VI.
“L'amore
che ci accompagna ci crea disagio, ma è un disagio che
ringraziamo
in quanto amore”.
– William
Shakespeare –
Belle si stringe tra spalle di
Rumpelstiltskin, mai come in quel momento ha bisogno del suo
sostegno: ha appena perso suo figlio per la seconda volta, per un
genitore è il peggior dolore del mondo. Belle vorrebbe dire
una
frase rassicurante, ma tutto ciò che esce dalle sue labbra
è un
flebile: «Mi dispiace così tanto, mi
dispiace».
Forse sono
passati minuti, o forse ore, a giudicare dal fatto che la volta
celeste si sta oscurando – ben presto moriranno, non esiste
nessuna
scappatoia stavolta, possono solo perdersi l'uno nelle braccia
dell'altro.
Rumpelstiltskin emette un profondo sospiro, poi la
distanzia un po' da sé: «Grazie Belle»,
accarezza il suo viso, le
lacrime scendono copiosamente. Rumpelstiltskin le asciuga per lei,
Belle vorrebbe smettere di piangere ma proprio non riesce a
trattenersi.
«Mi sei mancata così tanto...»,
bisbiglia
sottovoce, come se quel pensiero fosse generato dalla sua mente
più
che dalle sue labbra. «E tra poco finirà tutto, di
nuovo».
Quella
frase suona come una sentenza, tale da provocare una reazione da
parte di Belle. Quest'ultima, infatti, prende nelle sue le mani
dell'amato e ribatte: «Non sarà mai
finita».
Perché Belle è
la speranza, seppur flebile, di un domani migliore
anche
quando un domani non ci sarà più. Forse
è quello il motivo per
cui, senza indugio alcuno, Rumpelstiltskin si avvicina alle labbra
della sua Belle per donarle un nuovo bacio e mai come allora sembra
che il tempo sia a loro disposizione.
Le
mani di Rumpelstiltskin scivolano veloci sulla stoffa del vestito e
corrono in basso, fino a sfiorarne l'orlo; è solo questione
di
attimi, poi le sue dita scoprono con parsimonia centimetri su
centimetri di pelle. Belle mugola piano, almeno finché le
spinte non
si fanno più offensive: si morde il labbro inferiore con
veemenza,
ma i suoi sforzi valgono a poco nel momento in cui un grido sordo
rimbomba tra le pareti del negozio.
Belle vorrebbe che quel
momento durasse per sempre ma, si chiede, il suo per sempre
è
destinato davvero ad essere un breve momento di beatitudine? Poi,
dopo un tacito momento di rammarico, si risponde sottovoce tra
sé e
sé: «Non
sarà mai finita»,
ma abbastanza forte perché Rumpelstiltskin possa udirla.
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La
storia è dedicata a Lilly_93
per un semplice motivo:
un giorno, su Twitter, ci siamo trovate a porci una domanda...
perché nella scena in cui Belle recupera la memoria ha i
capelli
“alla Lacey”, mentre nella scena successiva se li
è sistemati in
tutt'altro modo? E, scusate, io ci ho visto tanto lemon. Anche se
secondo Emilie non c'è stato niente ma, uhm, io ho i miei
sospetti.
E soprattutto spero che prima o poi ce la faranno vedere una scena
del genere. *A*
La prossima sarà una dark!fic e una what
if! :D