settimana...
Spero di riuscire ad aggiornare un po' più regolarmente d'ora in poi! :)
Mi è venuta un'idea: Ho alcuni bozzetti di alcuni personaggi di questa fanfiction. Che ne dite e inserissi quei disegni nella storia?
Fatemi sapere che ne pensate! :)
Al prossimo capitolo,
Louise98
  
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